! Son stato attaccato da cinquanta bucanieri e li ho sconfitti!" "Davvero?" domandò il conte di Trencabar sarcasticamente. "E come va che nessuno dei
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tutto bianco? - domandò quell' asino di Bellino, con la bocca aperta come davanti a un fenomeno. - Son bigio perchè Dio mi ha fatto bigio, - rispose l
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: - Ma non ti secchi, tu, a star sempre rinchiuso qua dentro? - Zì, zì, lo studio e la meditazione son più dolci dell' olio e dello zucchero
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, la brevità, l'esattezza del linguaggio, son loro, che hanno molte cose da dire e importanti e non facili, e le hanno da dire alla lesta, a gente che
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della Pachetta. Ci son balenati dinanzi Attilio Regolo, che con le palpebre arrovesciate, spasimando, guarda il sole, e Carlomagno circondato di
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- Lo credo anch'io una buona cosa; ma allo studio della lingua non ci ho attitudine. - Oh bella! Che risponderebbe lei a chi le dicesse: - Non son
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GLI ANGELI. Gli Angeli non han corpo: son puri spiriti; sono le creature belle del Paradiso; l'ornamento del trono di Dio e gli esecutori della sua
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tribolazioni, dal disonore. Son cose dure, queste, da sopportare; dure per la nostra debolezza. Ma queste cose non sono il vero male. Anzi, qualche
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peccati del mondo. Io non son degno nemmeno di sciogliergli i legacci delle scarpe. Ascoltate Lui. - Chi parlava così era Giovanni il Battista, il
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Gesù? Voleva insegnarci che, a tener lontana la colpa dall' anima, bisogna imparare a dire un bel no alle cattive inclinazioni che son dentro di noi
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indovinato! Son proprio quei due che
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l'ultimo, se i primi son discreti!
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perché il libro finisce qui. Non essendo riuscito ad avere un biglietto per l'aereo, non son potuto partire col DC-6 insieme con Stucchino, Jörg e Hai
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son venuto a riportare il libro di avventure. Non sapevo che lei possedesse un paio di occhiali come questi! - Per andare in motocicletta devo forse
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Segantino. - Reverendo, mi perdoni se entro in questo modo: ho bussato, e forse non mi ha sentito. Son questi i crociati, i ragazzi perseguitati dalla
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ne hai fatti, signore. Sessanta son da fare». Narco abbassò la testa, e a fronte corrugata riprese a girare, dicendo qualche parola a voce bassa. «Che
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son diventati tutti matti! Mi guardavano con certi occhi... e dicevano certe cose... Cose da pazzi! Sono pericolosi, signor direttore! - Grazie
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rimettersi in carne, mostra le ossa. Con tutto ciò da per tutto, per trascuranza, si perde moltissimo foraggio. Son pochi i prati in terra, e si
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, correnti; quelle di pioggia, raccolte in cisterne aperte; quelle di fonti e di pozzi. Son malsane le acque stagnanti; nocivissime quelle, in cui s'è
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avviarsi all'alpe. Ai primi apparecchi son tutte in attenzione, e col muso alto fiutano il vento. Quando poi si attacca a una d'esse la campanella, indizio
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cavallo, il mulo, e l'asino. Fin le vacche mettono odio a chi le maltratta, e trovano il momento a vendicarsi. I tori son docili con le buone maniere
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di te, devi obbedirli, e ascoltare i consigli che ti danno pel tuo bene. Se son più giovani, devi con affettuose cure aiutarne l'allevamento, e
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ti compensa della fatica fatta per giungere lassù. In conclusione: a camminare per la via piana tutti son buoni; gli è come andare in barca col mare
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sempre il ritorno ai cari luoghi. E quando vi ritorna davvero, per non lasciarli più, gli sembra di rinascere. Fin le bestie amano il luogo, ove son
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Napoletani, i Sardi e i Siciliani. Son circa 27 milioni d'uomini, che formano una sola e grande famiglia. L'Italia, tua patria, è il più bel paese del
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stalle dove son troppi animali, ti senti oppresso, e ti sembra quasi di soffocare. La ragione è che l'aria di questi luoghi in breve tempo si guasta
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si sta volentieri. Ma al contrario, molte case campaguole son tuguri che fanno pietà. Per lo più un'intera famiglia vive in una, o due stanzacce
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quindi insalubri, e spesso fatte più malsane dalla vicinanza del letamaio. Le stalle, come le case, difettano di spazio, di aria, di luce; son
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porcile. Greppia, pavimento, canaletto per l'urina, secchie, truogoli, tutto lava e pulisci. Quando i muri interni della casa e della stalla son
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, ecc. son la carne del povero; e infatti nutriscono più del pane; ma vogliono esser cotti bene, perchè si digeriscano facilmente. Pel montanaro, che non
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in tre litri d'acqua. «Gettata via l'acqua in cui si son macerati, si lavano i funghi in acqua fresca, poi, riposti in acqua fredda, si fan bollire
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, o in ferro, o ghisa; ma bada che lo smalto, onde son rivestite, sia duro, liscio, e non si stacchi facilmente. Lo smalto che si mostra poco
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. — Sei stato proprio tu, invece! Vieni fuori, se hai coraggio! — Son qui! Non mi vedi? Nessuno si vedeva. — Qui, sotto la tavola! Tit guardò sotto la
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nell'aperta campagna e poi lo uccise. Allora Dio domandò a Caino: - Caino, dov'è tuo fratello Abele? - Rispose il cattivo: - Non lo so: son forse io il
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loro indugio e tutto il popolo insorse. Anche voi avreste fatto così. I bimbi d'Italia son tutti Balilla... ossia tutti eroi, all'occorrenza. Nino è
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Cecina, o guai a te! — Maestà, son venuta a posta coi miei dottori. — E i suoi dottori erano due uccellacci più grossi di un tacchino, con un becco
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i vostri occhi son riposti in buon luogo; son nella gobba della Reginotta di Spagna. Il Re si trascinò fino al palazzo reale, dove questa abitava, e
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qui delle pedate. — Son forse le vostre. — Ah! son le mie? — La strega afferrava una mazza di ferro e: — Di dove vieni? Vengo dal mulino. — Basta, per
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— Son morto! — Il Reuccio lo scorticò con diligenza e portò la pelle alla Reginotta. — Va bene: mettetela là. Aspetto il pesce senza fiele. — Questo
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Re, la Regina, le dame di corte, coi lumi in mano. — Scostatevi! Scostatevi! Son diventata di stoppa. — Infatti la povera Reginotta avea le carni tutte
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. Aspetto la bella dal dente d' oro che deve passare di qui. — Usignuolo, beli' usignuolo! Son io la bella dal dente d' oro. - E mostrò il dente. — O
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Giunti davanti la grotta, il bel giovane picchiò. — Chi siete? Son io e Serpentina. — Chi volete? — La Fata Regina. - La grotta si spalancò, e si
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, insomma tutte le persone del palazzo reale; son tutti, da capo a piedi, pieni di zecche; e, dal prurito e dal dolore, non possono reggere
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cardellino strillava, sentendosi strappare le penne ad una ad una. — Dove son riposte le arance d' oro? — Se non mi farete più nulla, Maestà, ve lo dirò
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mani nelle tasche, i diamanti son diventati tanti gusci di lumache! — Ah! quel pezzo di contadinaccio gliel' avea fatta!... - Ma il cardellino la
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faccia. Lei disse: — Andiamo a presentarci al Re mio padre. Son tredici anni che non mi vede: - Al portone del palazzo reale non volevano lasciarla passare
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tremava. — Son coltellino, Son piantato nella terra dura, Per difender la creatura. — Contro questa malìa, il Lupo Mannaro non poteva nulla. E la mattina
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chicchi son contati! Se ne mancasse uno solo, mio marito mi ammazzerebbe! - E la Reginotta, con una santa pazienza, glielo raccattò tutto, chicco per
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' è chi li pagherebbe tre volte più della stima. — Questi sassi son per me; Non li cederei neppure al Re. — Compare, volete disfarvi di questi quattro
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babbo se li fece venire tutti dinanzi. — Figliuoli, — disse — son due giorni che non gustiamo neppure un gocciolo d'acqua, ed io, dalla disperazione, non
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