Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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tornei salgono strade e strade e nell'aria pura si prevede  sotto  il cielo il mare. L'aria pura è appena segnata di nubi
antico crepuscolo ha tinto la piazza e le sue mura. E dura  sotto  il cielo che dura, estate rosea di più rosea estate.
l'edera che cela una campana: mentre, accanto, una fonte  sotto  una cupoletta getta acqua acqua ed acqua senza fretta,
sopra la cupoletta dove l'acqua zampilla senza fretta  sotto  lo sguardo cieco del savio imperatore romano.
i capelli vedresti una macchia di alopecia vibrare  sotto  la lampada, rósa da quello che fa nido nel corpo.
cercato altre volte di sorprendere un gesto  sotto  la superficie, e ogni volta quel gesto ci chiamava, anche
d'immobile luce. Taceva. Tu viva tacevi; le cose vivevano  sotto  i tuoi occhi (non pena non febbre non ombra) come un mare
mattino. Tu eri la vita e le cose. In te desti respiravamo  sotto  il cielo che ancora è in noi. Non pena non febbre allora,
pioggia e la tazzina del caffè (sulla tavola, in casa),  sotto  casa, vicino alla cancellata, un bambino si nasconde a una
ad uno, di volta in volta che il fatal becchino li mena via  sotto  il tappeto bruno: ché, di sera, al camino, li vo evocando e
e a qualche po' di odor di sepoltura, medito e scrivo  sotto  dettatura.
è unida e dolce come la sabbia di una cavità intatta,  sotto  il crepusculo. Non ci sono ricordi. Solo un susurro che è
rischiara il viso. Ogni giorno è un miracolo senza tempo,  sotto  il sole: una luce salsa l'impregna e un sapore di frutto
chissà, sarà stata una moto, è il secondo nei vicoli,  sotto  la segatura coperto per metà, e all'uscita da scuola
era nell'angolo delle sue rose, sulla strada tra i rovi  sotto  il sole, il foulard nero con i fiori rossi, vedi laggiù,
e il treno riprendeva affarmato il cammino, schiacciavo  sotto  i piedi la lontananza, non ti preoccupare, diceva, sapevo
si sporge dal muro che circonda il giardino. Di  sotto  due uomini le gridano di stare attenta. Ma si lascia cadere
visto prima. Perciò lui s'è messo a cantare a squarciagola  sotto  le finestre del vigliacco, fino a notte tarda. E quello ha
e ghitarre oh ardor di serenate! ... Dimmi, quanti morirono  sotto  tue lunghe occhiate? Ringraziane il pittore! La tua
in fuga forse ponea le armate ... dimmi quanti morirono  sotto  le tue pedate? Ringraziane il pittore! Se più non fugge il
cucine dopo le pingui caccie! ... Dimmi, quanti rnorirono  sotto  le tue focaccie? Ringraziane il pittore! La tua sembianza
gli armenti levar su voi le faccie? Dimmi, quanti morirono  sotto  le tue minaccie? Maledici al pittore! la tua sembianza
MADRE I bei vegliardi dallo scettro d'oro che per la neve,  sotto  il ciel sereno, sostar sommessi alla mia porta udìa, la
I bei vegliardi dallo scettro d'oro che per la neve,  sotto  il ciel sereno, sostar sommessi alla mia porta udìa, la
che la vostra pelle, e soltanto le fide anime amate che,  sotto  il velo delle forme belle, sanno i tesori che nel cor
qui gli uccelli, e pur fra questi sente vede gode sta  sotto  il vento a farsi vellicare sta sotto il sole a suggere il
sente vede gode sta sotto il vento a farsi vellicare sta  sotto  il sole a suggere il calore sta sotto il cielo sulla buona
a farsi vellicare sta sotto il sole a suggere il calore sta  sotto  il cielo sulla buona terra questo ch'io chiamo «io», ma
un momento al sole del mattino Le abbiamo sfiorite  sotto  il sole tra i rovi Le rose che non erano le nostre rose Le
camera. Lo stesso azzurro con le macchie scure delle piante  sotto  di sé, davanti a sé, nella nostra direzione quando siamo
una pioggia di stelle Da un fianco che piega e rovina  sotto  il colpo prestigioso In un mantello di sangue vellutato
mortale anelava il fuggente globo di Venere; e le montagne  sotto  il dì nascente parean di cenere. Era l'ora del sonno, e del
più nessuno da tanti anni, nella torre, come nel mio cuore.  Sotto  la polvere ancora, un odore appassito, indefinito,
capolin dal limo. Amo i rabeschi delle lumachelle che van  sotto  le stelle geografi notturni... Spesso in quei solchi tersi
la strada, cataste di legna  sotto  la neve. Di la dal villaggio, salendo, boschi con acque e
s'empìa di fiammelle - la negra città. Le serve ridevano di  sotto  alle porte; furtiva la Morte - salìa l'ospital. Curvavansi
o della fine, ma era solo un immenso lenzuolo bianco  sotto  cui dormivano bianche moltitudini, qua e là s'affacciavano
il sole entra dai vetri e tutti i movimenti del vento sono  sotto  controllo. Sto in bilico tra paura e sicurezza. Sto nella
corto il convento non gli dava ... di che fame dimagrava?  Sotto  il saio pien di tarlo, che animal ci ha posto il dente? Mal
" Eh, no, vedete, vivi, vivi li prendo! guardi - E tirò di  sotto  a un cencio nero tre colombi, due tordi e un capinero. -
 Sotto  colla bottiglia! La mia pugna somiglia a quella di Gesù,
e la precoce meta, se tu leggessi come noi: "Qui  sotto  dorme un poeta " . Settembre 1871
fini tratti traspare il sorriso di Cerere bionda: limpidi  sotto  la linea del sopra ciglio nero i chiari occhi grigi: la
mi guardava cogli occhi neri un po' tristi, attonita  sotto  l'ampio cappello di paglia. In tutti un raccoglimento
ancora la ragazzina e i suoi occhi conscii e tranquilli  sotto  il cappellone monacale. Sulle stoppie interminabili sempre
ella a lui: - Fuggiam da queste bolge alla nostra pendice;  sotto  il verde e l'azzurro il tempo volge lento e felice. Avrai
di cella, forse la tua facella lambendo a notte il suol, di  sotto  all'uscio immobile filtrando un po' d'argento, ne illuminò
organi, e il fumo degli incensi non alzerà quel libero  sotto  i sereni immensi; del bello eterno apostolo, prete della
sete, e dove spesso brillano gli occhiali di qualche prete,  sotto  il sagrato, e placidi vi stanno fra le campane e i cantici
. - Ed io rispondo: - Sirene, Sirene, tornate a sonnecchiar  sotto  il sagrato: siete il vin che mi ha roso e le cancrene che
non ti sanno di rosa come sa a me di ambrosia l'esser solo  sotto  un povero tetto; ma non soggetto tranne che al mio soffitto
tu puoi legger la lapide forbita, che uscir di vita  sotto  le spire del tuo corpo anelo; o bella donna che sembri uno
terra Itti e Senia i principi del mare sul suolo triste  sotto  il sole avaro Itti e Senia si risvegliaro. - Ebbero padre
del mare e credettero d'amare. E lontani dal loro mare  sotto  il pallido sole avaro per il dovere facile ed amaro
di non languire per godere le cose care. Nel tuo occhio  sotto  la pena arde ancora la fiamma selvaggia, abbandona la
l'ora in cui gli augelli accovacciati la testolina ascondon  sotto  l'ala; le lucciolette ricamano i prati, e canta a vespro la
e bruna restan le lunghe notti ad aspettar: ad aspettar  sotto  la fredda luna che il pan dell'indomani apporti il mar! Che
Del raccoglier le vele è sorto il grido; canta la ghiaia  sotto  ai remi impàri. E non lungi, fra i portici del cimitero, un
cortine sul letticciuolo, troverà un sorriso men scolorito  sotto  il biondo crine, e per gli effluvii del tuo dolce viso io
la neve, fulgida come l'astro e come l'aura lieve, vedea  sotto  le spire della sua danza folle insuperbirsi i petali,
e caro senso della nostra vita, che pur uniti e soli  sotto  il velo di parole comuni nascondiamo, d'atti comuni, con
per me. - Nel mare ondoso, sulla brulla costiera solitaria,  sotto  la forte quercia, a me vicina io t'ho sentita siccome nel
. . . . . . Perché, cretino e splendido mondo dei Filistei,  sotto  l'arcano incendio fremevi, e intorno a lei? Perché prigione
perduto e le brughiere; incertamente le sembianze nere  sotto  il ciel sconsolato osserva il viaggiator dallo sportello, e
pei colli un angolo non trovi dove sognar non visto. E  sotto  a tanto azzurro e a tanto verde (Dio! come i canti miei
anelava l'adolescente Aprile vento estivo ha dispersi,  sotto  le fronde si matura il frutto e il bifolco gioisce. Ahi, la
vostre schiere? L'anima è un mar di note onnipossenti, e  sotto  i baci del licor di Chio, forti ho le braccia, e l'ali al
solitaria a varcar nuove onde, e senza fine nuovi confini  sotto  nuove stelle fingere all'occhio fisso all'orizzonte, dove
Sola sul dorso del mare nel mezzo del cerchio lontano sta  sotto  il ciel meridiano la nave a galleggiare
fianco a Marini, Manzoni inconsapevole sostiene Niccolini ;  sotto  que' vetri sparvero gelosie di mestiere, e vivono in
dice dove, e di che tempre nuove, fia de' risorti il dì? -  Sotto  i vetri i libri altercano e di pagine è un fruscìo, qual di