Tra questi parametri occorre menzionare la possibilità d’intervento da parte dello spettatore, come ci viene offerta, ad esempio, dalle strutture
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centro del locale, lasciando vuoto un breve ambulacro da cui lo spettatore veniva risucchiato e insieme proiettato nelle quattro dimensioni
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incide a fondo sulla concettualizzazione temporale dello spettatore.
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comportamenti vari all’azione, aiuta la comprensione dello spettatore. Ma l’aspetto più singolare dell’operazione consiste, negli ultimi tempi, nella
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“attiva” dello spettatore all'azione, che costituisce la vera singolarità di questo genere di arte.
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spettatore a una lettura del dipinto abnorme e paradossale; per cui — stando all’interpretazione che ne dà Bazon Brock: “L’intenzione di Baselitz è di
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spettatore, anche con violenza, ad altrettanti oggetti. Come ciò sia possibile, non tocca al poeta dirlo: egli gira la domanda, per una verifica, alla
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pittura particolarmente violenta e che si vale di vaste superfici in modo da dare allo spettatore una impressione di forza e di "azione." Tipici
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naturalisti e illusionisti, il che comporta, per conseguenza, lo shock, la sorpresa e l’impatto psicologico dello spettatore. [...] I soggetti che preferisco
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continua interazione tra lo spettatore e il quadro; e questo proprio per le caratteristiche strutturali di codeste opere che contengono in sé dei
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esempio — lo spettatore ottenga spostandosi effetti visivi diversi (come in certe composizioni di Vasanely o di Agam, di Soto e di Cruz-Diez, di
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collaborazione da parte dello spettatore. Potrebbe sembrare un luogo comune, e si potrebbe facilmente controbattere affermando che una collaborazione tra
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caso di Soto dove l’elemento cinetico è costituito da uno spostamento dello spettatore nei riguardi dell’opera. Ma c’è un'ultima categoria di oggetti
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