Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Re ha già divorato il pasticcio; un altro servitore posa  sulla  tavola un ampio vassoio colmo di frittura di pesce.)
palpebre del Re e quelle della Regina, soffia leggermente  sulla  fronte dell'uno e dell'altra.) È fatto! Per il bene del
o Portoni di Porta Orientale, costruiti di viva pietra  sulla  forma delle antiche porte romane dopo la desolazione di
_ Vennero demoliti nel 1819 (Tre erano le porte costruite  sulla  forma delle romane, e cioè la Orientale, la Romana,
a mio cognato. Gli comprerò una bella cartella da tenere  sulla  sua scrivania invece di quella che ha ora, che è tutta
allor l'Ebreo, zimbello spesso dei sogni, vide uscir  sulla  scalea uno spetro. La luna sul suo viso splendea e splendea
scalea uno spetro. La luna sul suo viso splendea e splendea  sulla  gondola. Il remator gli porse la man; la sua lo spetro
buoni affreschi. _ Una rozza scultura, che prima vedevasi  sulla  porta maggiore, ora da un canto, rappresenta l'immagine che
bianchiccio, da nevischio, che gittava una luce fredda  sulla  tappezzeria grigia della stanza, il signor Marulli si
della stanza, il signor Marulli si suonava il tamburo  sulla  pancia colle dita dell'altra mano. - Che stagione! Vuol
e sbirciava di sfuggita il conte Giulio che agitavasi  sulla  poltrona dirimpetto, umettandosi colla punta della lingua
Marulli. - Sí, babbo, un pochino. E si lasciò ricadere  sulla  seggiola, bianca bianca in volto, con un lieve tremito per
dalla pelle liscia e fredda, al fiato caldo che le alitò  sulla  faccia, tentò subito di rizzarsi, come atterrita da un
A un tratto, presale la testa fra le mani, la baciò  sulla  bocca. Giacinta lo respinse, senza saper quel che si
negli occhi, sotto il ciuffo di capelli rovesciatoglisi  sulla  fronte; ma la rabbia e il dispetto le avevano inaridito la
il canapè, dove il conte si mise a baciarla sulle guancie e  sulla  nuca, ripetutamente, insaziabilmente: - Giacinta! Giacinta!
Donna Transita, alla vista di una pernice truffata apparsa  sulla  mensa, piombò sulla scranna con tutto il peso della sua
vista di una pernice truffata apparsa sulla mensa, piombò  sulla  scranna con tutto il peso della sua formidabile corporatura
stupendo. Tutto è disposto per la refezione delle suore.  Sulla  grande via lastricata di marmi dove in altre tempi si
disegno di Francesco Richini per ordine di Benedetto Aresi.  Sulla  bella facciata, restaurata alcuni anni or sono, vedesi un
che quando il freddo corpo ignaro a fior d'acqua riapparve,  sulla  faccia spetrale del morente poeta cadde un bacio...
di questa nostra Italia ed a coloro che l’ebbero a reggere  sulla  spinosa via che ella percorse, e che percorre ancora, non
fino a costituirsi in nazione. Io sovente, meditando  sulla  sorte di questa bella, grande ed infelice nostra patria,
sue miserie, sgombra volonteroso gli ostacoli accumulati  sulla  sua via di redenzione e procede e procede ingenuamente
meglio la tua ferita? - Fra pochi giorni non rimarrà più,  sulla  mia pelle, nessuna traccia. - E perché ti sei alzato? -
e che per l'improvvisa emozione, aveva lasciato cadere  sulla  ricca coperta del suo letto-trono, il bicchierino di forte
esisteva più un sol pezzo e di quanti oggetti si trovavano  sulla  coperta, nulla vi era rimasto. Poco prima di giorno un
a sei piani, con terrazzi accessibili, alta metri 42 24,  sulla  cui sommità sono le colonne col plus ultra, temma di Carlo
di quieta intimità, sulle sedie a sdraio, vedevo disegnarsi  sulla  bella bocca una frase certo tenerissima, poi le ciglia si
cioè per la tirannia morale esercitata dalla negromanzia  sulla  parte ignorante delle popolazioni. Gli Stati Uniti ebbero
oscura, ventosa. La pioggia avea cessato di grandinare  sulla  superficie rilucente ed increspata del Tevere. Le sponde
All’ombra del monte S. Giuliano approdarono i valorosi  sulla  mezzanotte tra il ventidue e il ventitré Ottobre 1867.
dieci minuti di attesa terribile, l'Albani sentì piovere  sulla  fronte uno gocciola refrigerante. Era la stilla invocata
abbondante, simile in tutto alla pioggia naturale, scendeva  sulla  terra a vivificare gli animali, le piante, i campi e le
padiglione di ombrelli, ed egli potè sorridere, come Dio,  sulla  umana debolezza. Due ore dopo, per mezzo dei fili
di vita passa i giorni nel postribolo, nella taverna o  sulla  piazza.
figli di poveri pescatori. Un giorno camminavano scalzi  sulla  spiaggia, e vedendo uno scoglio, venne loro voglia di
so cantare Ed ai pesci del mio mare. - I bambini guardarono  sulla  superficie delle acque, e videro sparire nel fondo una
rispose il pescatore. Il povero pesce, che era stato posato  sulla  tavola di cucina, alzò la testa ornata da lunghi capelli
mi trattiene; Non più fender posso l'onda, Nè cantare  sulla  sponda, Con la rete fui pescata; Oh! la sorte è ben
in riva al mare. Colà giunti s'inginocchiarono tutti  sulla  riva per non farle male e, uno, due e tre, la lanciarono
alto muovi, Uno in basso, e allor mi trovi. Di cristalli in  sulla  porta Bussa pur la terza volta. Su' miei doni può contare
colpi, e della promessa della Sirena. I due bimbi andarono  sulla  riva e in- cominciarono ad arrampicarsi sugli scogli; poi,
era canuto. I diamanti scintillavano, allorchè li mi- sero  sulla  tavola, alla debole luce della lu- cerna. Felice si scosse
esser ritornati bambini. Il babbo e la mamma li aspettavano  sulla  porta della loro casupola; essi non erano più canuti;
erano più canuti; avevano la faccia alle- gra e felice, e  sulla  tavola c'era la bar- chettina e la vecchia bambola.
gettò la marea, e mirabile a dirsi! quel morto sorridea! E  sulla  spiaggia è un premersi di mozzi e di nocchieri, dai
derisa dai potenti della terra! Cristo era inchiodato  sulla  croce per mano della giustizia, Galileo dalla giustizia
mettersi in marcia verso Sarawak e piombare improvvisamente  sulla  città. Già tutte le vie dell'interno erano state occupate
la via costiera, mentre la flottiglia di Mompracem  sulla  quale si erano imbarcati Ada e Kammamuri, prendeva il largo
Quella stessa notte le truppe di Hassin dovevano piombare  sulla  capitale. Aïer-Duk ordinò al praho che era montato da Ada
da Sarawak. Si cominciava a distinguere le prime case  sulla  oscura linea dell'orizzonte. - Odi nulla? - chiese Aïer-Duk
scariche di moschetteria. Le truppe di Hassin piombavano  sulla  capitale. - All'abbordaggio, tigrotti di Mompracem! ... -
e Aïer-Duk. I prahos riprendono il largo per piombare  sulla  città. La battaglia impegnata dalle truppe malesi ferve
attraverso le campagne. Aïer-Duk e Kammamuri approdano  sulla  calata e alla testa di quattrocento uomini irrompono nel
E trascinandosi dietro quelle bande formidabili, giunge  sulla  grande piazza. Il palazzo del rajah non è difeso che da un
Li sollevano fra le braccia e li portano in trionfo  sulla  piazza, fra urla assordanti. Proprio in quel momento
fuggiaschi, respinti dalle truppe di Hassin, si riversa  sulla  piazza. Sandokan strappa la scimitarra ad uno dei suoi
- Aïer-Duk! ... Conduci S. A. alla foce del fiume e veglia  sulla  sua vita. L'ex-rajah guardò Sandokan con stupore, poi,
siccome era convenuto con Giulia, accese un bel fuoco  sulla  spiaggia appena fu notte e con molta ansietà stette per un
è bella e regolare. Per mezzo di due archi, gettati  sulla  via dei Rastrelli, il teatro comunica col palazzo di Corte.
in edificio eretto dall'architetto Piermarini nell'area  sulla  quale surgevano i soppressi conventi di monache dell'ordine
dal folto, soffuse le guance di vago rossor. Han fior  sulla  vesta, han fior sulla testa, li han forse cosparsi per irne
le guance di vago rossor. Han fior sulla vesta, han fior  sulla  testa, li han forse cosparsi per irne a una festa? Van
una festa? Van forse a un altare per farsi adorar? Han fior  sulla  testa, han fior sulla vesta, e il povero Olimpio sta muto a
un altare per farsi adorar? Han fior sulla testa, han fior  sulla  vesta, e il povero Olimpio sta muto a guardar. " Belle dame
necessità, piangendo amaramente sul mio infelice destino e  sulla  minestra di capellini che ho terminata in questo momento.
la fine della guerra e dell' esilio, il mondo ricostruito  sulla  pace conquistata attraverso la giustizia. Siamo nel Canto
che essi mi suscitano, io me li debba sempre trovar  sulla  via. Ma questa volta passiamocela netta a questo di Capo
una delle porte costrutte dalla Lega Lombarda nel 1171  sulla  forma delle antiche porte romane a due archi, e coi marmi
tentenna per il bene di questo povero popolo, e lo lasciò  sulla  perversa e miserabile via de’ suoi antecessori a
è l'antica porta di mare che introduce alla piazza;  sulla  piazza storicamente famosa si eleva il bruno campanile, coi
Carmine è scuro, sempre agitato, continuamente tormentato.  Sulla  spiaggia semideserta non vi è l'ombra di un pescatore. Vi
sanguinosi e feste popolari. È un mare storico e cupo.  Sulla  piazza che quasi esso lambiva, dieci, venti volte sono
il capo sotto il peso dei ricordi, fissando l'occhio  sulla  vita di quelli che furono. Ma ferve la gente e ferve la
carbone, un nero uniforme e smorto, dove nulla si riflette.  Sulla  superficie galleggiano pezzi di legno, brandelli di gomene,
salgono e scendono. Un puzzo di catrame è nell'aria.  Sulla  banchina nuova, nel terrapieno, sono infissi pennoni a cui
superficie, scuotendo il capo ricciuto e gridando di gioia.  Sulla  riva un'osteria lunga lunga mette le sue tavole dalla
ne lambiscono le creste spumanti. A sinistra s'eleva  sulla  roccia il castello aspro, ad angoli scabrosi, a finestrelle
che paiono giocondi pensieri aleggianti nella fantasia.  Sulla  riva scorre la fontana con un cheto e allegro mormorio; i
si congiunge alla riva per una breve viottola,  sulla  viottola passano le belle fanciulle vestite di bianco, coi
con la natura, mare e terra. Si sfogliano i fiori  sulla  sponda, canta l'acqua penetrando nelle grotte, l'orizzonte
e dei Totila non men depredatore di loro gettossi lui pure  sulla  facile preda e palpitò di gioia il fallace suo cuore mentre
 sulla  via del ritorno e stanno bene. Come definire la loro
lo si vedeva meno bene: l' impresa non era da giudicare  sulla  scala utilitaria, o non principalmente su quella. Allo
alla vita, e non (o solo imperfettamente) riproducibili  sulla  superficie del pianeta. L' uomo, scimmia nuda, animale
animale), oltre a essere adattabile evoluzionisticamente,  sulla  scala dei milioni di anni e a spese dell' incalcolabile
delle varianti meno idonee, è adattabile oggi e qui,  sulla  scala dei giorni e delle ore: tutti abbiamo visto sugli
che vi si posano la sera, il Pirello, con un ginocchio  sulla  pietra del camino e una mano stretta al paiolo, stava
a scaldarsi. Uomini e donne entravano e uscivano, urtandosi  sulla  soglia, chi con un sacco di medica sulle spalle, chi con un
il fuoco, pieno di fame, picchiava una musica disperata  sulla  scodella vuota, seduto davanti alla tavola rustica, dove
versava il latte spumoso nelle scodelle di terra allineate  sulla  tavola. Gli uomini, che lavoravano in casa, prendevan posto
cominciavano a essere occupate, quando l'uscio che mette  sulla  scala si spalancò e apparve Arabella, col lume in mano,
il nefando delitto che abbiamo narrato e noi ritornando  sulla  stessa piazza vediamo appoggiato ad una delle colonne del
avvolse la gola scoperta in una sciarpa di lana, uscí  sulla  loggetta, scese nel buio passaggio della scala, attraversò
di pioggia, le impedí di gridare mettendole una mano  sulla  bocca: - Taci, dormono: entra. Sei proprio tu? - Sí, sono
di freddo e di emozione, dopo aver cercato gli zolfanelli  sulla  pietra del camino, accese un moccoletto, tolse dal cassone
a farsi strada e a crepitare, trasse la Celestina a sedere  sulla  cassapanca, le tolse dalle spalle lo scialle impregnato
nervosa, che spingeva la poveretta a ridere e a celiare  sulla  sua avventura, fu tratto a pensare che lo strano viaggio
le balzane, i gomiti, il volto fin sopra i capelli. C'era  sulla  fronte qualche riga di sangue. Al bagliore dei fuoco gli
convulsa una treccia e rimase immobile, cogli occhi fissi  sulla  brage, simile all'immagine simbolica dell'afflizione. -
e dallo strapazzo. Egli lasciò che posasse la testa dolente  sulla  sua spalla, la sorresse col braccio, circondandola, le
di domestica cantilena. Era proprio Celestina, che dormiva  sulla  sua spalla colle labbra aperte a un inerte sorriso, sotto i
cuore una carità piú grande del mondo, quella che Gesú recò  sulla  croce e che vinse contro le leggi del mondo. - O povera
di sopra gli zoccoletti della Lisa, che poco dopo sonarono  sulla  loggetta. Aspettò ch'ella venisse dabbasso e, quando la
che cerca sedurre Eolo perchè sommerga il naviglio trojano  Sulla  facciata di questo palazzo, verso il ponte, vi è una lapide
che aveva strappato miracolosamente alla morte, seduto  sulla  sella d'un cammello, cogli sguardi fissi sulle bande
"El-Abiod! ... " disse finalmente. passandosi una mano  sulla  fronte. "Io non ho mai udito questi nomi, signore. Eravamo
stato dilaniato dagli avvoltoi." Poi lasciandosi cadere  sulla  sella che gli serviva da sedia, come se fosse stato colto
che avevano strani bagliori, erano specialmente fissi  sulla  giovane ebrea, seguendone i più piccoli movimenti. Era così
credette di scorgere qualche cosa di bianco apparire  sulla  cima d'un monticello di sabbia, per poi scomparire subito.
forma umana avvolta in un ampio mantello bianco. È comparsa  sulla  cima di quella duna, quella che si alza a quattro o
i cavalli dirigendosi verso la collinetta sabbiosa,  sulla  quale il marchese aveva veduto comparire quella forma
"Avete veduto qualche cosa?" "Sì, un oggetto brillante  sulla  cima della collinetta, forse la punta d'una lancia o la
mio cavallo. Fuoco, Ben, e carichiamo!" Vedendo comparire  sulla  duna alcuni turbanti, scaricarono i loro fucili, poi
freddamente il capo fila che si dimenava come un ossesso  sulla  cima del suo mehari, incoraggiando con acute urla i
attraversava la coscienza. Era solo. Il suo passo strideva  sulla  ghiaia minuta del viale come un lamento. L'ombra e il
una ondulazione di ombre leggere e galoppanti rimbalzò  sulla  strada, coi sonagli che tintinnivano disperatamente e i due
in serpe sul cielo dell'omnibus aveva un balenìo bianco  sulla  faccia. Erano gli occhi? non distingueva altro: il manico
I suoi capelli, neri, diffusi, si discernevano appena  sulla  pelle della belva; mentre una delle sue pantofole dorate
tranquillo disse: - Ti ho sentito. E lo chiamò con un gesto  sulla  pelle nera. - Dimmelo subito, mi ami? - Egli non rispose. -
l'ondulazione di un galoppo leggero e cadenzato rimbalzava  sulla  strada. L'omnibus sembrava illuminato anche di dentro. Lo
sul ciglio della strada. Questa volta il balenìo bianco  sulla  faccia del cocchiere era come il riverbero di una vetriata.
vestito di una livrea nera, con un largo cappello piatto  sulla  testa. Il balenìo bianco della faccia gli veniva dai denti.
oramai vicina ad affondarsi. Un lampo più bianco passò  sulla  faccia del cocchiere, che ripeté: - Scarico al cimitero.
Nello stesso momento la testa dell'altro gli cadeva morta  sulla  spalla. Lassù, lontano, la stella si era affondata.
dice di aver incontrato alle sette circa una Figlia di Gesù  sulla  strada delle cappelle. È la prima volta in tre settimane
Figlie di Gesù. Per carità, signore, veda se può trovarla  sulla  china del monte, verso le cappelle. Io non mi posso
ora si smarrivano di qua o di là per rientrare poco dopo  sulla  linea torta della via, e nello stesso tempo guardavo in
stesso tempo guardavo in basso alla valle, alla pianura.  Sulla  pianura stava, immobile, una massa non interrotta,
e due preti vecchi, i quali stropicciavano i piedi  sulla  neve, temendo di scivolare a ogni passo. Dietro alla bara
principiò a salire con quelle sue gambe a pertica, saltando  sulla  neve, facendo passi da gigante, aiutandosi con le
codazzo di navi potenti, come non ne ebbe mai altro sovrano  sulla  terra! - L'ammiraglio non si mosse, e Serpo- lino, rosso
ordinò che fossero subito armate tutte le navi, quindi salì  sulla  più bella e più gran- de, di cui prese il comando, e sulla
sulla più bella e più gran- de, di cui prese il comando, e  sulla  quale s'imbarcò pure il principe Serpolino. Il vento
notte, mentre il mostro russava col capo spinoso appoggiato  sulla  spalla di Serpolino, e il Principe piangeva ama- ramente,
del- fino, il quale, preso in groppa il Principe, lo portò  sulla  superficie delle acque e andò a deporlo sulla spiaggia. -
lo portò sulla superficie delle acque e andò a deporlo  sulla  spiaggia. - Buon viaggio, Serpolino, - disse la stella di
... poi, fatto un animo risoluto, si mosse per andare  sulla  terrazza: non era per altro entrato nell'uscio di casa, che
per semplice passatempo dai primi piani? nel montar ritti  sulla  soglia delle finestre? nel camminare in cima ai tetti? nel
e di nuovo sparpagliarsi nelle regioni più elevate.  Sulla  fronte dello scienziato era una nube di tristezza. Raspail
di Strasburgo, questi mi fece notare una magnifica pianta,  sulla  quale maturavano dieci qualità di frutti differenti, sicché
il braccio a Raspail e seguito dai colleghi, si condusse  sulla  porta di occidente, proseguendo a narrare la sua istoria
Fourrier con moto involontario appoggiò la mano convulsa  sulla  spalla dell'amico, e levossi sulla punta dei piedi ... Il
la mano convulsa sulla spalla dell'amico, e levossi  sulla  punta dei piedi ... Il terrore fu breve ... I due
volo intorno alla cupola del Duomo, ristettero abbracciati  sulla  testa dorata della Madonna ... In quel punto il cannone
fame! - Sali con me e avrai di che sfamarti. E l'uomo salì  sulla  nave. Poco più lungi incontrarono un altro uomo presso una
me e avrai di che dissetarti. E il bevitore prodigioso salì  sulla  nave. Non molto lontano incontrarono un altro individuo che
miglio la lepre da prendere. - Questa è buffa! Vuoi salire  sulla  nave con noi? Anche il corridore insuperabile salì sulla
sulla nave con noi? Anche il corridore insuperabile salì  sulla  nave. Verso il tramonto incontrarono un altro individuo che
Vieni con noi e dividi le nostre avventure. Occhiofino salì  sulla  nave che proseguì il cammino. Poco dopo s'incontrarono in
- Che udito fine! - disse Gentile. - Se tu vuoi, sali  sulla  nave; credo che sei compagni come noi possono far grandi
come noi possono far grandi cose. Eccoli dunque in sei  sulla  nave prodigiosa: Gentile, Mangiatutto, Bevitutto,
della sua prima origine che le due ineguali torri. _  Sulla  porta evvi un bell' affresco del Bramantino, rappresentante
s’accorse che v’erano già preparativi di difesa. Contando  sulla  bravura de’ suoi e sulla cooperazione degli altri
preparativi di difesa. Contando sulla bravura de’ suoi e  sulla  cooperazione degli altri distaccamenti, egli da prode
poco tempo capì con che nemici avea da fare, vide dipinto  sulla  fisionomia dei suoi il timore. Ma poiché la ritirata era
immobile e come di sasso. Era Orazio! Egli aveva ravvisato  sulla  maschia fisionomia del nemico le care sembianze della sua
i seguaci del Principe che gli tenner dietro e quei pochi o  sulla  barricata o già dentro furono spacciati dai valorosi
che lo guardava sorridendo. Sansonetto s'inginocchio  sulla  soglia. - Ah! vecchina, vecchina! restituitemi il giusto
prenderne uno qualunque, lo portò nel bosco, lo fece vedere  sulla  palma della mano. La vecchietta l'osservò dalla finestra. -
infinito la speranza gli cadde dal cuore e si abbandonò  sulla  spiaggia. Piangeva e guardava le onde accartocciarsi
un'asteria, una stella di mare che strisciava lentissima  sulla  sabbia d'oro. - C'è che divento sempre più giovane. - Poco
sera dell’8 febbraio 1866. Gianni si era già presentato  sulla  soglia dell’onesto discepolo di Fidia
quello che doveva essere di magnifico a' suoi tempi. _  Sulla  costruzione di esso, la malignità, che non ha sempre torto,