piatto di minestra sul davanzale. Un giorno il Nano disse: — È stato arrestato Pic; aveva un sacco pieno di ciottoli e ha confessato. Ora è in
paraletteratura-ragazzi
tavola. — Nell'angolo del soffitto! Tit guardò sul soffitto. — Vicino alla finestra! Tit guardò vicino alla finestra, ma non vide proprio nessuno
paraletteratura-ragazzi
tromba, passava in rivista le truppe d'onore. Uno dei suoi soldati si chiamava Paolo Pietro. Sul cappello portava una piuma e sulla giubba una bella
paraletteratura-ragazzi
sul naso. Era tanto piccolo, che arrivava appena al gomito di Piuma, ma il suo aspetto era spaventoso: — Che cosa desideri? — domandò. — Ti va di
paraletteratura-ragazzi
. Belle fate, e bambole che parlavano, e soldatini di stagno che sapevano guerreggiare sul serio, passeggiavano per i corridoi. Una tavola con polli
paraletteratura-ragazzi
, ma pensava che quel viaggio l'aveva stancato, e quel bitorzolo sul naso gli faceva male. Pensava alla sua casa col terrazzo sul tetto, e a tante
paraletteratura-ragazzi
Pagina 103
, perché ha sempre una rosa sul vestito.
paraletteratura-ragazzi
Pagina 11
strappato; un sacco, e gli occhiali sul naso. — Non ho nemmeno uno straccio, signore, — disse Caterinuccia. — Nemmeno uno? — borbottò l'ornino
paraletteratura-ragazzi
Pagina 17
. E Tit, con un pezzo di carbone, scrisse sul cartone della finestra la seguente lettera per Rosetta: « ROSSETA PARTIAMO IO E CATERINA IN CERCHA DI
paraletteratura-ragazzi
Pagina 21
che faceva la guardia, e le cameriere, con ricami sul grembiule, giravano portando i rinfreschi dentro tazzine gialle. I dolci
paraletteratura-ragazzi
Pagina 36
trombetta d'argento che giaceva sul tavolino, e i suoi occhi s'intenerirono: — Che cosa avrebbe fatto, lei? — chiese come a se stesso. E d'improvviso
paraletteratura-ragazzi
Pagina 43
addormentarsi qua e là, sotto gli alberi, con le trecce giú e un po' di gelato sul naso, e i nani passeggiavano parlando di politica, cioè dei topi bianchi e dei
paraletteratura-ragazzi
Pagina 45
sorridendo con la testa in su. Tutti si allontanarono, e Caterina, senza piangere, posò la trombetta e il soldo sul davanzale e si mise il grembiule. Il
paraletteratura-ragazzi
Pagina 47
Pensate, dopo tanti giorni, Tit aveva finalmente riaperto gli occhi! Caterí inciampò nella vesta, dalla sorpresa, e una mosca che abitava là sul
paraletteratura-ragazzi
Pagina 49
rise e fece: Tuff! Tuff! Tuff! Entrarono in casa e subito notarono che, sul tavolino, i due piatti del servizio di Rosetta erano pieni, uno di stufato
paraletteratura-ragazzi
Pagina 67
facendo: Miau! Miau! — Bene! — gridò Negretti, — bene! — E cavalcò sul suo asinino, cantò e mangiò banane. Poi tornarono verso il teatro, ma non
paraletteratura-ragazzi
Pagina 79
era andata, e specialmente alla signorina Alberelli, che era fatta di un bel legno bianco e si chiamava cosí perché aveva un albero ricamato sul vestito
paraletteratura-ragazzi
Pagina 81
le stelle autentiche sul soffitto. Mangiammo caviale, aragoste, fagiani e tartufi. Massimo parlava del suo castello d'argento massiccio, con un
paraletteratura-ragazzi
Pagina 93
una smorfia! Proprio in quel momento la trottola schizzò sul naso del povero Paolo Pietro. E Paolo Pietro disse: — Scusino, scusino, — e distribuí
paraletteratura-ragazzi
Pagina 99
Improvvisamente la macchina parte e si porta via la borsa dritto sul tetto, come l'insegna di uno strano taxi. Il guidatore non si è accorto di nulla
paraletteratura-ragazzi
È il tamburo il mio strumento preferito. Appena torno da scuola, giusto il tempo di scaraventare lo zaino sul divano, e subito attacco a suonarlo
paraletteratura-ragazzi
cucina, ma non per mangiare: si siede sul pavimento e si mette a picchiare con entrambe le mani su tutte le pentole, i bricchi, i mestoli e tutto
paraletteratura-ragazzi
Maristella ride sempre. Ama la frutta, i fiori, le stelle e le nuvole. La sera va sul balcone e guarda il cielo. Quella volta che sono andato a casa
paraletteratura-ragazzi
rimanere in equilibrio sul tetto della vettura. Una vecchietta con la borsa della spesa si volta a guardare la scena e scuote la testa: - Non sanno più
paraletteratura-ragazzi
Sul campetto di calcio di via Monte S. Gabriele si suona bene. Qui non c'è nessuno che si lamenti, nessuno che dorma, nessuno che senta. Le case sono
paraletteratura-ragazzi
adesso, Maristella. Ascolta in silenzio la sfuriata di sua madre, a mento sul petto. - Guarda come sei conciata! Sembri una stracciona! E qui, cos'hai
paraletteratura-ragazzi
e poi appoggio un momento la borsa sul tetto di una mercedes scura parcheggiata lì vicino, così posso coccolare meglio Nerone.
paraletteratura-ragazzi
passato in bici sotto casa di Maristella e ho visto la luce accesa. Ho sentito l'aria fresca sul viso e gli insetti sfiorarmi le gambe (avevo messo i
paraletteratura-ragazzi
Dal mio balcone si vede benissimo il salotto di casa Nasochiuso. La signora Nasochiuso è seduta sul sofà con una sua amica, la signora Preziosi
paraletteratura-ragazzi
. Mettili lì sul divano — mi ha detto. Allora ho chiesto a mia sorella Aisha se poteva farlo lei. Aisha ha solo tre anni più di me ma è bravissima a cucire
paraletteratura-ragazzi
, canditi e briciole di pan di Spagna in tutte le direzioni, lampadario compreso. Poi si accomoda sul tappeto buono in salotto e si mette a cuccia. - Io
paraletteratura-ragazzi
Pagina 69
padre » 30 Le virgole » 34 Aziz » 36 Pentole » 38 Il tamburo » 40 La musica del cuore » 42 Le città » 44 Il ritorno » 46 Aiuta » 48 Regali » 50 Sul
paraletteratura-ragazzi
Pagina Indice