Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: splendore

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 splendore  di Giove, ad esempio, in alcune circostanze fu stimato un
ad esempio, in alcune circostanze fu stimato un terzo dello  splendore  generale della Luna, ed il potere attinico della sua
anche dedurre da queste osservazioni la quantità dello  splendore  apparente, e la quantità dello splendore intrinseco della
la quantità dello splendore apparente, e la quantità dello  splendore  intrinseco della testa della Cometa. Al primo scopo
 Splendore  e grandezza delle stelle.
del teorema di Stampfer, secondo cui lo  splendore  apparente di una stella della grandezza m è 2,56 volte
di una stella della grandezza m + 1. Prendendo per unità lo  splendore  apparente della Cometa nel giorno 23 agosto (quando la sua
nel giorno 23 agosto (quando la sua grandezza era 2,05), lo  splendore  apparente S della medesima quando la grandezza stimata fu m
questa formola fu calcolata la serie dei valori dello  splendore  intrinseco, che è data nella quinta colonna. Si vede dalla
quinta colonna. Si vede dalla sua ispezione, che questo  splendore  intrinseco non crebbe che nel rapporto di uno a cinque fra
ottenere lo  splendore  intrinseco (cioè quello che si osserverebbe quando la
Terra durante tutta l’apparizione) è da notare che questo  splendore  intrinseco è proporzionale allo splendore apparente, al
notare che questo splendore intrinseco è proporzionale allo  splendore  apparente, al quadrato della distanza della Cometa dalla
dell’incremento della luce riflessa.. Chiamando dunque H lo  splendore  intrinseco della Cometa quando lo splendore apparente era
dunque H lo splendore intrinseco della Cometa quando lo  splendore  apparente era S, il raggio vettore r, e la distanza dalla
r, e la distanza dalla Terra Δ; e ponendo = 1 il medesimo  splendore  intrinseco al passaggio della Cometa al perielio, quando lo
intrinseco al passaggio della Cometa al perielio, quando lo  splendore  apparente era 1, il raggio vettore r' e la distanza dalla
 splendore  complessivo della testa parvemi esattamente = δ Ursae
 splendore  della testa supera due gradi quello della stella Polare
la più numerosa, abbraccia le stelle che passano da uno  splendore  massimo ad uno minimo in un periodo oscillante fra sei mesi
fra sei mesi e due anni; presentano differenze di  splendore  grandi, non tutti i massimi e i minimi luce per i quali
quali le visuali nostre si spingono nello spazio, collo  splendore  delle ultime stelle alle quali l’occhio la fotografia
la forma apparente di falce che prende Venere quando lo  splendore  suo diventa massimo.
invisibile dallo  splendore  di questo; dicesi in questo caso che il pianeta è in
del polo alcuna stella, che si possa comparare per  splendore  alla nostra stella polare.
poi più attentamente la serie dei numeri H si vede che lo  splendore  intrinseco degli inviluppi della testa crebbe da principio
fino al giorno 21 : dopo del quale si può dire che lo  splendore  intrinseco rimase stazionario fino al 31 agosto, ultimo
31 agosto, ultimo giorno delle osservazioni. La curva dello  splendore  intrinseco nel suo moto generale ascendente presenta due
posto: è il più grande tutti i pianeti conosciuti; il suo  splendore  apparente, malgrado la tanto maggiore sua distanza dal
maggiore sua distanza dal Sole, è poco inferiore al massimo  splendore  di Venere; non è però possibile confondere l'uno coll'altro
che le grandezze usuali stavano in proporzione dello  splendore  colla seguente legge:
precipui dei granuli sono lo  splendore  e la mobilità, e queste qualità caratteristiche essi
Argelander ε = η = 2m, 0: tale è dunque la stima dello  splendore  apparente della cometa).
carattere transitorio; più che macchie sono eccessi di  splendore  in certe regioni, irregolari deficienze in certe altre,
Nella terza classe di variabili stanno alcune stelle il cui  splendore  è soggetto a lievi mutazioni in apparenza irregolari; tali
stella della Balena (Mira Ceti), la quale nel suo massimo  splendore  è di seconda grandezza, nel minimo è per lo più invisibile
da un fascio di tanti getti sottili di luce; il suo  splendore  varia nelle diverse sue parti e nei diversi tempi, ed è
annotazioni relative all’aspetto del nucleo ed al suo  splendore  non sono così regolari, come sarebbe desiderabile: tuttavia
luce di Saturno è tranquilla e bianca; il suo  splendore  è pari a quello delle stelle più lucide, ma non raggiunge
valsero a dimostrare che nella luce dei corpi celesti lo  splendore  e l’azione chimica, altrimenti detta potere attinico, non
9h 45m l’insieme della testa ha uno  splendore  esattamente intermedio a β e γ dell’Orsa Minore (Secondo
grandezza hanno in generale circa due volte e mezzo più  splendore  apparente di quelle della grandezza consecutiva, che cioè
grandezza determinata splende meno di una stella di maggior  splendore  e di grandezza diversa di una unità..
questo incendio sarebbe un altissimo grado di calore e di  splendore  che renderebbe le stelle di un tratto visibili; conseguenza
si raffredderebbero, perderebbero a poco a poco il loro  splendore  e diventerebbero invisibili. Questa ipotesi non è più
possono osservare, pur variando esse assai di numero e di  splendore  nelle loro diverse apparizioni. In alcuni anni se ne
 splendore  totale della testa poteva uguagliare una stella di 6.a
nel 1088. Era lucidissima, ma subì molte variazioni di  splendore  e alternativamente crescendo e calando sparì dopo 3 mesi.
 splendore  della testa ad occhio nudo eguaglia appunto la quinta
di essa risultò da 3 misure di 304°, 6. Ad occhio nudo lo  splendore  totale della cometa fu giudicato equivalere ad una stella
può, anche ad occhio nudo, notare delle disuguaglianze di  splendore  sul suo disco illuminato, e con un cannocchiale comune può
cioè l'intervallo fra due diminuzioni consecutive dello  splendore  suo, va lentamente abbreviandosi.
il Sole e la Terra, non sarà visibile, perchè involto nello  splendore  prevalente del Sole. Lo stesso si deve dire quando pianeta
— Il nucleo è ancora cresciuto di  splendore  e tutta la cometa, vista ad occhio nudo, equivale
del suo disco in quella di 36 a 1; così ancora il suo  splendore  apparente presenta grandi diversità secondo la posizione
I granuli per il loro grande  splendore  risaltano come punti di fuoco sulla fotosfera; se ne
distanze di certe stelle, e comparando l’intensità del loro  splendore  con quella del Sole, gli astronomi sono riusciti a
possono essere masse gassose vive e isolate da imitare lo  splendore  discontinuo stellare. Le stelle nebulose però come lafig. 3

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