Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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E frulla! (Il Reuccio e la Reginotta, intanto, brancicano  sul  tronco dove la Fata ha posato le loro teste. La Reginotta
testa del fratello; questi la testa di lei. Se le adattano  sul  collo.)
legarmi le braccia. M'inginocchio e poso da me la testa  sul  ceppo ... Tagliate!
parole incomprensibili, china il capo  sul  petto e si addormenta. Poco dopo russa leggermente.)
legarmi le braccia ... M'inginocchio e poso da me la testa  sul  ceppo. Tagliate!
Maestà! (Un servitore porta un terzo pasticcio e lo posa  sul  tavolino del Primo Ministro.)
legarmi le braccia ... M'inginocchio e poso da me la testa  sul  ceppo. Tagliate!
si rizza in piedi, e subito un'altra testa gli spunta  sul  collo): Oh ! Oh!
si rizza in piedi, e subito un'altra testa gli spunta  sul  collo): Oh! Oh!
si rizza in piedi, e subito una nuova testa gli spunta  sul  collo): Oh ! Oh!
al Sacramento, non muovere ad ira il Signore, va, prostrati  sul  marmo di gelo, prega e piangi, prega e piangi, forse il tuo
 sul  lastrico d’irregolari macigni che ivi formavano mosaico.
la illuminazione pubblica e privata della città. Ritornando  sul  Corso di Porta Romana per le vie di Sant' Eufemia e delle
la corona reale anche  sul  capo della figlia): Fa come tua madre e non sbaglierai!
ai piedi, e una folta zazzera, pure bianca, che gli scende  sul  collo. Si appoggia a un nodoso bastone.)
(Si strappa la testa, e subito un'altra gliene spunta  sul  collo. La testa buttata per terra si muta in un magnifico
secondo una tradizione, da un cippo di marmo africano,  sul  quale inginocchiossi il vescovo Ambrogio, implorando la
settimana passata a Bombay, nei dieci giorni di navigazione  sul  Sumatra la simpatia di lady Mac Lewis per me si rivelò
aveva un volto tragico di passione e quando l'incontravo  sul  ponte, nelle sale, s'arrestava ansimando, impallidiva,
dire "io". Marlow-Conrad ha vent' anni, è terzo ufficiale  sul  "Judea" ed è pieno d' entusiasmo, benché il viaggio sia
600 tonnellate di carbone da scaricare a Bangkok, ma  sul  Judea pesa un destino avverso; dopo una serie d' incidenti
nei mari della Malesia il carico entra in autocombustione,  sul  vetusto veliero scoppia un incendio, e l' equipaggio deve
- È morta! Piangeva con la testa fra le mani, i gomiti  sul  tavolino, guardando sbigottito il ritratto di lei. - È
vedere se rimbalzava di più, andava a colpire lo specchio  sul  cassettone, che, com'è naturale, si ruppe in mille pezzi,
che, com'è naturale, si ruppe in mille pezzi, rovesciando  sul  tappeto nuovo una bottiglia d'acqua di Colonia. Allora
(La Fata alza un braccio e traccia dei segni nell'aria.  Sul  fondo scuro del cielo si vedono apparire due giovani
gratitudine di avere questo governatore chiuso gli occhi  sul  prezzo e sul modo onde quell'opera fu eseguita. Per avere
di avere questo governatore chiuso gli occhi sul prezzo e  sul  modo onde quell'opera fu eseguita. Per avere accesso nel
fondo, un gran tavolino davanti a una poltrona per il Re.  Sul  tavolino è stesa una tovaglia bellissima. I piatti e le
già la casa o il Collegio dei Gesuiti. Venne rifabbricato  sul  disegno dell'architetto Pietro Pestagalli, dal quale pur
esso era prima proprietà_del conte Archinti. Ritornando  sul  Corso Venezia per la via della Passione, e quindi lungo il
il popolo frammischiato ai nemici che inseguiva si affollò  sul  ponte, il comandante dei clericali, degno seguace di
batteria e i fuochi di linea della fanteria concentrati  sul  ponte fecero un vero macello di popolo e di birri. Che
aver consumate le cariche, avevano spezzate le loro armi  sul  cranio della sbirraglia e raccoltene di nuove sugli uccisi
e ridotta dalla gotica forma all'ordine corintio  sul  principio del XVII. La facciata ha un bel pronao d' ordine
- Narrami la storia del tuo cuore - io chino l'orecchio  sul  cembalo per udire il melodioso canto della vergine
stanca da quegli sforzi violenti, reclinava la testa  sul  timpano sonoro, una musica soavissima le parlava allo
Vincenzo, per ritornare nel centro della città, al ponte  sul  Naviglio, vedesi l'Arco già della pusterla Fabbrica; esso,
visto e l'ho sentito!... Scrivo col lapis, stando disteso  sul  letto... perché mi sarebbe impossibile stare a sedere dopo
per divertirmici stasera ho pensato di metterla per benino  sul  pianoforte, in salotto da ricevere. Dopo pranzo, Caterina
pure è accorsa; e abbiamo visto Virginia che si contorceva  sul  canapè come un cane arrabbiato. - Scommetto che c'è
come un cane arrabbiato. - Scommetto che c'è qualcosa  sul  piano, - ho detto a Caterina. Caterina si è avvicinata al
di giorno un maroso gigantesco come una montagna s’infranse  sul  trinchetto, lo sfondò e dié così agio alla bufera di
come in mezzo a una carta abbruciata, dai pargoli ridenti  sul  focolar gettata, quelle ultime, vaghe, fantastiche
riva; e vi getta le perle e le conchiglie, e, chino come  sul  formidabile specchio del suo destino, l'uom su quel glauco
ed a nuovi pericoli. I tiranni dell’Italia lo troveranno  sul  loro sentiero, sul loro sentiero imbrattato di sangue e di
I tiranni dell’Italia lo troveranno sul loro sentiero,  sul  loro sentiero imbrattato di sangue e di delitti e guai a
 Sul  Corso Vittorio Emanuele, all'altezza del primo piano della
le scuole, e io ho messo giudizio e voglio proprio studiare  sul  serio e farmi onore come dice la mamma. Con tutto questo,
di stima e di simpatia dalla cittadinanza... E pensare che  sul  principio, a sentir quelli di casa mia, pareva che l'avessi
dalla base travolto! I pescator di Chioggia, collo stupor  sul  volto, han portato un cadavere che gettò la marea, e
s'accorse il primo dell'entrata di lui. In quella stanzetta  sul  mezzanino del Caffè della Pantera, col pretesto di bere fra
biglietto da cinquanta, lo avvolse a pallottola e lo buttò  sul  tappeto verde. Il fante di cuori vinceva. - E bisogna anche
dietro le spalle di chi teneva la mano, lasciando  sul  tappeto la sua posta, che si raddoppiava ad ogni colpo.
Quei tre biglietti da cento, che Andrea lasciava lí,  sul  tappeto, gli facevano gola e se li divorava con gli occhi.
in punta di piedi, passò oltre. Appena Elvira, agitandosi  sul  letto, fu ripresa dalla tosse, Andrea si mise ad origliare
camera un lieve rumore di tazza o di bicchiere posato  sul  marmo: - Povera ragazza! Ingoia tanti intrugli! ... E sarà
labbra quasi sarcastiche, il mento rilevato, che spiccava  sul  nastro di velluto nero attorno al collo; l'atteggiamento
e di imbarcazioni che si urtavano con mille scricchiolii.  Sul  tre-alberi i superstiti, quasi tutti pazzi di terrore,
irremovibile. - Andiamo a incoraggiare quelli che sono  sul  ponte. Sono mezzi morti di paura. I due lupi di mare
Sono mezzi morti di paura. I due lupi di mare risalirono  sul  ponte. I marinai ed i passeggeri, coi visi sconvolti dal
si lasciarono scivolare giù. La calma non tardò a regnare  sul  ponte del vascello naufragato. Del resto la burrasca, dopo
sicché appena li ebbe scorti, s'affrettò a discendere  sul  ponte. In poche parole informò l'equipaggio del pericolo
scalata. La bandiera degli Stati Uniti salì maestosamente  sul  picco della randa e mastro Bill la inchiodò. Era tempo. I
e giavanesi. Tutti quegli uomini tenevano gli occhi fissi  sul  vascello e agitavano furiosamente le armi, emettendo urla
quattrocento passi di distanza un colpo di cannone rimbombò  sul  primo praho. La palla, di calibro considerevole, andò a
di trinchetto, schiantato sotto la coffa, precipitò  sul  ponte ingombrando di pennoni, di vele, di cavi. Alle urla
difensori, sopraffatti dal numero, cadono a prua, a poppa,  sul  cassero e sul castello. Presso l'albero di maestra un solo
dal numero, cadono a prua, a poppa, sul cassero e  sul  castello. Presso l'albero di maestra un solo uomo, armato
su in ciel, mostrando a dito quella barca perduta  sul  lontano emisfero, picciola tanto eppure contenente un
non affratella; vedi se non è premio il fine di chi lieto  sul  cranio si conficcò le spine; vedi, sol due parole, sol due
colonne di venti secoli lanciate nelle nubi, ove  sul  bronzo sono scolpite le mille battaglie del popolo gigante;
la baronessa in villa, di pieno inverno, in un paesucolo  sul  lago di Como ed era partito per Milano; il ladro,
donna Clara, presi per via Tornabuoni, mi fermai a lungo  sul  ponte Santa Trinità dal quale l'Arno sonnacchioso appariva
un drappo di scarlatto; ad un tratto un gigante sorse  sul  patiu e cominciò a cacciar fumo dalla bocca. In breve tutto
feste, voglio visitare il mio paesello natìo: voglio salire  sul  Gennargentu, su Monte Rasu, sui monti di Orgosolo.» «E lei
avanti, sempre avanti, mentre la chiesetta si disegna  sul  cielo, in alto, in alto, in alto! ... » Maria scuoteva la
che io ci ritorni». Anania interrogava spesso zia Varvara  sul  passato di Maria, e sul perché dell'odio di questa per il
interrogava spesso zia Varvara sul passato di Maria, e  sul  perché dell'odio di questa per il paese natìo. «Ah,
gli parve di vedere più volte la figura di Maria curva  sul  suo guanciale. Era delirio o realtà? Il chiarore della
ma la luna si staccava dalla figura del Santo e volava  sul  cielo; altre due lune, rosse e immense, la seguivano. Era
riapparve nella camera, si avanzò, silenziosa, si curvò  sul  lettuccio. Allora Anania cominciò a delirare. «Ti ricordi,
No, no, Dio, aspetta ... non andartene ... » E si sollevò  sul  letto, con gli occhi spalancati, mentre la figura si
voglio diventare nevrastenico. Salirò sulle montagne natìe,  sul  Gennargentu vergine selvaggio. Da quanto tempo sogno
le acque e il formidabile russare della macchina.  Sul  ponte, mozzi e marinai, si affaccendavano, al vago chiarore
passeggiava innanzi e indietro, colle braccia incrociate  sul  petto, fumando una sigaretta. - Povero capitano, - mormorò
ed ammobiliato elegantemente. S'accostò ad un tavolino,  sul  quale stava una bottiglia di cristallo, piena di limonata.
entrerete nel quadro di poppa e al primo fischio salirete  sul  ponte. Gli inglesi, colti lì per lì, si arrenderanno. -
Spense la lanterna, ritornò nel quadro di poppa e risalì  sul  ponte, proprio nel momento in cui il capitano lasciava la
il più lieve grido, poi con una scossa vigorosa lo rovesciò  sul  tavolato. - Grazia, - poté appena balbettare il povero uomo
altri raggiungo la camera comune. Al primo sparo salite  sul  ponte. - Siamo d'accordo. Hider impugnò una rivoltella
e fuoco di fila, - comandò Hider. I sei uomini irruppero  sul  ponte gettando selvaggi clamori. L'equipaggio si slanciò a
una tremenda grandinata di palle. Alcuni uomini rotolarono  sul  ponte. Gli altri, smarriti, sorpresi da quell'improvviso
a poppa. Tremal Naik e i suoi uomini s'erano slanciati  sul  cassero colle rivoltelle nella dritta ed i pugnali nella
di ferro, gli erano accosto su un tavolaccio di faggio,  sul  quale anche si vedevano certe collane disusate, gli emblemi
nere, affatto nere, lo scudo coi propri colori ricamato  sul  petto, gli sproni d'oro ai piedi: chi l'avesse osservato
tema qualche agguato? O che invece lo tenda? - e guardava  sul  tavolaccio la spada, rassicurandosi: - Il filo ne è liscio
che si svelassero i distintivi che aveva sui talloni e  sul  petto. Pure lo sguardo acuto, reso acutissimo dall'odio,
bene, e, seduto com'era, colla persona appoggiata tutta  sul  bracciuolo destro, si storse tutto sul sinistro; ebbe un
appoggiata tutta sul bracciuolo destro, si storse tutto  sul  sinistro; ebbe un movimento verso il tavolaccio su cui
collo sparviero. Adalberto, prima di ricevere, guardò.  Sul  cuscino giaceva uno sparviero stecchito. - Messere! -
Il signore allungò la mano, ma la trattenne dal percuotere  sul  capo di Ugo, o dal venire dal sotto in su a gettare il
una botte dove, a frotte, istrioni con megere vanno a bere;  sul  manier, nel vallone torvo e ner; per le vaghe latitudini,
ridendo. "Me ne ricomprerò un altro paio, prima di montare  sul  bastimento." E senza stare a perder tempo, babbo e figliolo
Mi ricomprerò un altro berrettino prima di montare  sul  bastimento." E babbo e figliolo ripresero a correre: ma sul
sul bastimento." E babbo e figliolo ripresero a correre: ma  sul  più bello, un grosso pruno uscito dalla siepe, afferrò co'
gli disse il suo babbo. "Te li ricomprerai prima di montare  sul  bastimento." "Oh povero me! povero me!", gridò lo
la testa un po' di fianco e le trecce nere disciolte  sul  bianco del guanciale, Giacinta dormiva ancora, respirando
inquieto: aveva saputo di quella indisposizione soltanto  sul  finire della festa. - Come vi sentite? - replicò il conte.
uno sforzo per destarsi completamente e si mise a sedere  sul  letto. Guardava attorno, con curiosità, per riconoscere la
... S'era lasciata scivolare dal letto, coi piedi ignudi  sul  tappeto, sorreggendosi sulle mani affondate nelle
a Mentana dopo l’eroismo di tanti prodi caduti e mutilati  sul  campo si udì risuonare in mezzo ad una folla di traditori