sinistro della tempesta. Facili a dissiparsi son le tracce che imprime la sventura nella puerile età. Presentiva io forse allora le tempeste e i guai che
Pagina 1
l'impressione: sentii cadere un bacio sulle mie labbra..... spalancai gli occhi esterrefatta, e vidi l'Angiola Maria, che mi diceva: "Non aver paura, son io
Pagina 150
nella sua infinita misericordia Cristo si elesse per ispose tra quelle che son venute dalla costola d'Adamo, sicure di non poter essere sfrattate
Pagina 173
' loro vini; ed io son Napoletana. Accesa di sdegno, mi portai subito dalla badessa; le espressi la mia compiacenza, pel congedo de' chierici, ma non
Pagina 182
io sono in procinto di lasciare San Gregorio." "Son già passati dei mesi dacchè siete pronta a partire, ma chi sa se ve lo permetteranno?" Il giorno
Pagina 192
nulla: almeno così mi disse. - Son tutti d'una buccia. È certo però, che nella confessione io m'era fatta una legge di non rivelargli, se non le mere
Pagina 202
ne dicono tante e tante sul conto suo; ma.... le male lingue son per tutto." "Sì, sì, dicono ch'ell'è un'anima dannata." "Ohibò! tutt'altro. È piena
Pagina 218
, quando diceva lo Stato son io, di quello che non fosse la condottiera del partito fanatico, cioè la badessa, nel sentimento del proprio dominio. Sveglia
Pagina 230
noi una dopo l'altra, finchè al compratore non piaccia la mercanzia. Ora dovete sapere, che quella furbacchiona, le prime che chiama al parlatorio son
Pagina 248
ai suoi parenti. Indi volta al commissario, "Spero," dissi, "che sapendo di chi io son figlia; non vorrete farmi fare il tragitto a piedi." "Nè
Pagina 260
, e più forte: "Enrichetta!" "Son qui:" gli dissi..... "son qui. Che desiderate, padre dolcissimo?" Mi fissò con un occhio impietrito, ma tenerissimo
Pagina 34
scompartimenti sopra gli archi, le altre della cupola, e quelle infine del coro grande, che figurano storie di san Benedetto, son tutte di mano del
Pagina 52
carezzevole; no: non sono tutti d'una pasta. Se vera è la massima, che rara è la lealtà in amore e pochi son coloro che la trovano, pure l'esistenza
Pagina 7
Scrivendo queste Memorie niente altro mi son proposta che confermare, quanto è da me, con argomenti di fatto l'opportunità e la giustizia del Decreto
Pagina VII
Saracco. Io ricordo, giusta gli appunti che mi son preso, che secondo le parole testè pronunciate dal signor ministro, questa questione deve rimanere
Pagina 3780
Ponderi queste cose nella sua imparzialità ed io son certo che vorrà fare buon viso alle proposte che ebbi l'onore di sottoporle nella seduta di ieri.
Pagina 3781
pallida cui l'oro non monta; fratello, racconta, l'affronta senz'or! - - Son muto, son gelido, scordai la mia vita; è nebbia, è caligine la landa
Pel ragno sospeso tra fila d'argento i baci del zefiro son sbuffi di vento. Al verme indifeso togliete la fede che il fango non l'odia che l'astro lo
Epifanìa, o son morti di freddo, o son malati, nei paesi del sole, i bei vegliardi dallo scettro d'oro! Quando la mia scarpetta in sul verone tutta
che l'Adamo indura; e l'altro silfide educata ai pudor della natura. Son mille secoli che i due chèrubi insiem corron la terra, fra rose e triboli, in
.. - Son io la locanda dei queti villaggi... - Io son la valigia dei garruli viaggi... - Rammenti ?...la cattedra son io della scuola... - Io son del
Nelle eterne solitudini ride il sole come un pazzo, e le fervide risate son di raggi immense ondate; per le selve e i precipizi, lungo i solchi e
Qui a bu, boira. Come, come restar fra queste mura quando sapete che son fioriti il monte e la pianura, e conoscete, conoscete le valli e le pendici
Stanco son io di splendidi cieli e fronzute piante; mi annoia lo spettacolo di una beltà costante; venga il dicembre, ed operi un cambiamento a vista
poeta, e son gelosa! Son gelosa de' tuoi vaghi dolori delle tue belle vendemmie di fiori, sono gelosa della fantasia che ti dilunga dalla soglia mia
guarda, e t'indora; gli innonda d'aurora l'astruso cammin. Se il peso del genio, se il marchio del vate son l'onta e la gloria che Iddio gli ha
farfalla è qui la settimana un bimbo il mese. Era ben mesto, o miei poveri amori, ché sulla strada, quando son venuto, mi seguiva un convoglio di dolori
macilento le ragnatele che vi scuote il vento. Ed io siedo a un gradino ove devoti innumeri han pregato, ove ginocchia che or son fango o fiori una traccia
andare, io voglio ammazzare - la fame con me. Quei soldi eran gli ultimi - ed or son bevuti; accetti i saluti - lasciatemi andar. Quel bruto d'orefice
tiepide tane fa ogni sbuffo assassino delle speranze dell'april bottino, e alle rive lontane caccia un popol di morti e di feriti. Son sibili e
non sono cattivo; ti amai nei dì del pianto e nei felici, e ti amerò ancor tanto di un amor puro e santo... Ma vi son giorni che il mio cor vien meno, e
vergini, e le pietose donne? Ove son iti i bamboli e le povere nonne? Mentì il profeta o l'augure, l'apostolo, o il bramino? Chi giunse al Dio divino? O
vedrai venir ridendo a te; e dirti: il ciuco e il ninnolo, il masso e la beghina, son scesi a conciliabolo, una bella mattina, e han giurata impossibile
. Dimenticato anch'io, son mesi e mesi che ho mutato cammin, come gli uccelli che sul miglio infedel piansero molto, poi decretar lo sfratto. I fiorellini
notte, o pudica, a mormorar: Qui abbiam l'azzurro, la manna e l'aprile, son rime e strofe e non le voglio dar! Condurrò l'Ira anch'essa al mio
di teschi al sol risorti!... Le croci, pinte ad olio, o sculte in marmo e in oro, son là, delle famiglie miserrimo decoro, alla neve, alla pioggia
prete, tanto, da fargli dir che le comete son ostie accese, e che il mangiare a messa è un crimenlese! L'altro la sete stupida del bello, l'invidia
l'ebete mondo gli appar giulivo, che ha sulla faccia immobile un punto ammirativo: che i nostri mar son lucidi, le nostre case bianche, e che dell'ali
dalla base San Luca: - son ritornati i barbari? Povera Italia eunuca! A chi scrisse la bibbia guastar l'appartamento... o artisti del trecento
rimasa; (non badate alle imagini dei Santi, son della vecchia che affittò la casa). No, il paradiso una stupida cosa, non è qui dentro, nè di talpe un