dello stesso libro avea riconosciuto dover esserci una | sostanza | superiore a quelle che sono costituite da natura, e questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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degli enti, ma essere universale, e la scienza di questa | sostanza | esser la prima di tutte le scienze, e universale, e trattar |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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causa. Questo primo motore deve essere una sostanza, chè la | sostanza | è la prima delle cose, l' altre tutte riferendosi alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è la prima delle cose, l' altre tutte riferendosi alla | sostanza | e supponendola prima di sè (2). La qual sostanza deve |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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alla sostanza e supponendola prima di sè (2). La qual | sostanza | deve essere anche continuamente in atto, anzi la sua natura |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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attivo che si chiama natura (5). Essendoci dunque una prima | sostanza | immateriale fuori della natura, prima causa motrice, e |
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come dice. E se la intellezione è l' atto, perciò è la | sostanza | prima, cioè il primo intelligibile. L' intellezione per sè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è il primo intelligibile per sè, onde la prima ed eterna | sostanza | « « è intellezione d' un intelligibile che è la stessa |
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che è la stessa intellezione » » [...OMISSIS...] Nella | sostanza | prima dunque e tutta atto, conviene che queste cose si |
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di queste cose subiettivo, pensò, come sembra, che se la | sostanza | suprema ed ottima conoscesse le cose più vili si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non vide altra via se non stabilire che l' oggetto della | sostanza | ottima debba esser l' ottimo, e null' altro che l' ottimo. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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essere l' oggetto ottimo di sè stessa: e dall' ottima | sostanza | così formata venne da Aristotele escluso il conoscimento |
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stessa considerata, come d' unica cosa, come d' una prima | sostanza | realmente singolare (benchè la stessa prima e singolare |
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realmente singolare (benchè la stessa prima e singolare | sostanza | egli senz' accorgersi la faccia poi universale), di cui l' |
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pensiero Aristotelico sciolto dalle pastoie? A questo: « La | sostanza | possibile (o universale) non può stare senza la |
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essere necessariamente un predicato . Distinse dunque la | sostanza | prima dalla sostanza seconda , e volle che la prima non si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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un predicato . Distinse dunque la sostanza prima dalla | sostanza | seconda , e volle che la prima non si predicasse d' alcun |
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chiaramente il singolare reale dall' universale, la | sostanza | reale dalla sostanza ideale che si predica di quella. Ma |
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singolare reale dall' universale, la sostanza reale dalla | sostanza | ideale che si predica di quella. Ma questa distinzione gli |
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la prova. Nel VII de' « Metafisici » dopo aver detto che la | sostanza | prima è quella che non si predica d' altro, trova |
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questa proprietà, e finisce col conchiudere che « « la | sostanza | si predica della materia, della sostanza poi tutte l' altre |
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che « « la sostanza si predica della materia, della | sostanza | poi tutte l' altre cose » », [...OMISSIS...] . Quella |
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poi tutte l' altre cose » », [...OMISSIS...] . Quella | sostanza | dunque che prima non si predicava di nulla, ora si predica |
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confusione del reale e dell' ideale? Poichè o parla d' una | sostanza | reale , e in tal caso non si predica certamente nè della |
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nè della materia, nè di cosa alcuna: ovvero parla d' una | sostanza | ideale , e questa d' altro non si predica che della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ideale , e questa d' altro non si predica che della | sostanza | reale . Come dunque si può dire che la sostanza si predichi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che della sostanza reale . Come dunque si può dire che la | sostanza | si predichi della materia? Evidentemente questo non ha |
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Evidentemente questo non ha luogo se non intendendo, per | sostanza | , talune forme aventi un nome sostanziale, ma che veramente |
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questa materia è aceto ». Ma in tal modo « il predicarsi la | sostanza | della materia », vale ugualmente nell' ordine reale e nell' |
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vino e d' aceto »è lo stesso che predicarsi « l' idea della | sostanza | determinata », del vino e dell' aceto, cioè della sostanza |
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sostanza determinata », del vino e dell' aceto, cioè della | sostanza | reale. Ogni subietto dunque ed ogni singolare, secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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così formalmente e astrattamente, che cessa d' essere una | sostanza | singolare. Di che è prova manifesta questa, che, come |
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esse. Dice dunque che nella serie degli intelligibili la | sostanza | è la prima, [...OMISSIS...] (1), e che delle sostanze è |
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può dire del concetto dell' ordine che non è certamente una | sostanza | individua , la quale è per Aristotele la prima di tutte le |
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non è un solo, ma più. Dipende dunque tutto il resto dalla | sostanza | pura, ma, come queste sostanze pure sono molte, neppur |
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considerazione appartengono le tre prime categorie, la | sostanza | , il quale e il quanto ; 2 le relazioni di più enti o |
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relazioni . Le tre prime poi si riducono a due, cioè alla | sostanza | ed all' accidente ; chè il quale e il quanto sono classi |
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Aristoteliche si riassumono in tre sommi generi, la | sostanza | , l' accidente e la relazione . Le specie adunque hanno |
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una potenzialità ad atti, ossia a specie diverse, perciò la | sostanza | varia secondo gli enti specificamente diversi, e non è una |
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analogici di specie, vide che l' accidente dipende dalla | sostanza | , sicchè quello non si può concepir senza questa, e questa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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prima delle entità e anteriore di concetto fosse la | sostanza | . Ma questa sostanza, come dicevamo, non è che una classe |
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una classificazione di questi enti, per vedere quale | sostanza | fosse la prima. Gli enti dunque secondo questo rispetto |
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poichè 1 può essere la forma ultimata solo rispetto alla | sostanza | qual è l' anima umana, che dicesi entelechia , perchè è per |
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quale va filosofando. Egli vuole che si parta sempre dalla | sostanza | individua , e che tutto si riferisca a questa, come quella |
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tratteniamo. Aristotele suppone che ci sia passaggio da una | sostanza | all' altra. La sua maniera di ragionare degli enti con |
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(5). Ma questa mente in atto, secondo Aristotele, è una | sostanza | da sè, che avviene all' animale, e che non si corrompe, |
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la divina natura . E veramente, cercando qual sia « « la | sostanza | sempiterna e immobile » » e riferendo le altre opinioni, |
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che non si produce, che solo si vede o non si vede: e che è | sostanza | singolare ed ultimata. E veramente la ragione, per la quale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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considera l' idea o specie, cioè in sè stessa come | sostanza | sussistente, e come universale partecipabile. Poichè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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della prima filosofia, da una parte dice che è la prima | sostanza | separabile e per sè sussistente, dall' altra dice che è l' |
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, cioè ai Platonici, che ci debba essere un' eterna | sostanza | e separabile, non potendo esserci senz' essa l' ordine nel |
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esserci senz' essa l' ordine nel mondo (1) e che questa | sostanza | sia l' essere e l' uno, che sono, pare, i principŒ |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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si costruiscano e concepiscano come quiddità determinata e | sostanza | compiuta [...OMISSIS...] (2). Ma qui si fa egli stesso l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dice, supponiamo che l' ente e l' uno sia una quiddità e | sostanza | determinata (3), in tal caso s' avrebbe l' assurda |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non è già che l' essere , a cui si riduce l' uno, sia una | sostanza | separata ed eterna, ma che tale sia l' essere come |
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Che la prima filosofia tratti intorno all' Ente separabile, | sostanza | prima e singolare, Bene, Dio (1); 2 Che ogni scienza ed |
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L' essenza sostanziale invece non si predica che della | sostanza | singolare. Di più, tra le sostanze stesse che partecipano |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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a questo, ma riduce questo all' ente separabile, come a | sostanza | compiuta. Che se il filosofo col suo pensiero si fermasse |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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non sarebbe ancora giunto all' ultima e più ultimata | sostanza | e specie, e però non avrebbe la prima scienza (2). Non si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Aristotele nega assolutamente, che ciò che è predicato, sia | sostanza | ed oggetto della prima scienza? Ritorna qui quello che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sussiste da sè separato da ogni passione, e quest' è Dio | sostanza | suprema e singolare, l' altro poi è la specie comunissima |
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l' altre sostanze, non ammette se non due modi, cioè: 1 la | sostanza | singolare , 2 la specie sostanziale , che non esiste |
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, che non esiste separata da quella, e da sè come | sostanza | compiuta, ma solo separata di ragione e così esistente |
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che ammetta tre modi: 1 l' essere che esiste separato come | sostanza | compiuta, e questo è Dio; 2 l' essere comunissimo , che è |
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essere della cosa di cui esso si predica è reale o ideale, | sostanza | o accidente, assoluto o relativo; perchè l' essere |
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la predicazione. Quindi se l' essere si predica d' una | sostanza | reale e compiuta, egli stesso dopo la predicazione è |
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reale e compiuta, egli stesso dopo la predicazione è | sostanza | reale e compiuta. Ma se si predica di cosa accidentale e |
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sia ente compiuto , conviene che sia predicato della | sostanza | reale ; e tuttavia non è meno vero che avanti la |
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intellezioni: le specie che appartengono al genere della | sostanza | precedono alle altre in dignità per una maggiore attualità: |
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dalle sostanze singolari. Da questi universali esclude la | sostanza | in atto, poichè la sostanza collocata nel primo luogo tra |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Da questi universali esclude la sostanza in atto, poichè la | sostanza | collocata nel primo luogo tra le categorie è la sostanza in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la sostanza collocata nel primo luogo tra le categorie è la | sostanza | in potenza, ed è anch' essa una certa qualità, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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chiama generazione , e che riguarda la produzione d' una | sostanza | nova: ella si distingue dalle altre tre maniere di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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della natura, che non può esser prodotta una nova | sostanza | , se non esiste già prima una sostanza della medesima |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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prodotta una nova sostanza , se non esiste già prima una | sostanza | della medesima specie in atto; laddove gli accidenti nuovi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Questo filosofo accorda veramente ai corpi la condizione di | sostanza | realmente individua (1), ma nello stesso tempo sente la |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mente, ossia l' intellezione sia, secondo Aristotele, una | sostanza | da sè, senza abbisognare d' altro subietto, e in essa tutti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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specie astratta . Questi tre modi dell' individuo, che è la | sostanza | prima d' Aristotele «protai usiai» (2) si permutano ne' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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altra, conviene vedere se sia sostanza. Per vedere se sia | sostanza | conviene conoscere i caratteri proprŒ della sostanza. |
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della sostanza. Questi caratteri sono i seguenti: 1 La | sostanza | (2) non si predica di alcun subietto, nè inesiste in alcun |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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indivisibile, una di numero, [...OMISSIS...] . 3 Laonde la | sostanza | è sempre questo chè determinato [...OMISSIS...] (4). 4 Le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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specie (1), è anche in altre cose come nel quanto. 5 Una | sostanza | non è più o meno sostanza d' un' altra. 6 La sostanza non è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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altre cose come nel quanto. 5 Una sostanza non è più o meno | sostanza | d' un' altra. 6 La sostanza non è capace di più e meno, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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5 Una sostanza non è più o meno sostanza d' un' altra. 6 La | sostanza | non è capace di più e meno, cioè quello che essa è non si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ricorrere alla prima causa motrice, ch' egli riconosce per | sostanza | prima, allora la rende immutabile, e non punto suscettiva |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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Stabiliti dunque questi caratteri costitutivi della | sostanza | e posto per principio che non può esistere per sè, se non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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posto per principio che non può esistere per sè, se non la | sostanza | (4), egli si fa a combattere le idee di Platone, in quanto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ancora che possono esistere cotesti caratteri della | sostanza | in una prima causa motrice, e in una prima causa finale |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ella conosce se stessa, ed è in atto e separata » », cioè | sostanza | prima (2). Di qui dunque procede, che i generi, che si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tra le cose « « separate di ragione e le cose separate di | sostanza | o di grandezza »(2) ». Una cosa separata solamente di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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potenza corporea che l' ha prodotta, ma essa stessa è in sè | sostanza | singolare, e però opera con qualche sua attività |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il tempo che ne consegue, addimandano un' operante cioè una | sostanza | in continuo eterno moto. Ma se c' è un eterno moto, dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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o eligibile (1). Conviene dunque che ci sia una | sostanza | prima dell' intelligibile, e semplice e in atto immanente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e dominante in un composto costituisce la forma e la | sostanza | del medesimo (2). E questo è forse l' unico, o certo uno |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la cosa dall' altro verso e consideriamo la mente come una | sostanza | separata e per sè sussistente che, essendo Dio, inesista |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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di cozzo in un' altra sentenza d' Aristotele, cioè che una | sostanza | non possa essere composta da più sostanze in atto; sentenza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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tal caso più sostanze in atto entrerebbero a comporre una | sostanza | sola (2). L' argomento si può rivolgere con più efficacia |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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con più efficacia contro di lui, se pur vuole, che la | sostanza | divina entri in composizione col corpo e coll' anima dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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composizione col corpo e coll' anima dell' uomo, rimanendo | sostanza | in atto, essendo la vita della mente separata e da sè, come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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un' idea di Platone, ma senza trovare più una | sostanza | o mente reale in cui risieda, perchè specie comune alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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e però le colloca al di là dell' ultimo cielo, quasi una | sostanza | che fascia il mondo (3). E certamente niuna figura più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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determinato (5) è ad un tempo e in primo luogo la prima | sostanza | separata, e così costituisce il punto a cui l' universo è |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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come gli oggetti matematici, ma di fatto; questo è Dio: è | sostanza | singolare, [...OMISSIS...] ; e l' onorabilissimo tra gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' ente come ente, come un' altra natura diversa, e questa | sostanza | separata dagli enti composti di materia e di forma, ci deve |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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prima categoria, quella della sostanza, dice che il bene | sostanza | « « è la Mente e Dio » », [...OMISSIS...] (3), dove prende |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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il bene è l' ente come appetibile, e questo in quant' è | sostanza | è Dio, e la Mente. L' essere dunque non già indeterminato, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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sotto il qual aspetto sarebbe materia (4), ma come | sostanza | prima è la Mente, o Dio. Questa certamente non ha soltanto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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l' altra, la terrestre, corruttibile, la terza è la | sostanza | immobile: le due prime sono l' oggetto della fisica perchè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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senso obiettivo. Poichè a quella scienza che tratta della | sostanza | immobile, cioè della mente, altrove attribuisce per oggetto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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se medesima (3), quando le altre specie non sono che per la | sostanza | e però hanno un' esistenza accidentale che talora |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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i principŒ degli enti, universali o singolari? (4). Tale in | sostanza | è la difficoltà che Aristotele chiama « « difficilissima di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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mente separata e la natura consisteva nell' esser ella | sostanza | per priorità, e per posteriorità così chiamarsi la mente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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asseriscono consistere la perfezione, facendosi ogni | sostanza | dai contrari » ». Ma che ci sieno dei principŒ materiali |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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ma non è mica vero perciò, che l' atto dell' occhio sia la | sostanza | luminosa: qualora almeno non si volesse tornare a quegli |
Gioberti e il panteismo -
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di vedere tutte queste cose nella loro idea? Non solo la | sostanza | dunque dell' uomo io posso contemplar nell' idea che gli |
Gioberti e il panteismo -
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di valore; perchè questo è divisibile anche quando la | sostanza | materiale è semplice. Ma lasciando anco da parte tutti gli |
Gioberti e il panteismo -
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loro dalle loro quantità . Due cose, che in quanto alla | sostanza | sono identiche, differiscono di quantità: così l' acqua di |
Gioberti e il panteismo -
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principio senza che tuttavia s' immedesimi con esso; una | sostanza | può stare in un' altra sostanza: egli è questo il fatto. Si |
Gioberti e il panteismo -
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agente è sostanza. Se dunque nel nostro sentimento cade una | sostanza | straniera, il sentimento dee sentirla, sperimentandone l' |
Gioberti e il panteismo -
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ne trova le differenze, distingue il proprio dal comune, la | sostanza | dall' accidente; analizza e sintesizza; applica l' |
Gioberti e il panteismo -
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della parola essenza dal significato della parola | sostanza | . Consultiamo su di ciò l' uso comune, che è la sola |
Gioberti e il panteismo -
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più negative che non sieno gli astratti che sono generi di | sostanza | o di qualità o di quantità; e gli astratti che sono generi, |
Gioberti e il panteismo -
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Ora di due qualità contrarie un subietto solo, una | sostanza | sola, non può averne che una, pel principio di |
Gioberti e il panteismo -
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cose reali, è lo stesso che fare Iddio l' essere reale e la | sostanza | di tutte le cose, se ciò sarà provato una volta, dico, non |
Gioberti e il panteismo -
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indivisibile, oggetto del nostro intuito, il quale è la | sostanza | delle cose, ed è Dio stesso. Risovvenitevi del Capo IV |
Gioberti e il panteismo -
|
e diretto, il quale ci rivela non la sola corteccia, ma la | sostanza | delle cose. Ora l' oggetto di quest' intuito, come oggetto |
Gioberti e il panteismo -
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ci si rivela è « « non solo la corteccia, ma ben anco la | sostanza | delle cose ». » Or pel principio che due cose eguali a una |
Gioberti e il panteismo -
|
che Iddio è « « non solo la corteccia, ma ben anco la | sostanza | delle cose ». » Non siamo noi nella sostanza universale |
Gioberti e il panteismo -
|
ma ben anco la sostanza delle cose ». » Non siamo noi nella | sostanza | universale dello Spinoza? se non anco più in là, giacchè |
Gioberti e il panteismo -
|
la materia delle forze finite che egli fa sinonimo alla | sostanza | delle cose create . Udiamolo attentamente. [...OMISSIS...] |
Gioberti e il panteismo -
|
e più compiuto. Perocchè l' emanatista fa, è vero, che la | sostanza | di Dio sia quella stessa delle sue fatture, ma alla fine, |
Gioberti e il panteismo -
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mica in Dio nè quanto alla loro forma, nè quanto alla loro | sostanza | materiale, [...OMISSIS...] . Ora di che cosa trattiam noi? |
Gioberti e il panteismo -
|
di spiegare unicamente come noi percepiamo la stessa | sostanza | materiale del corpo, e come noi stessi veniamo in |
Gioberti e il panteismo -
|
con questa sostanza. Ora il corpo, in quanto è | sostanza | materiale, non si trova in Dio, nè nell' atto creativo che |
Gioberti e il panteismo -
|
in Filosofia. Onde o convien dire che noi non percepiamo la | sostanza | materiale de' corpi, il che sarebbe un negare il fatto più |
Gioberti e il panteismo -
|
ed il Gioberti stesso nol nega parlando anch' egli di | sostanza | contingente e di materia; ovvero, volendo sostenere che noi |
Gioberti e il panteismo -
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giacchè è giocoforza che collochiamo in Dio la stessa | sostanza | e materia corporea; e poichè tutto ciò che è in Dio è Dio; |
Gioberti e il panteismo -
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perfettamente, ma non potremmo percepire la materiale | sostanza | dei corpi, nè alcuna creatura nel suo essere proprio e |
Gioberti e il panteismo -
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espressione; e pure essi fecero il mondo della stessa | sostanza | di Dio (1). Egli dichiara che Iddio è l' oggetto del sapere |
Gioberti e il panteismo -
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se le creature insiedono in Dio, come possono essere una | sostanza | da lui diversa? Perocchè qui non si tratta dell' insidenza |
Gioberti e il panteismo -
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concretezza e la individualità nascono le creature. Ma la | sostanza | è ella unica, o sono più sostanze? Questo è quello che noi |
Gioberti e il panteismo -
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da una parte un sistema intero da cui risulta che la | sostanza | è unica; ed abbiamo dall' altra una frase sfuggevole, |
Gioberti e il panteismo -
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perchè le creature in tal supposto, lasciano a Dio tutta la | sostanza | e esse non sono che sue proprietà. Infatti il Gioberti dà |
Gioberti e il panteismo -
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Gioberti dice che l' idea diretta e la riflessa hanno NELLA | SOSTANZA | un oggetto medesimo: la sostanza dunque è unica. 2 Che |
Gioberti e il panteismo -
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e la riflessa hanno NELLA SOSTANZA un oggetto medesimo: la | sostanza | dunque è unica. 2 Che quest' oggetto sostanzialmente il |
Gioberti e il panteismo -
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che s' immedesima collo spirito umano, sono nella | SOSTANZA | il medesimo oggetto, e differiscono nel modo; perchè è la |
Gioberti e il panteismo -
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l' oggetto dell' intuito e quello della riflessione è nella | sostanza | il medesimo, come poi dite che differisce nella forma? in |
Gioberti e il panteismo -
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contingenti non differisce, secondo il nostro Filosofo, di | sostanza | dall' ordine assoluto, ossia dall' Ente, che è il Dio del |
Gioberti e il panteismo -
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assoluto, ossia dall' Ente, che è il Dio del Gioberti. La | sostanza | dunque di Dio e delle creature è la medesima; la diversità |
Gioberti e il panteismo -
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signori; voi paragonate questo sistema a quello dell' unica | sostanza | di Spinosa, e ditemi che ci trovate di diverso, se non |
Gioberti e il panteismo -
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che modale; perchè la riflessione e l' intuito hanno nella | sostanza | il medesimo oggetto . E la ragione che di ciò dà il |
Gioberti e il panteismo -
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d' immedesimarsi colla causa seconda: ma lo chiami ancora | sostanza | prima, chiamando le creature sostanze seconde, con che |
Gioberti e il panteismo -
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egli descrive l' attinenza delle sostanze seconde alla | sostanza | prima, come si descriverebbe appunto l' attinenza degli |
Gioberti e il panteismo -
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si descriverebbe appunto l' attinenza degli accidenti alla | sostanza | che li regge e sostiene. Così Iddio diviene sostanza delle |
Gioberti e il panteismo -
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alla sostanza che li regge e sostiene. Così Iddio diviene | sostanza | delle sostanze, e queste acquistano natura di accidenti di |
Gioberti e il panteismo -
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vedemmo, identico l' ideale ed il reale, identico nella | sostanza | è ciò che dà l' intuito e ciò che dà la riflessione, |
Gioberti e il panteismo -
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di Dio e Dio stesso nella creatura (rimanendo quell' idea e | sostanza | divina numericamente la stessa), di quel Dio che come |
Gioberti e il panteismo -
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divina numericamente la stessa), di quel Dio che come | sostanza | informa, sostiene e regge le cose create, a quel modo che |
Gioberti e il panteismo -
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sig. Gioberti un intuito appartenente alla causa ed alla | sostanza | prima, cioè alla mente divina, e quest' intuito divino ed |
Gioberti e il panteismo -
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più l' atto contingente dell' idea, e l' idea essendo la | sostanza | stessa di Dio, quindi ogni cosa è la sostanza di Dio, più |
Gioberti e il panteismo -
|
essendo la sostanza stessa di Dio, quindi ogni cosa è la | sostanza | di Dio, più l' atto contingente di questa sostanza: così |
Gioberti e il panteismo -
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più l' atto contingente di questa sostanza: così Iddio è la | sostanza | prima, e il suo atto contingente sono le sostanze seconde |
Gioberti e il panteismo -
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è una mera modalità. Onde, spiegando che cosa intenda per | sostanza | seconda, egli l' aveva definita [...OMISSIS...] . Con che |
Gioberti e il panteismo -
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. Con che nulla si crea veramente, poichè la stessa | sostanza | che esisteva prima in un modo, comincia ad esistere in un |
Gioberti e il panteismo -
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l' intuito e la riflessione convengono insieme « « NELLA | SOSTANZA | del loro oggetto » », giusta la dottrina del nostro |
Gioberti e il panteismo -
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intuito sono idee, e perciò hanno la divina natura, e nella | sostanza | s' identificano perfettamente. La loro intelligibilità |
Gioberti e il panteismo -
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ma solo nel modo. Se dunque il soggetto uomo è una | sostanza | seconda che non si trova che nell' oggetto della |
Gioberti e il panteismo -
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e se l' oggetto della riflessione non differisce di | sostanza | dall' oggetto ideale dell' intuito, che è la sostanza |
Gioberti e il panteismo -
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di sostanza dall' oggetto ideale dell' intuito, che è la | sostanza | prima; convien dire che le sostanze seconde non |
Gioberti e il panteismo -
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che egli cava dal nulla la cosa stessa, la materia o | sostanza | e la forma, come insegna la Chiesa cristiana cattolica. Ma |
Gioberti e il panteismo -
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nella sua individuazione; onde l' idea generale si chiama | sostanza | prima, e l' idea generale nella sua individuazione si |
Gioberti e il panteismo -
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Gioberti nondimeno trova assai utile di chiamare Iddio | sostanza | prima e le creature sostanze seconde): Iddio è l' oggetto |
Gioberti e il panteismo -
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la questione del panteismo è sempre quella di sapere se la | sostanza | di Dio e quella delle creature è una e la stessa, o diversa |
Gioberti e il panteismo -
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e infinitamente diversa. Se la radice del Gioberti è di | sostanza | diversa affatto dalla sostanza delle due piante che si |
Gioberti e il panteismo -
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la radice del Gioberti è di sostanza diversa affatto dalla | sostanza | delle due piante che si fanno nascer da essa (la generalità |
Gioberti e il panteismo -
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adopera non saranno più che frasi poco esatte; ma se la | sostanza | della radice di quelle piante è identica, il panteismo sarà |
Gioberti e il panteismo -
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perchè in tal sistema non solo la radice è della stessa | sostanza | dell' albero, ma anzi ella si trasfonde nell' albero |
Gioberti e il panteismo -
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retto e sostenuto; laddove se la radice fosse di | sostanza | totalmente diversa, non vi sarebbe bisogno alcuno di |
Gioberti e il panteismo -
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la radice per percepire i rami della pianta, perchè una | sostanza | è ciò appunto che si concepisce dalla mente senza ricorrere |
Gioberti e il panteismo -
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non credete, che dicendo « è questo corpo », si affermi una | sostanza | morta? Certamente. Ma siete ingannati: il corpo che s' |
Gioberti e il panteismo -
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diceva, che al composto appartiene massimamente l' esser | sostanza | (1), sentenza che Aristotele ripete come sua propria (2), |
Sulle categorie e la dialettica -
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cui chiama anche « generi dell' ente », divide l' ente in | sostanza | e accidente , i quali son due elementi di cui si compongono |
Sulle categorie e la dialettica -
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ente: e quest' è l' ente del Sofista, che risponde alla | sostanza | o al supposito d' Aristotele. Ma l' altre cose che si |
Sulle categorie e la dialettica -
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quest' ordine di cose si debba considerare come un' altra | sostanza | o ipostasi. E lo stesso dice dell' Anima rispetto alla |
Sulle categorie e la dialettica -
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tutto, ora una qualità per una sostanza, e viceversa una | sostanza | per una qualità, ora il contenente pel contenuto, ora un |
Sulle categorie e la dialettica -
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come a ragion d' esempio nel vocabolo ente applicato alla | sostanza | ed all' accidente; nel secondo caso i due oggetti, |
Sulle categorie e la dialettica -
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senso composto, nel qual caso può il predicato essere una | sostanza | o un subietto reale, come: « chi ride è uomo »; e dicesi |
Sulle categorie e la dialettica -
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alle Categorie. L' ente singolare e sussistente, cioè la | sostanza | prima, è triplice: 1 l' una sensibile e corruttibile; 2 la |
Sulle categorie e la dialettica -
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che riguarda la sostanza. Primieramente dunque la | sostanza | è il primo, come dicevamo, della filosofia aristotelica, |
Sulle categorie e la dialettica -
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il primo filosofico d' Aristotele, non è l' idea di | sostanza | (essenza sostanziale), nè pur l' idea piena; ma la stessa |
Sulle categorie e la dialettica -
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(essenza sostanziale), nè pur l' idea piena; ma la stessa | sostanza | reale. Questo suo concetto il dichiara, tra gli altri |
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luoghi, nel libro delle « Categorie », dove parla della | sostanza | (4). [...OMISSIS...] Non poteva designarsi in un modo più |
Sulle categorie e la dialettica -
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Non poteva designarsi in un modo più preciso la | sostanza | individua e reale; perchè, essendo questa il subietto reale |
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altro non sarebbe che una logomachia assurda. Questa | sostanza | dunque, ovvero «usia» prima , non può essere la sostanza |
Sulle categorie e la dialettica -
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sostanza dunque, ovvero «usia» prima , non può essere la | sostanza | categorica, perchè le « Categorie » sono i sommi |
Sulle categorie e la dialettica -
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» sono i sommi predicabili (1). Appresso, di quella | sostanza | che appartiene alle Categorie, e che è l' idea o specie di |
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soggiunge così: [...OMISSIS...] . Non dunque la | sostanza | reale, ma le specie e i generi della sostanza, dette da noi |
Sulle categorie e la dialettica -
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alla categoria aristotelica della sostanza; dappoichè la | sostanza | categorica, come l' altre categorie sono comuni , dicendo |
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sono comuni , dicendo Aristotele, che « « fuori della | sostanza | e dell' altre cose che si predicano, niente v' ha di comune |
Sulle categorie e la dialettica -
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2 agli accidenti distribuiti in nove classi (1). Ora la | sostanza | è un vocabolo che nomina l' ente con una relazione agli |
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e questa relazione è un ente razionale. Di più la parola | sostanza | divide l' ente da' suoi accidenti. Ma questa divisione e |
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ci sia distinzione, non vi ha separazione, cioè non c' è | sostanza | (propriamente detta) divisa dagli accidenti, nè ci hanno |
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nè ci hanno accidenti divisi dalla sostanza; ma la | sostanza | e gli accidenti formano un ente solo perfetto. Nei dieci |
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che spettano alla condizione dell' ente razionale. Insomma | sostanza | ed accidente si possono dire elementi dell' ente finito, ma |
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aristoteliche rimane escluso l' ente assoluto . La parola | sostanza | , involgendo una relazione coll' accidente, non si può in |
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unificano nel Verbo. Epperò nè pure è vero che vediamo la | sostanza | divina, o le idee nostre quali sono nella divina sostanza. |
Sulle categorie e la dialettica -
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la quale suppone antecedentemente la sostanza, e una | sostanza | reale, e di più una sostanza determinata, cioè quella che |
Sulle categorie e la dialettica -
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la sostanza, e una sostanza reale, e di più una | sostanza | determinata, cioè quella che riceve il più e il meno. S' |
Sulle categorie e la dialettica -
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soggetto; Dunque egli non esiste che come tale, cioè come | sostanza | ». Ora il Kant dice che questa conclusione è dedotta per |
Sulle categorie e la dialettica -
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una definizione legittima, e non già arbitraria, della | sostanza | «( Psicol. , p. 104) ». Dopo aver dunque Kant preteso di |
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una antinomia. La seconda tesi si è: « « che ogni | sostanza | composta è composta di semplici, e non esistono che |
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ad uno , egli è chiaro e non bisognevole di prova, che ogni | sostanza | composta è composta di semplici, perchè questa proposizione |
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s' intende privo di estensione , in tal caso non ogni | sostanza | composta è composta di semplici, ma di parti estese. Così |
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estesi. Onde questa maniera di composizione risulta da una | sostanza | semplice (inestesa) con una sostanza non semplice (estesa e |
Sulle categorie e la dialettica -
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risulta da una sostanza semplice (inestesa) con una | sostanza | non semplice (estesa e composta di estesi). Onde in questo |
Sulle categorie e la dialettica -
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ma sarà finta e illusoria. A questa difficoltà Kant in | sostanza | risponde consigliando la ragione a rinunziare a questa sua |
Sulle categorie e la dialettica -
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si può concepire più perfetto. [...OMISSIS...] Questo è in | sostanza | uno degli argomenti da noi usati per provare che tutti i |
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all' incontro confuse questa produzione accidentale colla | sostanza | dell' uomo, e suppose che l' uomo non fosse prima che |
Sulle categorie e la dialettica -
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e però non pone la propria sostanza: ma nella propria | sostanza | pone un accidente coll' atto del conoscere. Quando poi si è |
Sulle categorie e la dialettica -
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il mondo. Tanto è lungi che l' uomo possa nulla sulla | sostanza | del mondo, ch' egli non può levare nè aggiungere al mondo |
Sulle categorie e la dialettica -
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anzi il potere dell' uomo è limitatissimo, non solo sulla | sostanza | materiale, ma ben anche a modificarla; sicchè le |
Sulle categorie e la dialettica -
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essere dell' uomo con ciò che è assoluto , ragionando in | sostanza | così: « L' atto dell' esistere umano è il primo di tutti |
Sulle categorie e la dialettica -
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le categorie dalla filosofia come inesplicabili; il che in | sostanza | aveano fatto pure i suoi maestri. Non potendosi però negare |
Sulle categorie e la dialettica -
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fichtiana una mera fenomenologia del pensare. Era in | sostanza | la critica stessa che gli avea fatta Schelling. Questi |
Sulle categorie e la dialettica -
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suggerito la filosofia di Kant; e Schelling ed Hegel in | sostanza | non fecero che un tentativo di svolgere quel principio più |
Sulle categorie e la dialettica -
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supponga esistere nulla di diverso da sè. Questa critica in | sostanza | era quella stessa che aveva fatta Schelling al suo maestro, |
Sulle categorie e la dialettica -
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che dicesse che il nero è bianco, o che l' accidente è | sostanza | (3). L' idea pura adunque non contiene nulla di reale , |
Sulle categorie e la dialettica -
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cui restringe poi ad una sola. Per sè, al suo parere, la | sostanza | è la causa in quanto esiste, e la causa è la sostanza in |
Sulle categorie e la dialettica -
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la sostanza è la causa in quanto esiste, e la causa è la | sostanza | in quanto opera: sicchè sostanza e causa differiscono come |
Sulle categorie e la dialettica -
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esiste, e la causa è la sostanza in quanto opera: sicchè | sostanza | e causa differiscono come due rispetti sotto cui si |
Sulle categorie e la dialettica -
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nè quella di tempo, si può ridurre menomamente a idee di | sostanza | e di causa; come nè tampoco vi si possono ridurre le altre |
Sulle categorie e la dialettica -
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sono sostanze, ma modi di alcune sostanze, non di tutte (la | sostanza | assoluta, cioè Dio, non avendo nè quantità, nè qualità, a |
Sulle categorie e la dialettica -
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loro, e però non si può ridurre, nè pur essa, alle idee di | sostanza | o di causa. Il signor Cousin adunque non procede in questo |
Sulle categorie e la dialettica -
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accuratamente quali sieno le differenze tra il concetto di | sostanza | e i concetti delle categorie kantiane, le quali differenze |
Sulle categorie e la dialettica -
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lascia ridurre a quella. In secondo luogo nei concetti di | sostanza | e di causa non si contengono i concetti dei modi delle |
Sulle categorie e la dialettica -
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aggiungervi la categoria dei modi; dividendosi l' ente in | sostanza | e modi della sostanza. Ma la divisione non quadrerebbe |
Sulle categorie e la dialettica -
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collocare l' Essere Supremo: non nella categoria di | sostanza | in opposizione a' suoi modi, perocchè la natura divina è |
Sulle categorie e la dialettica -
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perocchè in Dio non v' hanno modi realmente distinti dalla | sostanza | medesima. In terzo luogo è un errore fondamentale il dire |
Sulle categorie e la dialettica -
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è un errore fondamentale il dire che tra il concetto di | sostanza | e quello di causa non passa reale differenza. Il quale |
Sulle categorie e la dialettica -
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stanno queste cose. La quale osservazione ci dà, che la | sostanza | è il principio, il soggetto, e, se si vuole, anche la causa |
Sulle categorie e la dialettica -
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modi; che non hanno lui per soggetto; e sono o un' altra | sostanza | o modi d' un' altra sostanza (1). Pretende dunque questo |
Sulle categorie e la dialettica -
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soggetto; e sono o un' altra sostanza o modi d' un' altra | sostanza | (1). Pretende dunque questo filosofo di ridurre ad unità le |
Sulle categorie e la dialettica -
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di ridurre ad unità le categorie di Kant, cioè all' idea di | sostanza | ch' egli identifica con quella di causa: il che non è |
Sulle categorie e la dialettica -
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a classificare i modi delle sostanze, dove ragiona della | sostanza | per sè: di Dio. Ma disavvedutamente avviluppandosi in |
Sulle categorie e la dialettica -
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il Verbo è la stessa natura, e, se si vuole usare la parola | sostanza | , la stessa sostanza divina, che giova meglio dirsi |
Sulle categorie e la dialettica -
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natura, e, se si vuole usare la parola sostanza , la stessa | sostanza | divina, che giova meglio dirsi sovrasostanza. Quanto poi al |
Sulle categorie e la dialettica -
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è, non dovrebbe in ogni caso dirsi che egli è un modo della | sostanza | divina o sovrasostanza, ma piuttosto ch' egli è un modo |
Sulle categorie e la dialettica -
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modo dell' essere non è un accidente, laddove il modo della | sostanza | è un accidente. Venendo adunque il Cousin a classificare i |
Sulle categorie e la dialettica -
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laddove in Dio, in ogni persona si ripete tutta affatto la | sostanza | divina senza pluralizzarsi . Onde la varietà che è in Dio, |
Sulle categorie e la dialettica -
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dell' essere del mondo sia un' idea? Un' idea è ella una | sostanza | sussistente e reale? Quando ciò fosse, l' idea del mondo |
Sulle categorie e la dialettica -
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che disconoscendo la natura dell' universale, veniva in | sostanza | ad annullarlo altrettanto quanto Roscellino, per evitare l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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al medesimo: poichè l' uno e l' altro sistema annulla in | sostanza | l' ordine ideale (4): i nominalisti più schiettamente, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le cose create, dunque anche queste sono composte della | sostanza | di Dio. Se avessero conosciuto che le idee hanno un altro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e l' ultima divina forma . Ma questo era un ricadere in | sostanza | nel sistema del suo maestro circa le idee: perchè concedeva |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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intendersi unicamente della specie sostanziale, che è la | sostanza | categorica, che si predica degl' individui, e non deve |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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anch' egli (1); onde questo secondo apparterrebbe alla | sostanza | seconda, che si può predicare della prima (2). La parola |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quella propria dell' essenza sostanziale. Quindi la sola | sostanza | si divise in prima e seconda: intendendo per prima l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ciò che è, cioè un' ousia prima . Or se quella non fosse | sostanza | (essenza sostanziale), sarebbe una qualità o tal altra cosa |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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accidentale; e come allora potrebbe essere costituita una | sostanza | da ciò che non è sostanza, ma cosa di posteriore alla |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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predicata può essere essenziale, ed è quella che si dice « | sostanza | seconda », e significa un quale circa la sostanza prima, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si dice « sostanza seconda », e significa un quale circa la | sostanza | prima, [...OMISSIS...] . Quest' è quella qualità |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(la specie e il genere), che illustra, fa conoscere la | sostanza | prima, e però si chiama sostanza seconda (4). Ecco dunque |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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illustra, fa conoscere la sostanza prima, e però si chiama | sostanza | seconda (4). Ecco dunque che cosa sono gli universali d' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono sostanze diverse dalla mente, e non la medesima | sostanza | prima, «usia protos». Il problema dunque della cognizione |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di cui tutto si predica, anche l' essenza sostanziale, o | sostanza | seconda. Il composto di materia e di forma è un subietto, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Del subietto come forma, cioè dell' essenza sostanziale o | sostanza | seconda, si predicano del pari gli accidenti (1): onde |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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nostro parlare alla forma, cioè all' essenza sostanziale o | sostanza | seconda, questa è quella, come vedemmo, che fa conoscere l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Se questo filosofo avesse posta la necessità d' una | sostanza | singolare precedente a tutto, mente infinita, dove fosse l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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. Di più egli riconosce senza esitazione, che la | sostanza | singolare riceve il suo nome e la sua definizione, e quindi |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è universale. [...OMISSIS...] La quiddità dunque viene alla | sostanza | singolare dalla specie universale, che le s' attribuisce, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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volendo provare, che non ci sono elementi comuni alla | sostanza | e all' altre categorie, dice che, se ci fossero, sarebbero |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dunque ad un tempo la materia e le specie componenti la | sostanza | reale, come questa può esser prima, e non tutt' al più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la specie dell' artista, o qualche cosa di diverso da esso, | sostanza | operante, che la possiede, qualche cosa fornita di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le specie non sono l' arte , come l' arte non è l' artista, | sostanza | reale e prima per Aristotele. Di più, se la specie, per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dunque, che è l' arte , è fuori della casa reale, che è la | sostanza | composta di materia e di forma. [...OMISSIS...] ; in un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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io credo, «usia», che è la specie sostanziale, la seconda | sostanza | [...OMISSIS...] , finale della prima [...OMISSIS...] . Trae |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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si suppone che dalla passione sofferta dall' azione della | sostanza | reale resti qualche cosa nell' intelletto, a quel modo che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che resta, sarà un segno, come sarà rappresentativa d' una | sostanza | reale? Il nodo sta qui, e sfugge interamente ad Aristotele. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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intelligibile. Dice che la forma, in quest' azione della | sostanza | reale sull' intelletto, si separa, e conchiude che « come |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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poi separa. Ora mentre qui fa, che la specie, cioè la | sostanza | seconda, inesista ne' molti singolari e reali, che sono le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essere chiamato da Aristotele « « quella che da prima è | sostanza | » » [...OMISSIS...] . Questa dottrina l' applica egli anche |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la natura delle cose mondiali, da dichiararlo per sè | sostanza | , [...OMISSIS...] : onde ammette che possa sussistere per |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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. Quest' anima dunque, secondo Aristotele, è una | sostanza | dell' ordine delle specie , che quantunque si può predicare |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Quivi prende a dimostrare che ci deve essere « «una qualche | sostanza | eterna ed immobile », [...OMISSIS...] ». Egli muove la sua |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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. Ora è qui da risovvenirsi che, secondo Aristotele, ogni | sostanza | che sia pura da materia, è per sè un intelligibile e un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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[...OMISSIS...] . Dice in appresso che quest' immobile | sostanza | è « separata da' sensibili »e che è « priva d' ogni |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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una serie per sè: tra gl' intelligibili poi la prima è la | sostanza | che logicamente precede agli accidenti, e tra le sostanze |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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primo dunque tra tutte le cose è « « un intelligibile puro, | sostanza | in atto » ». Ma tale non potrebbe essere, secondo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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intellezione, intelligibile, [...OMISSIS...] e sia una sola | sostanza | eterna e divina, onde conchiude, [...OMISSIS...] , « poichè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sussistere, e però essere un' essenza sostanziale, anzi una | sostanza | prima, che chiamò Mente. Questa Mente oggettiva poi nell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Aristotele divide tutto ciò che può cadere nel pensiero in | sostanza | e accidenti (1), riducendo alla prima, come vedremo, gli |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sostanza, e ai secondi le privazioni (2). Ora divide la | sostanza | in tre classi: gl' individui reali , la specie e il genere |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e l' Ontologia. Assegna dunque per primo carattere della | sostanza | individuale che [...OMISSIS...] . Questa è una eccellente |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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per lo contrario disse, che anzi prima di tutto è la | sostanza | completa, individuale e reale. Consideriamo le ragioni più |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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logica tra quelle idee che si dicono generi e specie, e la | sostanza | individuale e reale. Poichè quelle idee si predicano di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la specie piena , per esempio, la specie piena di una data | sostanza | «( Ideol. 5.9 7 594) »; 2 la facoltà di affermare un |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sostanze prime, cioè posso dire che d' un' idea piena di | sostanza | si predicano i generi e le specie «( Ideol. 591) », con che |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Si dirà non di meno che un' idea specifica piena di | sostanza | non ha il carattere che Aristotele assegna alle sue prime |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ragione ontologica a favore della preesistenza della | sostanza | singolare e attualmente reale alle universali è di maggior |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le specie e i generi si predicano d' un subietto che è la | sostanza | individuale, e che gli accidenti (idee degli accidenti) non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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degli accidenti) non si predicano, è vero, d' un subietto | sostanza | individuale, ma sono in un tale subietto ». Dunque questo |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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propriamente sostanze, ma piuttosto « « qualità circa la | sostanza | » » [...OMISSIS...] , e si distinguano dagli accidenti, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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» » [...OMISSIS...] (2); non c' è dunque veramente altra | sostanza | che l' individuale, perchè questo è un subietto che non si |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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non c' è nulla di comune, il chiamare collo stesso nome la | sostanza | idea non partecipata, e la sostanza partecipata non sarà |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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collo stesso nome la sostanza idea non partecipata, e la | sostanza | partecipata non sarà più che un equivoco, come il chiamar |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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semplice (1). Se dunque, come dice lo stesso Aristotele, la | sostanza | esiste in se stessa, e in ciò di cui è sostanza, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e non c' è più bisogno di dire che cosa sia quest' altra | sostanza | o essenza diversa da quella de' sensibili, che Aristotele |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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continuo a Platone. Ora che questa duplicità di essenza o | sostanza | sia un puro equivoco d' Aristotele (proveniente forse dalle |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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luogo si vede chiaramente: 1 Che Aristotele ammette una | sostanza | separata non per semplice concetto, ma di essere proprio, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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essere proprio, dalle sostanze fisiche e sensibili: questa | sostanza | è immateriale, immobile, perpetua, causa del movimento |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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è più completa d' ogni altra sostanza. Questa natura o | sostanza | è per sè ente e non per accidente, e di essa sono i |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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a caso, per così dire, senza una singolare e compiuta | sostanza | in cui fossero? No, certamente; ma la sede delle sue idee |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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sono enti in potenza (2), e che perciò deve esserci quella | sostanza | singolare che non si predichi d' altro, in cui sieno, non |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Ma nello stesso tempo riman fermo il suo principio « che la | sostanza | reale e singolare, come quella che è perfettamente attuata, |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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degli estremi, congiunge in sè le opposte nature. La | sostanza | dunque media di Platone, su cui tanto fu disputato, altro |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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biga subalata e da un auriga » » (2), dove il carro è la | sostanza | media che lega gli estremi, l' auriga rappresenta il |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da una parte l' alta mente di Platone che ben vide solo una | sostanza | semplice e vivente potere contenere in sè il numero e l' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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e l' idea universalissima; rimane a vedere di quella terza | sostanza | che li congiunge quasi nel mezzo di essi, [...OMISSIS...] , |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da entrambi [...OMISSIS...] . Essendo dunque questa media | sostanza | che termina nelle due estreme e ad esse essenzialmente s' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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la percezione intellettiva abbraccia lo spazio sentito e la | sostanza | media (3), giacchè solo per questa percezione può |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quattro ottave, Iddio riempì d' altre porzioni della stessa | sostanza | trina ed una, gli intervalli tra i numeri della prima e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quale si computava 273 3 .fratto . . .diviso . 256. Così la | sostanza | trina ed una dell' anima fu distinta in membra rispondenti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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fu osservato da Adrasto presso Teone Smirneo (1). Così la | sostanza | una e trina, distribuita in altrettante membra per una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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secondo la mente di Platone. Primieramente essendo nella | sostanza | dell' anima lo spazio immensurato, c' è il luogo dove Iddio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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(4). L' anima dunque dell' uomo, formata colla stessa | sostanza | dell' anima del mondo, e quindi de' tre elementi del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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quindi de' tre elementi del medesimo , del diverso e della | sostanza | media, e ordinata colle stesse proporzioni armoniche (5), |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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de' tre elementi, del medesimo , del diverso e della | sostanza | media, e finalmente i sensibili , i quali nascono quando le |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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da Platone come elemento mesciuto e rimestato da Dio nella | sostanza | dell' anima. Onde nel Fedone dice che all' anima appartiene |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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di «usia» (3) e di «to ti en einai» (4) come alla | sostanza | composta, denominazioni che nega interamente alla materia. |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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le une e le altre; per esempio: sotto il genere di | sostanza | si comprendono tutte le sostanze singolari, siano pure |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dunque congiunta colla specie nell' ente composto, che è la | sostanza | perfetta, è inerente un principio di moto che tende a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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avrebbe imaginato che dall'aqua si potesse trarre una | sostanza | invisibile che abbrucia il ferro e il diamante. Gli |
Psicologia delle menti associate -
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l' effetto come un segno ed espressione di quella | sostanza | che lo ha prodotto? La quale sostanza serve a noi essa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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espressione di quella sostanza che lo ha prodotto? La quale | sostanza | serve a noi essa stessa di espressione viva di quell' |
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serie delle sostanze e delle cause che si perviene alla | sostanza | prima, alla causa prima e quindi al primo essere. Ma questo |
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non sarebbe bastato all' uomo conoscere Iddio come prima | sostanza | e come prima causa, giacchè come tale il conoscerebbe |
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un insipiente. Dell' una e dell' altra interpretazione la | sostanza | è, che non si deve mescolare il sacro e il profano e |
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nomi che in latino riescono neutri, equivalgono a dire una | sostanza | luminosa, una sostanza estesa. Tali erano i nomi comuni che |
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neutri, equivalgono a dire una sostanza luminosa, una | sostanza | estesa. Tali erano i nomi comuni che in origine servivano |
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mirabilmente aiutavano la mente a dar corpo per così dire e | sostanza | a tali idee. Così l' istituzione de' simboli ebbe origine |
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d' ogni stupore che l' umanità dell' Uomo7Dio assuma la | sostanza | del pane e del vino in sè e la tramuti in sè stesso? Se in |
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senza bisogno che venga applicata al corpo umano alcuna | sostanza | medicinale per così esprimermi, se non come segno stabilito |
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apparecchiamenti e che sola per ciò formava propriamente la | sostanza | del patto medesimo. Per ciò dice Isaia del futuro |
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alla cognizione di quella. IV. Il carattere è nella | sostanza | dell' anima. E` proprio del Verbo il congiungersi coll' |
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abbiam provato, egli deve aver sua sede nell' essenza o | sostanza | dell' anima nostra. Questa sentenza si può conciliare con |
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si tenga la sentenza nostra che egli giaccia nella stessa | sostanza | dell' anima, la quale viene modificata o piuttosto |
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la generazione l' uomo comincia ad essere acquistando la | sostanza | di uomo, e però PUO` fare poscia gli atti da uomo; così |
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riceve la potenza degli atti soprannaturali, e colla sua | sostanza | è veramente nell' ordine soprannaturale, cioè congiunta al |
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(2); altra volta egli è il seme marcito sotterra dalla | sostanza | del quale sbuccia l' albero rappresentante la Chiesa (3): e |
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assuma e transustanzii nelle sue carni e nel suo sangue la | sostanza | del pane e del vino. Non può adunque dirsi che la |
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del Concilio di Trento, dove si dichiara mutarsi « tutta la | sostanza | del pane nel corpo, e tutta la sostanza del vino nella |
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mutarsi « tutta la sostanza del pane nel corpo, e tutta la | sostanza | del vino nella sostanza del sangue«. » Or a questo canone |
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del pane nel corpo, e tutta la sostanza del vino nella | sostanza | del sangue«. » Or a questo canone si oppone certamente la |
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del pane e del vino, senza il pane ed il vino, senza la | sostanza | loro. Conciossiachè il corpo di Cristo ha ben degli altri |
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vita non è necessario 1. ch' egli perda qualche parte della | sostanza | di cui si compone, come avviene ora in noi, 2. nè che egli |
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Cristo glorioso incorpora a sè e comunica la vita sua alla | sostanza | del pane e del vino; dovrebbe la mole del suo corpo or |
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soprannaturale operazione, rapisce a sè e s' appropria la | sostanza | del pane, questa sostanza col corpo permanente di Cristo |
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rapisce a sè e s' appropria la sostanza del pane, questa | sostanza | col corpo permanente di Cristo divien pure corpo vero e |
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del pane e del vino avviene la conversione di TUTTA la | sostanza | del pane nella sostanza del corpo di Cristo Signor nostro, |
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avviene la conversione di TUTTA la sostanza del pane nella | sostanza | del corpo di Cristo Signor nostro, e di TUTTA la sostanza |
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sostanza del corpo di Cristo Signor nostro, e di TUTTA la | sostanza | del vino nella sostanza del sangue di lui« (2): » di |
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Cristo Signor nostro, e di TUTTA la sostanza del vino nella | sostanza | del sangue di lui« (2): » di maniera che è bensì di fede, |
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di lui« (2): » di maniera che è bensì di fede, che tutta la | sostanza | del pane e del vino si converta; ma non è già di fede che |
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trova in virtù delle sacramentali parole. 3. Che tutta la | sostanza | del pane e del vino si converte. 4. Ma non che si converte |
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il corpo di Cristo quanto è lungo e largo; ma contiene la | sostanza | del corpo di Cristo, le dimensioni del quale, sebbene per |
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che non ci era; così il pane ed il vino si convertì nella | sostanza | del corpo di Cristo, senza che ci sia bisogno dire, che si |
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nutrizione. E veramente nella nutrizione tutta la | sostanza | del pane e del vino cessa interamente dall' esser sostanza |
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sostanza del pane e del vino cessa interamente dall' esser | sostanza | del pane e del vino e diventa sostanza della carne e del |
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dall' esser sostanza del pane e del vino e diventa | sostanza | della carne e del sangue di Cristo: il soggetto stesso |
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Scritture. Nel nostro sistema all' incontro sebbene la | sostanza | sia trasmutata e non sia più sostanza di pane e di vino ma |
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incontro sebbene la sostanza sia trasmutata e non sia più | sostanza | di pane e di vino ma sostanza del corpo di Cristo; tuttavia |
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sia trasmutata e non sia più sostanza di pane e di vino ma | sostanza | del corpo di Cristo; tuttavia niun essere creato è perito, |
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dee intendere per essa rigorosamente una conversione della | sostanza | del pane e del vino, nella sostanza del corpo e del sangue. |
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una conversione della sostanza del pane e del vino, nella | sostanza | del corpo e del sangue. Ora nella nostra sentenza il |
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operazione, in virtù della quale vien ridotta al niente la | sostanza | del pane e del vino, e sotto le specie del pane e del vino |
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del corpo e del sangue di Cristo nel posto della | sostanza | del pane e del vino annichilato. Ora gli avversari |
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. Il santo Dottore riconosce adunque, che la | sostanza | del pane non si annichila, perchè si cangia in quella del |
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a sè degli accidenti, più tosto che distruggendo una | sostanza | perchè a suo uso rimanessergli gli accidenti di quella? io |
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che il Bellarmino ammette questi due dogmi: 1. che tutta la | sostanza | del pane e del vino cessi interamente nell' Eucarestia; 2. |
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contemporanei e unificati della cessazione di tutta la | sostanza | del pane, e della presenza del corpo di Cristo; allora pare |
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la transustanziazione contiene in sè e la cessazione della | sostanza | del pane, e il ponimento della carne di Cristo. Per tutte |
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colla sua divinità tocca e si unisce ed infonde nella | sostanza | del pane penetrandola di guisa da tramutarla in sè |
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dignità d' una più eccelsa natura, questo trasfondere nella | sostanza | del nostro corpo sono frasi assai calzanti, e che mostrano |
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paresse che nel nostro sistema rimanesse qualche cosa della | sostanza | del pane non mutata nel corpo di Cristo, ai quali dirò |
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quali dirò così: Il Concilio di Trento definì che tutta la | sostanza | del pane e del vino si cangia nel corpo e nel sangue di |
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Simigliantemente adunque nel sistema nostro tutta la | sostanza | e la stessa materia del pane diventa vero e adorabil corpo |
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per una ineffabile assunzione e incorporazione della | sostanza | del pane e del vino nel corpo di Cristo, in tal caso anche |
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comunica del suo spirito abitante nella sua umanità alla | sostanza | del pane, e l' assimila al suo corpo, e diventa essa pure |
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in questa similitudine niente si distrugge, ma solo quella | sostanza | del corpo della Vergine che era predestinata a dover essere |
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interamente per cotale ineffabile operazione da esser | sostanza | di pane e di vino. .. E` frequente l' incontrare ne' Padri |
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corpo di Cristo colla consecrazione si pone nel luogo della | sostanza | del pane che viene ridotta a nulla. Premessi questi punti |
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e però chi lo legge attentamente trova che ei confessa in | sostanza | tutto ciò che noi abbiam detto, dove viene a parlare della |
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in più luoghi. Ora posto che nulla s' aggiunge alla | sostanza | di questo corpo, l' essere addotto in più luoghi senza |
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la conversione terminerebbe in un accidente, anzichè in una | sostanza | (1). E veramente il corpo di Cristo non avrebbe sofferito |
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accidentale e non è vero che nasca un trasmutamento di | sostanza | in sostanza. Io non veggo in qual maniera possano gli |
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e in una parola tutto ciò che« non tocca, non muta la | sostanza | dell' essere«. Ora che la mutazione che nasce rispetto al |
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il luogo (2). Se dunque non nasce mutazione nè quanto alla | sostanza | nè quanto agli accidenti, tutta la mutazione si dee ridurre |
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vera transustanziazione sia consentita dalla natura della | sostanza | corporea. E qui si dee partire da questo principio che una |
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quantità, non varrebbe punto ad esprimere l' identità della | sostanza | o sia l' unità totale. Or questo è appunto ciò che avviene |
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questo crescimento nella quantità, non è crescimento nella | sostanza | o nella individualità. Mediante la nutrizione adunque nasce |
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o noi non conosciamo cosa alcuna di vero intorno alla | sostanza | corporea, o pure dobbiamo a quel primo modo far fede. Ciò |
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questo descriverebbe più tosto l' essenza della | sostanza | in genere, anzichè quella della sostanza corporea. Convien |
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l' essenza della sostanza in genere, anzichè quella della | sostanza | corporea. Convien dunque nel descrivere l' essenza del |
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corpi essenziali (2). Posta questa distinzione reale fra la | sostanza | del corpo e l' estensione, egli è manifesto che non solo |
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può rimanere la dimensione e la qualità, tolta la | sostanza | (3). Applicando questa dottrina intorno alla natura del |
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mutazione avvenuta nel pane consista nell' aver perduta la | sostanza | propria (se pure non si vuol dire che questa sia uscita di |
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potrebbe dirsi) e ricevuta nel luogo stesso della | sostanza | propria l' estensione del corpo di Cristo. Ora questo |
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sotto le specie del pane è la sola estensione, o è anche la | sostanza | corporea? Se è la sola estensione: dunque sotto le specie |
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dogma. Se poi sotto le specie del pane voi ponete la sola | sostanza | del corpo di Cristo senza l' estensione, vi rimarrà a |
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senza l' estensione, vi rimarrà a spiegare come questa | sostanza | posta in tanti luoghi diversi non si moltiplichi (1). Di |
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(1). Di più rimarrà a dimandare, come la stessa identica | sostanza | di Cristo possa nello stesso tempo essere coll' estensione, |
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le specie del pane; perchè si parla della stessa identica | sostanza | metafisicamente considerata, cioè fuori di ogni luogo; la |
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sostanza. Riman dunque a spiegare che una stessa identica | sostanza | per sè fuori di luogo debba esser collocata in due luoghi |
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identità. Che se poi si pone sotto le specie del pane e la | sostanza | e l' estensione, in tal caso resta di nuovo a spiegarsi: 1. |
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in tal caso resta di nuovo a spiegarsi: 1. come la | sostanza | posta in più luoghi non si moltiplichi; 2. come l' |
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le specie sacramentali sussista il corpo di Cristo colla | sostanza | e colla estensione, che è l' unico sistema che possa |
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cattolica; rimane nel sistema Leibniziano a dimandare, la | sostanza | che sta sotto la specie colle sue dimensioni, è ella |
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acquistò qualche cosa, se sotto le specie egli esiste colla | sostanza | e coll' estensione, se cosa certa è, che queste estensioni |
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di prima, se in tutte queste estensioni opera la forza o | sostanza | corporea, che ha virtù di effondersi ed operare nell' |
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di Leibnizio muove, come vedemmo, dall' aver distinta la | sostanza | (materia e forma sostanziale) del corpo, dall' estensione |
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Perocchè è manifestamente un atto diverso quello che fa la | sostanza | corporea ponendo la estensione soggettiva , da quello che |
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, cioè non come una quantità dimensiva; ma come una | sostanza | (1). Perocchè la sostanza del corpo si mantiene, quand' |
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quantità dimensiva; ma come una sostanza (1). Perocchè la | sostanza | del corpo si mantiene, quand' anco ella non si commisuri a |
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ed espressioni è veramente orientale nel fondo e nella | sostanza | (1). Cerdone fece fare un passo innanzi all' erronea |
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Ora il sistema che del male formava una propria natura e | sostanza | compì, come dicevo, il suo primo periodo in Manete, che |
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e ricorre ad un principio eterno che è quell' immaginata | sostanza | del male, onde riman sottomesso, come osserva S. Agostino, |
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natura e come un accidente di questa, ma come una cotale | sostanza | intrinseca rea. [...OMISSIS...] Di che avviene, che la |
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è un vizio che si sani, come diciam noi cattolici, ma è una | sostanza | sola che si separa, e sanno ancora, quegli acuti ingegni, |
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[...OMISSIS...] Dal qual luogo chiaramente si vede, che la | sostanza | dell' eresia pelagiana consisteva nel disconoscere quella |
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amministrati agli infanti. Il principio adunque e tutta la | sostanza | della pelagiana eresia consiste in questa proposizione:« |
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dubbio. 44. Con questa distinzione adunque, comune nella | sostanza | a S. Agostino e a S. Tommaso, rimane da una parte atterrato |
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culpae (2) » e nel peccato originale in luogo della | sostanza | dell' atto distingue la sostanza dell' abito della natura, |
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originale in luogo della sostanza dell' atto distingue la | sostanza | dell' abito della natura, che chiama « quaedam inordinata |
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tra il peccato entitativamente considerato che è la | sostanza | dell' abito, e la colpa che è l' imputazione del medesimo « |
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in maniera che quell' atto elettivo entri a costituire la | sostanza | di quella moralità; l' altra dipendente dalla sua propria |
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quanto indica e dimostra agli uomini che la patiscono, una | sostanza | sussistente e agente: e quindi non poterono affiggere al |
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scienza non può essere mai altro che teoretica , perchè in | sostanza | teoria e scienza o cognizione sono due sinonimi: e pratica |
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da loro un' azione sostanziale, cioè che venga dalla loro | sostanza | in noi prodotta. L' idea non è propriamente un' azione, ma |
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, cioè costituenti l' IO, la essenza specifica, la | sostanza | dell' anima. E` singolare e degno di ogni attenzione il |
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che in esseri dotati di senso e di intelligenza, perchè la | sostanza | di Dio è vita e luce. Per ciò tutte le operazioni che Dio |
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e conchiude che Dio deve agire realmente e colla stessa sua | sostanza | nelle anime loro, e non puramente mediante idee o |
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disciplina, convien però avvertire, che egli possiede una | sostanza | che non istà già ne' vuoti nomi della scienza, ma che |
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ma con questo divario tuttavia, che Dio è anche una | sostanza | , quando la medicina non è nulla più di un essere ideale . |
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la natura ideale della scienza medica dalla reale | sostanza | dello Spirito Santo. [...OMISSIS...] Dalle cose dette sin |
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che non si deve già credere che il Verbo siasi tramutato in | sostanza | umana, ma sì congiuntosi alla umana natura senza sofferire |
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fin qui ragionato risulta che negli uomini santi la stessa | sostanza | divina (2) opera immediatamente, e con essi formalmente si |
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il Verbo, ha tale idea, che non è solo idea, ma insieme | sostanza | e completamento dell' essere (essere reale). Udiamo adunque |
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formava la sua natura, ma completata, elevata, mutata nella | sostanza | divina. Conviene riflettere di nuovo, a maggiore |
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idea di Dio (modo ideale) senza avere la percezione della | sostanza | di Dio (modo reale). Sicchè Iddio non può informare la |
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la percezione di Dio , che Dio stesso colla sua propria | sostanza | si rende forma oggettiva di esse. Ai Padri della Chiesa non |
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dice il santo Dottore, la misura si riferisce alla | sostanza | della cosa limitata da' suoi principii, il numero alla |
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dalla forma intellettuale7morale, di cui è informata quella | sostanza | (1). All' incontro il mistero della santa Trinità, che |
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il mondo, perchè non avrebbe giammai potuto pensare che una | sostanza | in tre persone fosse possibile. A quello stesso modo come |
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può mai riguardar altro se non una di queste due cose, la | sostanza | o la relazione « (1) »: perocchè non v' ha altro in Dio se |
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ciascuno de' quali s' identifica colla sostanza, cioè è la | sostanza | medesima: ma in quanto que' termini della sostanza si |
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è la sostanza medesima: ma in quanto que' termini della | sostanza | si oppongono e escludono fra sè scambievolmente, intanto |
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fra sè scambievolmente, intanto distintamente nella | sostanza | stessa sussistono. [...OMISSIS...] Insomma il Padre è l' |
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persone, non escono dalla divina sostanza, ma nella divina | sostanza | si contengono e in essa sussistono. All' incontro le |
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e di esteriore alla stessa divina sostanza. La divina | sostanza | non esiste senza le persone, perchè sussiste nelle persone, |
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natura divina che già è increata. Non essendo dunque una | sostanza | nuova che si produce, ma una sola relazione che procede, |
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sola relazione che procede, non è necessario che operi la | sostanza | vestita, per così dire, di tutte le sue relazioni, ma sol |
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non è necessario e nè pur possibile che operi la | sostanza | se non vestita di quella relazione che la costituisce |
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non è necessario e neppur possibile che operi la | sostanza | divina se non vestita di quella relazione che la |
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una perfezione, ma si tratta di cavare dal nulla tutto, la | sostanza | stessa della cosa, la sua specie, il suo ordine. Quindi si |
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persone, ma è comune a tutte tre, in quanto è atto della | sostanza | divina a tutte tre comune; e quindi non c' è cagione da |
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sussistenti, sono tre persone, perchè ciascuna è « una | sostanza | intelligente IN QUANTO (questa espressione esprime la |
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tutte e tre sono perfettamente eguali, perchè sono non una | sostanza | diversa, ma la sostanza medesima numericamente una, e |
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eguali, perchè sono non una sostanza diversa, ma la | sostanza | medesima numericamente una, e quindi non v' è maggiore o |
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deiforme appartiene all' ordine soprannaturale. La | sostanza | divina si unisce formalmente coll' uomo giusto. Ma la |
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divina si unisce formalmente coll' uomo giusto. Ma la | sostanza | divina sussiste non in altro che in tre persone |
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che in tre persone indivisibili, ciascuna delle quali è la | sostanza | stessa divina con una relazione, che la costituisce in |
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avere uopo. Si legge che se l' uomo dovesse dare tutta la | sostanza | di casa sua per l' amore, dispregerebbe quella sostanza per |
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la sostanza di casa sua per l' amore, dispregerebbe quella | sostanza | per l' amore: [...OMISSIS...] . Ed è a considerarsi che si |
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tutto, perchè tutto le si trasforma in amore, quasi in una | sostanza | nuova che è amore; di che il chiamare che fa il Diletto non |
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e in terra per la grazia si faccia partecipe della divina | sostanza | in diversi gradi, tuttavia non è per questo Iddio |
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quel lume interiore dell' anima, col quale solo la divina | sostanza | si attinge e percepisce. Ecco com' egli descrive a' suoi |
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se non in tre principii originari sussistenti in una sola | sostanza | divina. Ma chi ha tanta forza di mente che basti a fare |
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rappresentavano sè stessi o il Verbo, non erano punto la | sostanza | divina, come dice S. Agostino, e ben lungi dal poterne dare |
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e come uomo è unito personalmente col Verbo che è una | sostanza | stessa col Padre, di cui ha perciò la visione beatifica, |
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del mondo, la qual non è diversa dalla stessa divina | sostanza | che è pur la sola cosa, che ha ricevuto dal Padre, e nella |
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in quelle mette l' essere il divino Spirito una | sostanza | santificante. Ecco come egli ragiona nella lettera che |
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lettera che scrisse al conte Terenzio, dopo distinta la | sostanza | dalla persona: [...OMISSIS...] . Cinque secoli dopo, S. |
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principio della Triade, è quello che comunica la divina | sostanza | alle altre due persone, e a lui si suole applicare in modo |
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nozionale , è solo l' amore essenziale di Dio, è la divina | sostanza | che si fa sentire, ma in modo imperfetto, sicchè rimane |
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tutte le cose procedute [dal] Padre, avendo il Figlio nella | sostanza | divina ricevuta dal Padre le cose tutte. Nè quella frase di |
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immediatamente, per una comunicazione della sua propria | sostanza | fatta a noi. Or questa rivelazione interiore è tutta |
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dell' uomo (3), sulla quale non può agire nessuna creata | sostanza | (4). Indi è che i Santi, come non s' intendono se non fra |
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simigliantemente nessuno poter toccare due volte la mortale | sostanza | soffermata quasi in un medesimo stato, perchè essa per un |
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in quanto alla specie, perchè la specie di Dio non è che la | sostanza | di Dio, ossia la divina sussistenza; e nell' essere noi non |
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altro essere? Può forse avvenire che una parte della | sostanza | appartenga, sia posseduto da altri in proprio, come |
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creature delle quali si danno imagini che partecipano della | sostanza | o natura delle cose ritratte, ma non di tutto, e solo di |
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il Padre mio« (2) ». Imperocchè, se il Figlio è diverso di | sostanza | dal Padre, in che maniera si può vedere il Padre nel |
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adorna, una partecipazione dell' unica e vera imagine della | sostanza | divina, il Verbo eterno. A queste verità si riferiscono le |
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perfetto e ideale che pur trovava realizzato e in istato di | sostanza | nel suo sommo Fattore. Il quale progresso dalla bellezza |
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della giustizia naturale, non pecca nè in quanto alla | sostanza | del precetto, nè in quanto al modo. Si dirà probabilmente |
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ciò che si chiama l' ordine della natura. Ma la | sostanza | del Creatore è essenzialmente distinta dalla natura ed è |
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natura ed è superiore ad essa. Per ciò la percezione della | sostanza | del Creatore è ciò che costituisce l' ordine |
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e perduto una volta il sentimento di Dio, la divina | sostanza | le rimane come un bene incognito che non può essere più |
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e eccitasse in lui nuovamente il sentimento della divina | sostanza | (1). Egli è per questo che i santi Padri riconoscono una |
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corpo producesse l' anima, o l' anima dovrebbe essere una | sostanza | corporea, oppure una modificazione, un atto del corpo |
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oppure una modificazione, un atto del corpo stesso. | Sostanza | corporea l' anima non è: e non è nè pure una semplice |
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modificazione o atto di un corpo, poichè un tal atto non è | sostanza | per sè. Dunque l' anima non può esser fatta dal corpo. Ma |
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(4). Tertulliano dice che l' uomo è animato dalla divina | sostanza | (5): espressione con cui egli commenta il soffio divino |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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delle false Clementine dice pure che l' anima ha una stessa | sostanza | con Dio (6). E Sinesio nelle sue poesie non dubita di |
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giustizia e bontà divina con questo fatto. Perocchè questa | sostanza | spirituale non potendo uscire dalle mani del Creatore se |
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rivelazione, ossia quel complesso di dogmi che forma la | sostanza | della fede cattolica, suppone sotto di sè e accenna una |
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. Dal qual fatto ebbe origine la distinzione fra la | sostanza | e gli accidenti; perocchè quell' ente unico, a cui |
Psicologia Vol.III -
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l' operazione. Spiegata così l' origine del concetto di | sostanza | , è spiegata altresì quella di specie, sia piena , sia |
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nell' ordine della realità, e in ciascuno di essi essere la | sostanza | e gli accidenti, giacchè la diversa realità moltiplica sì |
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identico, e però una sola è la specie astratta, una sola la | sostanza | ideale di più individui eguali. Noi abbiamo detto che la |
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in più gocce si moltiplichi, essendo in ciascuna tutta la | sostanza | dell' acqua espressa colla parola acqua; ma bensì si divide |
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cioè dei movimenti e loro conati. Essendo dunque una la | sostanza | del corpo, non vi è ripugnanza a concepire che l' anima, |
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movimenti nel cervello; ma può essere forse il cervello, | sostanza | così molle, un punto fermo da appoggiare, direi quasi, la |
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nelle braccia, ecc.? Se l' anima imprime il movimento alla | sostanza | encefalica, e se è questa la quantità di movimento che deve |
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moto meccanico; si avrà mai l' effetto desiderato? Nella | sostanza | molle del cervello non può eccitarsi che una minima |
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Se quella minima quantità di moto, che si suppone nella | sostanza | tenerissima del cervello, fosse quella stessa di cui |
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sapienza della natura nell' aver fabbricati i vasi di una | sostanza | forte ad un tempo e sommamente elastica. Poichè da questa |
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quello di dominio, che esercita il principio vitale sulla | sostanza | che egli fa sua, rendendola termine del suo sentimento; |
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egli fa sua, rendendola termine del suo sentimento; questa | sostanza | (ed è la corporea) riceve il dominio e rimane modificata, |
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stesso si considererebbe la forza che lo costituisce, la | sostanza | dell' anima. Per facoltà di sentire nulla di questo noi |
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dall' intima natura del principio sensitivo, che è la | sostanza | dell' anima, noi siamo costretti ad affermarlo anche dalla |
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non potrebbero rispondere agli stimoli meglio d' una | sostanza | inanimata. Posta dunque un' attività vitale tanto nelle |
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semplice quanto alla natura della sostanza, ma la stessa | sostanza | può agire con forze diverse. A chi domandasse quale sia l' |
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in cui si può dare in conseguenza della molteplicità di | sostanza | e di forza degli agenti (rimedi, metodo curativo) e del |
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E questo non basta ancora; dato pure che fosse semplice la | sostanza | e la forza, sì dell' agente che del reagente, se ne può |
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più o meno disposta ad operare. Forze chimiche. - Ogni | sostanza | chimica agisce in modo diverso, secondo che deve agire in |
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notano con diligenza. Agisce in modo diverso, secondo che è | sostanza | elementare, o sostanza composta di più elementi, la |
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in modo diverso, secondo che è sostanza elementare, o | sostanza | composta di più elementi, la sostanziale unione dei quali |
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principio semplice di tutte le operazioni umane, come sia | sostanza | e in pari tempo principio d' un sentimento, come questo |
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di ogni cosa nell' acqua. Ippone di Reggio ripose la | sostanza | dell' anima nell' umore genitale, che perciò faceva vivente |
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di questa sentenza: l' aver voluto pigliare quei filosofi a | sostanza | dell' anima la sostanza più mobile e più sottile (9), |
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voluto pigliare quei filosofi a sostanza dell' anima la | sostanza | più mobile e più sottile (9), affine di spiegare l' anima |
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Zenone traeva la sua forza da questo principio, che « « la | sostanza | corporea (prescindendo dalla mente) non è che una relazione |
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serve di soggetto a quei modi sempre mutabili è la stessa | sostanza | che diviene ora fuoco, ora aere, ora acqua, ora terra; ma |
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. Dove il grand' uomo viene a insegnare che la | sostanza | o materia che forma il soggetto delle modificazioni |
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o che lo considerassero come principio della vita e | sostanza | divina (2), come io credo. Se dunque l' amicizia di |
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difficile altresì era ad afferrare che la stessa materia o | sostanza | opera comecchessia in noi, per quella forza con cui immuta |
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difficile tornava ancora l' accorgersi che non la sola | sostanza | materiale, ma egualmente o viemeglio le varie forme dei |
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neppure Platone, il quale nel Timeo fa passaggio dalla | sostanza | di una cosa all' idea, senza avvedersi che lo stesso |
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che egli confonde così con quella che separa la | sostanza | dall' accidente, mentre sì l' accidente come la sostanza |
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la sostanza dall' accidente, mentre sì l' accidente come la | sostanza | può ben essere ideale e reale. Ma la ragione, onde si |
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ragione, onde si sdrucciola dalla prima distinzione della | sostanza | e dell' accidente alla seconda dell' ideale e del reale, si |
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alla seconda dell' ideale e del reale, si è perchè la | sostanza | viene separata dagli accidenti per opera della mente, senza |
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cosa reale il quid che risponde a tale idea, e perchè la | sostanza | appare immutabile e simile in questa proprietà sua all' |
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e l' altra permanente ed entrambe oggetto della mente, la | sostanza | reale e l' ideale, furono confuse in una sola, nell' |
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sono. Quindi era agevolissimo il passare a riguardar la | sostanza | come meramente intelligibile, come essenza ideale; ciò che |
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Germania. Ma chi sottilmente osserva, vedrà che altro è la | sostanza | reale, altro l' ente che vi aggiunge la mente, pel quale la |
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reale, altro l' ente che vi aggiunge la mente, pel quale la | sostanza | stessa diviene conoscibile, divenendo ente, il che è quanto |
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identico (l' essenza sostanziale, confusa da Platone colla | sostanza | reale ); il cui opposto è ciò che è sempre da sè diverso, a |
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abbiamo descritti da Platone l' identico e il diverso, la | sostanza | (ideale e reale confuse insieme da lui) e i corpi formati |
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a sè stesso. Onde egli dice che la ragione, cioè questa | sostanza | dell' anima, partecipe dell' identico e del diverso, in |
Psicologia Vol.III -
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in ogni sentimento corporeo, in ogni sensazione vi è una | sostanza | diversa dall' anima stessa, che agisce a suo modo nell' |
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lui medesimo che si pone allo stesso modo. Il principio di | sostanza | è tolto via, giacchè facendosi in questo sistema che il |
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stesso che l' essere, è tolta affatto la distinzione della | sostanza | e dell' accidente; si fa che l' accidente sussista per sè |
Psicologia Vol.III -
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apparenze, non v' è più luogo a distinguere nel Non7Io la | sostanza | dall' apparenza; e però nemmanco ad affermare che il Non7Io |
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e però nemmanco ad affermare che il Non7Io rispetto alla | sostanza | fa un' equazione coll' Io, e rispetto all' apparenza si |
Psicologia Vol.III -
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si identificano. La differenza fra l' anima e il corpo è di | sostanza | a sostanza; e due sostanze, delle quali l' una è termine |
Psicologia Vol.III -
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la filosofia dei suoi predecessori, perocchè essi erano in | sostanza | pervenuti alla stessa conclusione. Ma si erano poco |
Psicologia Vol.III -
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le parole di materia e di forma, e se si definisce la | sostanza | « ciò che in un ente esiste per sè », definizione che |
Psicologia Vol.III -
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esiste per sè », definizione che implica la relazione della | sostanza | coll' accidente, che esiste per quel primo (il che è quanto |
Psicologia Vol.III -
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che esiste per quel primo (il che è quanto dire: la | sostanza | è l' atto pel quale sussiste l' essenza); in tal caso la |
Psicologia Vol.III -
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quale sussiste l' essenza); in tal caso la condizione di | sostanza | appartiene piuttosto alla materia che alla forma; perocchè |
Psicologia Vol.III -
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idea della sostanza, perchè le sensazioni non contengono la | sostanza | dell' ente esterno, ciò che vogliamo principalmente |
Psicologia Vol.III -
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, non è che dal corpo realmente la distingua; la chiama | sostanza | , ma per sostanza intende l' ultimo atto perfezionatore di |
Psicologia Vol.III -
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corpo realmente la distingua; la chiama sostanza , ma per | sostanza | intende l' ultimo atto perfezionatore di una data materia, |
Psicologia Vol.III -
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non è solamente esemplare del mondo, ma è la figura della | sostanza | di Dio (1); è questa stessa sostanza in quanto è luce o sia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ma è la figura della sostanza di Dio (1); è questa stessa | sostanza | in quanto è luce o sia verità, e in esso trova il mondo il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cui può essere limitata la sussistenza divina, non è che la | sostanza | divina riceva limitazioni, la quale non può riceverne. Ma, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e limitato; l' essere illimitato e immutabile è la | sostanza | divina, l' essere poi limitato è la creatura. Nella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ragione deriva dalla moltiplicità che si trova in ciascuna | sostanza | creata, niuna delle quali è perfettamente semplice, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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lo stesso spirito intelligente dell' uomo è anch' egli una | sostanza | limitata, in modo che ha bisogno di varii istrumenti ed |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nelle cose create alcun esempio in cui cada l' identità di | sostanza | con diversità di persona. D' altra parte nelle cose divine |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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mettere una unione simile a quella dell' accidente colla | sostanza | quale viene espressa dalla particella in applicata alle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è comune a tutte e tre le persone, ma nel Verbo è la | sostanza | nella figura, la sussistenza personale nell' oggetto, il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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altra la sostanza. Perocchè è da riflettersi: 1 Che della | sostanza | divina non v' ha rappresentazione adeguata fuori di lei; 2 |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non hanno figura o tipo diverso da se stesse, qualora per | sostanza | s' intenda la sussistenza che è ciò che v' ha di proprio |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di proprio nelle cose reali, onde conviene che se la prima | sostanza | ha figura, cioè espressione, conoscibilità, questa sia ella |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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alla sostanza, senza il quale nessuna materia, nessuna | sostanza | potrebbe esistere, e questo appartiene alla creazione, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di quelle forme che vengono concreate colla materia o colla | sostanza | delle cose; e di queste parla Mosè. Se dunque la mera |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di Cristo. L' acqua mescolata col vino non diviene una sola | sostanza | con lui, non si combina con esso lui chimicamente; e pure |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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in questi due modi il suo spirito si unisce alla corporea | sostanza | come a termine del suo sentire. Ora, essendosi guastato il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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apparendo, che si parla dall' Apostolo della sussistenza o | sostanza | di Cristo in noi, dalle prime parole del versetto: « |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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La carne ed il sangue di Cristo, in cui si è convertita la | sostanza | del pane e del vino, è termine del principio senziente di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del principio senziente dell' uomo che lo riceve. La | sostanza | del pane e del vino ha cessato intieramente d' essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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del pane e del vino ha cessato intieramente d' essere | sostanza | del pane e del vino, ed è divenuta vera carne e vero sangue |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e del pari gloriosa. E questa parte aggiunta, cioè la | sostanza | del pane e del vino transustanziata, che forma una cosa |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quella parte che risponde a quel tanto che v' aveva di | sostanza | di pane e di sostanza di vino nella transustanziazione. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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risponde a quel tanto che v' aveva di sostanza di pane e di | sostanza | di vino nella transustanziazione. Ancora ne verrebbe che in |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Ancora ne verrebbe che in virtù delle parole divine questa | sostanza | del pane e del vino si transustanziasse in carne e sangue |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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cattolica, secondo la quale è bensì di fede che tutta la | sostanza | del pane e del vino si transustanzia, ma non che si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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il corpo di Cristo, ma solo quella parte che risponde alla | sostanza | del pane e del vino transustanziata; e neppur tutta questa, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dall' essere velo al corpo e sangue di Cristo, e tornata la | sostanza | materiale passa questa dal corpo del fedele per altra via. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Cristo, che rispondeva prima della transustanziazione alla | sostanza | del pane e del vino, contiene propriamente, se vere sono le |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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porzione del corpo e del sangue di Cristo che risponde alla | sostanza | del pane e del vino che era prima della transustanziazione, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e del sangue di Cristo che risponde alla quantità della | sostanza | del pane e del vino che era prima della transustanziazione. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della carne e del sangue di Cristo che risponde alla | sostanza | del pane e del vino che era prima della consacrazione. E |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di Cristo, sieno corrispondenti a quella quantità della | sostanza | del pane che vi avea in ciascuna ostia prima della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e le apparenze in contrario; fra' quali dogmi rimase nella | sostanza | annientato quello del peccato d' origine, che oggimai non |
Il razionalismo -
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ossia la colpabilità , quel de' bambini a spiegare la | sostanza | del peccato che viene imputato (2). Quindi egli è più |
Il razionalismo -
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cogli eretici, colla quale, abbandonando loro la | sostanza | del dogma, si contentano di salvare alcune frasi, come |
Il razionalismo -
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cessa l' assurdo obbiettato dagli eretici. Nel che sta la | sostanza | della risposta nostra a Teodoro. Ma ora passiamo a vedere |
Il razionalismo -
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[...OMISSIS...] . I nostri teologi moderni (stando alla | sostanza | delle loro dottrine, benchè colle parole si dichiaravano |
Il razionalismo -
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umana natura, incorrotta, com' ei la crede, che, secondo la | sostanza | del suo discorso, non ha di questa medicina del battesimale |
Il razionalismo -
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spassionatamente potrà dubitare che i nostri Anonimi in | sostanza | rinnovano insieme uniti, e sotto color di pietà un assalto |
Il razionalismo -
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Angelico: [...OMISSIS...] . Non è ella questa la genuina | sostanza | dell' eresia pelagiana, coperta ora più, ora meno, di |
Il razionalismo -
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passo; perocchè con questa operazione egli s' avvede che la | sostanza | dell' oggetto non è l' attività da lui sentita, è qualche |
Principio supremo della metodica -
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massima un' idea specifica astratta, cioè l' idea della | sostanza | corporea. Tutta l' infinita scala di suddivisioni della |
Principio supremo della metodica -
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corporea. Tutta l' infinita scala di suddivisioni della | sostanza | corporea non è che una scala d' idee specifiche |
Principio supremo della metodica -
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fanciullo da poter esprimere tali proposizioni, ma la | sostanza | di esse passa indubitatamente pel suo spirito. Or poi, se |
Principio supremo della metodica -
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« un corpo colorato »io posso dividere in quest' oggetto la | sostanza | dall' accidente, e dire « quest' oggetto si compone di due |
Principio supremo della metodica -
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e dire « quest' oggetto si compone di due parti, cioè della | sostanza | e dell' accidente, del colore ». Nell' astrazione recata ad |
Principio supremo della metodica -
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parti, io pongo medesimamente la mia attenzione tanto sulla | sostanza | quanto sull' accidente e di più ne riconosco la loro |
Principio supremo della metodica -
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mediante il paragone , al quart' ordine si distingue la | sostanza | e l' accidente , l' ente ed il modo dell' essere nella cosa |
Principio supremo della metodica -
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solo, che egli deve essere l' effetto in ultimo di qualche | sostanza | o di più sostanze, e ha l' intima nozione della stabilità |
Principio supremo della metodica -
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soggetto, che gli sta presente, nota due cose, poniamo la | sostanza | e l' accidente, non consiste attualmente in un espresso |
Principio supremo della metodica -
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con questo; ma bensì implicitamente s' accorge, che la | sostanza | non è l' accidente, nè l' accidente la sostanza; benchè |
Principio supremo della metodica -
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appartengono ad un solo oggetto. Or l' accorgersi che la | sostanza | non è l' accidente contiene, dicevamo noi, implicitamente |
Principio supremo della metodica -
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non è l' operazione, con cui si scompone e distingue | sostanza | ed accidente, ma da quella operazione è supposto ed |
Principio supremo della metodica -
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la corruzion della prima. Perciocchè dipendendo tutta la | sostanza | e la essenza della umana specie dal ceppo, rassicurato |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e streme nel concetto generale e nella stessa | sostanza | dell' opera. Poichè chi conosce a pieno il modo onde quegli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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i quattro di cognizione , di contraddizione , di | sostanza | e di causa . - Esporre brevemente questi principii |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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si combatte il principio ontologico7materialista, che « una | sostanza | non può inesistere nell' altra ». - Varietà di maniere onde |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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bensì il volgo che egli facesse mestiere plebeo, ma in | sostanza | faceva allora uffizio infinitamente più illustre innanzi |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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lo stesso « splendore della gloria e la figura della divina | sostanza | (2): è la virtù e la magnificenza di Dio » (3). Dio adunque |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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chiamossi con vera ragione: « Principio in noi della divina | sostanza | » (3). Oh amore immenso! Oh carità smisurata di Dio! |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sotto a cui siedono i desiderosi di lui, il principio della | sostanza | divina nell' uomo, l' ostia della salute del mondo, le |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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impuramente, tai cose. Si conosce però di qui, come in | sostanza | queste pratiche si fondano nella ragione delle cose; mentre |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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col maggior arbitrio, anzi col più crudele arbitrio, della | sostanza | e della vita dei più deboli; che si sentì giustificare |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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o sia due lavori, cioè l' amministrazione della propria | sostanza | e l' arte prescelta: e si renderebbero in tal modo servi |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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politici annessi a questa classe. 3 Finalmente rilevò la | sostanza | in fondi di tutti i benestanti sulle prove da loro offerte, |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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mila assi: la terza classe conteneva i particolari d' una | sostanza | almeno di 50 mila assi: la quarta quelli che ne avevano 25 |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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e nobile tuono di cortesia e di generosità, rendendosi in | sostanza | con ciò stesso sempre più debile, i Signori all' incontro |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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fatto vedere che anche la legge regia presso i Romani in | sostanza | non era che una finzione, giacchè essa opponendosi alla |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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nè torna di alcun vantaggio la difesa di una piccola | sostanza | quando ad ottenere tal difesa bisogni usarne una grande. |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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all' origine delle cose per distinguere in esse la | sostanza | dall' accidente. Abbiamo mostrato coll' esempio di Rousseau |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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col maggior arbitrio, anzi col più crudele arbitrio, della | sostanza | e della vita dei più deboli; che si sentì giustificare |
Filosofia politica naturale -
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o sia due lavori, cioè l' amministrazione della propria | sostanza | e l' arte prescelta: e si renderebbero in tal modo servi |
Filosofia politica naturale -
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politici annessi a questa classe. 3 Finalmente rilevò la | sostanza | in fondi di tutti i benestanti sulle prove da loro offerte, |
Filosofia politica naturale -
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mila assi: la terza classe conteneva i particolari d' una | sostanza | almeno di 50 mila assi: la quarta quelli che ne avevano 25 |
Filosofia politica naturale -
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e nobile tuono di cortesia e di generosità, rendendosi in | sostanza | con ciò stesso sempre più debile, i Signori all' incontro |
Filosofia politica naturale -
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fatto vedere che anche la legge regia presso i Romani in | sostanza | non era che una finzione, giacchè essa opponendosi alla |
Filosofia politica naturale -
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nè torna di alcun vantaggio la difesa di una piccola | sostanza | quando ad ottenere tal difesa bisogni usarne una grande. |
Filosofia politica naturale -
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all' origine delle cose per distinguere in esse la | sostanza | dall' accidente. Abbiamo mostrato coll' esempio di Rousseau |
Filosofia politica naturale -
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è insaziabile di abbassarsi: ma tutto questo non è in | sostanza | che turbamento, amarezza interiore, a cui succede l' |
Epistolario ascetico Vol.III -
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giusto, e che tanto ingrandisce i nostri cuori, perchè è la | sostanza | delle cose che abbiamo a sperare. [...OMISSIS...] 1.4. Non |
Epistolario ascetico Vol.III -
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quel bene. Poichè anche l' anima nostra acquista una certa | sostanza | ed immutabilità, e quindi una pace stabile, quando si |
Epistolario ascetico Vol.III -
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vi sembrino dure e temerarie, perocchè elle sono nella | sostanza | fedeli ed amorevoli): Pensate, o caro fratello, all' anima |
Epistolario ascetico Vol.II -
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Questi sviluppamenti del Cattolicismo non consistono in | sostanza | che in altrettante applicazioni pratiche ai bisogni degli |
Epistolario ascetico Vol.I -
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