producono alcun foco coniugato reale, ma, se si suppongono prolungati dietro dello specchio, i loro prolungamenti concorrono in un punto l situato sull’asse
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Il centro ottico di una lente è un punto C sull’asse della lente (Figura 16). I raggi luminosi, che passano pel centro ottico di una lente, non
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raggi che partono dal punto 0 non possono adunque dare luogo ad alcun foco reale, ma i loro prolungamenti concorrono nel punto 0 situato sull’asse, e
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riflessione di luce sull’immagine.
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di 1/4 maggiore di quella che illumina le parti estreme di essa, il che è prodotto principalmente da ciò; che i raggi diretti apportano sull’immagine
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della camera oscura. Questa circostanza regola la proporzione dell’apertura della lente, e serve a distribuire la luce sull’immagine in modo uniforme
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altrettanti ponti luminosi che sull’immagine producono una specie di bagliore, o falsa luce.
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Gli ottici sono arrivati a comporre per i ritratti un sistema di lente che riunisce sull’immagine la massima nitidezza e la minima trasfigurazione
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centimetri dal foro. Ma alla distanza di 8 a 10 centimetri dal foro l’intensità della luce sull’immagine è 10 volte più grande, e si trova essere
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permettendo all’operatore di regolare la relativa proporzione di cielo e di terreno sull’immagine, senza alterare la posizione della camera oscura.
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cadono sulle pareti della camera, dalle quali la luce è in parte riflessa sull’immagine, che per un tal fatto diventa più confusa. Un diaframma
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meno facilmente riflessa sull’immagine delle pareti della camera, che sono più distanti dalla lente, ed essa permettendo di levar sempre dalla stessa
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concentrata sull’immagine col mezzo di un riflettore e di un condensatore. Chi conosce come è fatta la lanterna magica indovinerà facilmente la
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questo riflette la luce sul condensatore B, da cui la luce viene concentrata sull’oggetto trasparente posto in V. Avanti a questo oggetto, che è
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, faranno comprendere in qual modo un disegno in prospettiva possa produrre sull’occhio dell’osservatore la stessa sensazione, come se questi avesse
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sono nella direzione oa, o’a’, col loro prolungamento vanno ad unirsi in A, e producono sull’osservatore una sensazione unica. Lo stesso si dica
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Quando due corpi reagiscono chimicamente l’uno sull’altro, allora essi si uniscono assieme in modo così intimo, e profondo, che perdono le primitive
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40, perchè segna questo numero sull’areometro di Baumé. Per ottenerlo più concentrato si mescola con 1/8. oppure anche con 1/5 del suo peso di
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Sul rame, sullo stagno, sull’argento, l’acido nitrico a 1,50 di densità sembra inerte, ma diventa attivissimo coll’aggiunta di un poco d’acqua, li
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eventualmente trovarsi unite a qualche principio grasso sono poi capaci di produrre sull’albumina che si stende delle ripulsioni di liquore non men dannose delle
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sull’aceto-nitrato, facendo attenzione di portarla tutta sul liquido senza momenti d’arresto dopo che essa ha toccato la superficie del liquido.
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si deve attribuire la maggiore sensibilità che esso comunica. Infatti se si sparge sull’albumina sensibilizzata una dilungata soluzione di ammoniaca
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continuare l’azione incominciata dalla luce sull’ioduro di argento, e che quest'azione sia in entrambi i casi della stessa natura, cioè che essa si
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getto sull’immagine può lavare sufficientemente una lastra della grandezza di 0m,18x0m,24.
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di dare o togliere la sensibilità al collodio. Ma vi è un’altra causa che può indurre in errore sull’azione definitiva dei bromuri, ed è questa che le
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4° Appena che la lastra sarà tutta coperta di collodio, leggermente si abbassa sull’orifizio del fiasco l’angolo della lastra più vicino alla persona
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sferica, e non piana, e la parte del vetro sensibilizzato, che è sull’asse della lente, essendo più vicina che le parti del vetro distanti dall’asse, ne
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superficie sull’immagine, apporta necessariamente un bagliore sopra tutta la superficie, il qual bagliore sarà proporzionato alla quantità di cielo che si
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10aFalsa luce sull’immagine della camera oscura. — Nel prendere una fotografia, sia una veduta, sia un ritratto, non si deve mai dimenticare di fare
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pareti di essa manifesta una illuminazione proiettatavi dall’oggettivo che possa riflettersi sull’immagine; 3° Osservare le lenti dell’oggettivo
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precipitati sull’immagine in modo così irregolare che essa ne diventa tutta macchiata. Il fotografo che si avvede di ciò non deve accontentarsi di agitare il
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Alcuni mescolano la soluzione del nitrato colla soluzione di acido pirogallico, e la versano così, subito dopo avere fatto il miscuglio, sull
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prova con soluzione di acido pirogallico al 1/2 per 100 e contenente 0,2 per 100 di acido citrico, e quest’ultimo liquido si lascierà sull’immagine
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, quando è impura ed è capace di reagire sull’iposolfito, di precipitare sul tessuto cellulare dei solfuri, o degli ossidi insolubili, fosse anche in
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’immagine, ora si riconobbe essere invece più conveniente portarle sull’immagine prima di fissare questa coll’iposolfito. La seguente soluzione di
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Prove gelatinate. — Le così dette prove gelatinate, nelle quali la colla di pesce applicata sull’immagine è così forte che il disegno pare ricoperto
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mezzo di un quadro della camera oscura, si porta sull’iodio nel compartimento a sinistra della scatola. Si fa oscillare il pendolo, si conta il numero
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terminata e fissata. Il nitrato d’argento impiegato invece del cloruro d’oro è pure capace di sviluppare l’immagine sull’ammonio-citrato di ferro
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del metodo ideato da Niepce de Saint-Victor per incidere sull’acciaio. Vuolsi da taluni che questo metodo sia preferibile a quello dello scopritore
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