Presso a poco in eguale accezione si usano i termini di | specie | elementare, o piccola specie, e giordanone (dal nome di A. |
Elementi di genetica -
|
e giordanone (dal nome di A. Jordan) in contrapposto a | specie | linneana, o grande specie, o linneone, che è la specie dei |
Elementi di genetica -
|
a specie linneana, o grande specie, o linneone, che è la | specie | dei sistematici. Le linee pure sono però entità che |
Elementi di genetica -
|
della prole discendente dall’incrocio fra due individui di | specie | diversa, non si rivelò poi così assoluto come era lecito |
Elementi di genetica -
|
la posizione sistematica delle | specie | incrociate e il risultato dell’incrocio, se, infine, la |
Elementi di genetica -
|
interspecifica può costituire un modo d’origine di | specie | nuove, com’è ammesso da alcuni autori. |
Elementi di genetica -
|
equivale a dire che, se una | specie | possiede un certo numero di coppie di geni «non fissati» |
Elementi di genetica -
|
fissati» cioè soggetti alla oscillazione suddetta, e se la | specie | originariamente estesa su di una area abbastanza |
Elementi di genetica -
|
impossibile controllare oggi quali e quante erano le | specie | di che Iddio popolò la terra. Il grande morfologo fondatore |
Elementi di genetica -
|
due animali devono considerarsi appartenenti alla stessa | specie | quando son capaci di riprodursi e di dare prodotti simili |
Elementi di genetica -
|
e indefinitamente fecondi; in caso contrario appartengono a | specie | diverse. Questo criterio è tuttora considerato valido, in |
Elementi di genetica -
|
approssimativamente, perché si conoscono varî casi di | specie | che i sistematici considerano distinte, e che danno ibridi |
Elementi di genetica -
|
vegetale. Le teorie evoluzionistiche, poi, considerano le | specie | ben altrimenti: non come un qualche cosa di stabile e ben |
Elementi di genetica -
|
ben precisi. La difficoltà dell’esatta definizione della | specie | non sarebbe quindi effetto di una insufficienza o |
Elementi di genetica -
|
una certa plasticità e indeterminatezza, dei confini fra le | specie | (cfr. cap. XXIV). |
Elementi di genetica -
|
appunto determina la formazione di falsi ibridi. In altre | specie | l’apogmia normalmente non avviene, ma è indotta dalla |
Elementi di genetica -
|
avviene, ma è indotta dalla impollinazione con polline di | specie | diversa: così gli ibridi fra l’orchidea Zygopetalum Mackayi |
Elementi di genetica -
|
così gli ibridi fra l’orchidea Zygopetalum Mackayi e altre | specie | di generi diversi (Odontoglossum, Lycaste, Oncidium, eco.) |
Elementi di genetica -
|
la composizione chimica della cromatina varia da | specie | a specie. |
Elementi di genetica -
|
le regole della nomenclatura zoologica gli ibridi fra | specie | si dovrebbero indicare con una frazione in cui il nome |
Elementi di genetica -
|
dovrebbero indicare con una frazione in cui il nome della | specie | usata come maschio si scrive al numeratore, quello della |
Elementi di genetica -
|
L’incrocio A X B indica dunque che la femmina della | specie | A è stata incrociata con il maschio della specie B. |
Elementi di genetica -
|
della specie A è stata incrociata con il maschio della | specie | B. L’incrocio reciproco è B X A. |
Elementi di genetica -
|
1. - Possibilità dell’indagine genetica nella | specie | umana. |
Elementi di genetica -
|
maggior parte delle | specie | d’uno stesso genere però, così negli animali come nelle |
Elementi di genetica -
|
per citare un solo esempio, nel genere Drosofila vi sono | specie | con 2n = 6, 8, 10, 12 cromosomi. |
Elementi di genetica -
|
soltanto che, in genere, l’ibridazione riesce soltanto fra | specie | molto affini, e tuttavia molte specie che ai sistematici |
Elementi di genetica -
|
riesce soltanto fra specie molto affini, e tuttavia molte | specie | che ai sistematici sembrano vicine non s’incrociano. Più |
Elementi di genetica -
|
vicine non s’incrociano. Più rari sono gli ibridi fra | specie | appartenenti a generi, e soprattutto a famiglie o ordini |
Elementi di genetica -
|
generale per valutare il grado di affinità fra due | specie | in base a un criterio ibridologico (cfr. A. Ghigi, 1936). |
Elementi di genetica -
|
1. - Possibilità dell’indagine genetica nella | specie | umana 381 |
Elementi di genetica -
|
| specie | affini alla drosofila, appartenenti anzi allo stesso |
Elementi di genetica -
|
8. - Reincrocio degli ibridi con le | specie | parenti. |
Elementi di genetica -
|
– Comportamento ereditario dei reincroci fra | specie | diverse di Fasianidi. |
Elementi di genetica -
|
A. - La mutazione elettrica delle | specie | botaniche. Milano, Hoepli, |
Elementi di genetica -
|
8. - Reincrocio degli ibridi con le | specie | parenti 235 |
Elementi di genetica -
|
ad alcuni concetti fondamentali. La distinzione delle | specie | è stata fatta dai sistematici prevalentemente in base a |
Elementi di genetica -
|
definizione scherzosamente proposta da un sistematico: «una | specie | è ciò che un sistematico competente considera come una |
Elementi di genetica -
|
4. - Il problema dell’evoluzionismo: l’origine della | specie | 363 |
Elementi di genetica -
|
alla | specie | una variabilità bruta, che può essere indirizzata verso una |
Elementi di genetica -
|
verso una certa direzione della selezione. Se una | specie | è distribuita in ambienti diversi, la selezione può quindi |
Elementi di genetica -
|
se, una volta risolto il problema dell’origine della | specie | («microevoluzione») possa considerarsi risolto anche quello |
Elementi di genetica -
|
6. - I fenomeni di associazione e scambio in altre | specie | 189 |
Elementi di genetica -
|
VI. - Numero dei cromosomi in alcune | specie | animali e vegetali. |
Elementi di genetica -
|
morfologia e della struttura genetica dei cromosomi di | specie | diverse di Drosophila ha dimostrato infine che in alcuni |
Elementi di genetica -
|
mutazioni cromosomiche. Appare quindi verisimile che alcune | specie | siano derivate da altre, per effetto di numerose successive |
Elementi di genetica -
|
A. - Mutazioni, | specie | e linee pure. Pass. d. Sci. Biol., 1920. |
Elementi di genetica -
|
dell’esperimento. Ci si deve necessariamente riferire alle | specie | così come le hanno distinte i sistematici, per lo più in |
Elementi di genetica -
|
che manca anche una certa uniformità di criterî, e che le | specie | distinte, per esempio, da un entomologo o da un ornitologo |
Elementi di genetica -
|
sono quelli che si ottengono dalla ibridazione di varie | specie | di Hieracium. Il Mendel aveva cercato di estendere le sue |
Elementi di genetica -
|
A. - L’origine della | specie | nella odierna biologia sperimentale. S. /. P. S., XX, 1931. |
Elementi di genetica -
|
di individui simili alla F1, e d’individui simili alla | specie | con cui è avvenuto il reincrocio, oppure individui tutti |
Elementi di genetica -
|
reincrocio, oppure individui tutti più o meno simili alla | specie | con cui è avvenuto il reincrocio. |
Elementi di genetica -
|
può essere notevolmente spostato negli incroci fra razze, o | specie | diverse. Così negli incroci fra Lepidotteri, Ditteri, |
Elementi di genetica -
|
Così negli incroci fra Lepidotteri, Ditteri, Uccelli, di | specie | diverse, accade spesso che nascano solo maschi, o solo |
Elementi di genetica -
|
A. - L’ibridismo nella genesi delle | specie | sistematiche animali. S. I. P. S., 1912. |
Elementi di genetica -
|
la composizione chimica della cromatina varia da | specie | a specie. . |
Elementi di genetica -
|
VII - Rapporto numerico secondario dei sessi in varie | specie | animali (da F. E. Crew, modif.). |
Elementi di genetica -
|
sull’origine della | specie | deve dunque rivolgersi a questi due punti fondamentali: |
Elementi di genetica -
|
fin dall’antichità, si possono ottenere anche ibridi fra | specie | diverse di animali e di piante. I più conosciuti sono |
Elementi di genetica -
|
le regole della nomenclatura zoologica gli ibridi fra | specie | si dovrebbero indicare con una frazione in cui il nome |
Elementi di genetica -
|
dovrebbero indicare con una frazione in cui il nome della | specie | usata come maschio si scrive al numeratore, quello della |
Elementi di genetica -
|
L’incrocio A X B indica dunque che la femmina della | specie | A è stata incrociata con il maschio della specie B. |
Elementi di genetica -
|
della specie A è stata incrociata con il maschio della | specie | B. L’incrocio reciproco è B X A. (1). È risaputo che questi |
Elementi di genetica -
|
che sono capaci di riprodursi; spesso l’incrocio fra | specie | differenti non dà alcun risultato. |
Elementi di genetica -
|
diviene insuperabile e le varie razze si differenziano in | specie | diverse. |
Elementi di genetica -
|
differenze nel numero dei cromosomi fra | specie | affini possono spiegarsi come effetto di mutazioni |
Elementi di genetica -
|