di nuove | specie | può raffigurarsi in due modi: 1) una specie si trasforma |
L'evoluzione -
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di nuove specie può raffigurarsi in due modi: 1) una | specie | si trasforma completamente in un’altra, assumendo caratteri |
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da cui deriva (anagenesi); oppure: 2) nel seno di una | specie | si differenziano una o più entità specifiche, cioè una o |
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una o più entità specifiche, cioè una o più nuove | specie | (cladogenesi). Nel primo caso la specie iniziale scompare; |
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una o più nuove specie (cladogenesi). Nel primo caso la | specie | iniziale scompare; nel secondo può persistere e continuare |
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persistere e continuare a perpetuarsi, mentre la o le nuove | specie | che si sono differenziate dalla prima cominciano la propria |
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Questi casi sono, in un certo senso, l’estremo opposto alle | specie | criptiche: gruppi di individui tanto diversi fra di loro da |
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fra di loro da poter essere considerati come appartenenti a | specie | diverse. Ma, in senso genetico essi non devono considerarsi |
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ha avuto grande importanza nella formazione delle | specie | dei grani (genere Triticum, in cui si hanno specie con |
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delle specie dei grani (genere Triticum, in cui si hanno | specie | con numero di cromosomi aploide n = 7; specie con n= 14 e |
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cui si hanno specie con numero di cromosomi aploide n = 7; | specie | con n= 14 e specie con n = 21 quale il frumento, T. |
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con numero di cromosomi aploide n = 7; specie con n= 14 e | specie | con n = 21 quale il frumento, T. vulgare, che fornisce il |
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ecc.) è l’unico modo conosciuto in cui una nuova | specie | può formarsi subitamente, come pensava il De Vries. Più |
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accettare l’affermazione darwiniana, che le razze siano | specie | nascenti. Perciò il problema dell’origine delle specie può |
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specie nascenti. Perciò il problema dell’origine delle | specie | può scindersi in due: 1) che cosa determina la formazione |
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un meccanismo con cui si è riusciti a creare in laboratorio | specie | nuove, non esistenti in natura. Tipico esempio Iris |
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Tipico esempio Iris autosyndetica, ottenuta incrociando due | specie | di giaggioli a lor volta già poliploidi, Iris hoogiana e |
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di molti biologi ottocenteschi: costruire artificialmente | specie | nuove. |
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| Specie | e razze. |
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e così di seguito, fino all’epoca attuale in cui esistono | specie | diverse da quelle che le hanno precedute, non v’erano che |
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v’erano che due spiegazioni possibili: o ammettere che le | specie | oggi viventi siano le discendenti naturali di quelle |
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e così di seguito: ammettere cioè che i caratteri delle | specie | siano andati variando col tempo per evoluzione; oppure |
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variando col tempo per evoluzione; oppure ammettere che le | specie | viventi in una determinata regione, in un dato periodo |
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e che in seguito la regione stessa sia stata ripopolata da | specie | diverse. |
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gradino elementare del processo evolutivo, l’origine delle | specie | si può dunque configurare schematicamente come composto di |
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stadi: 1) il differenziamento di razze, nel senso di una | specie | preesistente (evoluzione al livello sub-specifico) le quali |
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geografica, per cui il sistematico sa distinguere due | specie | affini, in base alla sola ispezione di esemplari morti, |
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Ma non mancano esempi, scoperti dai genetisti, di | specie | che non differiscono per alcun carattere percettibile ai |
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diversi: D. pseudoobscura e D. persimilis. Altri esempi di | specie | criptiche sono comuni, specialmente fra gli insetti. |
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casi, come l’incrocio fra pavone e gallina di faraone, fra | specie | diverse di fagiani, eccetera, dimostrano fenomeni simili. |
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si può domandare, a questo punto, che cosa è una | specie | biologica, e qual è la differenza fra specie e razza. Ardua |
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che cosa è una specie biologica, e qual è la differenza fra | specie | e razza. Ardua questione intorno a cui i biologi hanno |
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hanno discusso per lunghi anni. La caratteristica delle | specie | è quella di avere raggiunto l’isolamento sessuale, cioè |
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frequentemente fra di loro, è chiaro che le due | specie | non potrebbero mai, rimescolandosi, perdere la loro |
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forme affini, se considerarle come | specie | distinte, o come semplici varietà di una stessa specie, |
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di ottenere nuove | specie | in laboratorio, con una certa facilità. |
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cercare di dimostrare con prove indirette che le | specie | si sono modificate. |
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Cioè le razze possono considerarsi, potenzialmente come | specie | nascenti, in perfetto accordo con l’idea di Darwin. |
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qual fosse il grado di modificabilità di una | specie | sottoponendola a vari trattamenti, si dovette constatare la |
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l’inefficienza dei mezzi più drastici a trasformarla in una | specie | diversa. Andarono deluse così le ingenue speranze di molti, |
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in questo modo un certo numero di geni in diverse | specie | di organismi, si può determinare di quanto esse |
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può determinare di quanto esse differiscono, cioè quanto le | specie | sono «lontane». Presumibilmente la «distanza genetica» (che |
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di Nei) può dare una informazione sul tempo in cui le | specie | si sono differenziate e hanno cominciato a subire una |
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che sia così; sarebbe sorprendente se non lo fosse: la | specie | come oggi la vediamo è il frutto di un lungo lavoro da |
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concepibile la creazione indipendente di tutte le | specie | dei parassiti, sia esterni sia interni, propri di ciascuna |
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dei parassiti, sia esterni sia interni, propri di ciascuna | specie | di animali o di vegetali. E i molti casi di parassitismo |
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nostri occhi in seguito al trasporto da parte dell’uomo di | specie | animali o vegetali in aree diverse da quelle di origine, |
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il darwinismo tardò molto a farsi strada. L'Origine delle | specie | fu tradotta fin dal 1862, |
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Press, New Haven 1962; trad. it. L'evoluzione della | specie | umana, Einaudi, Torino 1965. |
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in cui essi avrebbero dovuto vivere e ha dato ad ogni | specie | un’organizzazione costante, nonché una forma determinata e |
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e invariabile nelle sue parti, le quali obbligano ogni | specie | a vivere nei luoghi e nei climi dove la si trova e a |
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colto le caratteristiche essenziali e le differenze dalle | specie | affini, non era sfuggito il fatto che, talvolta, in una |
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non era sfuggito il fatto che, talvolta, in una stessa | specie | si trovano forme leggermente diverse. Aveva concluso che il |
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naturalmente, che non tutti gli individui di una stessa | specie | o anche della medesima varietà sono identici: essi |
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a principio creavit infinitum Ens » cioè: tante sono le | specie | oggi esistenti, quante in principio furono create dall’Ente |
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Press, Cambridge (Mass.) 1963; trad. it. L’evoluzione delle | specie | animali, Einaudi, Torino 1969. |
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Ursidi. I singoli generi sono rappresentati dai crani delle | specie | più caratteristiche (da Matthew). |
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Egli aveva affermato sostanzialmente: primo, che le | specie | non sono immutabili, ma si evolvono gradualmente dando |
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immutabili, ma si evolvono gradualmente dando origine a | specie | diverse; secondo, che il fattore essenziale di questa |
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appena mi convinsi, - egli dice, - nel 1837 o '38, che le | specie | erano mutabili, non potei fare a meno di credere che l’uomo |
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alcuna intenzione di pubblicarli. Benché nell’Origine delle | specie | non abbia mai discusso la derivazione di alcuna specie |
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specie non abbia mai discusso la derivazione di alcuna | specie | particolare, tuttavia, a evitare che mi si potesse accusare |
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che un animale da lungo tempo domesticato differisce dalla | specie | selvatica da cui è derivato, e se, in quella specie |
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dalla specie selvatica da cui è derivato, e se, in quella | specie | domestica, si trova una grande differenza di conformazione |
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particolare: la natura, producendo successivamente tutte le | specie | d’animali e cominciando dai più imperfetti o più semplici, |
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generalmente in tutte le regioni abitabili del globo, ogni | specie | ha ricevuto dall’influenza delle circostanze in cui si è |
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da determinare l’estinzione di queste, e di tutte le altre | specie | di Dinosauri. |
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problema su basi genetiche è se le differenze fra le | specie | esistenti siano riconducibili ai tre tipi di mutazioni cui |
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si può rispondere studiando il risultato di incroci fra | specie | (incroci interspecifici). Ora, come vedremo, l’incrocio |
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diretti e indiretti, hanno dimostrato che le differenze fra | specie | affini di animali e di piante sono riconducibili a |
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numero di | specie | e diversificazione di forme, lungo il corso dei tempi, fino |
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nel Giurassico, si sono ridotti a relativamente poche | specie | nella fauna attuale. |
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binomia la conoscono tutti: consiste nel dare ad ogni | specie | un doppio nome, uno del «genere» che è comune anche ad |
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però in questi pensatori l’idea della trasformazione di una | specie | in un’altra, nel corso dei tempi, che è il concetto |
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loro rapporti con i fattori ambientali, l’origine di nuove | specie | da quelle esistenti ad un dato momento. |
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Devonico in poi, diverse | specie | di Brachiopodi marini, fra le piante Ginko biloba, ecc. Si |
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cioè di un grado di variabilità almeno eguale a quello di | specie | che non sono rimaste immutate, ma si sono evolute |
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nella selezione artificiale, praticata dall’uomo su poche | specie | di animali per breve tempo, noi vediamo come, partendo da |
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eseguite nel corso del suo viaggio, l’idea che le | specie | si vadano modificando poco alla volta. Questa idea fu |
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isole dell’arcipelago delle Galapagos, esistono spesso | specie | assai simili, ma un poco diverse l’una dall’altra. La |
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di questo bipede singolare, alla cui | specie | noi apparteniamo, è stata finora brevissima, relativamente |
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E anche se si confronta la durata dell’evoluzione delle | specie | animali e vegetali e la lentezza delle loro variazioni con |
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