CARDELLO
sua generosità, e gli mise in mano un soldo di più: - Con questo ti comprerai un soldo di liquirizia. * * * Si mangiava bene però nel magazzino del
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che avrebbe potuto essere la sua fortuna, se lui avesse saputo ... . - Ritenteremo ... - egli disse all'ultimo, per consolare il padrone ... . Chi sa
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vennero tratti fuori, anche il Piemontese perdè un po' della sua serietà davanti al bel resultato. La creta, nella cottura, aveva preso un colore di
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corrergli dietro, voleva essere arrestato anche lui, assumere la sua parte di responsabilità. E piangeva, piangeva! - Torna sul luogo; bada a tutto. Non
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dissero che la bambina era in pericolo. - Prima che entrasse il beccamorto con la cassetta sottobraccio, una pietosa vicina aveva trascinato in casa sua la
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faceva ringraziare con belli inchini il pupazzo, s'inchinava anche lui, sorridendo; infine, quegli applausi e quelle chiamate andavano alla sua persona
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sotto le ginocchia, ritto, in attesa di cominciare la rappresentazione, lo avevano intimidito. Ma la vanità di far mostra della sua arte gli rese quasi
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dato a intendere a te, che essi sono opera sua. - Vi giuro ... ! - Lascia andare! Mangi il suo pane; devi dire quel che vuole lui. - Ebbene
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all'arrivo dell'ingegnere, Cardello rimasto solo in casa, con tutta quella creta, con la rota, col forno e coi medicamenti a sua disposizione riprese sùbito a
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, davanti al portone del magazzino. La sua curiosità era grande. Egli aveva sentito parlare tante volte dell' opera dei burattini, ma non l'aveva mai
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resto di biscotti indicavano che egli aveva finito allora allora la sua colazioncina. Grasso, corto, bianco di capelli, con un bel faccione rotondo, mani
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dato alloggio in casa sua, e lo mandava qua e là e si faceva preparare il desinare perchè il Piemontese (lo chiamavano così) mangiava una volta al