Stava d'incanto.
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Mai. Il babbo morì alcuni giorni dopo. Io contavo di rivelargli tutto e pregarlo di non tradirmi: ma stava così male! Povero babbo! Non potei
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Questo mi ha indotto in errore. Lei è proprio un enimma! Spesso mi è parso che lei stava con me con altrettanto piacere che con Helmer.
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Quando una donna stava per partorire, la famiglia mandava a chiamare il mio campiere, il quale prendeva lo schioppo, montava a cavallo ed andava ad
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, unica cosa di cui s'interessasse. Il Barbanera gli arrivava ordinariamente verso i primi di novembre, ed egli stava in ansiosa aspettativa fino a' primi
nella sporta dietro l'uscio -. Ed ora stava distesa là, morta, e pareva dormisse, con le mani in croce sul petto, la candela di cera accesa al
Ad Amilcare Lauria Vedendo entrare il dottore, la bella signora si era alzata dalla poltrona dove stava abbandonatamente sdraiata da un pezzo, in
interruzioni e che pareva venissero a posta per fargli smarrire l'impeto di esecuzione proprio sul punto che stava per prorompere trionfante. Allora
del barone che stava di faccia - e pochi giorni prima delle nozze era scappata di casa, lasciando con tanto di naso il povero mastro Simone, che pianse
pizzicagnolo; e se ne stava lassú, in cima al Monte, arrostendosi la gran gobba al sole, scavando qua e là da mattina a sera, per trovar qualche traccia
non me n'importa niente. Sono nella disgrazia, la stella mi corse cosí! Quando stava con me però egli sembrava un signore con le camicie di bucato; non
Pietranera. Golastretta stava tra l'ufficio centrale della provincia e l'ufficio del rivale, e perciò toccava a lui, Nino d'Arco, segnalare all'inviso
tenendo fra i denti la pipa, ch'egli stava accendendo, buttava dietro a ogni parola uno sdegnoso sbuffo di fumo. - C'è quel collotorto, capite? ... che vuol
sbaraglio per sapere i fatti altrui, avevano potuto penetrare il mistero di quella coppia che se ne stava tutta la giornat a tappata in casa, che si
urli, in gesticolazioni da mentecatto, e Gemma mi stava immobile davanti, senza mutar di colore, senza che nei bei occhi le si accendesse un baleno
gennaio dell''83@ dell''83 l'amico Batocchi mi aveva dato, di quando in quando, sue notizie, rammentandomi sempre la scommessa. Stava bene, sano di corpo e
sul piano del tavolino e col mento sul dorso delle mani congiunte, stava ad ascoltare. Evidentemente era un po' distratta. Due o tre volte, Aldo aveva
delle sue. Il prevosto stava per inginocchiarsi sul predellino del praeparatio ad missam , quando un ragazzo venne a susurrargli in un orecchio
mano! Enrico Strizzi stava chiuso da un mese in quella bella casetta sul Vomero, scelta per operarvi l'esperimento, ed io avevo rare notizie di lui per
questo o a quell'altro che gli stava accanto, che gl'i mmacolatisti, come chiamavano quei confrati, erano quasi tutti chi ladro, chi intrigante, chi
pieno di cose inservibili, o una sedia che non stava ritta su i tre piedi rimastile. - Lascia andare; non far rumore - gli raccomandava don Stellario
consultare i dottori prima di prestar fede al portento. Sarebbe stata proprio un portento quella creaturina che stava per formarsi nel seno attempato di sua
rassegnata. Dopo i quarantaquattro anni, egli cominciò ad accorgersi che il celibato stava per divenirgli increscioso. Sentiva di aver sodisfatto a
rispondesse che piú non le importava di nessuno e di niente. Don Michele, quando non stava in istalla, sedeva da piè del letto, con le braccia in croce
stava davanti agli occhi una mirabile aiuola di attinie e di coralli che si agitavano, che palpitavano con le loro creste filamentose; e tra i coralli
quel giorno in poi don Saverio non fu piú lui! Con febbri dietro febbri, che gli facevano battere i denti anche quando stava ad arrostirsi al sole
ne stava tutto il giorno alla finestra a tastare i vasi di basilico e far la scimunita col figlio del calzolaio, don Peppantonio si sfogava addosso
aveva gridato: - Ohè! L'animale soffia! Il tenente e Koninson alzarono il capo e videro sulla crocetta dell'albero di trinchetto un marinaio che stava
contro tabacco, conterie, armi, ecc., e che ora stava per raggiungere le sponde dell'oceano a cacciarvi la balena. - Dista molto il forte? - chiese il
ritornò presso Koninson, il quale stava facendo una ginnastica indiavolata per non tornare a gelare. L'esca e l'acciarino, conservati dentro un astuccio
. - L'"iceberg" si rovescia!- gridò mastro Widdeak. - Attento all'onda, timoniere! La montagna di ghiaccio, rosa alla base dall'acqua, stava per perdere
grande caddero in mare parecchie centinaia di ghiacciuoli, ciò che indicava che stava per perdere l'equilibrio. Un urlo di terrore si alzò sul ponte della
dei sonori muggiti. - Adagio, Koninson! - mormorò il tenente trattenendo il compagno che stava per slanciarsi innanzi. - Giriamo pian piano le roccie
balena o anche due - disse malinconicamente Koninson, volgendosi verso il tenente che gli stava presso. - Mio caro fiociniere, oggi le balene sono assai
brigante! - mormorò Koninson, che non poteva più star fermo. - Ora ti accomodo io. Stava per puntare il fucile, quando la banda tutta d'un tratto fece
tenente stava per ammainare la vela volendo accamparsi, quando Koninson gli additò una costruzione piantata sulle rive di un laghetto ancora gelato
forze stava per cadere a fianco del fiociniere, quando un pensiero gli balenò nel cervello. Fece appello alla sua energia, si precipitò verso un angolo
creste dei flutti, gettando rauche strida. Si sarebbe detto che quei funesti uccelli invocassero la tempesta che stava per scoppiare. Il capitano, temendo
all'ora. Il tenente, che stava a timone, la spinse al di là del bosco lasciando alla sua destra il fiume che accennava a piegare verso sud, poi la
corpo tutt'altro che ben formato, stava per gettarsi sul fiociniere per dilaniarlo coi potenti artigli, ma il tenente gli si gettò coraggiosamente
. L'attraversarono quasi a passo di corsa e si arrestarono sulle alte sponde di un lungo e stretto "fiord", in fondo al quale stava solidamente
il capitano aggrottando la fronte. - Che abbiano paura di noi? - Non lo credo! - disse il tenente che gli stava appresso. - Scommetterei che sono