sono. No, non son questo corpo, queste membra prostrate qui fra l'erbe sulla terra, più ch'io non sia gli insetti o l'erbe o i fiori o i falchi su
poesia
, marzo luminoso. Ma se t'odiano addormiti nelle coltri riscaldate ed i passeri impauriti nelle siepi denudate, t'ama il falco su nell'aria che più agile si
poesia
ch'ora soffro vano tormento senza via né speme, tu mi sei cara mille volte, o morte, che il sonno verserai senza risveglio su quest'occhio che sa di
poesia
dita ed il sole racconta a forti tratti le coste cui il mare rode ai piedi ed i verdi vigneti su coronano. E giù: alle coste in seno accende il sole
poesia