a rattenerla. – Fedora, lasciata cadere la tazza sulla sottocoppa, rimane immobile, quasi spettrale. – Il sole, all’occaso, illumina la campagna d
Tremulo vecchio, lasciati condurre dalla tua Iris! – Essa ti guida amorosa alla carezza vivificatrice del Sole. Il Sole ha ne’ raggi caldi il vigore
Oh, la suprema bontà che il Sole esprime!
Così sempre, chiamandola, il Sole la risveglia alla mattina.
Oh la suprema bontà che il Sole esprime al mondo coi suoi raggi!
la bellezza della Vita creata da Te penetra col Sole nella mia vecchia persona!
Solo agli innocenti sorridono queste divine allucinazioni. – Le loro anime sono pure come la luce e la comprendono; – e se il Sole ha parole per lei
La Luce è l’idioma degli eterni. E Iris, già eterna, sente la sua anima divenire fulgida come un raggio, alla voce ben nota del suo Sole che la
, il riflesso del primo raggio del Sole.
Qui, nella dolcissima ora del drago, non verrà il Sole a dissipare i piccoli sogni paurosi della tua infantile fantasia!; – qui, nella misteriosa ora
Potere misterioso del fantastico e della melodia;! — la voce del falso Jor si eleva alta come il Sole e si espande ovunque come l’aria. Le mousmé
Tutto un sussurro di fiori intorno alla morente!… – Piove il sole sul picciolo corpo aureole irradiate!… Nella suprema agonia Iris finalmente non ha
impersona in quella – mousmé uguale ai Re davanti al Sole – è Iris, la figlia del cieco, quella che accorre sul limitare della sua casetta).
No, il Sole non penetra nelle Case Verdi! – Qui tutto è riflesso di metallo che scoppia a vivi e rapidi sfavillii dalle profumiere cesellate dove
nel momento in cui Jor, il figlio del Sole, apparirà alla infelice Dhia, essa sarà già fuori dalla siepe, lontana dal cieco padre.
Non la luce, non l’armonia del Sole! Solo, su dalla tumultuante via, per le stuoie che la dimenticanza delle kamouro ha lasciato semiaperte, entra l
,… su… per l’azzurro e l’infinito… verso il Sole!…
inondata di sole, come la terrazza dove stavano a discorrere lei e quei due benefattori: non li chiamava altrimenti. Ma ella, avvolta nella mantellina di
il grido sognato lo svegliò. Stava per spuntare il sole, e Paola gracchiava dal suo nido, scotendo le ali, vedendo la luce che penetrava dalle fessure
guerra? - Il soldato anche lui, a cavallo, coi generali. coi colonnelli, alla pioggia e al sole, dando ordini a tutti. Il Soldato descriveva le cose a
un momento, poi s'avviò verso il pollaio. Il sole già spuntava dall'alto della collina dell'Arcura. Lo zi' Girolamo, nell'agghiaccio, scioglieva le
accoccolate al sole quasi sonnecchianti, aveva fatto una corsa fino alla mezzadria di Poggio Don Croce. Davanti a la porta della casa, una ragazzina
tàccole; e facendosi visiera della mano contro il sole, guardava ansioso, se mai avesse potuto riconoscerla. E l'aveva riconosciuta dalla catenina di rame
ella lo pettinava al sole su lo scalino della porta di casa, tenendogli la testa fra le ginocchia, dopo avergli lavato la faccia. Ora, se sua madre
rosso aperto per difendersi dal sole, gli occhiali verdi e i guanti di filo color caffè. E visto Mommo, che era venuto dietro al massaio accorso per
vallata sembrava presa da torpore sotto la vampa del sole. Si udiva, lontano, il campanaccio dei buoi dello zi' Girolamo, ma non si vedeva anima viva
portavano via la pelle, col pretesto che la pelle dei contadini è rosolata dai sole. Coi precoci baffetti però Scurpiddu sarebbe stato parimente un
in mezzo che slargava in cima i rami fioriti, a guisa di braccia di candelabro Il cielo si rischiarava. Occhiate di sole facevano capolino, di fra le
apposta la mattina. Le galline, sparse sul mucchio del concime, razzolavano al sole. Di lassù le persone sembravano piccine piccine. Mommo pensava alle