Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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nello spazio, l’accelerazione della proiezione del punto  su  di un piano o su di una retta coincide colla proiezione su
l’accelerazione della proiezione del punto su di un piano o  su  di una retta coincide colla proiezione su quel piano o,
su di un piano o su di una retta coincide colla proiezione  su  quel piano o, rispettivamente, su quella retta
coincide colla proiezione su quel piano o, rispettivamente,  su  quella retta dell’accelerazione del punto considerato.
se si chiama proiezione di un segmento orientato AB  su  di una retta o su di un piano il segmento orientato A 1 B
proiezione di un segmento orientato AB su di una retta o  su  di un piano il segmento orientato A 1 B 1, che ha per
sono equipollenti , sono tali anche le loro proiezioni  su  di una stessa retta (o su rette parallele) come pure su di
tali anche le loro proiezioni su di una stessa retta (o  su  rette parallele) come pure su di uno stesso piano (o su
su di una stessa retta (o su rette parallele) come pure  su  di uno stesso piano (o su piani paralleli).
(o su rette parallele) come pure su di uno stesso piano (o  su  piani paralleli).
3. - Punto vincolato a muoversi  su  di una superficie o su di una curva.
3. - Punto vincolato a muoversi su di una superficie o  su  di una curva.
diagrammi (rettilinei) dei moti uniformi, tracciati  su  carta millimetrata, forniscono un comodo mezzo per
ecc. relativi a più punti mobili uniformemente  su  (veicoli su di una stessa strada, treni sullo stesso
ecc. relativi a più punti mobili uniformemente su (veicoli  su  di una stessa strada, treni sullo stesso binario o su
su di una stessa strada, treni sullo stesso binario o  su  binari paralleli, ecc.). Essi trovano in particolare,
proiezione ortogonale Pz di P sull’asse z è la proiezione  su  quest’asse della velocità di P. E poiché ogni piano (fisso)
nello spazio, la velocità della sua proiezione ortogonale  su  di un piano o su di una retta (fissi) quali si vogliano, è
velocità della sua proiezione ortogonale su di un piano o  su  di una retta (fissi) quali si vogliano, è data dalla
quali si vogliano, è data dalla proiezione ortogonale,  su  quel piano o,rispettivamente, su quella retta, della
proiezione ortogonale, su quel piano o,rispettivamente,  su  quella retta, della velocità del punto considerato.
scende che la proiezione del risultante di più vettori  su  di una data direzione coincide col risultante delle
col risultante delle proiezioni dei vettori considerati  su  quella direzione.
 su  di una superficie.
specie, avremo che ad ogni istante il piano mobile ammette  su  π un certo determinato centro di rotazione o polo, che al
che al trascorrere del tempo, varierà di posizione tanto  su  π, quanto su p, descrivendo su codesti due piani
del tempo, varierà di posizione tanto su π, quanto  su  p, descrivendo su codesti due piani rispettivamente certe
varierà di posizione tanto su π, quanto su p, descrivendo  su  codesti due piani rispettivamente certe due curve λ ed l,
Punto  su  piano orizzontale. - Esperienze del Coulomb. - Per metterci
un grave, assimilabile ad un punto materiale P, appoggiato  su  di un suolo rigido, piano ed orizzontale.
5. - Filo  su  carrucola ruotante.
Ciò è giustificato dal fatto che, esclusi gli scorrimenti  su  C, rimangono praticamente esclusi anche quelli su C l.
su C, rimangono praticamente esclusi anche quelli  su  C l.
le forze agenti  su  Σ stanno alle forze omologhe, agenti su Σ', nel rapporto
le forze agenti su Σ stanno alle forze omologhe, agenti  su  Σ', nel rapporto costante λτ-2μ. In altre parole, indicando
di un punto generico P le proiezioni P ζ e P 1,  su  ζ e su ξη rispettivamente, avremo che P ζ descrive la ζ con
di un punto generico P le proiezioni P ζ e P 1, su ζ e  su  ξη rispettivamente, avremo che P ζ descrive la ζ con moto
l’una rispetto all’altra, le due posizioni considerate di p  su  π. Se A e B sono le posizioni occupate su π inizialmente da
considerate di p su π. Se A e B sono le posizioni occupate  su  π inizialmente da certi due punti di p, basta conoscerne su
su π inizialmente da certi due punti di p, basta conoscerne  su  π le posizioni finali A' e B' (che per la rigidità debbono
piano. Invero se C è la posizione inizialmente occupata  su  π da un qualsiasi punto di p, esso alla fine. dovrà
di tempo elementare dt, sarà dc (spostamento di M  su  c) = v r dt, dγ (spostamento di M su γ) = v a dt, e dσ = v
dc (spostamento di M su c) = v r dt, dγ (spostamento di M  su  γ) = v a dt, e dσ = v τ dt (essendo v τ la velocità di
poi si considera una distribuzione omogenea  su  tutto il piano, l’attrazione su di un punto qualsiasi
una distribuzione omogenea su tutto il piano, l’attrazione  su  di un punto qualsiasi continua ad essere tutta normale al
 Su  questo tipo di moti torneremo più diffusamente nel Cap. V.
ogni elemento ds di filo appoggiato  su  σ ad un punto materiale in equilibrio su codesta superficie
di filo appoggiato su σ ad un punto materiale in equilibrio  su  codesta superficie scabra, ricordiamo che questa è atta ad
vincolato a muoversi  su  di una superficie (due gradi di libertà).
questa l'equazione cartesiana del piano  su  cui P si trova costantemente.
vincolato a muoversi  su  di una curva (un grado di libertà).
la corrispondente attrazione  su  P è uguale, in valore assoluto, a (15)
si vien mano mano a tener conto della attrazione esercitata  su  P da tutti gli elementi materiali costituenti il corpo C,
le (8) come le componenti della attrazione esercitata  su  P dall’intero corpo.
di portare  su  ciascun raggio α, β, γ uscente da O, il segmento
es. si consideri, in un piano, un punto vincolato a restare  su  di una circonferenza di centro O fisso e di raggio
punto si immagina posto nell’istante t in una posizione P  su  C, uno spostamento possibile dovrà farlo passare da P ad
farlo passare da P ad una posizione P' infinitamente vicina  su  C', mentre uno spostamento virtuale dovrà farlo passare da
fra l'arco e l'ordinata (convenientemente precisati),  su  cui fra poco avremo occasione di ritornare.
nel caso di un punto costretto a restare  su  di una curva (priva di attrito)
per fissare le idee, che  su  di un pulito materiale libero P di peso p agiscano
queste due soltanto). Sappiamo, in base alla (2), che, se  su  P agisse la sola F 1 o la sola F 2, il punto assumerebbe
vicino t + d t, il centro istantaneo I viene ad occupare  su  λ una posizione di anomalia ζ + dζ, e su l una posizione di
viene ad occupare su λ una posizione di anomalia ζ + dζ, e  su  l una posizione di anomalia ζ' + dζ' . Le rotazioni
x, y designano le coordinate (costanti) di P  su  p, e le α, β (coordinate su π dell’origine mobile) nonché
le coordinate (costanti) di P su p, e le α, β (coordinate  su  π dell’origine mobile) nonché l'anomalia Θ sono determinate
parte l'incertezza  su  x ed y è data in questo caso dalle dimensioni dell'orbita,
caso un certo numero (assai grande) di sistemi, si osserva  su  essi la , e se ne prende il valor medio; poi si estrae
un altro gruppo assai grande di sistemi, si osserva  su  di essi la , e se ne prende il valor medio: si calcola poi
esista un'osservabile G tale che il suo valor medio (preso  su  un terzo gruppo di esemplari tratto dallo stesso insieme)
diverso da quello della prima) si eseguono le due misure  su  sistemi diversi.
 su  pulegge di ghisa), e è molto prossimo a 2, e quindi si può
in parte discreti ed in parte continui, e se l'autovalore  su  cui si fissa l'attenzione appartiene ai primi, le formule
) e le rispettive autofunzioni . Fissiamo l'attenzione  su  uno determinato degli stati e sia l'n-esimo, e proponiamoci
e sia l'n-esimo, e proponiamoci di determinare l'effetto  su  di esso delle forze perturbatrici, cioè la modificazione
perturbatrici, cioè la modificazione prodotta da queste  su  e su . Supporremo in questo § che l'autovalore non sia
cioè la modificazione prodotta da queste su e  su  . Supporremo in questo § che l'autovalore non sia multiplo:
ad un piano p, solidale col sistema mobile S, di muoversi  su  di un piano fisso. Considerato in S un punto P fuori di p e
fuori di p e designata con P 1 la sua proiezione ortogonale  su  π, avremo che, durante il moto, il vettore P - P 1, per la
ogni piano parallelo a p (e solidale con S) si muove  su  se stesso; e su codesti ∞1 piani paralleli il moto presenta
parallelo a p (e solidale con S) si muove su se stesso; e  su  codesti ∞1 piani paralleli il moto presenta istante per
potremo limitarci a studiare i moti rigidi di un solo piano  su  se stesso o moti rigidi piani.
e quindi indipendente da λ, anzi addirittura una costante  su  tutta la superficie terrestre.
 su  tutto il semipiano meridiano, si ottiene il momento
si tratta di un unico punto P vincolato a muoversi  su  di una superficie (priva di attrito)
un’importante applicazione nello studio di una macchina  su  di un modello ridotto.
l'attrazione  su  P dell’elemento in A'B', opposto al primo rispetto a P, è
di queste misure, ci limitiamo a esporre il principio  su  cui esse sono basate.
f(r, t) come funzione solo di t (cioè fissando l'attenzione  su  un determinato punto dello
è necessario fermarsi un momento  su  questo importante risultato e prima ancora sulla grandezza
fra codesti due casi sussistono differenze sostanziali,  su  cui non sarà inutile trattenerci brevemente in questo n. e
ruote di vettura  su  strada ordinaria si hanno valori di h compresi tra 10 e 75
si va da 10 fino a 40, ove siano molto fangose e deperite;  su  quelle senza massicciata da 20 a 50, e anche più (fino a
l’uguaglianza di intensità fra le attrazioni esercitate  su  P dagli elementi materiali (opposti rispetto a P) dσ e dσ'.
e si trova in un campo elettrico d'intensità E si esercita  su  di esso una forza
rimanga in equilibrio, qualunque sia la posizione dell’uomo  su  di essa.
ricavano le c, moltiplicando i due membri per e integrando  su  tutto lo spazio delle q: si ottiene così
rispetto all’asse della parabola e il senso è verso l’alto  su  OV, verso il basso su VL.
parabola e il senso è verso l’alto su OV, verso il basso  su  VL.

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