in | su | della nebbia, più in su della torre, nei campi che l'aquila |
FIABE E LEGGENDE -
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in su della nebbia, più in | su | della torre, nei campi che l'aquila superba trascorre, |
FIABE E LEGGENDE -
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Gran Mago, basta! (Estenuato, si sdraia | su | la seggiola, chiudendo gli occhi Entra Centovite.) |
LE ULTIME FIABE -
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cospicua. Nel secolo XVIII fu ridotto alla odierna forma | su | disegno dell'architetto Giulio Galliori. _ In materia |
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maggiore, costrutto di fini marmi e di bronzi dorati | su | disegno del prof. Giuseppe Levati. |
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edificio eretto a spese del Comune di Milano | su | disegno dell'ingegnere architetto Agostino Nazari. In esso |
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leone | su | di una colonna, che vedesi a destra nel principio del Corso |
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Serbelloni. _ Varie sono le asserzioni degli storici | su | questo monumento; alcuni opinano sia testimonio della |
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dal teatro Carcano, a destra, è la Civica Palestra, eretta | su | disegno dell'ingegnere architetto Agostino Nazari, ed |
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contadini sotto i porticati se ne stan colle braccia in | su | rivolte come turchi preganti; i focolari prestano un lume |
FIABE E LEGGENDE -
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sbianca! Rosseggia, ecco, l'aurora! (Si affollano, ridendo, | su | la proda del ruscello e pare che sentano i brividi |
LE ULTIME FIABE -
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di Marco da Oggiono, la più stimabile di questo pittore | su | tavola, rappresentante Sant'Eufemia, e di altri. _ |
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e di altri. _ Nell'anno 1870 si intrapresero lavori | su | disegno dell'architetto Enrico Terzaghi per la |
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Fossati venne eretto dalla famiglia omonima nell'anno 1859, | su | elegante disegno dell'architetto Fermo Zuccari. _ L'interno |
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(Entra il Re, dondolando il pancione e passandosi la lingua | su | le labbra. Va subito a sedersi nella poltrona, e infila una |
LE ULTIME FIABE -
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barriera venne inaugurata nell'autunno 1865. _ Fu eseguita | su | disegno dell'architetto Balzaretti, del quale sono pure i |
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di una casa di Umiliati nel 1570 da San Carlo Borromeo, | su | disegno di Giuseppe Meda, uomo di genio intraprendente e |
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circa un secolo dopo, dall'arcivescovo Alfonso Litta | su | disegno di Richini, fiancheggiato da maestose cariatidi, |
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il Naviglio, costruito pochi anni sono, in istile lombardo, | su | disegno dell'ingegnere Emilio Bignami. Questo ponte |
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si siede | su | una seggiola, in mezzo alla stanza. Dame e servitori, in |
LE ULTIME FIABE -
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cammina come uno che caschi dal sonno. Si siede | su | un tronco di albero; la Regina, un po' insonnolita anche |
LE ULTIME FIABE -
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di granito. Essa venne fatta erigere nel 1576 da San Carlo, | su | disegno del Pellegrini, in onore di San Martiniano. La |
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alla libertà di Milano. Attorno al piedestallo di essa, | su | lapidi di bronzo, collocate il 18 marzo 1861 a cura del |
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del Canonica, veniva, nell'anno 1868, costruito l'attuale | su | disegno dell'architetto Ambrogio Spinella. Fu inaugurato |
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poeta ebreo tedesco, sulle cui spalle si è accumulato peso | su | peso, dolore su dolore, fino al suo suicidio a cinquant' |
La ricerca delle radici -
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sulle cui spalle si è accumulato peso su peso, dolore | su | dolore, fino al suo suicidio a cinquant' anni nel 1970. |
La ricerca delle radici -
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dal Ruggeri, che vi aveva finto alla base una montagna | su | cui posasse lo Stiliobate; ora i rocchi ne furono |
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il palazzo principesco di quella famiglia, eretto nel 1777 | su | disegno dell'architetto Piermarini. Contiene nell'interno |
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palazzo venne eretto | su | elegante e sontuoso disegno dell'architetto Leopoldo |
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pittore, e affreschi di Bernardino Luini, trasportativi | su | tavola dal casale della Pelucca presso Monza. |
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Carcano, così chiamato dal nome del proprietario, fu eretto | su | disegno del Canonica nel 1805, ove anticamente esisteva la |
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voltando, vedesi il palazzo Sormani. _ Esso fu eretto | su | disegno licenzioso, ed apparteneva alla famiglia patrizia |
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Municipale, che dal 1864 vi continua a fare abbellimenti, | su | disegno dell'ingegnere architetto cav. Agostino Nazari. |
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eretta prima del secolo XII, venne ricostruita nel 1545 | su | disegno di Giacomo Antonio Morigia. E di ordine corintio |
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sua antichità. La vecchia chiesa fu rifabbricata nel 1652 | su | disegno di Francesco Richini per ordine di Benedetto Aresi. |
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di «sì Eminenza» moveva senz’altro all’infame missione. Ma | su | Clelia vegliava Attilio, suo compagno d’infanzia, ventenne, |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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locale fu ridotto in forma di teatro a spese del fondatore | su | disegno dell'architetto Carlo Vismara; è molto elegante; |
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evvi pure la Fabbrica dei Tabacchi. Essa fu eseguita | su | disegno dell'architetto Canonica, e per la medesima si |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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metà di questo secolo, un edificio ad uso scuole ginnasiali | su | disegno del conte Gian Luca della Somaglia. Soppresse |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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Amministrazione della fabbrica del Duomo. Venne eretto | su | disegno dell'architetto Pietro Pestagalli dopo l'anno 1845. |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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Folle sogno! Nel caldo Oriente io poso giovane con lei | su | le rose. Folle sogno! Folle sogno! Baciami, non parlarmi, |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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che divora il mio petto, ma fervente, ma potente a tornarti | su | le rose voluttuose per un giorno, per un'ora, a spirar |
IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali) -
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che l'ospedale succursale dei Fate_bene_fratelli, eretto | su | disegno di Nicola Dordoni, ed aperto nel 26 agosto 1860. |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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tratto, addensandosi una dietro all'altra, spingendosi una | su | l'altra; poi, si erano fermate. Dalle finestre, dai balconi |
Il Marchese di Roccaverdina -
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volo per venire a spargere il lor fecondo tesoro di pioggia | su | quelle terre laggiù, languenti di sete, invocanti dalle |
Il Marchese di Roccaverdina -
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altre già ne spuntavano più cupe, più scure che salivano | su | spinte dal vento di levante messosi a spirare tutt'a un |
Il Marchese di Roccaverdina -
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incontro a loro, benedicenti quelle di esse già arrivate | su | Ràbbato e che passavano avanti frettolose. E alle prime |
Il Marchese di Roccaverdina -
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centinaio di persone che parevano impazzite dalla gioia | su | la spianata del Castello, ma tutte le campane delle chiese |
Il Marchese di Roccaverdina -
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pensava a scansarsi, tutti volevano sentirsela sbattere | su | le teste scoperte, su le facce sporte indietro, su le mani |
Il Marchese di Roccaverdina -
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tutti volevano sentirsela sbattere su le teste scoperte, | su | le facce sporte indietro, su le mani levate in alto con le |
Il Marchese di Roccaverdina -
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sbattere su le teste scoperte, su le facce sporte indietro, | su | le mani levate in alto con le palme riunite a mo' di coppa |
Il Marchese di Roccaverdina -
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grazia di Dio, che irrompeva con impeto, rumoreggiando | su | le tegole, riversandosi dai canali, formando rigagnoli e |
Il Marchese di Roccaverdina -
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le carraie luccicavano, segnando una gran rete argentata | su | i terreni scuriti; e luccicava il fiume ingrossato, che |
Il Marchese di Roccaverdina -
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piè delle colline; e luccicavano i rigagnoli rovesciantisi | su | la pianura dai dossi rocciosi delle colline che non |
Il Marchese di Roccaverdina -
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l'è presa quasi di prepotenza; ed io ho dovuto appollaiarmi | su | le rampe delle Pietrenere, che sono rampe maledette!» «Con |
Il Marchese di Roccaverdina -
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additava al marchese la gente che stava a guardare | su | la spianata del Castello. Non ostante il velo steso dalla |
Il Marchese di Roccaverdina -
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ma stava là, davanti a quella finestra, con gli occhi fissi | su | gli eucalitti grondanti acqua dai rami curvi e dalle lunghe |
Il Marchese di Roccaverdina -
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fedine. Il marchese intanto, tenendo ancora fissi gli occhi | su | gli eucalitti grondanti d'acqua, rincorreva col pensiero |
Il Marchese di Roccaverdina -
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di una roccia, in una di quelle casupole arrampicate | su | pei fianchi di essa quasi per accovacciarvisi al riparo del |
Il Marchese di Roccaverdina -
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E si voltò bruscamente verso l'ingegnere, che passeggiava | su | e giù col sigaro in bocca stirandosi le fedine, in atto di |
Il Marchese di Roccaverdina -
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con dolcezza dei giorni in cui ella lo pettinava al sole | su | lo scalino della porta di casa, tenendogli la testa fra le |
SCURPIDDU -
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Patrona. Quella sera restava quasi solo alla masseria, e | su | l'aia aspettava di assistere allo spettacolo dei razzi del |
SCURPIDDU -
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miele, che portavano attorno tra la folla il loro banco con | su | la tenda di tela e i lumi, e si fermavano di tratto in |
SCURPIDDU -
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zi' Girolamo che conduceva i buoi e le vacche a pascolare | su | le alture. Non gl'incuteva più paura il bovaro con le sue |
SCURPIDDU -
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Ehi, Montedoro - soggiunse lo zi' Girolamo, toccando il bue | su | la schiena con la punta del bastone. Il bue si mosse a |
SCURPIDDU -
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con essi. Poi si allontanava, aliava, andava a posarsi | su | un albero, scendeva a beccare tra l'erba insieme ai |
SCURPIDDU -
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che quel giorno egli non la invitasse a posarglisi | su | la spalla come al solito. All'ultimo, dopo un lungo giro, |
SCURPIDDU -
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solito. All'ultimo, dopo un lungo giro, andò a posarglisi | su | la testa, beccandogli il berretto. Scurpiddu allora la |
SCURPIDDU -
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il berretto. Scurpiddu allora la prese, e pòstala | su | l'indice di una mano, con l'altra la lisciava, le dava |
SCURPIDDU -
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a correre pel viottolo, lasciandosi cascare la mantellina | su | le spalle, gridando: - Mommo! ... Mommo! La voce della |
SCURPIDDU -
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mamma. Ma non rinveniva dallo stupore, e sembrava avesse | su | la faccia un'espressione di rancore pel lungo abbandono; |
SCURPIDDU -
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in grembo alla mamma la tàccola che era venuta a posarglisi | su | la spalla. Sorrideva, quasi non credesse ancora ai suoi |
SCURPIDDU -
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stalla. E quando il Soldato , ancora insonnolito, comparve | su | la soglia e visto il bagliore delle vampe, si precipitò |
SCURPIDDU -
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si comunicasse a tutta la casa. Gli altri versavano acqua | su | la catasta della legna. Scurpiddu riempiva brocche nella |
SCURPIDDU -
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Z'a Tegònia! Z'a Tegònia! La stanzetta aveva un finestrone | su | una piccola terrazza che sporgeva su l'abisso della roccia. |
SCURPIDDU -
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aveva un finestrone su una piccola terrazza che sporgeva | su | l'abisso della roccia. Bisognava essere uno scoiàttolo per |
SCURPIDDU -
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un ponticello, mettendoli per traverso. Sarebbe passato | su | di essi, e poi li avrebbe tirati dall'altra parte. |
SCURPIDDU -
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e com'ebbe afferrato una sbarra della ringhiera, si spinse | su | poggiando i piedi al muro; poi saltò nella terrazza. Per |
SCURPIDDU -
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Turi che già si preparavano a scendere, Scurpiddu uscì | su | la terrazza e chiamò. - Che fai costì? - gli domando il |
SCURPIDDU -
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scivolare lungo il muro che non era molto alto, e poi saltò | su | la terrazza. Era stupito di trovare Scurpiddu colà. - Come |
SCURPIDDU -
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di Torino! O tu, che hai vagolato venti e un anno | su | questa terra, dispettando il tuo carcere corporale, Te |
Versione elettronica di testi relativi al periodo 800 - 900 Donna Folgore -
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L'attuale fu fatta costruire dai Milanesi nell'anno 1598 | su | disegno di Martino Bassi pel ricevimento di Margherita |
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Non c'è che dire, quest'altra settimana potrò girare | su | e giù per il paese tutto trionfante su una bella Raleigh! E |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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potrò girare su e giù per il paese tutto trionfante | su | una bella Raleigh! E la mia buona condotta sarà portata per |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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e che scappai dal letto mentre sudavo. Collalto è venuto | su | a vedermi due volte al giorno; ed è stato così buono con |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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venuta la voglia di levarmi. Verso le tre ho sentito venir | su | per le scale Caterina che mi portava la merenda; sono |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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la mamma, le mie sorelle, la cuoca e Giovanni sono corsi | su | tutti spaventati, per vedere quello che era successo... Ci |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Ma era possibile che un ragazzo come me potesse star fermo | su | una poltrona, con una coperta di lana sulle gambe? C'era da |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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l'armadio... Che risate matte ho fatto, con quei ritratti!… | Su | uno c'era scritto : Un vero imbecille!... Su un altro: Oh, |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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ritratti!… Su uno c'era scritto : Un vero imbecille!... | Su | un altro: Oh, carino davvero!... Su un altro: Mi ha |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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: Un vero imbecille!... Su un altro: Oh, carino davvero!... | Su | un altro: Mi ha chiesto, ma... fossi minchiona! E in altri |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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toni freschi - e toni d'or. Compagnie di strani Fauni, | su | marmorei piedistalli, scabri e gialli, i sentier ne |
FIABE E LEGGENDE -
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le argentee reti; e, faceti, gli augelletti si posavano | su | quei pugni irsuti ed alti, a far salti - ed a garrir. Ai |
FIABE E LEGGENDE -
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Venezia, a sinistra, è situato il Lazzaretto stato eretto | su | disegno di Lazzaro Palazzi nel 1489 da Lodovico Sforza, |
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di Francia, in quell'epoca signore di Milano. _ San Carlo, | su | disegno del Pellegrini fece erigere nel centro una bella |
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di bottoni, qualcuno dei quali cominciava ad aprirsi; e | su | un ramo di foglie vide un bruco, grosso quanto il mignolo |
LE ULTIME FIABE -
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mio, su! Su! Le era venuto inconsapevolmente questo nome | su | le labbra, e continuava a chiamarlo così, mentre esso si |
LE ULTIME FIABE -
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Impaziente, ella scosse con gran delicatezza il ramo | su | cui Farfallino era posato, se lo fece cadere su la palma di |
LE ULTIME FIABE -
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il ramo su cui Farfallino era posato, se lo fece cadere | su | la palma di una mano e lo portò subito al sole perché |
LE ULTIME FIABE -
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Farfallino era lontano. Faceva il giro dell'orto, si posava | su | una pianta, sfiorava col volo i cesti di lattuga e dei |
LE ULTIME FIABE -
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era già lontano, in fondo all'orto scapricciandosi a volare | su | e giù, andando a fermarsi su la pianta della rosa che |
LE ULTIME FIABE -
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scapricciandosi a volare su e giù, andando a fermarsi | su | la pianta della rosa che l'aveva accolto da bruco. Allora |
LE ULTIME FIABE -
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attorno posato sui capelli quasi fosse uno spillone, posato | su | una spalla come un uccellino ammaestrato; posato su |
LE ULTIME FIABE -
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posato su una spalla come un uccellino ammaestrato; posato | su | l'indice della mano quasi fosse un anello da mettere in |
LE ULTIME FIABE -
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Vuol vederti il Re. Farfallino, che le stava posato | su | l'indice, diè un balzo e volò lontano. - Avete visto? - |
LE ULTIME FIABE -
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la farfalla che apriva e chiudeva irrequietamente le ali | su | i capelli della contadinella. La Reginotta allungò la mano |
LE ULTIME FIABE -
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giacchettina. Tornando a casa, verso le cinque, son salito | su | dall'usciolino di cucina, per cambiarmi il vestito. A |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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nel 1841 si principiò l'attuale elegante e maestoso locale | su | disegno dell'architetto Giulio Aluisetti, Questo spedale è |
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che aveva l'abitudine di alzarsi di buon'ora, era uscito | su | la terrazza a fumare e a respirare un po' d'aria libera |
IL BENEFATTORE -
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prima di prendere il bagno freddo. Intanto, passeggiando | su | e giù, faceva i suoi esercizi respiratorii turando con un |
IL BENEFATTORE -
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esercizi, quando gli parve di udire strani rumori, lassù, | su | la collina dirimpetto e intravedere, alla dubbia luce |
IL BENEFATTORE -
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mattinieri al lavoro. In quel punto, don Liddu gli recava, | su | un piccolo vassoio, la tazza col caffè. - Come mai? - disse |
IL BENEFATTORE -
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Ma insisteva per uscire. Due carabinieri si presentarono | su | la porta ... - Non abbia paura; siamo qui noi! - disse uno |
IL BENEFATTORE -
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