Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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ARABELLA

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De Marchi, Emilio 29 occorrenze

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sottovoce alla sorella "c'è stato due ore fa il sor Tognino, che ha lasciato un magnifico astuccio per te. Vedessi! è pieno di perle e di diamanti

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d'ogni grassa causa. L'ostinarsi a pretendere di più sarebbe stato per i parenti un compromettere una buona condizione, o fare quel tal buco

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detto questo figliuolo che voi conoscete un delegato." "Sì, è stato lui... Signore!... è stato lui che ci ha avvertiti." "Accompagnatemi subito da lui

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dei ricordi giovanili per dimostrare a Tognino che il mondo è sempre stato mondo e lo sarà sempre finché ci saranno uomini e belle donnette. Quando fu

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anticamera. Il malato era stato per il momento collocato nel letto degli sposi, perché il caso grave non permetteva di trasportarlo nelle sue stanze. A nome

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mano al Baruffa tutta l'amministrazione; non solo, ma gli fece capire che sarebbe stato utile alla sua fama e alla sua dignità di non opporsi alla

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affarista fosse stato un filosofo, capace di frugare in mezzo ai ferravecchi della sua vecchia e ingombra coscienza, forse avrebbe trovato che in questo

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avevano sempre in giuoco qualche loro misterioso interesse: e poiché Lorenzo pareva proprio disposto a prender moglie, il vecchio sarebbe stato contento

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cominciava a uscir dal letto, e ancor debole e abbattuto si era rannicchiato in portineria ad aspettare la signora. Suo padre era stato messo in libertà ed

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". "Se tu sai persuadere le donne quando si fissano un'idea..." osservò sorridendo il giovine. "Nel suo stato è giusto prudenza uscir di casa e il

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imprevisti erano intervenuti a mutare il suo sentimento, a scuoterla da uno stato di abbattimento e d'inerzia morale, che non di rado è così comodo confondere

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, saprai, il mio Pietro, che don Giosuè Pianelli è stato il confessore della povera sora Ratta, che fu per i poveri di questa parrocchia un vero angelo di

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da quello stato di assopimento in cui s'era abbandonata nell'appoggiare la testa alla parete del legno, nel chiudere gli occhi, nel lasciarsi cullare

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due compagne di Cremenno passarono tutta la notte a discorrere di questi grandi avvenimenti, che tenevano la Pianelli in uno stato di febbrile

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poema ch'egli aveva scritto solamente per sé. Che cosa sarebbe stato di lui dopo quel giorno non andava a cercare. A che pro? Chi può essere indovino

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uno è stato una volta soldato sa che cosa vuol dire la precisione. Aveva un bel redingotto di panno color cannella sopra un panciotto chiaro a

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ridere, il calcolo sublime a tutti noi; ma io ho visto il mondo. Sono stato in Calabria, e so, corpo di Bismarck, che a questo mondo un po' per uno fa

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stato il principio d'una decadenza, che una volta avviata, non ebbe più ragione di fermarsi. A questa condizione generale si aggiunsero alcune

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motivo?" "Per ribellione alla forza pubblica." "Lei? quando? o Gesù..." "È stato ieri sera da noi il signor Galimberti, un delegato che conosce da un

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stato di cose; lei sa tutti gli sforzi che ho fatto perché Lorenzo lasciasse le vecchie abitudini: anzi la mia speranza nel dargli in moglie una

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non ho visto niente." "Ma le bottiglie le avete prese?" "Le ho prese perché la Ratta non mi pagava mai. Sono stato malato; è la Giuditta che ha parlato

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. Essa sentiva (ah! lo sentiva troppo ora nella languidezza del suo stato) che non avrebbe mai potuto amare un uomo senza idee e senz'anima. Ora non

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dal Mornigani che da qualche tempo gli faceva la corte. Per questa stessa via era stato informato del tradimento del Berretta. Avvertito dalla

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Arabella ringraziò la Colomba e mentre questa avviavasi in cerca del signor Tognino per parlargli del vecchio Berretta, e commuoverlo sullo stato del

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antipatico, il partito era bello, magnifico, il dir di no sarebbe stato per parte sua una crudele ostinazione; ma quando l'anima è abituata a trovare

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e delle festine da ballo, apposta per perdere un'anima. "A crederle, Ferruccio non sarebbe stato figlio di quel pover'uomo, che col cuore in bocca

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e gli disse: "Perché sei così scalmanato? che c'è di brutto? dove sei stato?" "Ho dovuto correre fino alle Cascine." "A far che?" "A chiamare in

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. E di nuovo tornava nel pensiero di prima: che Arabella non avrebbe mai saputo nulla, se non ci fosse stato di mezzo l'interessato a metter male, a

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faccia la penitenza. Fra una mezz'ora sarebbe stato a Milano, l'avrebbe vista, le avrebbe parlato: forse avrebbe concesso oggi quel che non aveva osato

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