Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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la velocità assoluta di un punto è la risultante della  sua  velocità relativa e della simultanea sua velocità di
risultante della sua velocità relativa e della simultanea  sua  velocità di trascinamento.
con S il volume di un qualsiasi corpo omogeneo C, con m la  sua  massa e con ΔS e Δm il volume e la massa di una qualsiasi
massa e con ΔS e Δm il volume e la massa di una qualsiasi  sua  parte avremo
momento di inerzia di P (o, come si suol dire, della  sua  massa m) rispetto all’asse r, si intende il prodotto mδ2
il prodotto mδ2 della massa di P per il quadrato della  sua  distanza dall’asse.
λ individuata mediante la  sua  equazione in coordinate polari
p. es. , osserviamo che la  sua  espressione in meccanica classica è
la derivata di con la  sua  espressione (87) si ha (ricordando la (5')):
(poiché come limite di quantità tutte positive è per la  sua  definizione ≥ 0) a
c’è che da sostituire a T* la  sua  espressione (13) per ricavarne la relazione
loro dalla condizione che la u sia continua, insieme alla  sua  derivata, nei punti A e B. La parte reale di u (come anche
nei punti A e B. La parte reale di u (come anche la  sua  parte immaginaria) sarà rappresentata nei tratti I e III da
elemento materiale dm = v dσ. Se indichiamo con r la  sua  distanza da P e con Θ l’angolo (acuto) che la sua
con r la sua distanza da P e con Θ l’angolo (acuto) che la  sua  congiungente con P forma colla normale al piano di σ,
accelerazione complementare a t, se si tien conto della  sua  espressione (Cap. IV, n. 3)
da t pel tramite di un altro parametro s, funzione a  sua  volta di t, si ha
che della proposizione del n. prec. diede il Lagrange nella  sua  Meccanica analitica.
φ è a ritenersi positiva, tale dovendo essere T per  sua  natura, e, nel caso presente, anche
essa risulta, minima, ed eguale alla  sua  componente orizzontale costante φ, nel punto più basso
completamente indeterminato il suo impulso (quindi la  sua  energia e la sua direzione di propagazione).
indeterminato il suo impulso (quindi la sua energia e la  sua  direzione di propagazione).
a dire: il sistema è in uno stato stazionario, e la  sua  energia è la somma delle energie delle singole particelle.
prec., sostituendovi al posto del simbolo m della massa la  sua  espressione (17).
v la densità lineare dell’arco, 2α la  sua  misura (in radianti), r il raggio. Per una
con e la carica dell'elettrone in valore assoluto, e con la  sua  massa di quiete.
per ψ compreso fra O e π/2 estremo superiore escluso). La  sua  derivata è
con m, cosicché l’equazione fondamentale (2) assume la  sua  forma classica
equazione (131) della , ed ha lo stesso modulo, cosicchè la  sua  considerazione non ci dà nulla di nuovo.
di molte misure concordanti, il seguente valore per la  sua  carica elettrica dell'elettrone:
poichè la u deve essere continua, insieme alla  sua  derivata prima, per x = O, le quattro costanti dovranno
come integrale primo un'osservabile G tale che la  sua  derivata definita da (118) sia identicamente zero, cioè
(1) equivale ad a a = a τ od anche sostituendo ad a a la  sua  espressione fornita, dal teorema del Coriolis, ad.
di l 1 è manifestamente eguale all’arco di l, eguale a  sua  volta al segmento IΩ e quindi ad I 1Ω1.
di proporzionalità, p il peso del rettangolo, α la  sua  area, mostrare che si ha k σ cos2 α = p sin α.
è posta per l'espressione (268), per mettere in evidenza la  sua  dipendenza da n):
per effetto fotoelettrico un altro elettrone; la  sua  carica elettrica diventerà allora (z + 1)e e la goccia
campo elettrico, potremo trovare un nuovo valore E′ della  sua  intensità, per cui si ha di nuovo equilibrio tra il peso p
ora una parola circa il comportamento rispetto alla  sua  traiettoria di quel punto del piano mobile che ad un dato
(e così l’accelerazione) come una grandezza derivata per  sua  stessa definizione.
per la  sua  stessa definizione, dipende dal moto degli assi; e al
da zero (e positivo) e il primo fattore, in quanto la  sua  derivata
ora per la  sua  espressione (286), e osserviamo che è permutabile con le p
con m i la massa del punto generico P i del sistema, con la  sua  distanza da r, avremo per definizione
infinitesimo insieme con lo scalare Δt, nel senso che la  sua  lunghezza è infinitesima con Δt. Perciò generalizzando una
continuamente onde elettromagnetiche. Per conseguenza la  sua  energia dovrebbe gradualmente diminuire, il che porterebbe
avere carattere permanente, e si può calcolare che la  sua  vita sarebbe dell'ordine di [numero eliminato] secondi.
mentre P si muove nello spazio, la  sua  proiezione ortogonale P 1, sul piano z = 0 risulta animata
classica, la particella oltrepassa la barriera se la  sua  forza viva iniziale E è superiore al massimo del
caso delle configurazioni di confine, la reazione è per  sua  natura diretta verso l'esterno, e normale alla superficie.
avendo R 2 componente orizzontale nel senso del moto, la  sua  linea d’azione si trova necessariamente spostata dalla
per ogni funzione vettoriale finita e continua assieme alla  sua  derivata prima in un intervallo (t,t 1).
assegnato sistema) e sia F la forza che sollecita P in una  sua  data posizione di equilibrio M.
che il sistema sia nello stato n-esimo, cioè che la  sua  energia sia (le sono, come si sa, soggette alla restrizione
ottiene il cammino totale compiuto dal punto, sulla  sua  traiettoria, nel prefissato intervallo di tempo, restando
cinetica negativa con un positrone: basta osservare che la  sua  energia cinetica, in funzione dell'impulso p, è espressa in
dicesi densità (o massa specifica) del corpo C, o della  sua  sostanza materiale. Indicandolo con μ avremo:
prodotto del secondo ordine , e sostituendo perciò con la  sua  prima approssimazione ,

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