" della popolazione, rappresentate da anziani o invalidi, spesso impossibilitati a raggiungere i supermarket lontani chilometri da casa.
«poveri»: balle di fieno, stoppa, carbone, oggetti presi al supermarket, ecc.; delle situazioni la cui valenza espressiva fosse piuttosto in funzione d’un
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mercato artistico ma addirittura il «supermarket». Guai, però, se alla fase autopunitiva si sostituisce una fase mercificante e consumistica quale può
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ai supermarket, dai drug-stores agli oggetti di consumo, alle carrozzerie delle automobili) di diventare accettabili e magari esteticamente efficaci
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- legato com’era alla società consumistica, all’era del supermarket, all’influenza dei mass-media e della pubblicità, alla nuova mitologia del divismo
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cromia di vuoti: in quest’opera il pittore resta legato alla presenza di una realtà sensibile. Nel «Supermarket», invece, (che è opera più recente e
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sempre più massiccio della pubblicità, dei supermarket; dei juke-box; di tutti i differenti gadgets che assiepano la civiltà dei consumi erano
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Intanto ieri centinaia di neri che lavorano nei supermarket di Johannesburg si sono astenuti dal lavoro per protestare contro l'arresto dei loro