(Loris, sfinito, si abbandona su una seggiola: Borov parla sommesso a Basilio, che esce frettoloso: Marka corre a sostenere Fedora vacillante.)
(Loris vorrebbe sfuggirle; ma Fedora lo rattiene e lo fa sedere sulla sedia a sdrajo: indi lo abbraccia, abbandonandosi tutta su di lui.)
(Ivan siede pure alla scrivania, dirimpetto a Grech, e vi stende su le sue carte. – Grech fa segno a Desiré e a Dimitri di avvicinarsi. Gli altri
(Fedora legge sottovoce, rabbrividendo: molti invitati le si affollano intorno: il dispaccio passa di mano in mano.– La costernazione si dipinge su
(Entra da sinistra Basilio con un fascio di giornali, alcune lettere e un telegramma su carta turchina; li depone sul tavolino; indi esce. – Loris si
(Tutti son discesi nell’antisala. Lazinski s’inchina a Fedora, che gli stringe freddamente la mano. Grande animazione. – Un lacchè ha recato su d’un
, riscintillante al chiaror della luna. – Più in su, una credenza russa con suvvi il samovar e un servizio da thè.
a lei gli steli, steli che si snodano e si stendono intorno al corpo suo come braccia umane, e lo sollevano alto,… alto,… là,… lontano,… lontano,… su
Il drappo su cui posi è pura seta, verde ai piedi, simboleggiante il fondo del mare, sparso di conchiglie, meduse e coralline, e si fonde, risalendo
E ad un cenno di Osaka le kamouro portano e distendono su informée di bambou vesti ricchissime, variopinte, di diversi drappi, di diversi ricami
(Ed ora sono i ricchi paraventi che attirano gli sguardi d’Iris: uno è dipinto da Hokusaï e raffigura Daīkoun che fa piovere denari d’oro su di una
Oh, il lieto coro di vivaci mousmé, chiacchierone e chiassose come uno stormo di passeri, che – le ceste di giunchi o a braccio o in equilibrio su le
Non la luce, non l’armonia del Sole! Solo, su dalla tumultuante via, per le stuoie che la dimenticanza delle kamouro ha lasciato semiaperte, entra l
altre a rose tay intrecciate a scettri di comando. E gru! E rami fatti a gabbie! E uccelli di tutti i colori su vesti cangianti! E teste di Dharme! E
carico dei pretesi manutengoli ma a carico dei carabinieri, su querela dei campieri feriti. Attendiamo dunque la chiusura di questo processo, e sentiremo
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, e per poco che si continui su quella via il distacco morale si fa completo.
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ministro del tempo, assorbito in altre cure su cui non voglio tornare, non si die pensiero di questa grave faccenda.
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Aggiungo che credo di non essere un profeta azzardato nel ritenere che fra qualche anno si dovrà ritornare su questa materia dei conti correnti
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milioni che non hanno un'attribuzione speciale e quindi sono impiegati in tutti gli altri conti, così quel conteggio mi aggiunge nuove dubbiezze su
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guardasigilli, autore del nostro Codice di commercio, perchè almeno egli potrebbe illuminarci su questo doppio quesito.
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i dati non sono variati, bisogna ritenere che nel 1897 su per giù abbia preso la stessa cifra. Quindi sono quattro milioni, i quali sotto forma di
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ciascuno di essi, con le sue più irresistibili lusinghe: Vieni su, quando sarai giunto in cima al monte io ti sgraverò del fardello e ti darò da
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, nostro secondo grande Istituto nazionale di credito, perchè esso spande ormai da molti anni i suoi benefici effetti su quasi tutte le regioni della
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ella lo pettinava al sole su lo scalino della porta di casa, tenendogli la testa fra le ginocchia, dopo avergli lavato la faccia. Ora, se sua madre
. Scalzo, senza curarsi del freddo che lo gelava, corse a picchiare alla porta della stalla. E quando il Soldato , ancora insonnolito, comparve su la
sarchiatura dei grani: poi l'estate! Ora le biche dei covoni aspettavano su l'aia le mule per la trebbia: e Scurpiddu intanto conduceva i tacchini fra le
capelli che le scendevano su gli occhi. - Quella che vi siete presa ieri. - Sei pazzo? - Sì, se l'è presa la tua mamma che la voleva per chioccia
, si affacciò su la soglia e gli gridò: - Venite! C'è un bove smarrito. E lo zi' Girolamo era tornato indietro scornato, minacciando Scurpiddu con la
so. A Palagonía gli altri ragazzi mi picchiavano. - Su, prendi la giacchetta e vieni con me. Il ragazzo obbedì. Lungo la strada, massaio Turi continuò
il re della contrada, libero da ogni timore; e si faceva rincorrere da Paola e la rincorreva su e giù, ruzzando su l'erba, sdraiandosi supino
la richiamava per lisciarle le piume, con carezze lente, quasi svogliate. E durante quella specie di dormiveglia che lo teneva sdraiato là su l'erba
, Scurpiddu ? - egli domandò, scorgendolo seduto su un sasso, vicino al cancello del pollaio. - Ora vado. Ma non si mosse, - Senti quest'usignuolo
Catania, passò su le arcate del ponte della Marina, ed egli vide laggiù tante persone tra i viali di un giardino, e, più in là il mare col porto pieno
zufolando, con Paola su la spalla. - Oggi ti farò la carrozza, - le aveva detto per via. - Una bella carrozza a quattro ruote. Ci pensava da parecchi
, si faceva subito riconoscere, gli balzava su la punta della lingua prontissimamente. Il Soldato n'era stupito e lo stesso Scurpiddu più di lui. Il
mandavano il pane dal paese; e doveva dormire su la nuda paglia, con uno straccio di vecchia bisaccia per coperta, allo scuro. Quanto aveva pianto
, e si divertiva con Paola , facendosi inseguire abbassandosi in tempo quando Paola stava per posarglisi su la spalla, e allontanandosi presto dopo
bovaro che, spartito il fieno ai bovi, si accingeva a spazzare l'agghiaccio, - Mattiniero! - gli disse il vecchio, - Su, dammi una mano, Scurpiddu
lui, metteva loro i basti lui e stringeva le cigne appuntando un ginocchio su i fianchi delle bestie che con lui stavano tranquille e non tiravano
, inseguendosi con lunghi zig-zag, librandosi su le ali, da sembrare due immobili punti neri nel cielo limpidissimo, dorato dal crepuscolo che accendeva una