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Decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1958, n. 645 - Approvazione del testo unico delle leggi sulle imposte dirette.

48725
Stato 23 occorrenze
  • 1958
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
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Decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1958, n. 645 - Approvazione del testo unico delle leggi sulle imposte dirette.

Domicilio fiscale stabilito dall'Amministrazione

Decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1958, n. 645 - Approvazione del testo unico delle leggi sulle imposte dirette.

In caso di violazione del divieto stabilito dal comma precedente si applica ai cancellieri la pena pecuniaria da lire 250 a lire 5000.

Decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1958, n. 645 - Approvazione del testo unico delle leggi sulle imposte dirette.

La dichiarazione presentata entro un mese dalla scadenza del termine stabilito dagli articoli 21 e 22 è valida, salvo il disposto dell'ultimo comma

Decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1958, n. 645 - Approvazione del testo unico delle leggi sulle imposte dirette.

I frutti dei fondi del debitore soggetti al privilegio stabilito dall'articolo 2771 del codice civile possono essere pignorati nelle forme

Decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1958, n. 645 - Approvazione del testo unico delle leggi sulle imposte dirette.

Per quanto non è stabilito nel presente titolo si applicano le norme contenute negli articoli 50, secondo e terzo comma, 54, lettera a), 55, lettere

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nella cui circoscrizione è il domicilio fiscale del contribuente medesimo nel termine stabilito per la presentazione della dichiarazione.

Decreto del Presidente della Repubblica 29 gennaio 1958, n. 645 - Approvazione del testo unico delle leggi sulle imposte dirette.

L'imposta complementare è dovuta dai contribuenti il cui reddito complessivo netto dell'intero anno 1959 supera il limite stabilito dall'art. 31

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Le disposizioni dell'art. 169 si applicano anche nei casi in cui è stabilito per legge speciale il versamento diretto in tesoreria delle ritenute

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faccia motivata istanza, che il suo domicilio fiscale sia stabilito in un comune diverso da quello previsto dall'articolo precedente.

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Il prezzo base del nuovo incanto è stabilito in misura pari a quella della precedente aggiudicazione. Se il prezzo che se ne ricava, unito alla

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Il divieto stabilito nel comma precedente non si applica quando l'esattore sia un'azienda o istituto di credito che proceda all'espropriazione di

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, salva la riduzione ad un mese del termine stabilito dal terzo comma dell'articolo stesso per la presentazione della dichiarazione.

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stabilito per il primo e deve essere fissato non oltre il decimo giorno dalla data del primo incanto.

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In caso di mancato versamento del prezzo nel termine stabilito dall'art. 239 il pretore pronuncia con decreto la decadenza dell'aggiudicatario e la

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bilancio o rendiconto non è stato approvato nel termine stabilito dalla legge o dallo statuto la dichiarazione deve essere presentata entro un mese dalla

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Chi omette di dichiarare nel termine stabilito dal primo comma dell'art. 57 le variazioni in aumento ai fini dell'imposta sul reddito dominicale dei

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Se il domicilio fiscale non è determinabile in base ai criteri enunciati nei commi precedenti, esso è stabilito nel comune in cui si è prodotto il

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privilegio stabilito dall'art. 2771 del codice civile si estende all'intero fondo.

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privilegio stabilito dall'art. 2771 del codice civile si estende all'intera costruzione.

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, che non abbiano stabilito sedi secondarie nel territorio dello Stato, hanno il domicilio fiscale nel comune in cui è stabilita la loro sede

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qualità di coltura o di classe che comporta l'esenzione. Nel caso che tale variazione non venga denunciata nel termine stabilito dal primo comma

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Il privilegio stabilito dall'art. 2759 del codice civile si intende riferito all'imposta di ricchezza mobile dovuta, in dipendenza dell'esercizio di

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notificata oltre il termine stabilito dall'art. 189 l'indennità di mora è dovuta dopo il decorso di dodici giorni da quello della notificazione.

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