Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: specie

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L'evoluzione

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Montalenti, Giuseppe 50 occorrenze

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Del resto sarebbe difficilmente concepibile la creazione indipendente di tutte le specie dei parassiti, sia esterni sia interni, propri di ciascuna

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per numero di specie e diversificazione di forme, lungo il corso dei tempi, fino ad oggi: per esempio i Pesci cartilaginei. Altre hanno avuto periodi

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le altre specie di Dinosauri.

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specie.

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Figura 20. Schema della filogenesi dei Canidi e degli Ursidi. I singoli generi sono rappresentati dai crani delle specie più caratteristiche (da

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In verità, gli antichi biologi non avevano un concetto molto preciso di quello che noi oggi chiamiamo una «specie” di animali, o di piante, o di

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Linneo si preoccupa, per primo, di trovare una definizione della specie: e qui si rivela tutta la sua concezione filosofica e cosmogonica. Afferma

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binomia la conoscono tutti: consiste nel dare ad ogni specie un doppio nome, uno del «genere» che è comune anche ad altre specie, e un attributo che

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due forme affini, se considerarle come specie distinte, o come semplici varietà di una stessa specie, dovrebbe, per dirimere la questione, rifarsi al

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L’origine di nuove specie può raffigurarsi in due modi: 1) una specie si trasforma completamente in un’altra, assumendo caratteri in parte diversi da

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’origine di nuove specie da quelle esistenti ad un dato momento.

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Specie e razze.

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il problema su basi genetiche è se le differenze fra le specie esistenti siano riconducibili ai tre tipi di mutazioni cui abbiamo accennato: cioè

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Altri casi, come l’incrocio fra pavone e gallina di faraone, fra specie diverse di fagiani, eccetera, dimostrano fenomeni simili. Talvolta gli

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Ci si può domandare, a questo punto, che cosa è una specie biologica, e qual è la differenza fra specie e razza. Ardua questione intorno a cui i

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Vi sono anche forme che dai sistematici sono considerate come specie, le quali, invece, si rivelano capaci di dare prole feconda. Ciò accade

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che indichiamo col nome di specie. Di solito questo fenomeno si accompagna con evidenti differenze morfologiche, di habitat, di distribuzione geografica

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Definizione di specie.

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trasformarsi in specie, cioè perdere la capacità di mescolarsi per generazione sessuata. Cioè le razze possono considerarsi, potenzialmente come

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In base a queste considerazioni, possiamo tagliar corto a tutte le controversie sulla definizione di specie, che si sono susseguite da Linneo in poi

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Si può dunque accettare l’affermazione darwiniana, che le razze siano specie nascenti. Perciò il problema dell’origine delle specie può scindersi in

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Vero è che, nelle condizioni abituali in cui vive una specie, quasi tutte le mutazioni che compaiono sono sfavorevoli rispetto ai caratteri

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ad avere sottocchio, e ne aveva mirabilmente colto le caratteristiche essenziali e le differenze dalle specie affini, non era sfuggito il fatto che

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Questo della poliploidia - che certamente ha avuto grande importanza nella formazione delle specie dei grani (genere Triticum, in cui si hanno specie

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si può sviluppare un alto grado di sterilità tra razze che siano state per lungo tempo isolate. E così queste diventano vere e proprie specie, ormai

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La poliploidia è anche un meccanismo con cui si è riusciti a creare in laboratorio specie nuove, non esistenti in natura. Tipico esempio Iris

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specie di organismi, si può determinare di quanto esse differiscono, cioè quanto le specie sono «lontane». Presumibilmente la «distanza genetica» (che si

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dal Devonico in poi, diverse specie di Brachiopodi marini, fra le piante Ginko biloba, ecc. Si poteva pensare che questi organismi non abbiano

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Ricordiamo che, come esposto a pp. 193 e sgg. il gradino elementare del processo evolutivo, l’origine delle specie si può dunque configurare

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nella selezione artificiale, praticata dall’uomo su poche specie di animali per breve tempo, noi vediamo come, partendo da una stessa specie, bove o

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sulla gradazione naturale delle forme dell’essere (1768). Non si trova però in questi pensatori l’idea della trasformazione di una specie in un’altra

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Queste, com’è noto, sono rappresentate nella fauna attuale da poche specie, il Gibbone e il Sinfalango, che da soli costituiscono la sottofamiglia

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L’avventura di questo bipede singolare, alla cui specie noi apparteniamo, è stata finora brevissima, relativamente alla scala geologica: cento

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Le principali opere di Darwin sono elencate nei capitoli V e VI. La prima traduzione italiana dell'Origine delle specie, di Giovanni Canestrini e L

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E. Mayr, Animal species and evolution, Harvard University Press, Cambridge (Mass.) 1963; trad. it. L’evoluzione delle specie animali, Einaudi, Torino

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Th. Dobzhansky, Mankind evolving, Yale University Press, New Haven 1962; trad. it. L'evoluzione della specie umana, Einaudi, Torino 1965.

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dovuto vivere e ha dato ad ogni specie un’organizzazione costante, nonché una forma determinata e invariabile nelle sue parti, le quali obbligano ogni

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Mia conclusione particolare: la natura, producendo successivamente tutte le specie d’animali e cominciando dai più imperfetti o più semplici, per

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Sta di fatto che i diversi animali hanno ciascuno, secondo il proprio genere e la propria specie, abitudini particolari e una organizzazione ch’è

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Ora, se è vero che un animale da lungo tempo domesticato differisce dalla specie selvatica da cui è derivato, e se, in quella specie domestica, si

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certezza che in epoche passate erano vissute specie, che si erano estinte, ed erano state sostituite da altre che poi s’erano estinte a loro volta, e

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inutile cercare di dimostrare con prove indirette che le specie si sono modificate.

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eseguite nel corso del suo viaggio, l’idea che le specie si vadano modificando poco alla volta. Questa idea fu suggerita da osservazioni paleontologiche

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Si delinea così il programma di studio del problema evoluzionistico quale, infatti, è seguito nell'Origine delle specie: primo: l’indagine sulla

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Vediamo dunque quali sono gli sviluppi del pensiero di Darwin sull’evoluzione. Egli aveva affermato sostanzialmente: primo, che le specie non sono

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Non appena mi convinsi, - egli dice, - nel 1837 o '38, che le specie erano mutabili, non potei fare a meno di credere che l’uomo dovesse essere

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La pubblicazione dell’Origine delle specie, nel 1859, aveva sollevato, come abbiamo detto, aspre critiche, oltre a molti entusiastici consensi.

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In Francia invece il darwinismo tardò molto a farsi strada. L'Origine delle specie fu tradotta fin dal 1862,

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Quando poi si volle tentare sperimentalmente qual fosse il grado di modificabilità di una specie sottoponendola a vari trattamenti, si dovette

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possibilità di ottenere nuove specie in laboratorio, con una certa facilità.

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