alto parlanti, fermi lì sul passaggio, costringendo la folla a pigliare un’altra direzione; e l’attillato vanerello, camminar in cadenza battendo i
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alberi, o insozzano le acque dei pozzi, ecc. ecc. Lasciamo in disparte questi arnesi da Carte d'Assisie e torniamo sul terreno del Galateo. Io vi dirò
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rischio di ruzzolare sul pavimento.
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convenienze. E ad essi occorre eziandio di raccomandare perché facciano attenzione a non dar sul capo e sul naso delle persone le tasche talora pesanti
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cartocci delle mandorle, delle cialde. Non è mica un gusto per chi sta sotto il sentirsi arrivare sul capo, o sul cappello o sulle spalle quei proiettili non
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: poiché costretti a passar sulla carreggiata quando la conversazione ha luogo sul marciapiede o ad uscire in piazza o sulla via allo scoperto, quando
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Se un poverino vien colto per istrada da una sincope, o gli si sloga un piede o un'inesperto automedonte lo manda a ruzzolare sul selciato; se uno di
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Due parole sul giuoco del lotto. M'è avviso che non si potrà giammai nutrire solida speranza sul rapido progresso della civiltà in un popolo che si
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ringraziamento». «Dalla regola prima nell'Emporio cabalistico coll'estrazione delli 12 febbraio risultò per Torino il quaterno sul primo biglietto, l'ambo sul
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al lotto, come il cadere dal quinto piano sul lastrico della via senza scavezzarsi per lo meno un braccio od una gamba. Voi, popolani, avete un
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la mercanzia, chiacchierano un'ora sul gusto, sulla convenienza, sulla moda, espongono il proprio caso al negoziante come farebbero all'avvocato, al
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una molecola della California. Questi negozianti non hanno, essi pure, fuorché una civiltà relativa; ma si può dire almeno, di loro che si basano sul
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civile. I richiami al proprietario sul servizio o sul personale devono essere fatti con urbanità, procurando di non esagerar la mancanza dei fattorini
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lanciati sul sentiero della miseria e della depravazione, senza appoggio, senza consiglio, a far numero in quella immensa falange di discoli e vagabondi
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soldato che va incontro alle ferite e alla morte sul cameo di battaglia, e che richiede in chi lo compie maggior coraggio, maggiore abnegazione. L'operaio
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gettano inoltre sul sentiero del delitto, inebbriandovi con ipocrite esclamazioni sulle vostre sorti disgraziate, sull'ingiustizia che pesa sul vostro
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sul conto di una persona o di un affare. L'impiegato vi risponde, asciutto: Niente! Correte all'altro ufficio per telegrafare al congiunto, all'amico
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, prende tutto per oro di coppella e getta sui capi delle amministrazioni, sul Governo a piene mani l'ingiuria e il disprezzo: dal che se viene a
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abusavano, quando erano schiavi del potere e dei ricchi, per riuscire ai loro tristissimi fini: padroni e governanti sul fare dei Silla, dei Mario, dei
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manca sempre una dose sufficiente di criterio naturale, non la sbaglia totalmente nelle sue critiche sulle pose, sugli abiti, sul contegno, sul sentire
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Dunque siamo intesi sul significato della parola civiltà. Come vedete, erra chi la crede una scienza fredda, un convenzionalismo di parole, di atti
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ingannare da quelle mostre sovente fallaci di pietà e d'interesse che si leggono sul volto di chi desidera sapere la verità vera sulle condizioni
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va prendendo sul taccuino le sue annotazioni, ora approvandomi con cenni di capo, ora interrompendomi con interessante benevolenza per riordinare
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LEOPARDI — Sul monumento di Dante. Parlando di belle arti e di lettere, parti egregie della civiltà delle nazioni, il campo diventa si vasto che
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eccitato a compiere dalla influenza esercitata sulle sue fibre, sul suo cuore dal suono e dal canto? Sofocle, Tirteo, Dante, Camoens, Koerner, Mameli
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mecenate è il pubblico che legge ed osserva e giudica sul vero merito senza badare a raccomandazioni di sorta; ed è vero parimente che le opere la cui nomea
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da multa. Invocano diuturnamente colle loro astute lamentazioni le ire dei popoli, quelle dei Governi a vendicar sul loro paese le sconfitte del loro
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osava. Ora che a picchiar sul prete ci si diventa cavaliere, mi vien voglia di lasciarli vivere. D'AZEGLIO — I miei ricordi. Per quanto la libertà, per
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discorsone apologetico sul mistero della Santissima Trinità o un'orazione panegirica sul dogma dell'Immacolata Concezione.
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selvaggio, lasciar abbandonati sul campo in preda alle malattie, alla fame, agli spasimi delle ferite i militari della parte nemica, tralasciando di
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. Il pavoneggiarsi in pubblico e in privato di un enorme pennacchio piantato sul cappello o di un fascio di nappe e di cordoni che si attorcigliano alla
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un'altra, non sugli stipi, sui pianoforti, sui divani e tanto meno poi sul letto, che sarebbe cosa indecentissima. È inciviltà tenere in capo il cappello
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, prendila tu stesso. Uomo, non ti metterai a sedere sul divano accanto alle signore, né spingerai loro addosso la tua sedia fino a toccarne le vesti coi
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giuocare con loro del naso, e a rischio d'infettarle col fiato o di spruzzar loro in viso la saliva; non mettere parlando ad alcuno, le mani sul suo
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davanti a una persona per porgere o ricevere cose da un'altra. Non isputare sul fuoco né stuzzicarlo con mollette, ramicelli od altro. Non iscaldarsi i
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quattro peli sul mento abbiano dato il diritto di fuggir di mano al pedagogo o dalla provvida affettuosa vigilanza dell'occhio materno. Giovani che
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Qualche cosa dovrò pur dire sul modo con cui si devono accogliere i visitatori. La è somma sgarbatezza e scempiaggine, dopo aver invitato alcuno al
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piedistallo di gloria sul quale eglino vi hanno innalzate?
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dell'infermo, fa i suoi prognostici sull'esito della malattia, trae fuori i suoi apprezzamenti sul medico e sulle medicine; tutte cose che attestano della
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birboni a cui non giova né l'opera del medico, né quella delle medicine e che pur tuttavia vi tengono inchiodati di bei mesi in letto o sul
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offre lugubri esempi di queste trasformazioni operate nell'opinione pubblica sul conto di uomini che sembravano a prova di bomba in punto a onesta, in
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non ad offendere colui al quale sono dirette. Che direste per esempio di uno che scrivesse in Europa una lettera sul fare di quella che pubblicarono
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gola. Il derogare a questi principii è adunque un retrocedere di secoli sul cammino della civiltà, è un tornare agli abusi, alle sregolatezze del
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a ognuno deve star a cuore, di perfetto gentiluomo A tavola che s'è, lassass servì, No fa l'ingord, no slongà i man sul tond. No sbatt la bocca, no
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cose fetenti alle altrui nari, chi sputasse sul pavimento, chi si tergesse il sudore colla tovaglia, chi facesse la musica bella colla forchetta, col
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sul finire del pranzo; poiché come dal moderato bere viene allegrezza di mente e di cuore, così dall'eccesso provengono la tristezza, le acri parole
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alla volta del Cielo, che venivano accese sul far della notte dal lampionaio del Paradiso. E interrogato ancora perché nelle sere nebbiose in cui
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E poichè siamo sul discorso delle castronerie, converrebbe pure che padri e madri guardassero di non cacciare e di non lasciar cacciare nei capi di
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dovuto all'età, non sia questa istruzione fuorché un incamminamento a quella prudente e morale, condotta che li terrà sul diritto sentiero in mezzo ai
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stabile, al mantenimento della pulizia e a tutti quei piccoli servigi cui li chiamano a prestare la loro permanenza sul luogo e il necessario contatto
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