amanti! Che il vecchio senta, sfiorandogli il crine, la primavera in voi! Che il giovin senta nei novelli effiuvii più baldi i nervi suoi. Marzo che
poesia
, l'elettrica gemma all'oro rivale, quella che svia dai cori la tristezza fatale, l'altre tutte vincea co' suoi splendori. E sola era bandita dalla
poesia
campane le sommesse litane. La madre dì famiglia, alma creatura ne' suoi figli vivente, più dall'acre frescura colla voce aspettata al letticiuol tepente
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