Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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non è altro che la velocità (scalare) v I, del polo I tanto  sulla  λ quanto sulla l (presa col segno che le compete rispetto
la velocità (scalare) v I, del polo I tanto sulla λ quanto  sulla  l (presa col segno che le compete rispetto al senso
col segno che le compete rispetto al senso positivo fissato  sulla  IT) onde si avrà
secondo cui, in un moto rigido piano, il polo si sposta  sulla  base e sulla rulletta.
in un moto rigido piano, il polo si sposta sulla base e  sulla  rulletta.
 SULLA  CINEMATICA DEI SISTEMI.
della forza si fa subire uno spostamento elementare dP  sulla  superficie equipotenziale passante per la sua posizione
per la (11); in quanto il potenziale U si mantiene costante  sulla  superficie equipotenziale,
x il dislivello fra i due punti rispettivamente giacenti  sulla  traiettoria e sulla tangente in O, e aventi l’ascissa
i due punti rispettivamente giacenti sulla traiettoria e  sulla  tangente in O, e aventi l’ascissa considerata. Poiché
or ora (mediante un materiale passaggio al limite  sulla  formula del Savary).
fisso di Φ, perciò (n. 10) il centro istantaneo J si trova  sulla  perpendicolare ad MN', il che è quanto dire sulla parallela
si trova sulla perpendicolare ad MN', il che è quanto dire  sulla  parallela ad MT', condotta per I.
Γλ delle due traiettorie polari, i quali giacciono entrambi  sulla  IN, cioè sull’asse delle y, designeremo con r l e ρλ le
dovuto, in relazione al verso IN, assunto come positivo  sulla  normale.
k come curva rigida e senza strisciamento, una prima volta  sulla  l, una seconda sulla λ.
e senza strisciamento, una prima volta sulla l, una seconda  sulla  λ.
di moto, si mantiene inclinata di un angolo costante tanto  sulla  p, quanto sulla f: onde si conclude che: In una precessione
inclinata di un angolo costante tanto sulla p, quanto  sulla  f: onde si conclude che: In una precessione regolare
brevità ci limiteremo qui a stabilire alcune proposizioni  sulla  cicloide ordinaria che trovano utile applicazione in
il volume  sulla  spettroscopia del presente trattato, oppure il n. 23 o il
la velocità tenendo conto dei cammini percorsi dal punto P  sulla  traiettoria e prescindendo dagli spostamenti di P nello
se tenuta fissa l’equazione oraria (legge del moto  sulla  traiettoria) si immaginasse di deformare comunque (con
della risultante di tutte le forze esterne agenti  sulla  porzione considerata del corpo S.
 sulla  traiettoria si fissa un sistema di ascisse curvilinee s,
assoluto |ds| del Cammino elementare ds, descritto da P  sulla  sua traiettoria nel tempuscolo dt, a partire da un istante
risultante rispetto a P di tutte le forze esterne agenti  sulla  fetta, otteniamo la seconda equazione indefinita
di equilibrio il baricentro del triangolo deve trovarsi  sulla  verticale del centro della sfera (verso il basso)
un momento su questo importante risultato e prima ancora  sulla  grandezza scalare che abbiamo indicato con T.
che: Durante il moto, la rulletta rotola, senza strisciare,  sulla  base.
sono altresì caratterizzate dalla proprietà di segnare  sulla  superficie, fra due loro punti generici (non troppo
punti generici (non troppo lontani), il più breve cammino  sulla  superficie. Per es. sulla sfera le geodetiche son date dai
lontani), il più breve cammino sulla superficie. Per es.  sulla  sfera le geodetiche son date dai circoli massimi, di cui,
minore di una semicirconferenza, segna il minimo cammino  sulla  sfera fra i rispettivi estremi. Più in generale, sulle
campo magnetico si orienta in modo che la componente di p  sulla  direzione del campo sia , dove m è un intero che abbiamo
magnetico: dalla (344') si vede allora che la componente,  sulla  direzione del campo, del momento magnetico risulta
i risultati ottenuti nel Cap. I  sulla  riduzione dei sistemi di vettori applicati forniscono
le cose dette  sulla  seguente equazione (ben nota in meccanica, e detta
interessante è il caso, in cui il filo si trova avvolto  sulla  gola di una carrucola e gira con essa uniformemente, senza
in tale guisa che il momento di un qualsiasi peso applicato  sulla  trave AA' risulti positivo.
trova così per es., che una sferettina di raggio r  sulla  cui superficie sia distribuita la quantità d'elettricità e
giace costantemente sui piano o, rispettivamente  sulla  retta del moto.
Questo vettore dicesi proiezione del vettore dato v  sulla  prefissata direzione (o, rispettivamente, sulla data
dato v sulla prefissata direzione (o, rispettivamente,  sulla  data giacitura).
hanno le loro accelerazioni egualmente inclinate  sulla  retta AP e lunghe egualmente.
l'operazione di applicare prima l'operazione e poi,  sulla  funzione ottenuta, l'operazione : vale a dire
e p la lunghezza della perpendicolare abbassata dal centro  sulla  tangente.
 Sulla  mutua posizione dei centri di curvatura di due profili
che si è considerato al n. 37, l’accelerazione è inclinata  sulla  normale di un angolo costante, la cui tangente
un solido vincolato a muoversi rotolando, senza strisciare,  sulla  superficie di un altro (nn. 10, 11).
per es. Guidi, Lezioni  sulla  scienza delle costruzioni,Parte II: Teoria dell’elasticità
il punto diametralmente opposto ad I, Q la proiezione di P  sulla  base. L’arco di circonferenza è eguale, in causa del
k un angolo acuto od ottuso (ciò che individua, un senso  sulla  perpendicolare a t contenuta nel piano tangente).
che si manifesta con azioni chimiche (sulla retina o  sulla  lastra) o termiche, o con emissione di elettroni, ecc.:
a priori che il punto P animato del moto (60), si muove  sulla  superficie cilindrica di rotazione, di asse z e raggio r.
essere opposti, e d’altra parte devono essere situati  sulla  medesima retta, in quanto, se così non fosse, non si
ad es., per centro di riduzione un punto P, situato  sulla  linea di azione di uno di essi.
che il moto della vettura sia traslatorio uniforme, e che  sulla  ruota graviti una determinata porzione p del peso della
infatti 2 parametri per fissare il punto di contatto  sulla  superficie del corpo C e 2 ne occorrono per fissarlo sulla
sulla superficie del corpo C e 2 ne occorrono per fissarlo  sulla  superficie di C l; d’altra parte, escluso il caso
una retta solidale col sistema, che scorre rigidamente  sulla  ζ con velocità costante V.
la particella B riceve il quanto solo se il foro si trova  sulla  retta AB: invece è ben noto che un foro sottile dà luogo a
di diffrazione in virtù dei quali, se esso si trova  sulla  retta AB, può avvenire che la particella B non riceva luce,
sono state formulate, in base a geniali induzioni fondate  sulla  osservazione sperimentale, dal Galilei e si possono
S avviene come se la rigata L, solidale con S, rotolasse  sulla  rigata fissa Λ, toccandola ad ogni istante lungo l’asse di
il punto generatore P della circonferenza rotolante l cade  sulla  base.
complesso come un atomo o una molecola. Le esperienze  sulla  diffrazione di confermano tale risultato (v. § 29 p. I).

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