Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Si fa non si fa. Le regole del galateo 2.0

180426
Barbara Ronchi della Rocca 33 occorrenze
  • 2013
  • Vallardi
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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- una volta sola, senza drammi - se siamo noi. Se cade un pezzetto di cibo sulla tovaglia, raccogliamolo discretamente, mettendolo poi nel nostro

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gentilmente declinare; - accogliere sulla porta con un sorriso tutti gli invitati, e magari presentarli a chi non conoscono ancora, è un dovere basilare dei

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cercare di liberarlo da semi e nocciolo prima di portarlo alla bocca; se no, appoggiamo gli scarti con discrezione sulla posata, e poi deponiamoli sul

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senza essere maleducati -A casa propria o altrui non si avanza cibo nel piatto -Anche sulla tavola più informale i bicchieri devono essere di vetro

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non siamo sulla lista, un motivo ci sarà. E magari è dei più innocenti, nel senso che è già stato raggiunto il numero massimo di invitati per un pranzo

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«Mario e Maria Bianchi e figli» oppure «Mario, Maria, Mariella e Mariolino Bianchi». Sulla busta, sempre scritta a mano, si omettono titoli accademici e

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lasciarci andare, a non «tirare via» neppure quando usciamo a prendere il pane nel negozio sotto casa non è solo un ottimo investimento sulla via

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Pursuit sulla Divina Commedia rischia di creare molto disagio in chi non ha una cultura umanistica). Non perdiamo tempo in lunghi preparativi, facciamo

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d'oro o con pietra: chi è allo stesso tempo nobile e ammogliato deve scegliere quale dei due anelli indossare, mai comunque tutti e due sulla stessa

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molto numerosi, purtroppo, i benintenzionati poco raffinati che sulla soglia del locale si fanno galantemente da parte e cedono il passo alla dama. E

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alla Fantozzi. Per il bagno di sole nel prato o sulla terrazza comune è d'obbligo un costume da bagno, non reggiseni e biancheria intima in bella (si

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baciarsi sulla bocca in pubblico tra uomini, altrove lo si accetta solo tra amanti di sesso diverso, in Giappone è proibitissimo anche tra marito e moglie

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nel più sperduto atollo della Polinesia sanno tutto sull'Inter o sulla Juventus.

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piccole penalità per chi sbaglia (per esempio, buttando per terra la carta della caramella...) - basato sul rispetto dell'ambiente e sulla raccolta

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; - lo smoking a un petto si porta aperto, con vista sul panciotto o sulla fascia (entrambi neri), quello a doppiopetto va tenuto sempre abbottonato; - il

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femminile». Alle cene, ai matrimoni, nelle cerimonie, lo stile classico non ha mai controindicazioni, soprattutto se ci concentriamo sulla qualità del

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! - sulla porta di casa, non sul portone esterno del condominio, per far partecipare alla gioia della nascita i vicini, non i passanti.

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insaccati sulla sedia, con le gambe allungate sotto la tavola, le braccia incrociate dietro la testa e le ascelle in bella vista; tutti atteggiamenti

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accesi, gioielli e tutti quegli accessori che indicano il desiderio di attirare l'attenzione sulla nostra persona. Naturalmente, non esageriamo col

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». Insomma, è di cattivo gusto qualunque commento sul prezzo, il valore, la bellezza o pochezza del regalo, sulla fatica fatta per reperirlo. Che cosa

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. Tutti quanti, soprattutto se non ci conoscono bene, di primo acchito ci valuteranno sulla base delle apparenze: e una volta etichettati come «tutto

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andiamo ad accoglierlo sulla porta. Se poi torniamo a sederci al di là della scrivania sottolineiamo la differenza di ruolo, mentre se ci spostiamo accanto

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sulla porta girevole; chi esce ha la precedenza su chi entra, a meno di importantissimi e/o anzianissimi - In ascensore: se ci sono poche persone in

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sportivo o della stessa palestra, e anche in certi ambienti «artistici» - dove al tu immediato si accompagna il bacio sulla guancia -, ma in tutti gli altri

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benissimo» è la frase giusta, che permette all'altro, se vuole, di mantenere il segreto sulla causa del nuovo aspetto. Se poi ci viene chiesto esplicitamente

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Una nuova generazione di maleducati si affaccia sulla scena: sono i cosiddetti «svapatori», ovvero i convertiti alla sigaretta elettronica. I quali

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firmare la corrispondenza comune e i necrologi (Carla Verdi e Carlo Rossi). Non sono previsti biglietti da visita di coppia: ognuno usa il suo. Sulla

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ben chiusa, non mangiare o bere tenendo i gomiti appoggiati sulla tavola, o facendoli «svolazzare». A questo proposito, possiamo riesumare il «gioco

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: non c'è nulla che un adolescente odi di più che essere costretto a rispondere alle domande sulla scuola o sui propri hobby! Gli «ospiti» dal canto loro

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numero degli invitati, senza pelrò intervenire sulla scelta (e insistere perché includa anche la cugina timida o il figlio di amici nostri). È bene

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casa d'altri (o sulla loro auto) solo se invitati espressamente, e nel caso forniti del loro «corredo»: cibo, ciotola per l'acqua e copertina per non

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sulla busta. Sulla busta di un biglietto o una lettera non inviati tramite posta scriveremo solo nome e cognome, seguiti dalle lettere S.P.M. (sue proprie

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senso di non tenerlo appoggiato sulla tavola mentre beviamo; -si può infilare la propria forchetta nel piatto dei vicini, assaggiare, prendere «solo un

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IL nuovo bon ton a tavola e l'arte di conoscere gli altri

190650
Schira Roberta 17 occorrenze
  • 2013
  • Salani
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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arriva il nostro piatto ha già finito. - Svuota le tasche sulla tovaglia spargendo chiavi, cellulare e utensili vari attorno per delimitare il

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entusiasmante e sarebbe davvero un peccato accorciarlo ulteriormente. A questo punto del capitolo, è necessario riflettere un momento sulla teoria del Do ut

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camminate il vostro partner vi appoggia un braccio sulla spalla evidenzia in un certo qual modo il desiderio di controllo e di potere. Oppure pensate a

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sul piano non verbale: a tavola tendono a sistemare posate, oliera e altre suppellettili secondo un loro schema; sulla scrivania o nella loro stanza

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biglietto si riconosce dallo spessore del cartoncino. Bottiglia. In una cena formale le bottiglie andrebbero sistemate su un ripiano a parte, e non sulla

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materia». L'autore è riuscito a racchiudere in poche righe, pur mettendo in evidenza il suo carattere vessatorio, tutta la letteratura sulla conversazione

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può essere pericoloso. Ricordo più di un episodio a conferma. Il più recente è ambientato sulla terrazza di un ristorante dove un invitato aveva

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, passa prima lui. La ragione è dettata dal buonsenso. In passato, quando le signore «perbene» non uscivano se non accompagnate, contavano sulla presenza

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tempo. Le posate vengono cambiate man mano che vengono usate. Le posatine da dessert non si mettono più in alto, orizzontalmente sulla tovaglia. La

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sue opere ha contribuito a considerare il corpo umano una grande tavola sulla quale si manifestano certi segni. Morris è stato uno dei primi a

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nulla di peggio di impostare una cena sulla casseola se poi metà degli invitati è vegetariana e allergica alle verze. Se puntate sul vostro piatto forte

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singolo giorno», monito forse bizzarro sulla bocca di un ventenne, ma eterno. Sintomatica tutta la cena, dall'abbuffarsi del protagonista che strappa

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. Meglio tenere vino e acqua in un tavolino a parte e non sulla tavola; magari, se il vino lo richiede, in un secchiello del ghiaccio.

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denominazioni, la composizione delle uve, l'affinamento, ma anche sulla storia della regione in cui si produce, sulle caratteristiche del territorio e su racconti

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accumulato negli anni. I bicchieri vanno presi per lo stelo per non lasciare aloni sulla coppa e per non alterare la temperatura del vino e vanno sempre

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fuori tutti i testi sacri di galateo e bon ton e quelli sulla comunicazione non verbale: dallo studio incrociato di quei volumi, e soprattutto

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- Non si sposta il bicchiere mentre vi versano il vino, ma lo si appoggia sulla tavola. C'è un'eccezione. Se si stanno servendo vini decantati, cioè

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