Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: soggetto

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non è un costituire un oggetto, ma è un disporre il  soggetto  intelligente in un dato modo verso un oggetto dato dall'
effettiva . Ora la mente, o, per dir meglio, il  soggetto  intelligente, essendo suscettibile di sentimenti, ed
si conoscono come entità reali, cioè come reali atti del  soggetto  intelligente, e però ancora non sono enti di ragione. Gli
che ciò che non viene dall' esperienza debba venire dal  soggetto  intelligente; e però che non venendo dall' esperienza dei
dicendo: « Il necessario e l' universale non può venire dal  soggetto  intelligente, perchè questo non è nè necessario nè
confuso l' oggetto eterno , che lo spirito nostro vede, col  soggetto  eterno (i quali sono una cosa in sè, ma sono due cose
sintesi che vi fa nascere dall' unità della coscienza del  soggetto  percipiente; il che se fosse, non si avrebbe che un
se fosse, non si avrebbe che un concetto solo. Perchè il  soggetto  percipiente è un solo, Egli non considera che avanti il
predicati de' giudizŒ, esse escludono di considerare il  soggetto  come soggetto; quando pure il soggetto, se è reale, è la
nazionali, come la congiunzione di un predicato ad un  soggetto  dialettico, la qual congiunzione non si fa per via d'
ci sono passioni ed azioni che non finiscono in un solo  soggetto  (1). Ancora, l' undecima categoria, cioè l' esistenza , è
ragione perviene all' unità assoluta e incondizionata del  soggetto  pensante , argomento della Psicologia; quanto alla seconda
ragione inganni l' uomo quando ella gli dice che v' ha un  soggetto  che pensa. Il preteso paralogismo, secondo lui, è questo: «
lui, è questo: « Ciò che non può essere concepito che come  soggetto  non esiste che come soggetto, e perciò è sostanza; Ma un
Quindi la maggiore del sillogismo sarebbe una, se il  soggetto  concepito come soggetto potesse essere dato dall'
del sillogismo sarebbe una, se il soggetto concepito come  soggetto  potesse essere dato dall' intuizione sensitiva. Ma nella
e dall' unità della coscienza. E però, non essendo un tal  soggetto  dato dalla intuizione sensitiva, egli non può essere un
sente la varietà delle sue modificazioni, e sente sè stessa  soggetto  unico e identico di esse; e questa parte del sentimento ha
cerca di stabilire l' unità assoluta, incondizionata del  soggetto  pensante; egli passa a criticare i passi della ragione ,
col quale la ragione stabilisce l' esistenza d' un  soggetto  pensante, almeno produce un' apparenza in un solo senso,
è termine del sentimento fondamentale. Si cangia dunque il  soggetto  delle due proposizioni opposte, e si vuol far credere che
Quindi il sofisma di Kant consiste anche qui nel mutare il  soggetto  della proposizione; perocchè con una dice « che è
scopi: di pervenire all' unità assoluta incondizionata del  soggetto  pensante , ed ella non ci perviene se non per via di un
sua erroneità. La coscienza infatti suppone una dualità, il  soggetto  e l' oggetto, e suppone che l' oggetto sia nel soggetto,
che altro non significa che l' oggetto è presente al  soggetto  e da lui conosciuto. Questo viene accordato anche da
non si può spiegare, se non supponendo, che innanzi al  soggetto  ed all' oggetto v' abbia un punto d' indifferenza, dove si
un punto d' indifferenza, dove si trovi la cagione del  soggetto  e dell' oggetto medesimo, nel quale punto d' indifferenza
Fichte ci ha accordato, cioè che la coscienza esiga un  soggetto  ed un oggetto. E in vero qual coscienza vi può essere, dove
tal nome non gli conviene. La coscienza adunque suppone un  soggetto  ed un oggetto, ma non in ogni coscienza cade il soggetto,
coscienza sono innumerevoli, e tra questi vi è anche il  soggetto  che allor si rende consapevole di sè stesso, e ben presto
non v' ha nè oggetto nè soggetto. Ma senza oggetto e senza  soggetto  vi ha egli coscienza? No certamente; non resta dunque che
in noi mediante una riflessione del pensiero sopra il  soggetto  pensante. Ora la natura dell' intelletto è tale, come
ossia l' oggetto inteso, il quale è contrapposto al  soggetto  intelligente; e quest' oggetto inteso può essere
parole che « « non v' ha coscienza se non si divide in  soggetto  ed oggetto, in ispirito e natura » ». Primieramente può
luogo è del tutto falso, che la coscienza si divida in  soggetto  ed oggetto. Anzi la coscienza stessa ci attesta, che tanto
oggetto. Anzi la coscienza stessa ci attesta, che tanto il  soggetto  quanto l' oggetto non sono la coscienza, e molto meno due
e molto meno due parti in cui ella si divide. In quanto al  soggetto  la coscienza ci dice, ch' egli è quello che è consapevole,
non è la stessa coscienza, l' atto della consapevolezza. Il  soggetto  è il principio di quest' atto riflesso che consapevolezza
da quello della coscienza. Fra gli atti del soggetto, ed il  soggetto  stesso, vi ha dunque una distinzione reale: gli atti del
stesso, vi ha dunque una distinzione reale: gli atti del  soggetto  sono accidenti senza i quali il soggetto può essere. Tale è
gli atti del soggetto sono accidenti senza i quali il  soggetto  può essere. Tale è la coscienza; il soggetto può esser
i quali il soggetto può essere. Tale è la coscienza; il  soggetto  può esser senza di essa; ma non può il soggetto essere
il soggetto può esser senza di essa; ma non può il  soggetto  essere senza sè stesso: egli è atto primo, di cui gli atti
e che non esiste altro che la coscienza, e che il  soggetto  e l' oggetto sono parti di lei: a malgrado che di ciò non
è superiore all' Io empirico, dove cade la differenza del  soggetto  e dell' oggetto, perocchè è l' origine di questo, e però lo
sia lo stesso Io; perchè l' oggetto intuìto, non è il  soggetto  intuente. Il soggetto intuente, cioè l' Io, è quello che fa
perchè l' oggetto intuìto, non è il soggetto intuente. Il  soggetto  intuente, cioè l' Io, è quello che fa l' atto dell'
l' uno e l' altro; e che perciò conviene supporre, che il  soggetto  stesso si trasformi in oggetto, e rappresenti come due
Poichè: 1 Se non trovate il nesso che congiunga il  soggetto  coll' oggetto, in tal caso vi resta a confessare la vostra
oggetto, non sia il soggetto. Vi ha dunque un nesso tra il  soggetto  reale e l' oggetto apparente, che rimane intieramente a
dell' altra. Or non vale il dire, che, producendo il  soggetto  a sè stesso l' oggetto, produce anche il nesso che lega
questo fatto ideologico della distinzione dell' oggetto dal  soggetto  toglie via lo scetticismo, inevitabile a' sensisti e
e comunissimo, se non è anche reale, s' immedesima col  soggetto  uomo (1). Così egli viene ad accordare di necessità a
che mezzi ed oggetti del sapere. La confusione adunque del  soggetto  coll' oggetto ravvisasi per tutto negli scritti di
mente con essi; ma è unicamente dichiarare una mente , un  soggetto  intellettivo, qual condizione ontologica della loro
« « l' assoluta identità pone sè stessa infinitamente come  soggetto  e come oggetto, perchè senza di ciò non può conoscere sè
nel punto d' indifferenza anteriore all' origine del  soggetto  e dell' oggetto, come mai quel punto può aver bisogno, per
conoscersi, di perdere la sua indifferenza ponendosi come  soggetto  e come oggetto? Ha dunque bisogno di cessare di essere, per
più. VI Oltracciò il punto d' indifferenza , anteriore al  soggetto  e all' oggetto, nel quale Schelling sulle traccie di Fichte
di Fichte collocò l' assoluto, non può avere identità al  soggetto  ed all' oggetto, perocchè ciò che è essenzialmente
è una qualità soggettiva, non essendo che la perfezione del  soggetto  intellettivo7morale. Onde, se i due primi appartengono al
la libertà (dell' uomo) che è potenza reale d' un  soggetto  reale, e non ideale, quale è l' uomo. Onde l' apparente
.uguale . A, chiamando l' uno degli A predicato , l' altro  soggetto  . Dunque quest' oggetto è molteplice. Infatti la cognizione
in un' altra; e un movimento intellettuale è bensì atto del  soggetto  esistente, ma non già una disposizione stabile che possa
perdere di vista la differenza essenziale che passa tra il  soggetto  e l' oggetto , conduce direttamente a confondere l' idea
Confuso il reale e l' ideale in uno, immedesimato il  soggetto  e l' oggetto, ne dovea venire la dottrina della dialettica
solo il signor Gioberti vuole che l' idea (come fosse un  soggetto  intelligente e non un oggetto intelligibile) pensi e
nè Hegel, nè altri, può dimostrare che l' idea sia un  soggetto  che pensa , invece d' essere, come è, un puro oggetto che
d' essere, come è, un puro oggetto che sta innanzi al  soggetto  che pensa: per nessuna maniera di sottigliezze e di sofismi
può far perdere la sua natura all' idea, o immedesimare il  soggetto  coll' oggetto, o fare che l' uno si cangi nell' altro.
di quella nazione) attribuito all' idea le proprietà del  soggetto  intelligente; egli la rese non solo illuminante, ma
ordine alla scienza è mediato; e però suppone che vi sia il  soggetto  di questa relazione, perocchè ogni relazione suppone un
ideale non può stare senza il reale; che l' idea è in un  soggetto  reale che viene da lei illuminato; noi diciamo anche di
accorgerete a non dubitare, che questo ente possibile non è  soggetto  punto nè poco alle leggi del tempo. Infatti, si capisce
al reale. Dunque il reale sarà lo stesso sentimento del  soggetto  che percepisce, le modificazioni di questo sentimento, e
che si è modificata: ma è ancora percezione del  soggetto  con altri accidenti. Ma bene spesso il sentimento nostro si
natura, non conviene qui dire: « non può essere che in un  soggetto  esista qualche forza diversa da quella del soggetto stesso
in un soggetto esista qualche forza diversa da quella del  soggetto  stesso »non convien dirsi questo per la semplicissima
sentimento. Così noi percepiamo delle sostanze distinte dal  soggetto  noi, che perciò chiamiamo estrasoggettive. Ed eccovi qui
indeterminazione; il carattere dell' essere percepito, sia  soggetto  o estrasoggetto, è la piena determinazione. A queste
non è (noi abbiam veduto anche questo) che uno stato del  soggetto  relativamente alla cognizione degli enti; è l' atto con cui
alla cognizione degli enti; è l' atto con cui il  soggetto  intelligente si rende persuaso della loro realtà; ma quanto
di qualcheduno, cioè di quella dell' uomo, che è il  soggetto  che dee per essa divenire virtuoso e felice. Che cosa vuol
dire medesimamente cognizione soggettiva, cioè relativa al  soggetto  uomo. E poichè il soggetto uomo è finalmente un sentimento
soggettiva, cioè relativa al soggetto uomo. E poichè il  soggetto  uomo è finalmente un sentimento sostanziale, ella vuol dire
i nostri avversarj in questo modo: la cognizione del  soggetto  può ella esser altro che cognizione soggettiva? E che cosa
voi dunque d' avviso, o sapienti oppositori, che intorno al  soggetto  e alle cose che gli appartengono, o nelle quali egli ha
risponderanno, che anche la cognizione intorno al  soggetto  e alle cose soggettive, si può oggettivare ed in tal caso
non sarebbero cognizioni. Eppure i sentimenti del  soggetto  sono tutti relativi al soggetto; e le cose che operano nel
quidquid recipitur ad instar recipientis recipitur . » Del  soggetto  dunque, che non è altro infine che un sentimento
fallace e ingannevole; ed anzi di più che la cognizione del  soggetto  e di tutto ciò che a lui si rapporta sarebbe falsa, se non
Ma questo oggetto, noi soggiungemmo, può essere un  soggetto  o cosa che ad un soggetto si riferisce, ed allora la
noi soggiungemmo, può essere un soggetto o cosa che ad un  soggetto  si riferisce, ed allora la cognizione dicesi relativa e
egli è uopo che ella faccia questa operazione senza che il  soggetto  si rimanga dall' essere soggetto come egli è. E così ella
operazione senza che il soggetto si rimanga dall' essere  soggetto  come egli è. E così ella fa appunto; poichè se nol facesse
o come si suol dire volgarmente il lume della ragione. Il  soggetto  adunque, e le cose che al soggetto si riferiscono o cadono
lume della ragione. Il soggetto adunque, e le cose che al  soggetto  si riferiscono o cadono nel soggetto, non sono conoscibili
in una parola, interne ed esterne; l' anima nostra che è il  soggetto  stesso, e i sentimenti dell' anima, le sensazioni, le
Dio; perchè esso ha i caratteri opposti ai divini. Esso è  soggetto  al tempo, ma la natura divina non soggiace punto alla legge
mente) è un' idea subbiettiva, che s' immedesima coll' uomo  soggetto  contingente e finito. Ma egli v' ha pure un sistema nel
dice poco appresso (1); l' altro cavallo possibile è nel  soggetto  umano, e s' immedesima col soggetto umano, e però è l' uomo
cavallo possibile è nel soggetto umano, e s' immedesima col  soggetto  umano, e però è l' uomo o parte dell' uomo, e tuttavia
ardita e gratuita, [...OMISSIS...] . Perocchè se per questo  soggetto  conoscente egli intende l' uomo, ora perchè mai, noi gli
Il signor Gioberti dice, che « « un tale ideale solo nel  soggetto  conoscente, s' immedesima sostanzialmente con esso » »; il
non fa parola, che, quantunque l' essere ideale sia nel  soggetto  conoscente nel senso che è da questo soggetto intuíto,
sia nel soggetto conoscente nel senso che è da questo  soggetto  intuíto, tuttavia non si confonde, nè si può giammai
ed inconfusibile, ed ha natura tanto distinta dal  soggetto  intuente, quant' è distinto ciò che è necessario da ciò che
dell' altro, come esprime anche l' etimologia della parola  soggetto  ed oggetto . Dunque il Rosmini a buon conto non cade
il Gioberti lo fa soggettivo, e vuole che s' immedesimi col  soggetto  conoscente. Ritenuta questa confessione del Gioberti
del tutto finito, soggettivo, anzi che si immedesimi col  soggetto  uomo. Ora indovinate mo' dopo tutto questo, dove, secondo
parmi assai chiara; il finito, il soggettivo, il  soggetto  stesso umano col quale s' immedesima l' essere astratto è
essere il nulla, altre volte ha detto immedesimarsi col  soggetto  umano, qui dà il titolo di Ente, che è la parola solenne
onde quest' ordine in fatto diviene in tal modo un ordine  soggetto  al tempo, alla moltiplicità ed alla contingenza? G.
ed alle creature: è una impressione e una modificazione del  soggetto  conoscente fatta nell' uomo dall' oggetto conosciuto (1),
oggetto conosciuto (1), quasichè una modificazione del  soggetto  umano possa essere comune a Dio ed alle creature. Ma se l'
Ente possibile è una impressione ed una modificazione del  soggetto  umano; se è una modificazione ed un' impronta lasciata
del suggello, questa impressione e modificazione del  soggetto  umano che è l' Ente possibile comune a Dio ed alle
e le creature lascino una sola e medesima impronta nel  soggetto  pensante come fossero un solo suggello, e che quest'
Ente, che bisogno di ricorrere all' impronta che rimane nel  soggetto  uomo? E poi, se questa idea eterna dell' Ente, cioè di Dio,
differisce nella sostanza, ma solo nel modo. Se dunque il  soggetto  uomo è una sostanza seconda che non si trova che nell'
ma anzi ella si trasfonde nell' albero stesso, essa è il  soggetto  sostanziale di cui l' albero è l' atto accidentale retto e
di esistenza, e questo mio pensiero della cosa è come il  soggetto  nel giudizio indicato. Ora io posso pensare, in qualche
modo, una cosa, posso aver in mente, in qualche modo, un  soggetto  , di cui prédico l' esistenza, anche se io non ho percepita
di Dio, questo concetto, questo complesso di idee è come il  soggetto  nel giudizio seguente:« esiste Iddio«; e il predicato, in
, cioè l' essere in universale che noi applichiamo a quel  soggetto  concepito da noi e determinato tutto idealmente. Allo
che noi aver possiamo (e che tien luogo di percezione, di  soggetto  nel giudizio che pronunzia la sua esistenza) non può
il concetto espresso nella parola DIO che ci tien luogo di  soggetto  nel giudizio:« esiste Dio«. La seconda riguarda il
Dio esistere, ed è che in questo giudizio il predicato e il  soggetto  si identificano ; perocchè il concetto ideale di Dio è
il medesimo essere . Solo che quell' essere , che forma il  soggetto  del giudizio, è ancora ideale , e quell' essere , che forma
la operazione della grazia: in questo IO che è l' identico  soggetto  di tutte le potenze, perchè io medesimo che penso, sono
sono IO, a cui tutti questi atti appartengono, come a loro  soggetto  e principio. Conviene pertanto ascendere alla concezione di
divina grazia. Dottrina cristiana è che l' anima sia il  soggetto  della grazia in quanto essa appartiene alla specie delle
chi osserva che ella dipende da una legge generale, a cui è  soggetto  il sentimento: la quale è questa, che« non si può sentire
fede. Ora questo è atto proprio della volontà nostra ed è  soggetto  alle leggi, a cui sono soggetti gli atti della volontà,
che quell' oggetto è il termine dell' attenzione del  soggetto  pensante e sensitivo insieme. 2. Che se questo oggetto è
oggetto ha per sua propria natura una cotale opposizione al  soggetto  , che non si può giammai con lui mischiare, fino che si
fino che si rimane oggetto , sebbene esso agisca nel  soggetto  e di sè lo informi. Questa maniera di operare di Dio nell'
si deve fare fra l' oggetto e il soggetto. Allorquando noi  soggetto  contempliamo un oggetto (il verbo), avvi quest' oggetto, in
oggetto, in cui termina la nostra azione, ma anche il  soggetto  ha sofferto una passione da quell' oggetto; e questa
che sempre sussiste tra l' oggetto operante (Dio) e noi  soggetto  che riceviamo la sua operazione. E perchè si veda essere
non alcuna coscienza: noi non esistiamo che come  soggetto  che ha, ossia che vede degli oggetti. Tutt' altro è in Dio.
dello spazio e del tempo: ed è l' uomo quello che, essendo  soggetto  per la legge del suo pensare allo spazio e al tempo,
teologia, cioè poter essere l' effetto (la creatura)  soggetto  al tempo, senza che però sia soggetto al tempo l' operare
effetto (la creatura) soggetto al tempo, senza che però sia  soggetto  al tempo l' operare della causa (Dio) che l' ha prodotto;
varii luoghi intorno all' uomo, noi abbiamo veduto che il  soggetto  uomo nomina sè stesso col monosillabo IO. E come i vocaboli
che per comune sentenza (2) si contiene nel concetto del  soggetto  appellato uomo . IO« uomo« veggo l' essere, Io veggo la
ella si appartiene, e dal quale ella è, relativamente al  soggetto  che la percepisce, in certo modo, staccata. E questa è la
considerato in sè stesso, ma considerato relativamente al  soggetto  che lo percepisce. Il bene oggettivo adunque è il
egualmente anche bene soggettivo, egli è evidente che il  soggetto  non avrebbe alcuna tentazione che il togliesse dall'
di noia nè di particolare piacere, egli è indubitato che il  soggetto  uomo sarebbe fedele al bene oggettivo e lo ammetterebbe e
e alterarono; e nella parte stessa superiore del  soggetto  umano entrò una certa superbia e lusinga di ritrovare una
a Dio medesimo (1). Sicchè risultando l' umana natura da un  soggetto  e da un oggetto, e venendo il primo formato dalla
e non una vera potenza. Così io posso concepire in un  soggetto  qualsivoglia, poniamo in un bruto, la possibilità che egli
o dalla parte del suo oggetto , o dalla parte del  soggetto  uomo, di cui essa è atto. Egli è evidente che la volontà
nel suo oggetto naturale e primo, come per alterazione del  soggetto  volente, l' IO, l' uomo stesso. Lasciando qui di parlare di
natura una cotale alterazione e disordine dalla parte del  soggetto  a cui appartiene. Perocchè se l' uomo, l' IO, soggetto
del soggetto a cui appartiene. Perocchè se l' uomo, l' IO,  soggetto  della volontà, è difettoso e guasto, e se è soggetto a
l' IO, soggetto della volontà, è difettoso e guasto, e se è  soggetto  a delle perverse suggestioni, egli par naturale che dovrà
conviene che esaminiamo l' uomo principalmente come  soggetto  intellettivo e nello stato in che Dio l' ebbe posto sulla
quello che abbiamo detto intorno a ciò, l' uomo è  soggetto  intellettivo per la visione dell' essere indeterminato. La
procedette principalmente e direttamente il guasto del  soggetto  stesso a cui la facoltà di eleggere appartiene (1). Per
si potrà formarsi il concetto del disordine avvenuto nel  soggetto  uomo mediante il primo peccato: ed ecco in che guisa. Egli
atto puramente della potenza, ma è atto immediatamente del  soggetto  (3). Perocchè l' uomo, collo scegliere liberamente, ha da
egli vuole. L' energia dunque della sua libertà viene dal  soggetto  immediatamente, e sceglie fra i risultamenti delle potenze
e per così dire le signoreggia. Questa forza intima del  soggetto  è per sè stessa cieca, per così dire, perchè non ha altra
Or dunque quell' atto tutto libero, tutto procedente dal  soggetto  di Adamo fu quello che ingegnerò nel soggetto medesimo, in
dal soggetto di Adamo fu quello che ingegnerò nel  soggetto  medesimo, in questa forza intima e primitiva che è il fonte
così viceversa il guasto di queste potenze reagì sul  soggetto  stesso e rese la sua forza volitiva debole e tarda e
immenso e perpetuo piacere, deve trarre a sè la forza del  soggetto  e snervarne la facoltà di eleggere, come abbiamo detto
la natura umana; or diciamo ch' egli corrompe lo stesso  soggetto  umano che lo riceve: ella è una conseguenza delle cose
dell' uomo. Conciossiachè la potenza attiva, in cui il  soggetto  principalmente risiede, è l' atto prevalente, e molto più
più se egli è unico, della volontà. Egli riman dunque il  soggetto  stesso infetto e peccante. Si consideri la conseguenza che
a spiegare l' infettamento del principio costituente il  soggetto  uomo: perocchè, come abbiamo detto, la concupiscenza
e vi abbia un altro tempo [in cui] la corruzione del  soggetto  veniente dalle potenze sia già compita: ma forza è che in
questo guasto fatta al soggetto. Di che la ragione è che il  soggetto  non ha un' esistenza da sè, divisa dalle potenze; ma egli
unità e armonica comunicazione che le potenze hanno col  soggetto  nel quale risiedono. E` adunque il peccato originale una
potenze, dalle quali la natura risulta: è una infezione del  soggetto  perchè essa va a infettare e depravare quel principio
stesso che noi abbiamo chiamato il soggetto, l' Io. Ora il  soggetto  l' abbiamo fatto risultare da due elementi, cioè da un
mai dividere insieme) (1). E questo principio operativo del  soggetto  abbiamo detto che è una volontà primitiva e propriamente
ma nella volontà primitiva, la quale costituisce il  soggetto  uomo e con esso l' essenza dell' anima. Egli è dunque anche
umana. E abbiamo veduto che egli è peccato altresì del  soggetto  umano. Or egli è manifesto da sè stesso che il peccato
originale si fa peccato anche della persona, poichè il  soggetto  uomo, in tutti quelli che per naturale generazione
istinto animale, in quanto è congiunto individualmente al  soggetto  umano, si fa materia alla reità di questo soggetto. Che il
natura umana e che costituisce il principio attivo del  soggetto  uomo e ancor più della persona (7). Di che abbiamo
come l' uomo possa essere uscito così misero divina che sia  soggetto  ai dolori e alla morte anche il bambino che non ha ancor
di questa morale corruzione in tutti quei mali a cui va  soggetto  (1). Alla terza questione finalmente che cerca l' origine
come le potenze, non solo prese in relazione con loro e col  soggetto  principio di esse, ma ben anche considerate singolarmente,
e deterioramento. Considerate poi in relazione col  soggetto  che è il loro principio, le potenze ricevettero dalla
per la quale non si trovarono più egualmente sottomesse al  soggetto  medesimo: e ciò era degno, dopo che l' uomo si era
questo cotale indebolimento che ricevette la signoria del  soggetto  sulle potenze, e della prevalenza presa da queste su di
presa da queste su di quello, si ha in ciò che il  soggetto  trovasi impacciato e legato nell' operare delle potenze: di
che a ogni potenza, per così dire, riesce di tirare a sè il  soggetto  e interessarlo tutto, per così dire, dell' affare suo;
l' istinto animale suol talora esercitare una tal forza sul  soggetto  che il soggetto o è impedito dall' usare della ragione, o
suol talora esercitare una tal forza sul soggetto che il  soggetto  o è impedito dall' usare della ragione, o vien tratto a
a traviare il ragionamento in errori e fallacie. Se il  soggetto  avesse un proprio sentimento sì forte e dignitoso, in cui
tirato a sè e guadagnato il soggetto, allora per mezzo del  soggetto  muove a sua voglia e turba l' intelligenza (1). Egli è per
la ragione, separandola da quella passione smodata a cui va  soggetto  l' uomo corrotto, i teologi inventarono il nome di
uomini (3). Un' altra prova della debolezza della forza del  soggetto  si è che ove le potenze inferiori non riescano a tirare a
potenze inferiori non riescano a tirare a sè e disporre del  soggetto  stesso, stando questo saldo in opporsi a ogni smoderato lor
rifiutandosi a ogni soggezione. Sicchè o tirino esse il  soggetto  nei proprii interessi, o nol tirino, mostrano egualmente
legato, o esse almeno vanno sciolte da lui. E perchè il  soggetto  umano è persona, le potenze, se operano d' accordo colla
come intellettiva, ma unicamente come sensitiva, ovvero  soggetto  animale: ed egli non sarebbe assurdo il dire piuttosto che
dai primi, da' quali provenne (1). Così si costituisce il  soggetto  sensitivo. Ma se questo soggetto sensitivo, per legge da
Così si costituisce il soggetto sensitivo. Ma se questo  soggetto  sensitivo, per legge da Dio fissata, è ordinato a dover
avere anche la visione dell' ente, egli si fa con ciò un  soggetto  ragionevole. E tale avviene il nascimento dell' uomo, al
nascimento dell' uomo, al quale, tosto chè è naturato come  soggetto  sensitivo, è presente l' ente; conciossiacchè l' ente per
all' uomo ove che si trovasse o cominciasse a esistere il  soggetto  animale umano (1). Or avendo Adamo peccato cioè ribellatosi
Spirito Santo, dice la divina Scrittura, non abita in corpo  soggetto  a peccato (2). Però giustamente può dirsi che Iddio fece
Cristo stesso che comunica nella specie, doveva esser  soggetto  al peccato. Ma la cattolica dottrina anzi insegna che
incorruttibile giustizia e immortalità. Nella prima al  soggetto  è dato una imperfetta visione dell' ente: col secondo una
nella nostra sentenza, viene edotto all' atto anche il  soggetto  percipiente. Gli scolastici adducono in loro favore questo
stato di mezza morte, questa vicissitudine a cui andrebbe  soggetto  il feto, non la mostrerebbe alla osservazione? E che nessun
non abbia che un' anima sensitiva, egli non potrebbe essere  soggetto  capevole di peccato e di ingiustizia, meglio che una bestia
da Dio. Dunque, quando ancora quell' anima sensitiva fosse  soggetto  capevole di peccato, andando essa a perire, perirebbe con
principio senziente in quell' animale si eleva a stato di  soggetto  intellettivo e di persona; il che succede senza
e proprio suo stato. Or la morale deve esser acconcia al  soggetto  per il quale ella è fatta: e però un fatto che modifichi l'
quale ella è fatta: e però un fatto che modifichi l' uomo,  soggetto  della morale, egli è evidente che deve recare una
nell'essere umano non è dunque un nudo scontro del  soggetto  cogli oggetti, non è un fatto puro; fin da' suoi primordii
l' ente a cui esse appartengono è un ente diverso dal  soggetto  (extra7soggettivo), di cui esse sono atti7attivi. L'
a cui appartengono. Ma esse appartengono a due enti: al  soggetto  e al corpo extra7soggettivo; ora, qual è di questi due enti
ma con solo una determinazione di relazione a ciò che il  soggetto  sente (1). Ed ella è appunto questa mirabile connessione
che costoro meditassero molto sull' unità e identità del  soggetto  sensitivo e intellettivo; compresa la quale, ogni
a vedere questa identità, vede ancora incontanente come il  soggetto  (lo spirito umano) possa trovare nel senso la
di un oggetto, si è l' azione, che un ente diverso dal  soggetto  fa nel soggetto, ma nulla più; non pensa al modo di quest'
dell' oggetto ogni sua qualità o proprietà speciale. Il  soggetto  sa solamente, che ci è un ente agente, e sente , ma non sa
, ma non sa , come agisca. Ben avviene più tardi, che il  soggetto  stimolato da' suoi bisogni vien ponendo la sua attenzione
che io inclino anche a credere, che non solo il  soggetto  insieme colle sensazioni, che riceve da una persona, provi
volizioni, che abbiamo dette affettive (2), in cui il  soggetto  sensitivo e volitivo vuole l' oggetto percepito senz'
è tanto più rilevante, quanto più facilmente il fanciullo è  soggetto  alla distrazione cioè alla mobilità estrema de' suoi
animale, di questo agente che nascendo dall' unità del  soggetto  produce degli effetti, che emulano quelli della ragione,
dell' intendimento umano ricevono dall' unità perfetta del  soggetto  sensitivo7intellettivo una loro unità: egli è vero che la
oggetti ella va sempre spontanea e non si ripiega sul  soggetto  se non tardi, costrettavi da cause speciali. 2 Che nelle
da cause speciali. 2 Che nelle prime percezioni il  soggetto  intellettivo non fa che affermare un' entità, ma non le
che non sia l' affermare sè soggetto, cangiando così il  soggetto  in oggetto dell' intelletto. Fino a questa terza età niente
passi, la fa ricadere sopra se stessa, nel seno di quel  soggetto  da cui emana. Noi parleremo più innanzi della cognizion di
stessi dolori, che in quanto sono sentimenti esistono nel  soggetto  in quanto sono osservati e percepiti dall' intendimento del
vuole un lungo tempo prima che l' intelletto restituisca al  soggetto  i suoi piaceri. Quello poi che nasce de' piaceri e de'
a sè stesso. Perchè le cose stesse sensibili, che al  soggetto  propriamente appartengono, quella piccola intelligenza non
rimangono nel senso, sentite bensì dal soggetto, ma al  soggetto  ignote. Di più abbiamo veduto che l' intendimento con ogni
e tosto, tali idee; ma anzi solamente allora, che nasce al  soggetto  intellettivo il bisogno di esse e non prima. E in ogni caso
del bambino: il suo operare è ancor tutto oggettivo, il  soggetto  non esiste ancora pel suo intelletto e per la sua volontà.
(1), che venendo dall' ego, significa l' amor proprio di un  soggetto  che conosce se stesso, perchè l' io è appunto un soggetto
soggetto che conosce se stesso, perchè l' io è appunto un  soggetto  che si conosce (2). In secondo luogo, quantunque il bambino
intellettivamente piaceri e dolori; ma questi non avendo un  soggetto  a cui riferirli, li riferisce agli oggetti che glieli
i piaceri e i dolori percepiti in se stessi, senza il  soggetto  e imaginati essere nell' oggetto, da' piaceri e da' dolori
egli parrebbe che questa unione bastasse a fare sì che il  soggetto  percepisca se stesso; se pure è vero ciò che altrove
una significazione più completa, venendo a significare « il  soggetto  umano operante (il sentimento sostanziale operante) che
Qui viene in campo la seconda ragione dell' unità del  soggetto  animale7intellettivo: perocchè l' associazione consiste fra
e intellettuale ha qui il suo fondamento nella unità del  soggetto  uomo. Lo stesso sarebbe se dal rammentarmi quella verità
fondamento nella forza unitiva del soggetto: è l' unità del  soggetto  che le produce. La terza, all' incontro, ha la sua ragione
soggetto, cioè è relativa al modo onde l' oggetto viene dal  soggetto  appercepito. Ora, gli unici dati che quella tenera età
scomposizione elementare , per la quale la mente trova un  soggetto  risultare da due elementi, una cosa di cui viene predicata
che due sono le parti, gli elementi onde risulta il  soggetto  e non uno: il che si conosce sapendo solo in generale, che
eseguire la sintesi per la quale esse si predicano di un  soggetto  agente e che solo al quinto finalmente si possa analizzare
che morale del fanciullo. L' attribuire un' azione a un  soggetto  non è ancor che riconoscere un fatto per se solo sterile:
un ente l' azione. Ma se dopo avere io unito l' azione e il  soggetto  e così formatone un tutto solo, l' agente, di nuovo
nuovo considero l' agente e distinguo in lui l' azione e il  soggetto  come due elementi d' un solo tutto; io con ciò m' apro il
dell' azione, e però che « io dovrò stimare tanto più il  soggetto  quant' è più stimabile l' azione ». Questo passo lo farò
s' avvede del fallo e 'l riconosce, e il rinfaccia al suo  soggetto  mossa e desta dal pungolo naturale: sicchè l' uom s'
avea per ancora la coscienza di sè stesso. Era dunque il  soggetto  uomo, qual soggetto morale, che da una parte sentendo il
coscienza di sè stesso. Era dunque il soggetto uomo, qual  soggetto  morale, che da una parte sentendo il dolore e il piacere,
che questo era dovere, era tutto. L' identità del  soggetto  sensitivo ed intellettivo è solamente quella, che può
intellettivo è solamente quella, che può spiegare come esso  soggetto  potesse dedicarsi e consacrarsi a quanto prescriveva l'
egli misura quella bontà e i suoi gradi. Il fanciullo è  soggetto  ad ingannarsi nel giudicare il grado di bontà e di dignità
appunto perchè ella è essenzialmente oggettiva (2), e del  soggetto  interamente obliviosa. Se dunque l' imaginazione, che si
relativamente al suo operare libero e morale. E nel vero un  soggetto  che non percepisse intellettualmente se stesso, non può
egli opera bensì soggettivamente ma non rende mai se stesso  soggetto  termine fisso delle sue operazioni. Ma tosto, che egli si è
se io scelgo volontariamente fra un piacere o un bene del  soggetto  e il mio dovere, egli è mestieri che io abbia reso quel
Dio, suppone una distinzione e una cotal distanza fra il  soggetto  veggente e l' oggetto veduto, e però non sembra potersi
adunque, per sè intesa, ha una doppia relazione, quella di  soggetto  intelligente, e quella di oggetto inteso; ma la sussistenza
poi la sussistenza divina è per sè intesa da se stessa,  soggetto  ossia persona, in tanto è il Verbo (1). Dal che si rileva
nè potendo l' ente finito esser altro che limitato e quindi  soggetto  alla moltiplicità, conveniva però che in questo
stessa di venire illuminata; quest' essenza è straniera al  soggetto  uomo che pronuncia il verbo, anche quando l' uomo pronuncia
verbo persuasivo, e le azioni ch' egli afferma buone a sè  soggetto  col suo verbo pratico, perché tutto ciò riceve il
che la rende intesa, la rende oggetto reale a sè,  soggetto  del pari reale. Sotto questo aspetto non di meno il verbo
che col manifestarsi. Ora l' essere ideale risplendente nel  soggetto  creato è un' appartenenza del Verbo divino, perchè è la
egli in pari modo la sussistenza divina, non può non essere  soggetto  e persona, di maniera che egli è un soggetto per sè
può non essere soggetto e persona, di maniera che egli è un  soggetto  per sè oggetto. Ma nelle speciali verità rivelate, appunto
ad una, cioè alla Verità sussistente, all' Essere reale  soggetto  per sè oggetto, che è il Verbo. Ora come, essendo una l'
e come, ove ei si riveli, quest' oggetto, in quanto è  soggetto  ossia persona, allora sia egli il Verbo a noi comunicato.
Teologia; o anche del Verbo che agisce nell' anime come  soggetto  e persona per sè oggetto, e suol dirsi Teologia mistica .
ma soltanto oggettivamente appreso, non il Verbo come  soggetto  e persona; e quindi, propriamente parlando, era la divina
altresì la promessa della venuta al mondo del Verbo qual  soggetto  e persona, il che non importa una comunicazione interna di
questi, cioè per noi, significa lo stesso Cristo rivelante  soggetto  e persona, nella cognizione del quale tutta quella dottrina
quella dottrina stessa oggettiva diventa ai Cristiani un  soggetto  ossia una persona divina per sè oggetto, per sè manifesto
sussistente, e quindi ancora oggetto che è ad un tempo  soggetto  ossia persona nella sua stessa oggettività in quanto si
opera lo scultore, è puramente un' idea, è oggetto, ma non  soggetto  o persona sussistente ed operante egli stesso. All'
essere idea dell' essere assoluto, è anche sussistenza,  soggetto  persona operante, perchè ha la stessa natura del Padre. Se
di vedere un' essenza nella sua realizzazione) esista come  soggetto  (o come esistente nei soggetti che lo possono percepire),
oggetto come realizzato, quest' oggetto dee esistere come  soggetto  e persona, o se non è intellettivo dee esistere
e quest' oggetto non sarebbe appieno vero se non fosse  soggetto  reale anzi persona. Egli dunque pronuncia il suo Verbo, il
speculativa, ma di una ragione piena alla quale il  soggetto  unisce e quasi porta se stesso nell' oggetto conosciuto per
della creazione, pel qual atto le cose esistono anche come  soggetto  e persona relativa a se stessa, o come ciò che cade in tale
che noi siamo fuori del Verbo; ma se il noi esprimente il  soggetto  nostro si prende oggettivamente, in tal caso è vero che noi
persona7oggetto. Come persona, è operante, in quanto è  soggetto  sussistente, colla stessa sussistenza divina comune alle
che come oggetto, non come al tempo soggiacesse lo stesso  soggetto  Verbo. Dell' eternità dell' atto creativo S. Agostino
ha virtù di fare che l' oggetto pronunciato sussista come  soggetto  ossia persona, e l' oggetto vivente e sussistente è appunto
come essenza, come essenza vivente; di maniera che il  soggetto  vivente è l' oggetto vita, o l' essenza vita in lui
o anche, viceversa, la vita come essenza, come oggetto, è  soggetto  vivente. Se l' oggetto fosse rimasto solo oggetto, egli non
hanno vita; ma per sè la parola vita non esprime più un  soggetto  che l' altro, anzi nessun soggetto, come dicevamo, ma una
terminativa , cioè la sua essenza è di essere termine d' un  soggetto  sensitivo. Nella materia non si scorge che la mera
senza relazione a se stessa, ma ad altro, cioè al  soggetto  sensitivo di cui ella è termine. Laonde S. Tommaso dice: «
e la forma morale nell' inclinazione e armonia di sè  soggetto  all' essere oggetto manifestato; e quindi anco le tre vite,
perché è la percezione di Cristo oggetto come Verbo,  soggetto  come uomo . Vero è che il Verbo è l' oggetto ad un tempo
la persona divina; com' è avvenuto in Cristo, nel quale il  soggetto  umano non è persona, giacchè la persona è il supremo
non era soggettiva, ma soltanto oggettiva, per modo che il  soggetto  debole ed esile non poteva fare gli atti vitali di
priva di un termine reale che formando con essa un solo  soggetto  la renda atta all' azione, benchè non si rimanga priva d'
dice oggettiva, non perchè non sia anch' essa un atto del  soggetto  (nel qual senso ogni vita è soggettiva), ma perchè è
ed efficacemente lo ami. Il Verbo si rimane distinto dal  soggetto  uomo in cui dimora per quella differenza che v' ha fra l'
solo come il creante e il creato, il movente e il mosso. Il  soggetto  mosso, nel nostro caso, sente la mozione, sente che vi ha
Spirito si unisce dunque, e in certa maniera si mescola col  soggetto  che egli santifica, operando in lui in modo che il soggetto
soggetto che egli santifica, operando in lui in modo che il  soggetto  è insieme quello che opera. Onde Cristo attribuisce allo
la via di correggerlo. La questione economica sarà dunque  soggetto  di una ultima parte del mio lavoro.
è il mondo interno che rappresenta il mondo esterno; è il  soggetto  che rappresenta a sè stesso tutto ciò che vi è di
operanti e pazienti, e nella molteplicità intrinseca del  soggetto  umano che riceve tali azioni dagli enti, e in loro operando
soggettiva, che viene data all' uomo da un atto del  soggetto  stesso, non avrebbero tanto disputato per sapere se il
concepite dalla mente umana, cioè che cosa vi ponga il  soggetto  stesso razionale quando ne acquista i concetti, e che cosa
non si ha tuttavia piena, se non si ricorre all' unità del  soggetto  operante. E` in questa unità che si deve collocare l'
possa essere così chiamato in senso vero e rigoroso se non  soggetto  sensitivo o risultativo . Perocchè, quantunque noi possiamo
che nella natura di lui medesimo; chè modificazioni di un  soggetto  vuol dire il soggetto stesso esistente in altri modi, e
lui medesimo; chè modificazioni di un soggetto vuol dire il  soggetto  stesso esistente in altri modi, e conservante in tutti la
la propria identità. A chi domanda ulteriormente perchè un  soggetto  possa esistere in diversi modi, altra ragione non si può
nel sentire vi è un elemento di passività, della quale il  soggetto  è il principio sensitivo; un quinto fatto che vi è pure un
fatto che vi è pure un elemento di attività, di cui il  soggetto  è pure lo stesso principio sensitivo. Dunque le varie forme
una parte della sua operosità, perchè, essendo unico il  soggetto  e d' una quantità limitata di forza, non può usarne una
dell' eterno oggetto dicesi manifestazione , da parte del  soggetto  intuizione , crea l' anima, che è il soggetto intuente.
da parte del soggetto intuizione , crea l' anima, che è il  soggetto  intuente. Affissata nell' essere eterno e divino, ivi ella
intellettiva. Ma è più difficile fissare la riflessione sul  soggetto  intelligente, che non sia trapassare di un salto all'
degli antichi giunse a distinguere e separare del tutto il  soggetto  dall' oggetto, cioè l' anima dall' idea ; e tutti i più
è confusa colle idee che illuminano l' anima, il  soggetto  coll' oggetto. Ma questo concetto dei numeri pitagorici
un tal giudizio si richiedono almeno due termini, il  soggetto  ed il predicato. Dove poi trovavano nell' anima il tre?
quei giudizi, nei quali la convenienza del predicato e del  soggetto  non è necessaria ed evidente, come non suol essere nei
per sè solo il corpo non esiste. Ma se voi aggiungete un  soggetto  semplice (una mente secondo il concetto di questi
ne trae che conviene necessariamente ricorrere ad un  soggetto  stabile di tutte queste mutazioni. Ora, ciò che serve di
stabile di tutte queste mutazioni. Ora, ciò che serve di  soggetto  a quei modi sempre mutabili è la stessa sostanza che
acqua, ora terra; ma questa sostanza, o materia prima, o  soggetto  di tutte le qualità, è qualche cosa d' invisibile, e solo
di prole. La materia in cui tutto si genera, ossia il  soggetto  di tutte le mutazioni, è dunque la madre, e di essa dice:
viene a insegnare che la sostanza o materia che forma il  soggetto  delle modificazioni sensibili, è dalla mente supposta e non
e conchiusero che sotto di esse doveva essere la sostanza,  soggetto  immutabile e permanente di tutte quelle forme, la quale
alla natura dell' anima giace nella « confusione del  soggetto  (anima) coll' extra7soggettivo (materia) », a differenza
idealistici, il cui errore giace nella « confusione del  soggetto  (anima) coll' oggetto (enti ideali) ». A questa corruzione
ente, su cui si speculava, facendolo ideale, confusero il  soggetto  (l' anima) coll' oggetto, perchè l' essere, in quanto è
lo determinarono facendolo reale e corporeo, confusero il  soggetto  coll' extra7soggetto, perchè il reale non è propriamente
quale come in una cotal matrice si fa tutto ciò che è un  soggetto  alla generazione, si è lo spazio , il quale è quindi a
consiste in un rapporto dell' oggetto col soggetto, e nel  soggetto  dimora. E se a Dio piacerà che noi pubblichiamo quella
La facoltà rappresentativa suppone tre concetti: 1) il  soggetto  rappresentante; 2) l' oggetto rappresentato; 3) la stessa
si nega, deve esistere anche l' oggetto rappresentato ed il  soggetto  rappresentante come sue condizioni »: Sistema della
erano fenomeniche, prodotte dalle leggi a cui ubbidisce il  soggetto  nel suo operare. Il che Reinhold medesimo poscia riconobbe;
è idea. Quindi se ne ebbe che l' idea era ad un tempo il  soggetto  conoscente, l' oggetto ideale intuìto, e l' oggetto reale
Dunque l' Idea non può patire alcuna passione, nè essere il  soggetto  di alcuna trasformazione. Se l' Idea si potesse trasformare
l' uno mutabile e l' altro identico; quindi non può essere  soggetto  di alcuna trasformazione, ma è immutabile, come abbiamo
operazioni si scorgono diverse dall' pensato. Dunque egli,  soggetto  pensante, non si può mai confondere con questo, che è
a Platone, di confondere l' anima coll' idea, il  soggetto  coll' oggetto che la illustra? Questo sistema ha due
che è appunto l' errore da noi accennato, di confondere il  soggetto  coll' oggetto. Adduciamo in prova di ciò qualche luogo del
dei quali il predicato è contenuto nella ragione del  soggetto  (giudizi analitici); 4) la questione adunque dell' origine
poichè ogni reale, volendo ragionare dirittamente, al  soggetto  si riduce. Tu pertanto, confrontando ciò che noi abbiamo
una implacabile punizione; nè Iddio avvicinarsi all' uomo  soggetto  della sua punizione. E dalla parte dell' uomo non poteva nè
e porgere alcuno interiore e soprannaturale eccitamento al  soggetto  umano che il movesse alla contemplazione di Dio e quindi
di Dio e quindi alla percezione di questo; venendo il  soggetto  a ciò sollevato da quella virtù divina che accompagna
all' effetto ch' egli produce. E` adunque l' identità del  soggetto  umano, sensitivo a un tempo e intellettivo, che può
prima, sebbene la natura umana non siasi mutata e anche il  soggetto  sia restato il medesimo (4). Ella è questa dottrina che fa
che vale trasfusione o comunicazione della natura di un  soggetto  in un altro. E perchè, come dicevamo, questa natura divina
tutto straniera alla loro natura, colla quale operando nel  soggetto  umano lo sollevassero fino alla congiunzione con Dio
per così dire e velata dall' umanità è il principale  soggetto  dei simboli mostruosi che si scontrano nelle sacre pagine.
cosa significa: egli per sè non significa che terra , ossia  soggetto  composto di terra. Questo nome, dice la divina Scrittura,
adducono appunto questa ragione, che egli è impresso in un  soggetto  incorruttibile, cioè nell' anima (1), la quale ragione ha
la materia del pane rimane, certo che questa materia è il  soggetto  proprio degli accidenti, e però gli accidenti non sarebbero
Ma all' opposto se si afferma, che la materia del pane,  soggetto  degli accidenti, mediante la soprannaturale nutrizione di
vera e viva carne di Cristo, egli è cosa manifesta, che il  soggetto  degli accidenti non rimane più; e che non restano se non
in ch' ella si forma. Di che avviene, che mutato il  soggetto  e reso questo al tutto perfetto, anche l' operazione di cui
consecrazione rimanesse il soggetto, sicchè vi avesse un  soggetto  nella santissima Eucaristia che fosse pane e vino. Questo
e diventa sostanza della carne e del sangue di Cristo: il  soggetto  stesso adunque si cangia e si trasmuta. La qual dottrina
e diventa quello che non era prima, essendo divenuto il  soggetto  stesso in una materia viva diverso da quello di una materia
richiede, come noi richiediamo, acciocchè si possa dire il  soggetto  mutato, il venerabile Bellarmino; imperciocchè egli scrive:
pare, che il Bellarmino s' accontenti della distruzione del  soggetto  in quel senso che in tali mutazioni naturali si avvera.
pare a noi, che assai più perfetta sia la conversione del  soggetto  che accade nella consecrazione, intesa a quel modo come noi
sapere come l' azione avvenga in Dio, ma come si faccia nel  soggetto  stesso in cui viene l' azione. Il Bellarmino costituisce
interamente diversi anco nell' essere; perocchè dice: « il  soggetto  nel quale si riceve l' azione divina di questa conversione
dice« i soggetti« per far credere che non vi abbia che un  soggetto  solo; e l' impegno di far credere ciò mostra che il
sentiva la necessità che un solo fosse radicalmente il  soggetto  della conversione almeno quanto all' essere comune, come
di Cristo nel sistema del Bellarmino possa notarsi un solo  soggetto  nè pure in quanto all' essere, e non anzi sieno due
e nel corpo di Cristo l' essere (2), sebbene si cangi il  soggetto  pane, e diventi soggetto la carne di Cristo; tuttavia la
l' essere (2), sebbene si cangi il soggetto pane, e diventi  soggetto  la carne di Cristo; tuttavia la identità della radice di
così dire con una sola azione, una palla ad un' altra, un  soggetto  ad un altro (1); egli è una bella e buona sostituzione: nè
bensì tutto l' essere del pane, cessa interamente il  soggetto  pane; ma non per questo cessa ogni essere, non per questo
tramutato? rimase qualche cosa terra? non si cangiò anzi il  soggetto  medesimo? conciossiachè la carne viva di un uomo è
conciossiachè la carne viva di un uomo è certamente un  soggetto  diverso dalla polvere sciolta ed inanimata. A simigliante
sarebbe in uno stato il quale sebbene relativamente al  soggetto  senziente esisterebbe come prima, avrebbe le stesse
della transustanziazione, fuor solo che il pane era il  soggetto  di quella estensione sensibile, quando tale non è il corpo
Così il mago Simone non solo considerava l' uomo come  soggetto  alla tirannide degli Angeli, ma era altresì cotanto alieno
non avesse altra causa che la sua libertà, non sarebbe mai  soggetto  alla necessità del male morale; e però sarebbe superfluo
in una deordinazione della volontà umana, necessaria nel  soggetto  a cui aderisce, benchè libera nella prima sua causa, Adamo.
che non abbiano mai avuto una causa libera almen fuori del  soggetto  che li pone, di maniera che non sia stato mai possibile
esempio di Adamo, essere nè l' elemento costitutivo, nè il  soggetto  del peccato originale, in quant' è proprio del suo
secondo che quello a cui si comunica può essere o no  soggetto  di peccato. » Resta a dimandarsi: la mano può ella esser
di peccato. » Resta a dimandarsi: la mano può ella esser  soggetto  di peccato? Rispondesi: propriamente parlando no; ma per un
poi, la volontà personale de' posteri è indubitatamente  soggetto  di peccato assai meglio della mano, perchè ella non è tale
di peccato distinti dal generante; mentre la mano non è  soggetto  di peccato distinto dall' omicida, ma dicesi tale per un
dunque cosa conforme alla natura dell' uomo, l' esser esso  soggetto  all' ira ed all' indegnazione di Dio? Si dovrà considerar
a' Manichei, i quali dimandano perchè l' uomo nasca  soggetto  a tanti mali, cioè dimandano: [...OMISSIS...] , non crede,
peccato viene da quella forza attiva; benchè essa non sia  soggetto  di colpa, nè di peccato; e l' uomo possa adoperarla senza
al male morale della volontà, questa, anche se come  soggetto  o causa prossima di quell' adesione (1) soggiace alla
l' uomo, per se stesso, vincendo altresì la volontà  soggetto  o causa prossima di esso, e tenendola schiava del demonio,
Tommaso, egli pone il principio, che [...OMISSIS...] ossia  soggetto  alla sua libertà. Ciò posto, raccoglie in questo modo: 1 l'
[...OMISSIS...] . E bene; ne vien forse, che per esser  soggetto  l' uomo cosí necessariamente al peccato, il peccato non sia
un male morale, nella sua causa prossima e nel suo  soggetto  (la volontà), necessitato, si prova, 1 Dall' esser di fede,
del qual peccato in cui perdurano la causa prossima ed il  soggetto  è la loro perversa volontà; 2 Dall' esser di fede, che il
carne; onde anche qui la causa prossima è necessitata; e il  soggetto  necessitato. Da questo poi avviene, che tutto il genere
dia adunque un male morale nell' uomo, necessario nel suo  soggetto  (l' uomo), e nella sua causa prossima (la volontà istante),
quest' amore oggettivo che ad un tempo perfeziona e bea il  soggetto  che ha la grazia di possederlo. Qui non c' è dunque, come
perchè il senso non sente altro, che ciò che è nel  soggetto  senziente, e nulla di ciò che appartiene ad altri soggetti.
in un solido sapere, supposte le altre cose eguali, è meno  soggetto  ad un sentimento di sè, che lo tenti di superbia; e
e fatta con più metodo e con più spirito, sarebbe un  soggetto  di estrema rilevanza. - Lo spirito da Lei espresso nelle
o per meglio dire, una dignità che congiunge nello stesso  soggetto  il sacerdote e la vittima accetta al Padre, dignità che è
per ciò che possiede; e la lite dovrebbe farsi a spese del  soggetto  a cui spettano i beni di cui si tratta. Ciò che tal cosa
se ne dà una piccola particella, la quale è anche il  soggetto  della meditazione di quel giorno, nel quale si tiene la
passar leggermente sulle verità sante, che si prendono per  soggetto  delle medesime; ma calcarle molto molto nella mente, e
che dietro le richieste principalmente de' vescovi, ed è  soggetto  a questi in quanto alle funzioni sacerdotali e alla cura d'
alle funzioni sacerdotali e alla cura d' anime; restando  soggetto  a' propri Superiori in quanto al governo interno dell'
ricevuta dal superiore dell' Istituto della Carità a cui è  soggetto  ». La prima questione può essere controversa, ed io non l'
l' Istituto della Carità, non ammette sicuramente che un  soggetto  di questo Istituto sia indipendente sotto nessun rispetto e
cangiandosi in luce più pura, quanto più a lungo sono state  soggetto  di meditazione. Or poi, premesse queste cose sul principio
nè più nè meno. - Qui si insisterà dimostrando che il  soggetto  uomo e la sua attività radicale è una, la quale però muove
idea (giacchè così chiamano Iddio), la qual sia ad un tempo  soggetto  ed oggetto, e dalla quale procedano l' intelletto, il senso
classe. - Sistemi che ridussero l' anima umana ad un  soggetto  senziente. Terza classe. - Sistemi che riposero la natura
la natura dell' anima nelle idee, ossia confusero il  soggetto  coll' oggetto. Quarta classe. - Sistemi che confusero l'
quel fervore, insegnando che lo spirito de' profeti è  soggetto  a' profeti (1). Non si vede di questo traccia nel
Ebrei. Rispetto all' uomo: quanto egli è più infermo e più  soggetto  a' sensi, tanto ha maggior bisogno d' essere tratto a Dio
e della pace. Statevi certo che la tristezza a cui andate  soggetto  non è altro che una sottile frode dell' inimico. Questi ve
non potrebbe esistere, se fosse, assolutamente parlando,  soggetto  alla giurisdizione dei Vescovi delle singole diocesi,
foss' anche il Generale dell' Ordine, perchè anch' egli è  soggetto  almeno al Papa; ma tuttavia l' ubbidienza lascia un campo
un' altra cosa. Quantunque l' uomo sia un nulla, e di più  soggetto  ad ogni peccato, tuttavia Gesù Cristo per sua gratuita
ne viene questa inevitabile conseguenza, che ciascun uomo è  soggetto  e dipendente dalla Chiesa in tutte quelle cose che
poiché, sebbene noi non vogliamo che lo Stato sia  soggetto  a nulla, neppure alla morale e alla religione, ciò non di
Egli è da ciò stesso che si spiega il seguente fatto. Il  soggetto  si lamenta dell' amministratore sociale. L' amministratore
sia un' avvertenza dell' errore ch' egli prende come uomo  soggetto  a fallire. Egli è vero, che le passioni umane, l' amor
che il detto Tribunale potrà anch' esso esser  soggetto  alle umane imperfezioni, e potrà esser soggetto alle
esso esser soggetto alle umane imperfezioni, e potrà esser  soggetto  alle passioni; perciocchè noi non pretendiamo già, come
la sua mole, e perchè egli è essenzialmente disorganizzato,  soggetto  alla seduzione, al capriccio, ed all' ignoranza. La ragione
Egli è da ciò stesso che si spiega il seguente fatto. Il  soggetto  si lamenta dell' amministratore sociale. L' amministratore
sia un' avvertenza dell' errore ch' egli prende come uomo  soggetto  a fallire. Egli è vero, che le passioni umane, l' amor
che il detto Tribunale potrà anch' esso esser  soggetto  alle umane imperfezioni, e potrà esser soggetto alle
esso esser soggetto alle umane imperfezioni, e potrà esser  soggetto  alle passioni; perciocchè noi non pretendiamo già, come
la sua mole, e perchè egli è essenzialmente disorganizzato,  soggetto  alla seduzione, al capriccio, ed all' ignoranza. La ragione
formata sulla informazione altrui: e necessariamente è  soggetto  a udir parlare ben molti di vario spirito, che talora fanno
ed innegabile, così: « perchè ha la bellezza »; l' altro  soggetto  a investigazioni difficili e controverse, così: « perchè ha
alla cognizione, poichè la prima intuizione nella quale il  soggetto  parte per così dire da sè e va nell' idea, non è ancora