Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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di quest'anno fosse identica a quella dell'anno scorso,  stessi  pomodori e fagiolini nell'orto, stessa spiaggetta sull'ansa
fagiolini nell'orto, stessa spiaggetta sull'ansa del fiume,  stessi  cieli azzurri sempre uguali. L'altra parte - che poi ero
e paralizzare gli effetti del veleno già assorbito. Gli  stessi  liquori stimolanti si prendono in larga dose, quando già
e in esse ritrovano i genitori, i parenti, e talvolta gli  stessi  compagni di scuola, e se non quelli, altri ancora. La
maturano più tardi. I terreni molto argillosi sono per sè  stessi  quasi ribelli alla vegetazione. Il miglior mezzo di
tutti gli animali che vivono in un bosco, si nutrano degli  stessi  cibi, sol perchè vivono nello stesso luogo? Il terreno
poi siano sulle mie spalle o altrove, saranno sempre gli  stessi  capelli. - Quest' idea delle più logiche convince Maurizio
schioppo, reti, lacciuoli, e trappole d'ogni maniera. Gli  stessi  ragazzi campagnuoli trattano da nemici questi piccoli
dolori e dei morbi senza fine, allucinato e folgorato dagli  stessi  riverberi che emana il suo cuore ammalato e trafitto di
Giuda, quando era lei la Giuda ignobile) traditora dei suoi  stessi  parenti, con tutto che era contessa! Con questo minestrone
d'Aufran - andate ad aprire quella porta, e dite voi  stessi  a quella povera bambina di andarsene. - Poverina! - esclama
ti dispiace che io non sia ammalato? Ci tenevi molto che io  stessi  a letto? - Ma chi mi dice che siete guarito? soltanto per
maggior libertà. Ma i vicini no, erano sempre gli  stessi  sgarbatacci, dispettosi e prepotenti. Per molto tempo
o ne' soppalchi delle nostre case, o non sono dagli  stessi  figli e nipoti, come succede, mandati all' incanto su pe'
seggiolone, con le leggiadre lor teste abbandonate su gli  stessi  origlieri che lo sorreggevano, quando venivano a
dagli avvenimenti che dovunque parevano incalzarlo, dagli  stessi  suoi pensieri che si maturavano a volontà più tenace e a
accarezzare coloro che ti stanno di sopra, e quelli  stessi  che t' invidiano; guardare, confuso nella folla, il traino
e lungo la strada, la sua fantasia, seguendo sempre gli  stessi  pensieri, vestiva d' una immagine sola la varia scena della
casa, sotto il cielo che il Signore t'ha dato, quegli  stessi  pensieri e quella stessa vita che ora vi lasci. E se mai
cuore che nasce la sventura; anzi, bisogna dire che noi  stessi  la vogliamo, bisogna credere il dolore una necessità, com'
vista le si appannava, le si confondevano nella mente gli  stessi  pensieri di terrore, e già più non sapeva dove ella fosse.
politiche e cittadine, o da un eterno ricambio degli  stessi  motti e delle stesse avventure, quotidiano alimento di
dannosi letti dell' ozio. Tanto è superbo l' amore di noi  stessi  per non confessare la propria ignoranza e la propria