(il Re furente afferra la spada del Comandante delle Guardie, che gli sta presso)
(Don Carlo rimette la sua spada a Rodrigo che s’inchina nel presentarla al Re)
(Don Carlo la saluta, e, la mano sulla spada, si pone dignitosamente alla destra d’Elisabetta. Tebaldo s’inchina ed esce dal fondo)
quei signori in qualunque maniera, con la sciabola, con la spada, con la pistola! ... Ma quelle carogne non si battevano ... Ed eccolo lí, solo solo