non è un costituire un oggetto, ma è un disporre il | soggetto | intelligente in un dato modo verso un oggetto dato dall' |
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effettiva . Ora la mente, o, per dir meglio, il | soggetto | intelligente, essendo suscettibile di sentimenti, ed |
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si conoscono come entità reali, cioè come reali atti del | soggetto | intelligente, e però ancora non sono enti di ragione. Gli |
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che ciò che non viene dall' esperienza debba venire dal | soggetto | intelligente; e però che non venendo dall' esperienza dei |
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dicendo: « Il necessario e l' universale non può venire dal | soggetto | intelligente, perchè questo non è nè necessario nè |
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confuso l' oggetto eterno , che lo spirito nostro vede, col | soggetto | eterno (i quali sono una cosa in sè, ma sono due cose |
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sintesi che vi fa nascere dall' unità della coscienza del | soggetto | percipiente; il che se fosse, non si avrebbe che un |
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se fosse, non si avrebbe che un concetto solo. Perchè il | soggetto | percipiente è un solo, Egli non considera che avanti il |
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predicati de' giudizŒ, esse escludono di considerare il | soggetto | come soggetto; quando pure il soggetto, se è reale, è la |
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nazionali, come la congiunzione di un predicato ad un | soggetto | dialettico, la qual congiunzione non si fa per via d' |
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ci sono passioni ed azioni che non finiscono in un solo | soggetto | (1). Ancora, l' undecima categoria, cioè l' esistenza , è |
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ragione perviene all' unità assoluta e incondizionata del | soggetto | pensante , argomento della Psicologia; quanto alla seconda |
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ragione inganni l' uomo quando ella gli dice che v' ha un | soggetto | che pensa. Il preteso paralogismo, secondo lui, è questo: « |
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lui, è questo: « Ciò che non può essere concepito che come | soggetto | non esiste che come soggetto, e perciò è sostanza; Ma un |
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Quindi la maggiore del sillogismo sarebbe una, se il | soggetto | concepito come soggetto potesse essere dato dall' |
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del sillogismo sarebbe una, se il soggetto concepito come | soggetto | potesse essere dato dall' intuizione sensitiva. Ma nella |
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e dall' unità della coscienza. E però, non essendo un tal | soggetto | dato dalla intuizione sensitiva, egli non può essere un |
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sente la varietà delle sue modificazioni, e sente sè stessa | soggetto | unico e identico di esse; e questa parte del sentimento ha |
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cerca di stabilire l' unità assoluta, incondizionata del | soggetto | pensante; egli passa a criticare i passi della ragione , |
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col quale la ragione stabilisce l' esistenza d' un | soggetto | pensante, almeno produce un' apparenza in un solo senso, |
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è termine del sentimento fondamentale. Si cangia dunque il | soggetto | delle due proposizioni opposte, e si vuol far credere che |
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Quindi il sofisma di Kant consiste anche qui nel mutare il | soggetto | della proposizione; perocchè con una dice « che è |
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scopi: di pervenire all' unità assoluta incondizionata del | soggetto | pensante , ed ella non ci perviene se non per via di un |
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sua erroneità. La coscienza infatti suppone una dualità, il | soggetto | e l' oggetto, e suppone che l' oggetto sia nel soggetto, |
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che altro non significa che l' oggetto è presente al | soggetto | e da lui conosciuto. Questo viene accordato anche da |
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non si può spiegare, se non supponendo, che innanzi al | soggetto | ed all' oggetto v' abbia un punto d' indifferenza, dove si |
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un punto d' indifferenza, dove si trovi la cagione del | soggetto | e dell' oggetto medesimo, nel quale punto d' indifferenza |
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Fichte ci ha accordato, cioè che la coscienza esiga un | soggetto | ed un oggetto. E in vero qual coscienza vi può essere, dove |
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tal nome non gli conviene. La coscienza adunque suppone un | soggetto | ed un oggetto, ma non in ogni coscienza cade il soggetto, |
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coscienza sono innumerevoli, e tra questi vi è anche il | soggetto | che allor si rende consapevole di sè stesso, e ben presto |
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non v' ha nè oggetto nè soggetto. Ma senza oggetto e senza | soggetto | vi ha egli coscienza? No certamente; non resta dunque che |
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in noi mediante una riflessione del pensiero sopra il | soggetto | pensante. Ora la natura dell' intelletto è tale, come |
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ossia l' oggetto inteso, il quale è contrapposto al | soggetto | intelligente; e quest' oggetto inteso può essere |
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parole che « « non v' ha coscienza se non si divide in | soggetto | ed oggetto, in ispirito e natura » ». Primieramente può |
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luogo è del tutto falso, che la coscienza si divida in | soggetto | ed oggetto. Anzi la coscienza stessa ci attesta, che tanto |
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oggetto. Anzi la coscienza stessa ci attesta, che tanto il | soggetto | quanto l' oggetto non sono la coscienza, e molto meno due |
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e molto meno due parti in cui ella si divide. In quanto al | soggetto | la coscienza ci dice, ch' egli è quello che è consapevole, |
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non è la stessa coscienza, l' atto della consapevolezza. Il | soggetto | è il principio di quest' atto riflesso che consapevolezza |
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da quello della coscienza. Fra gli atti del soggetto, ed il | soggetto | stesso, vi ha dunque una distinzione reale: gli atti del |
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stesso, vi ha dunque una distinzione reale: gli atti del | soggetto | sono accidenti senza i quali il soggetto può essere. Tale è |
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gli atti del soggetto sono accidenti senza i quali il | soggetto | può essere. Tale è la coscienza; il soggetto può esser |
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i quali il soggetto può essere. Tale è la coscienza; il | soggetto | può esser senza di essa; ma non può il soggetto essere |
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il soggetto può esser senza di essa; ma non può il | soggetto | essere senza sè stesso: egli è atto primo, di cui gli atti |
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e che non esiste altro che la coscienza, e che il | soggetto | e l' oggetto sono parti di lei: a malgrado che di ciò non |
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è superiore all' Io empirico, dove cade la differenza del | soggetto | e dell' oggetto, perocchè è l' origine di questo, e però lo |
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sia lo stesso Io; perchè l' oggetto intuìto, non è il | soggetto | intuente. Il soggetto intuente, cioè l' Io, è quello che fa |
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perchè l' oggetto intuìto, non è il soggetto intuente. Il | soggetto | intuente, cioè l' Io, è quello che fa l' atto dell' |
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l' uno e l' altro; e che perciò conviene supporre, che il | soggetto | stesso si trasformi in oggetto, e rappresenti come due |
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Poichè: 1 Se non trovate il nesso che congiunga il | soggetto | coll' oggetto, in tal caso vi resta a confessare la vostra |
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oggetto, non sia il soggetto. Vi ha dunque un nesso tra il | soggetto | reale e l' oggetto apparente, che rimane intieramente a |
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dell' altra. Or non vale il dire, che, producendo il | soggetto | a sè stesso l' oggetto, produce anche il nesso che lega |
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questo fatto ideologico della distinzione dell' oggetto dal | soggetto | toglie via lo scetticismo, inevitabile a' sensisti e |
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e comunissimo, se non è anche reale, s' immedesima col | soggetto | uomo (1). Così egli viene ad accordare di necessità a |
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che mezzi ed oggetti del sapere. La confusione adunque del | soggetto | coll' oggetto ravvisasi per tutto negli scritti di |
Sulle categorie e la dialettica -
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mente con essi; ma è unicamente dichiarare una mente , un | soggetto | intellettivo, qual condizione ontologica della loro |
Sulle categorie e la dialettica -
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« « l' assoluta identità pone sè stessa infinitamente come | soggetto | e come oggetto, perchè senza di ciò non può conoscere sè |
Sulle categorie e la dialettica -
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nel punto d' indifferenza anteriore all' origine del | soggetto | e dell' oggetto, come mai quel punto può aver bisogno, per |
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conoscersi, di perdere la sua indifferenza ponendosi come | soggetto | e come oggetto? Ha dunque bisogno di cessare di essere, per |
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più. VI Oltracciò il punto d' indifferenza , anteriore al | soggetto | e all' oggetto, nel quale Schelling sulle traccie di Fichte |
Sulle categorie e la dialettica -
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di Fichte collocò l' assoluto, non può avere identità al | soggetto | ed all' oggetto, perocchè ciò che è essenzialmente |
Sulle categorie e la dialettica -
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è una qualità soggettiva, non essendo che la perfezione del | soggetto | intellettivo7morale. Onde, se i due primi appartengono al |
Sulle categorie e la dialettica -
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la libertà (dell' uomo) che è potenza reale d' un | soggetto | reale, e non ideale, quale è l' uomo. Onde l' apparente |
Sulle categorie e la dialettica -
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.uguale . A, chiamando l' uno degli A predicato , l' altro | soggetto | . Dunque quest' oggetto è molteplice. Infatti la cognizione |
Sulle categorie e la dialettica -
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in un' altra; e un movimento intellettuale è bensì atto del | soggetto | esistente, ma non già una disposizione stabile che possa |
Sulle categorie e la dialettica -
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perdere di vista la differenza essenziale che passa tra il | soggetto | e l' oggetto , conduce direttamente a confondere l' idea |
Sulle categorie e la dialettica -
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Confuso il reale e l' ideale in uno, immedesimato il | soggetto | e l' oggetto, ne dovea venire la dottrina della dialettica |
Sulle categorie e la dialettica -
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solo il signor Gioberti vuole che l' idea (come fosse un | soggetto | intelligente e non un oggetto intelligibile) pensi e |
Sulle categorie e la dialettica -
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nè Hegel, nè altri, può dimostrare che l' idea sia un | soggetto | che pensa , invece d' essere, come è, un puro oggetto che |
Sulle categorie e la dialettica -
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d' essere, come è, un puro oggetto che sta innanzi al | soggetto | che pensa: per nessuna maniera di sottigliezze e di sofismi |
Sulle categorie e la dialettica -
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può far perdere la sua natura all' idea, o immedesimare il | soggetto | coll' oggetto, o fare che l' uno si cangi nell' altro. |
Sulle categorie e la dialettica -
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di quella nazione) attribuito all' idea le proprietà del | soggetto | intelligente; egli la rese non solo illuminante, ma |
Sulle categorie e la dialettica -
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ordine alla scienza è mediato; e però suppone che vi sia il | soggetto | di questa relazione, perocchè ogni relazione suppone un |
Sulle categorie e la dialettica -
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ideale non può stare senza il reale; che l' idea è in un | soggetto | reale che viene da lei illuminato; noi diciamo anche di |
Gioberti e il panteismo -
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accorgerete a non dubitare, che questo ente possibile non è | soggetto | punto nè poco alle leggi del tempo. Infatti, si capisce |
Gioberti e il panteismo -
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al reale. Dunque il reale sarà lo stesso sentimento del | soggetto | che percepisce, le modificazioni di questo sentimento, e |
Gioberti e il panteismo -
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che si è modificata: ma è ancora percezione del | soggetto | con altri accidenti. Ma bene spesso il sentimento nostro si |
Gioberti e il panteismo -
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natura, non conviene qui dire: « non può essere che in un | soggetto | esista qualche forza diversa da quella del soggetto stesso |
Gioberti e il panteismo -
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in un soggetto esista qualche forza diversa da quella del | soggetto | stesso »non convien dirsi questo per la semplicissima |
Gioberti e il panteismo -
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sentimento. Così noi percepiamo delle sostanze distinte dal | soggetto | noi, che perciò chiamiamo estrasoggettive. Ed eccovi qui |
Gioberti e il panteismo -
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indeterminazione; il carattere dell' essere percepito, sia | soggetto | o estrasoggetto, è la piena determinazione. A queste |
Gioberti e il panteismo -
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non è (noi abbiam veduto anche questo) che uno stato del | soggetto | relativamente alla cognizione degli enti; è l' atto con cui |
Gioberti e il panteismo -
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alla cognizione degli enti; è l' atto con cui il | soggetto | intelligente si rende persuaso della loro realtà; ma quanto |
Gioberti e il panteismo -
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di qualcheduno, cioè di quella dell' uomo, che è il | soggetto | che dee per essa divenire virtuoso e felice. Che cosa vuol |
Gioberti e il panteismo -
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dire medesimamente cognizione soggettiva, cioè relativa al | soggetto | uomo. E poichè il soggetto uomo è finalmente un sentimento |
Gioberti e il panteismo -
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soggettiva, cioè relativa al soggetto uomo. E poichè il | soggetto | uomo è finalmente un sentimento sostanziale, ella vuol dire |
Gioberti e il panteismo -
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i nostri avversarj in questo modo: la cognizione del | soggetto | può ella esser altro che cognizione soggettiva? E che cosa |
Gioberti e il panteismo -
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voi dunque d' avviso, o sapienti oppositori, che intorno al | soggetto | e alle cose che gli appartengono, o nelle quali egli ha |
Gioberti e il panteismo -
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risponderanno, che anche la cognizione intorno al | soggetto | e alle cose soggettive, si può oggettivare ed in tal caso |
Gioberti e il panteismo -
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non sarebbero cognizioni. Eppure i sentimenti del | soggetto | sono tutti relativi al soggetto; e le cose che operano nel |
Gioberti e il panteismo -
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quidquid recipitur ad instar recipientis recipitur . » Del | soggetto | dunque, che non è altro infine che un sentimento |
Gioberti e il panteismo -
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fallace e ingannevole; ed anzi di più che la cognizione del | soggetto | e di tutto ciò che a lui si rapporta sarebbe falsa, se non |
Gioberti e il panteismo -
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Ma questo oggetto, noi soggiungemmo, può essere un | soggetto | o cosa che ad un soggetto si riferisce, ed allora la |
Gioberti e il panteismo -
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noi soggiungemmo, può essere un soggetto o cosa che ad un | soggetto | si riferisce, ed allora la cognizione dicesi relativa e |
Gioberti e il panteismo -
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egli è uopo che ella faccia questa operazione senza che il | soggetto | si rimanga dall' essere soggetto come egli è. E così ella |
Gioberti e il panteismo -
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operazione senza che il soggetto si rimanga dall' essere | soggetto | come egli è. E così ella fa appunto; poichè se nol facesse |
Gioberti e il panteismo -
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o come si suol dire volgarmente il lume della ragione. Il | soggetto | adunque, e le cose che al soggetto si riferiscono o cadono |
Gioberti e il panteismo -
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lume della ragione. Il soggetto adunque, e le cose che al | soggetto | si riferiscono o cadono nel soggetto, non sono conoscibili |
Gioberti e il panteismo -
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in una parola, interne ed esterne; l' anima nostra che è il | soggetto | stesso, e i sentimenti dell' anima, le sensazioni, le |
Gioberti e il panteismo -
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Dio; perchè esso ha i caratteri opposti ai divini. Esso è | soggetto | al tempo, ma la natura divina non soggiace punto alla legge |
Gioberti e il panteismo -
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mente) è un' idea subbiettiva, che s' immedesima coll' uomo | soggetto | contingente e finito. Ma egli v' ha pure un sistema nel |
Gioberti e il panteismo -
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dice poco appresso (1); l' altro cavallo possibile è nel | soggetto | umano, e s' immedesima col soggetto umano, e però è l' uomo |
Gioberti e il panteismo -
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cavallo possibile è nel soggetto umano, e s' immedesima col | soggetto | umano, e però è l' uomo o parte dell' uomo, e tuttavia |
Gioberti e il panteismo -
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ardita e gratuita, [...OMISSIS...] . Perocchè se per questo | soggetto | conoscente egli intende l' uomo, ora perchè mai, noi gli |
Gioberti e il panteismo -
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Il signor Gioberti dice, che « « un tale ideale solo nel | soggetto | conoscente, s' immedesima sostanzialmente con esso » »; il |
Gioberti e il panteismo -
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non fa parola, che, quantunque l' essere ideale sia nel | soggetto | conoscente nel senso che è da questo soggetto intuíto, |
Gioberti e il panteismo -
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sia nel soggetto conoscente nel senso che è da questo | soggetto | intuíto, tuttavia non si confonde, nè si può giammai |
Gioberti e il panteismo -
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ed inconfusibile, ed ha natura tanto distinta dal | soggetto | intuente, quant' è distinto ciò che è necessario da ciò che |
Gioberti e il panteismo -
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dell' altro, come esprime anche l' etimologia della parola | soggetto | ed oggetto . Dunque il Rosmini a buon conto non cade |
Gioberti e il panteismo -
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il Gioberti lo fa soggettivo, e vuole che s' immedesimi col | soggetto | conoscente. Ritenuta questa confessione del Gioberti |
Gioberti e il panteismo -
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del tutto finito, soggettivo, anzi che si immedesimi col | soggetto | uomo. Ora indovinate mo' dopo tutto questo, dove, secondo |
Gioberti e il panteismo -
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parmi assai chiara; il finito, il soggettivo, il | soggetto | stesso umano col quale s' immedesima l' essere astratto è |
Gioberti e il panteismo -
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essere il nulla, altre volte ha detto immedesimarsi col | soggetto | umano, qui dà il titolo di Ente, che è la parola solenne |
Gioberti e il panteismo -
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onde quest' ordine in fatto diviene in tal modo un ordine | soggetto | al tempo, alla moltiplicità ed alla contingenza? G. |
Gioberti e il panteismo -
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ed alle creature: è una impressione e una modificazione del | soggetto | conoscente fatta nell' uomo dall' oggetto conosciuto (1), |
Gioberti e il panteismo -
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oggetto conosciuto (1), quasichè una modificazione del | soggetto | umano possa essere comune a Dio ed alle creature. Ma se l' |
Gioberti e il panteismo -
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Ente possibile è una impressione ed una modificazione del | soggetto | umano; se è una modificazione ed un' impronta lasciata |
Gioberti e il panteismo -
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del suggello, questa impressione e modificazione del | soggetto | umano che è l' Ente possibile comune a Dio ed alle |
Gioberti e il panteismo -
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e le creature lascino una sola e medesima impronta nel | soggetto | pensante come fossero un solo suggello, e che quest' |
Gioberti e il panteismo -
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Ente, che bisogno di ricorrere all' impronta che rimane nel | soggetto | uomo? E poi, se questa idea eterna dell' Ente, cioè di Dio, |
Gioberti e il panteismo -
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differisce nella sostanza, ma solo nel modo. Se dunque il | soggetto | uomo è una sostanza seconda che non si trova che nell' |
Gioberti e il panteismo -
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ma anzi ella si trasfonde nell' albero stesso, essa è il | soggetto | sostanziale di cui l' albero è l' atto accidentale retto e |
Gioberti e il panteismo -
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di esistenza, e questo mio pensiero della cosa è come il | soggetto | nel giudizio indicato. Ora io posso pensare, in qualche |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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modo, una cosa, posso aver in mente, in qualche modo, un | soggetto | , di cui prédico l' esistenza, anche se io non ho percepita |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di Dio, questo concetto, questo complesso di idee è come il | soggetto | nel giudizio seguente:« esiste Iddio«; e il predicato, in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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, cioè l' essere in universale che noi applichiamo a quel | soggetto | concepito da noi e determinato tutto idealmente. Allo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che noi aver possiamo (e che tien luogo di percezione, di | soggetto | nel giudizio che pronunzia la sua esistenza) non può |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il concetto espresso nella parola DIO che ci tien luogo di | soggetto | nel giudizio:« esiste Dio«. La seconda riguarda il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Dio esistere, ed è che in questo giudizio il predicato e il | soggetto | si identificano ; perocchè il concetto ideale di Dio è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il medesimo essere . Solo che quell' essere , che forma il | soggetto | del giudizio, è ancora ideale , e quell' essere , che forma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la operazione della grazia: in questo IO che è l' identico | soggetto | di tutte le potenze, perchè io medesimo che penso, sono |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sono IO, a cui tutti questi atti appartengono, come a loro | soggetto | e principio. Conviene pertanto ascendere alla concezione di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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divina grazia. Dottrina cristiana è che l' anima sia il | soggetto | della grazia in quanto essa appartiene alla specie delle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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chi osserva che ella dipende da una legge generale, a cui è | soggetto | il sentimento: la quale è questa, che« non si può sentire |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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fede. Ora questo è atto proprio della volontà nostra ed è | soggetto | alle leggi, a cui sono soggetti gli atti della volontà, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che quell' oggetto è il termine dell' attenzione del | soggetto | pensante e sensitivo insieme. 2. Che se questo oggetto è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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oggetto ha per sua propria natura una cotale opposizione al | soggetto | , che non si può giammai con lui mischiare, fino che si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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fino che si rimane oggetto , sebbene esso agisca nel | soggetto | e di sè lo informi. Questa maniera di operare di Dio nell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si deve fare fra l' oggetto e il soggetto. Allorquando noi | soggetto | contempliamo un oggetto (il verbo), avvi quest' oggetto, in |
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oggetto, in cui termina la nostra azione, ma anche il | soggetto | ha sofferto una passione da quell' oggetto; e questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che sempre sussiste tra l' oggetto operante (Dio) e noi | soggetto | che riceviamo la sua operazione. E perchè si veda essere |
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non alcuna coscienza: noi non esistiamo che come | soggetto | che ha, ossia che vede degli oggetti. Tutt' altro è in Dio. |
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dello spazio e del tempo: ed è l' uomo quello che, essendo | soggetto | per la legge del suo pensare allo spazio e al tempo, |
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teologia, cioè poter essere l' effetto (la creatura) | soggetto | al tempo, senza che però sia soggetto al tempo l' operare |
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effetto (la creatura) soggetto al tempo, senza che però sia | soggetto | al tempo l' operare della causa (Dio) che l' ha prodotto; |
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varii luoghi intorno all' uomo, noi abbiamo veduto che il | soggetto | uomo nomina sè stesso col monosillabo IO. E come i vocaboli |
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che per comune sentenza (2) si contiene nel concetto del | soggetto | appellato uomo . IO« uomo« veggo l' essere, Io veggo la |
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ella si appartiene, e dal quale ella è, relativamente al | soggetto | che la percepisce, in certo modo, staccata. E questa è la |
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considerato in sè stesso, ma considerato relativamente al | soggetto | che lo percepisce. Il bene oggettivo adunque è il |
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egualmente anche bene soggettivo, egli è evidente che il | soggetto | non avrebbe alcuna tentazione che il togliesse dall' |
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di noia nè di particolare piacere, egli è indubitato che il | soggetto | uomo sarebbe fedele al bene oggettivo e lo ammetterebbe e |
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e alterarono; e nella parte stessa superiore del | soggetto | umano entrò una certa superbia e lusinga di ritrovare una |
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a Dio medesimo (1). Sicchè risultando l' umana natura da un | soggetto | e da un oggetto, e venendo il primo formato dalla |
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e non una vera potenza. Così io posso concepire in un | soggetto | qualsivoglia, poniamo in un bruto, la possibilità che egli |
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o dalla parte del suo oggetto , o dalla parte del | soggetto | uomo, di cui essa è atto. Egli è evidente che la volontà |
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nel suo oggetto naturale e primo, come per alterazione del | soggetto | volente, l' IO, l' uomo stesso. Lasciando qui di parlare di |
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natura una cotale alterazione e disordine dalla parte del | soggetto | a cui appartiene. Perocchè se l' uomo, l' IO, soggetto |
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del soggetto a cui appartiene. Perocchè se l' uomo, l' IO, | soggetto | della volontà, è difettoso e guasto, e se è soggetto a |
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l' IO, soggetto della volontà, è difettoso e guasto, e se è | soggetto | a delle perverse suggestioni, egli par naturale che dovrà |
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conviene che esaminiamo l' uomo principalmente come | soggetto | intellettivo e nello stato in che Dio l' ebbe posto sulla |
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quello che abbiamo detto intorno a ciò, l' uomo è | soggetto | intellettivo per la visione dell' essere indeterminato. La |
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procedette principalmente e direttamente il guasto del | soggetto | stesso a cui la facoltà di eleggere appartiene (1). Per |
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si potrà formarsi il concetto del disordine avvenuto nel | soggetto | uomo mediante il primo peccato: ed ecco in che guisa. Egli |
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atto puramente della potenza, ma è atto immediatamente del | soggetto | (3). Perocchè l' uomo, collo scegliere liberamente, ha da |
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egli vuole. L' energia dunque della sua libertà viene dal | soggetto | immediatamente, e sceglie fra i risultamenti delle potenze |
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e per così dire le signoreggia. Questa forza intima del | soggetto | è per sè stessa cieca, per così dire, perchè non ha altra |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Or dunque quell' atto tutto libero, tutto procedente dal | soggetto | di Adamo fu quello che ingegnerò nel soggetto medesimo, in |
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dal soggetto di Adamo fu quello che ingegnerò nel | soggetto | medesimo, in questa forza intima e primitiva che è il fonte |
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così viceversa il guasto di queste potenze reagì sul | soggetto | stesso e rese la sua forza volitiva debole e tarda e |
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immenso e perpetuo piacere, deve trarre a sè la forza del | soggetto | e snervarne la facoltà di eleggere, come abbiamo detto |
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la natura umana; or diciamo ch' egli corrompe lo stesso | soggetto | umano che lo riceve: ella è una conseguenza delle cose |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dell' uomo. Conciossiachè la potenza attiva, in cui il | soggetto | principalmente risiede, è l' atto prevalente, e molto più |
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più se egli è unico, della volontà. Egli riman dunque il | soggetto | stesso infetto e peccante. Si consideri la conseguenza che |
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a spiegare l' infettamento del principio costituente il | soggetto | uomo: perocchè, come abbiamo detto, la concupiscenza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e vi abbia un altro tempo [in cui] la corruzione del | soggetto | veniente dalle potenze sia già compita: ma forza è che in |
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questo guasto fatta al soggetto. Di che la ragione è che il | soggetto | non ha un' esistenza da sè, divisa dalle potenze; ma egli |
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unità e armonica comunicazione che le potenze hanno col | soggetto | nel quale risiedono. E` adunque il peccato originale una |
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potenze, dalle quali la natura risulta: è una infezione del | soggetto | perchè essa va a infettare e depravare quel principio |
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stesso che noi abbiamo chiamato il soggetto, l' Io. Ora il | soggetto | l' abbiamo fatto risultare da due elementi, cioè da un |
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mai dividere insieme) (1). E questo principio operativo del | soggetto | abbiamo detto che è una volontà primitiva e propriamente |
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ma nella volontà primitiva, la quale costituisce il | soggetto | uomo e con esso l' essenza dell' anima. Egli è dunque anche |
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umana. E abbiamo veduto che egli è peccato altresì del | soggetto | umano. Or egli è manifesto da sè stesso che il peccato |
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originale si fa peccato anche della persona, poichè il | soggetto | uomo, in tutti quelli che per naturale generazione |
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istinto animale, in quanto è congiunto individualmente al | soggetto | umano, si fa materia alla reità di questo soggetto. Che il |
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natura umana e che costituisce il principio attivo del | soggetto | uomo e ancor più della persona (7). Di che abbiamo |
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come l' uomo possa essere uscito così misero divina che sia | soggetto | ai dolori e alla morte anche il bambino che non ha ancor |
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di questa morale corruzione in tutti quei mali a cui va | soggetto | (1). Alla terza questione finalmente che cerca l' origine |
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come le potenze, non solo prese in relazione con loro e col | soggetto | principio di esse, ma ben anche considerate singolarmente, |
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e deterioramento. Considerate poi in relazione col | soggetto | che è il loro principio, le potenze ricevettero dalla |
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per la quale non si trovarono più egualmente sottomesse al | soggetto | medesimo: e ciò era degno, dopo che l' uomo si era |
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questo cotale indebolimento che ricevette la signoria del | soggetto | sulle potenze, e della prevalenza presa da queste su di |
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presa da queste su di quello, si ha in ciò che il | soggetto | trovasi impacciato e legato nell' operare delle potenze: di |
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che a ogni potenza, per così dire, riesce di tirare a sè il | soggetto | e interessarlo tutto, per così dire, dell' affare suo; |
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l' istinto animale suol talora esercitare una tal forza sul | soggetto | che il soggetto o è impedito dall' usare della ragione, o |
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suol talora esercitare una tal forza sul soggetto che il | soggetto | o è impedito dall' usare della ragione, o vien tratto a |
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a traviare il ragionamento in errori e fallacie. Se il | soggetto | avesse un proprio sentimento sì forte e dignitoso, in cui |
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tirato a sè e guadagnato il soggetto, allora per mezzo del | soggetto | muove a sua voglia e turba l' intelligenza (1). Egli è per |
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la ragione, separandola da quella passione smodata a cui va | soggetto | l' uomo corrotto, i teologi inventarono il nome di |
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uomini (3). Un' altra prova della debolezza della forza del | soggetto | si è che ove le potenze inferiori non riescano a tirare a |
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potenze inferiori non riescano a tirare a sè e disporre del | soggetto | stesso, stando questo saldo in opporsi a ogni smoderato lor |
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rifiutandosi a ogni soggezione. Sicchè o tirino esse il | soggetto | nei proprii interessi, o nol tirino, mostrano egualmente |
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legato, o esse almeno vanno sciolte da lui. E perchè il | soggetto | umano è persona, le potenze, se operano d' accordo colla |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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come intellettiva, ma unicamente come sensitiva, ovvero | soggetto | animale: ed egli non sarebbe assurdo il dire piuttosto che |
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dai primi, da' quali provenne (1). Così si costituisce il | soggetto | sensitivo. Ma se questo soggetto sensitivo, per legge da |
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Così si costituisce il soggetto sensitivo. Ma se questo | soggetto | sensitivo, per legge da Dio fissata, è ordinato a dover |
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avere anche la visione dell' ente, egli si fa con ciò un | soggetto | ragionevole. E tale avviene il nascimento dell' uomo, al |
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nascimento dell' uomo, al quale, tosto chè è naturato come | soggetto | sensitivo, è presente l' ente; conciossiacchè l' ente per |
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all' uomo ove che si trovasse o cominciasse a esistere il | soggetto | animale umano (1). Or avendo Adamo peccato cioè ribellatosi |
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Spirito Santo, dice la divina Scrittura, non abita in corpo | soggetto | a peccato (2). Però giustamente può dirsi che Iddio fece |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Cristo stesso che comunica nella specie, doveva esser | soggetto | al peccato. Ma la cattolica dottrina anzi insegna che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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incorruttibile giustizia e immortalità. Nella prima al | soggetto | è dato una imperfetta visione dell' ente: col secondo una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nella nostra sentenza, viene edotto all' atto anche il | soggetto | percipiente. Gli scolastici adducono in loro favore questo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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stato di mezza morte, questa vicissitudine a cui andrebbe | soggetto | il feto, non la mostrerebbe alla osservazione? E che nessun |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non abbia che un' anima sensitiva, egli non potrebbe essere | soggetto | capevole di peccato e di ingiustizia, meglio che una bestia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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da Dio. Dunque, quando ancora quell' anima sensitiva fosse | soggetto | capevole di peccato, andando essa a perire, perirebbe con |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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principio senziente in quell' animale si eleva a stato di | soggetto | intellettivo e di persona; il che succede senza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e proprio suo stato. Or la morale deve esser acconcia al | soggetto | per il quale ella è fatta: e però un fatto che modifichi l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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quale ella è fatta: e però un fatto che modifichi l' uomo, | soggetto | della morale, egli è evidente che deve recare una |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nell'essere umano non è dunque un nudo scontro del | soggetto | cogli oggetti, non è un fatto puro; fin da' suoi primordii |
Psicologia delle menti associate -
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l' ente a cui esse appartengono è un ente diverso dal | soggetto | (extra7soggettivo), di cui esse sono atti7attivi. L' |
Principio supremo della metodica -
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a cui appartengono. Ma esse appartengono a due enti: al | soggetto | e al corpo extra7soggettivo; ora, qual è di questi due enti |
Principio supremo della metodica -
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ma con solo una determinazione di relazione a ciò che il | soggetto | sente (1). Ed ella è appunto questa mirabile connessione |
Principio supremo della metodica -
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che costoro meditassero molto sull' unità e identità del | soggetto | sensitivo e intellettivo; compresa la quale, ogni |
Principio supremo della metodica -
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a vedere questa identità, vede ancora incontanente come il | soggetto | (lo spirito umano) possa trovare nel senso la |
Principio supremo della metodica -
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di un oggetto, si è l' azione, che un ente diverso dal | soggetto | fa nel soggetto, ma nulla più; non pensa al modo di quest' |
Principio supremo della metodica -
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dell' oggetto ogni sua qualità o proprietà speciale. Il | soggetto | sa solamente, che ci è un ente agente, e sente , ma non sa |
Principio supremo della metodica -
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, ma non sa , come agisca. Ben avviene più tardi, che il | soggetto | stimolato da' suoi bisogni vien ponendo la sua attenzione |
Principio supremo della metodica -
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che io inclino anche a credere, che non solo il | soggetto | insieme colle sensazioni, che riceve da una persona, provi |
Principio supremo della metodica -
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volizioni, che abbiamo dette affettive (2), in cui il | soggetto | sensitivo e volitivo vuole l' oggetto percepito senz' |
Principio supremo della metodica -
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è tanto più rilevante, quanto più facilmente il fanciullo è | soggetto | alla distrazione cioè alla mobilità estrema de' suoi |
Principio supremo della metodica -
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animale, di questo agente che nascendo dall' unità del | soggetto | produce degli effetti, che emulano quelli della ragione, |
Principio supremo della metodica -
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dell' intendimento umano ricevono dall' unità perfetta del | soggetto | sensitivo7intellettivo una loro unità: egli è vero che la |
Principio supremo della metodica -
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oggetti ella va sempre spontanea e non si ripiega sul | soggetto | se non tardi, costrettavi da cause speciali. 2 Che nelle |
Principio supremo della metodica -
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da cause speciali. 2 Che nelle prime percezioni il | soggetto | intellettivo non fa che affermare un' entità, ma non le |
Principio supremo della metodica -
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che non sia l' affermare sè soggetto, cangiando così il | soggetto | in oggetto dell' intelletto. Fino a questa terza età niente |
Principio supremo della metodica -
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passi, la fa ricadere sopra se stessa, nel seno di quel | soggetto | da cui emana. Noi parleremo più innanzi della cognizion di |
Principio supremo della metodica -
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stessi dolori, che in quanto sono sentimenti esistono nel | soggetto | in quanto sono osservati e percepiti dall' intendimento del |
Principio supremo della metodica -
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vuole un lungo tempo prima che l' intelletto restituisca al | soggetto | i suoi piaceri. Quello poi che nasce de' piaceri e de' |
Principio supremo della metodica -
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a sè stesso. Perchè le cose stesse sensibili, che al | soggetto | propriamente appartengono, quella piccola intelligenza non |
Principio supremo della metodica -
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rimangono nel senso, sentite bensì dal soggetto, ma al | soggetto | ignote. Di più abbiamo veduto che l' intendimento con ogni |
Principio supremo della metodica -
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e tosto, tali idee; ma anzi solamente allora, che nasce al | soggetto | intellettivo il bisogno di esse e non prima. E in ogni caso |
Principio supremo della metodica -
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del bambino: il suo operare è ancor tutto oggettivo, il | soggetto | non esiste ancora pel suo intelletto e per la sua volontà. |
Principio supremo della metodica -
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(1), che venendo dall' ego, significa l' amor proprio di un | soggetto | che conosce se stesso, perchè l' io è appunto un soggetto |
Principio supremo della metodica -
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soggetto che conosce se stesso, perchè l' io è appunto un | soggetto | che si conosce (2). In secondo luogo, quantunque il bambino |
Principio supremo della metodica -
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intellettivamente piaceri e dolori; ma questi non avendo un | soggetto | a cui riferirli, li riferisce agli oggetti che glieli |
Principio supremo della metodica -
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i piaceri e i dolori percepiti in se stessi, senza il | soggetto | e imaginati essere nell' oggetto, da' piaceri e da' dolori |
Principio supremo della metodica -
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egli parrebbe che questa unione bastasse a fare sì che il | soggetto | percepisca se stesso; se pure è vero ciò che altrove |
Principio supremo della metodica -
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una significazione più completa, venendo a significare « il | soggetto | umano operante (il sentimento sostanziale operante) che |
Principio supremo della metodica -
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Qui viene in campo la seconda ragione dell' unità del | soggetto | animale7intellettivo: perocchè l' associazione consiste fra |
Principio supremo della metodica -
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e intellettuale ha qui il suo fondamento nella unità del | soggetto | uomo. Lo stesso sarebbe se dal rammentarmi quella verità |
Principio supremo della metodica -
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fondamento nella forza unitiva del soggetto: è l' unità del | soggetto | che le produce. La terza, all' incontro, ha la sua ragione |
Principio supremo della metodica -
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soggetto, cioè è relativa al modo onde l' oggetto viene dal | soggetto | appercepito. Ora, gli unici dati che quella tenera età |
Principio supremo della metodica -
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scomposizione elementare , per la quale la mente trova un | soggetto | risultare da due elementi, una cosa di cui viene predicata |
Principio supremo della metodica -
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che due sono le parti, gli elementi onde risulta il | soggetto | e non uno: il che si conosce sapendo solo in generale, che |
Principio supremo della metodica -
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eseguire la sintesi per la quale esse si predicano di un | soggetto | agente e che solo al quinto finalmente si possa analizzare |
Principio supremo della metodica -
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che morale del fanciullo. L' attribuire un' azione a un | soggetto | non è ancor che riconoscere un fatto per se solo sterile: |
Principio supremo della metodica -
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un ente l' azione. Ma se dopo avere io unito l' azione e il | soggetto | e così formatone un tutto solo, l' agente, di nuovo |
Principio supremo della metodica -
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nuovo considero l' agente e distinguo in lui l' azione e il | soggetto | come due elementi d' un solo tutto; io con ciò m' apro il |
Principio supremo della metodica -
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dell' azione, e però che « io dovrò stimare tanto più il | soggetto | quant' è più stimabile l' azione ». Questo passo lo farò |
Principio supremo della metodica -
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s' avvede del fallo e 'l riconosce, e il rinfaccia al suo | soggetto | mossa e desta dal pungolo naturale: sicchè l' uom s' |
Principio supremo della metodica -
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avea per ancora la coscienza di sè stesso. Era dunque il | soggetto | uomo, qual soggetto morale, che da una parte sentendo il |
Principio supremo della metodica -
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coscienza di sè stesso. Era dunque il soggetto uomo, qual | soggetto | morale, che da una parte sentendo il dolore e il piacere, |
Principio supremo della metodica -
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che questo era dovere, era tutto. L' identità del | soggetto | sensitivo ed intellettivo è solamente quella, che può |
Principio supremo della metodica -
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intellettivo è solamente quella, che può spiegare come esso | soggetto | potesse dedicarsi e consacrarsi a quanto prescriveva l' |
Principio supremo della metodica -
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egli misura quella bontà e i suoi gradi. Il fanciullo è | soggetto | ad ingannarsi nel giudicare il grado di bontà e di dignità |
Principio supremo della metodica -
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appunto perchè ella è essenzialmente oggettiva (2), e del | soggetto | interamente obliviosa. Se dunque l' imaginazione, che si |
Principio supremo della metodica -
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relativamente al suo operare libero e morale. E nel vero un | soggetto | che non percepisse intellettualmente se stesso, non può |
Principio supremo della metodica -
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egli opera bensì soggettivamente ma non rende mai se stesso | soggetto | termine fisso delle sue operazioni. Ma tosto, che egli si è |
Principio supremo della metodica -
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se io scelgo volontariamente fra un piacere o un bene del | soggetto | e il mio dovere, egli è mestieri che io abbia reso quel |
Principio supremo della metodica -
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Dio, suppone una distinzione e una cotal distanza fra il | soggetto | veggente e l' oggetto veduto, e però non sembra potersi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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adunque, per sè intesa, ha una doppia relazione, quella di | soggetto | intelligente, e quella di oggetto inteso; ma la sussistenza |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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poi la sussistenza divina è per sè intesa da se stessa, | soggetto | ossia persona, in tanto è il Verbo (1). Dal che si rileva |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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nè potendo l' ente finito esser altro che limitato e quindi | soggetto | alla moltiplicità, conveniva però che in questo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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stessa di venire illuminata; quest' essenza è straniera al | soggetto | uomo che pronuncia il verbo, anche quando l' uomo pronuncia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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verbo persuasivo, e le azioni ch' egli afferma buone a sè | soggetto | col suo verbo pratico, perché tutto ciò riceve il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che la rende intesa, la rende oggetto reale a sè, | soggetto | del pari reale. Sotto questo aspetto non di meno il verbo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che col manifestarsi. Ora l' essere ideale risplendente nel | soggetto | creato è un' appartenenza del Verbo divino, perchè è la |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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egli in pari modo la sussistenza divina, non può non essere | soggetto | e persona, di maniera che egli è un soggetto per sè |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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può non essere soggetto e persona, di maniera che egli è un | soggetto | per sè oggetto. Ma nelle speciali verità rivelate, appunto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ad una, cioè alla Verità sussistente, all' Essere reale | soggetto | per sè oggetto, che è il Verbo. Ora come, essendo una l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e come, ove ei si riveli, quest' oggetto, in quanto è | soggetto | ossia persona, allora sia egli il Verbo a noi comunicato. |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Teologia; o anche del Verbo che agisce nell' anime come | soggetto | e persona per sè oggetto, e suol dirsi Teologia mistica . |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ma soltanto oggettivamente appreso, non il Verbo come | soggetto | e persona; e quindi, propriamente parlando, era la divina |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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altresì la promessa della venuta al mondo del Verbo qual | soggetto | e persona, il che non importa una comunicazione interna di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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questi, cioè per noi, significa lo stesso Cristo rivelante | soggetto | e persona, nella cognizione del quale tutta quella dottrina |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quella dottrina stessa oggettiva diventa ai Cristiani un | soggetto | ossia una persona divina per sè oggetto, per sè manifesto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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sussistente, e quindi ancora oggetto che è ad un tempo | soggetto | ossia persona nella sua stessa oggettività in quanto si |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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opera lo scultore, è puramente un' idea, è oggetto, ma non | soggetto | o persona sussistente ed operante egli stesso. All' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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essere idea dell' essere assoluto, è anche sussistenza, | soggetto | persona operante, perchè ha la stessa natura del Padre. Se |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di vedere un' essenza nella sua realizzazione) esista come | soggetto | (o come esistente nei soggetti che lo possono percepire), |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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oggetto come realizzato, quest' oggetto dee esistere come | soggetto | e persona, o se non è intellettivo dee esistere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e quest' oggetto non sarebbe appieno vero se non fosse | soggetto | reale anzi persona. Egli dunque pronuncia il suo Verbo, il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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speculativa, ma di una ragione piena alla quale il | soggetto | unisce e quasi porta se stesso nell' oggetto conosciuto per |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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della creazione, pel qual atto le cose esistono anche come | soggetto | e persona relativa a se stessa, o come ciò che cade in tale |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che noi siamo fuori del Verbo; ma se il noi esprimente il | soggetto | nostro si prende oggettivamente, in tal caso è vero che noi |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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persona7oggetto. Come persona, è operante, in quanto è | soggetto | sussistente, colla stessa sussistenza divina comune alle |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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che come oggetto, non come al tempo soggiacesse lo stesso | soggetto | Verbo. Dell' eternità dell' atto creativo S. Agostino |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ha virtù di fare che l' oggetto pronunciato sussista come | soggetto | ossia persona, e l' oggetto vivente e sussistente è appunto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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come essenza, come essenza vivente; di maniera che il | soggetto | vivente è l' oggetto vita, o l' essenza vita in lui |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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o anche, viceversa, la vita come essenza, come oggetto, è | soggetto | vivente. Se l' oggetto fosse rimasto solo oggetto, egli non |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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hanno vita; ma per sè la parola vita non esprime più un | soggetto | che l' altro, anzi nessun soggetto, come dicevamo, ma una |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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terminativa , cioè la sua essenza è di essere termine d' un | soggetto | sensitivo. Nella materia non si scorge che la mera |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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senza relazione a se stessa, ma ad altro, cioè al | soggetto | sensitivo di cui ella è termine. Laonde S. Tommaso dice: « |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e la forma morale nell' inclinazione e armonia di sè | soggetto | all' essere oggetto manifestato; e quindi anco le tre vite, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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perché è la percezione di Cristo oggetto come Verbo, | soggetto | come uomo . Vero è che il Verbo è l' oggetto ad un tempo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la persona divina; com' è avvenuto in Cristo, nel quale il | soggetto | umano non è persona, giacchè la persona è il supremo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non era soggettiva, ma soltanto oggettiva, per modo che il | soggetto | debole ed esile non poteva fare gli atti vitali di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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priva di un termine reale che formando con essa un solo | soggetto | la renda atta all' azione, benchè non si rimanga priva d' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dice oggettiva, non perchè non sia anch' essa un atto del | soggetto | (nel qual senso ogni vita è soggettiva), ma perchè è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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ed efficacemente lo ami. Il Verbo si rimane distinto dal | soggetto | uomo in cui dimora per quella differenza che v' ha fra l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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solo come il creante e il creato, il movente e il mosso. Il | soggetto | mosso, nel nostro caso, sente la mozione, sente che vi ha |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Spirito si unisce dunque, e in certa maniera si mescola col | soggetto | che egli santifica, operando in lui in modo che il soggetto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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soggetto che egli santifica, operando in lui in modo che il | soggetto | è insieme quello che opera. Onde Cristo attribuisce allo |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la via di correggerlo. La questione economica sarà dunque | soggetto | di una ultima parte del mio lavoro. |
Doveri dell'uomo -
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è il mondo interno che rappresenta il mondo esterno; è il | soggetto | che rappresenta a sè stesso tutto ciò che vi è di |
Psicologia Vol.III -
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operanti e pazienti, e nella molteplicità intrinseca del | soggetto | umano che riceve tali azioni dagli enti, e in loro operando |
Psicologia Vol.III -
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soggettiva, che viene data all' uomo da un atto del | soggetto | stesso, non avrebbero tanto disputato per sapere se il |
Psicologia Vol.III -
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concepite dalla mente umana, cioè che cosa vi ponga il | soggetto | stesso razionale quando ne acquista i concetti, e che cosa |
Psicologia Vol.III -
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non si ha tuttavia piena, se non si ricorre all' unità del | soggetto | operante. E` in questa unità che si deve collocare l' |
Psicologia Vol.III -
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possa essere così chiamato in senso vero e rigoroso se non | soggetto | sensitivo o risultativo . Perocchè, quantunque noi possiamo |
Psicologia Vol.III -
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che nella natura di lui medesimo; chè modificazioni di un | soggetto | vuol dire il soggetto stesso esistente in altri modi, e |
Psicologia Vol.III -
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lui medesimo; chè modificazioni di un soggetto vuol dire il | soggetto | stesso esistente in altri modi, e conservante in tutti la |
Psicologia Vol.III -
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la propria identità. A chi domanda ulteriormente perchè un | soggetto | possa esistere in diversi modi, altra ragione non si può |
Psicologia Vol.III -
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nel sentire vi è un elemento di passività, della quale il | soggetto | è il principio sensitivo; un quinto fatto che vi è pure un |
Psicologia Vol.III -
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fatto che vi è pure un elemento di attività, di cui il | soggetto | è pure lo stesso principio sensitivo. Dunque le varie forme |
Psicologia Vol.III -
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una parte della sua operosità, perchè, essendo unico il | soggetto | e d' una quantità limitata di forza, non può usarne una |
Psicologia Vol.III -
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dell' eterno oggetto dicesi manifestazione , da parte del | soggetto | intuizione , crea l' anima, che è il soggetto intuente. |
Psicologia Vol.III -
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da parte del soggetto intuizione , crea l' anima, che è il | soggetto | intuente. Affissata nell' essere eterno e divino, ivi ella |
Psicologia Vol.III -
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intellettiva. Ma è più difficile fissare la riflessione sul | soggetto | intelligente, che non sia trapassare di un salto all' |
Psicologia Vol.III -
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degli antichi giunse a distinguere e separare del tutto il | soggetto | dall' oggetto, cioè l' anima dall' idea ; e tutti i più |
Psicologia Vol.III -
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è confusa colle idee che illuminano l' anima, il | soggetto | coll' oggetto. Ma questo concetto dei numeri pitagorici |
Psicologia Vol.III -
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un tal giudizio si richiedono almeno due termini, il | soggetto | ed il predicato. Dove poi trovavano nell' anima il tre? |
Psicologia Vol.III -
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quei giudizi, nei quali la convenienza del predicato e del | soggetto | non è necessaria ed evidente, come non suol essere nei |
Psicologia Vol.III -
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per sè solo il corpo non esiste. Ma se voi aggiungete un | soggetto | semplice (una mente secondo il concetto di questi |
Psicologia Vol.III -
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ne trae che conviene necessariamente ricorrere ad un | soggetto | stabile di tutte queste mutazioni. Ora, ciò che serve di |
Psicologia Vol.III -
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stabile di tutte queste mutazioni. Ora, ciò che serve di | soggetto | a quei modi sempre mutabili è la stessa sostanza che |
Psicologia Vol.III -
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acqua, ora terra; ma questa sostanza, o materia prima, o | soggetto | di tutte le qualità, è qualche cosa d' invisibile, e solo |
Psicologia Vol.III -
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di prole. La materia in cui tutto si genera, ossia il | soggetto | di tutte le mutazioni, è dunque la madre, e di essa dice: |
Psicologia Vol.III -
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viene a insegnare che la sostanza o materia che forma il | soggetto | delle modificazioni sensibili, è dalla mente supposta e non |
Psicologia Vol.III -
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e conchiusero che sotto di esse doveva essere la sostanza, | soggetto | immutabile e permanente di tutte quelle forme, la quale |
Psicologia Vol.III -
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alla natura dell' anima giace nella « confusione del | soggetto | (anima) coll' extra7soggettivo (materia) », a differenza |
Psicologia Vol.III -
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idealistici, il cui errore giace nella « confusione del | soggetto | (anima) coll' oggetto (enti ideali) ». A questa corruzione |
Psicologia Vol.III -
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ente, su cui si speculava, facendolo ideale, confusero il | soggetto | (l' anima) coll' oggetto, perchè l' essere, in quanto è |
Psicologia Vol.III -
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lo determinarono facendolo reale e corporeo, confusero il | soggetto | coll' extra7soggetto, perchè il reale non è propriamente |
Psicologia Vol.III -
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quale come in una cotal matrice si fa tutto ciò che è un | soggetto | alla generazione, si è lo spazio , il quale è quindi a |
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consiste in un rapporto dell' oggetto col soggetto, e nel | soggetto | dimora. E se a Dio piacerà che noi pubblichiamo quella |
Psicologia Vol.III -
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La facoltà rappresentativa suppone tre concetti: 1) il | soggetto | rappresentante; 2) l' oggetto rappresentato; 3) la stessa |
Psicologia Vol.III -
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si nega, deve esistere anche l' oggetto rappresentato ed il | soggetto | rappresentante come sue condizioni »: Sistema della |
Psicologia Vol.III -
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erano fenomeniche, prodotte dalle leggi a cui ubbidisce il | soggetto | nel suo operare. Il che Reinhold medesimo poscia riconobbe; |
Psicologia Vol.III -
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è idea. Quindi se ne ebbe che l' idea era ad un tempo il | soggetto | conoscente, l' oggetto ideale intuìto, e l' oggetto reale |
Psicologia Vol.III -
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Dunque l' Idea non può patire alcuna passione, nè essere il | soggetto | di alcuna trasformazione. Se l' Idea si potesse trasformare |
Psicologia Vol.III -
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l' uno mutabile e l' altro identico; quindi non può essere | soggetto | di alcuna trasformazione, ma è immutabile, come abbiamo |
Psicologia Vol.III -
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operazioni si scorgono diverse dall' pensato. Dunque egli, | soggetto | pensante, non si può mai confondere con questo, che è |
Psicologia Vol.III -
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a Platone, di confondere l' anima coll' idea, il | soggetto | coll' oggetto che la illustra? Questo sistema ha due |
Psicologia Vol.III -
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che è appunto l' errore da noi accennato, di confondere il | soggetto | coll' oggetto. Adduciamo in prova di ciò qualche luogo del |
Psicologia Vol.III -
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dei quali il predicato è contenuto nella ragione del | soggetto | (giudizi analitici); 4) la questione adunque dell' origine |
Psicologia Vol.III -
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poichè ogni reale, volendo ragionare dirittamente, al | soggetto | si riduce. Tu pertanto, confrontando ciò che noi abbiamo |
Psicologia Vol.III -
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una implacabile punizione; nè Iddio avvicinarsi all' uomo | soggetto | della sua punizione. E dalla parte dell' uomo non poteva nè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e porgere alcuno interiore e soprannaturale eccitamento al | soggetto | umano che il movesse alla contemplazione di Dio e quindi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di Dio e quindi alla percezione di questo; venendo il | soggetto | a ciò sollevato da quella virtù divina che accompagna |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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all' effetto ch' egli produce. E` adunque l' identità del | soggetto | umano, sensitivo a un tempo e intellettivo, che può |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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prima, sebbene la natura umana non siasi mutata e anche il | soggetto | sia restato il medesimo (4). Ella è questa dottrina che fa |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che vale trasfusione o comunicazione della natura di un | soggetto | in un altro. E perchè, come dicevamo, questa natura divina |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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tutto straniera alla loro natura, colla quale operando nel | soggetto | umano lo sollevassero fino alla congiunzione con Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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per così dire e velata dall' umanità è il principale | soggetto | dei simboli mostruosi che si scontrano nelle sacre pagine. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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cosa significa: egli per sè non significa che terra , ossia | soggetto | composto di terra. Questo nome, dice la divina Scrittura, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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adducono appunto questa ragione, che egli è impresso in un | soggetto | incorruttibile, cioè nell' anima (1), la quale ragione ha |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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la materia del pane rimane, certo che questa materia è il | soggetto | proprio degli accidenti, e però gli accidenti non sarebbero |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Ma all' opposto se si afferma, che la materia del pane, | soggetto | degli accidenti, mediante la soprannaturale nutrizione di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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vera e viva carne di Cristo, egli è cosa manifesta, che il | soggetto | degli accidenti non rimane più; e che non restano se non |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in ch' ella si forma. Di che avviene, che mutato il | soggetto | e reso questo al tutto perfetto, anche l' operazione di cui |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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consecrazione rimanesse il soggetto, sicchè vi avesse un | soggetto | nella santissima Eucaristia che fosse pane e vino. Questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e diventa sostanza della carne e del sangue di Cristo: il | soggetto | stesso adunque si cangia e si trasmuta. La qual dottrina |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e diventa quello che non era prima, essendo divenuto il | soggetto | stesso in una materia viva diverso da quello di una materia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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richiede, come noi richiediamo, acciocchè si possa dire il | soggetto | mutato, il venerabile Bellarmino; imperciocchè egli scrive: |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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pare, che il Bellarmino s' accontenti della distruzione del | soggetto | in quel senso che in tali mutazioni naturali si avvera. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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pare a noi, che assai più perfetta sia la conversione del | soggetto | che accade nella consecrazione, intesa a quel modo come noi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sapere come l' azione avvenga in Dio, ma come si faccia nel | soggetto | stesso in cui viene l' azione. Il Bellarmino costituisce |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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interamente diversi anco nell' essere; perocchè dice: « il | soggetto | nel quale si riceve l' azione divina di questa conversione |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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dice« i soggetti« per far credere che non vi abbia che un | soggetto | solo; e l' impegno di far credere ciò mostra che il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sentiva la necessità che un solo fosse radicalmente il | soggetto | della conversione almeno quanto all' essere comune, come |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di Cristo nel sistema del Bellarmino possa notarsi un solo | soggetto | nè pure in quanto all' essere, e non anzi sieno due |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e nel corpo di Cristo l' essere (2), sebbene si cangi il | soggetto | pane, e diventi soggetto la carne di Cristo; tuttavia la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' essere (2), sebbene si cangi il soggetto pane, e diventi | soggetto | la carne di Cristo; tuttavia la identità della radice di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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così dire con una sola azione, una palla ad un' altra, un | soggetto | ad un altro (1); egli è una bella e buona sostituzione: nè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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bensì tutto l' essere del pane, cessa interamente il | soggetto | pane; ma non per questo cessa ogni essere, non per questo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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tramutato? rimase qualche cosa terra? non si cangiò anzi il | soggetto | medesimo? conciossiachè la carne viva di un uomo è |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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conciossiachè la carne viva di un uomo è certamente un | soggetto | diverso dalla polvere sciolta ed inanimata. A simigliante |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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sarebbe in uno stato il quale sebbene relativamente al | soggetto | senziente esisterebbe come prima, avrebbe le stesse |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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della transustanziazione, fuor solo che il pane era il | soggetto | di quella estensione sensibile, quando tale non è il corpo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Così il mago Simone non solo considerava l' uomo come | soggetto | alla tirannide degli Angeli, ma era altresì cotanto alieno |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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non avesse altra causa che la sua libertà, non sarebbe mai | soggetto | alla necessità del male morale; e però sarebbe superfluo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in una deordinazione della volontà umana, necessaria nel | soggetto | a cui aderisce, benchè libera nella prima sua causa, Adamo. |
Il razionalismo -
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che non abbiano mai avuto una causa libera almen fuori del | soggetto | che li pone, di maniera che non sia stato mai possibile |
Il razionalismo -
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esempio di Adamo, essere nè l' elemento costitutivo, nè il | soggetto | del peccato originale, in quant' è proprio del suo |
Il razionalismo -
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secondo che quello a cui si comunica può essere o no | soggetto | di peccato. » Resta a dimandarsi: la mano può ella esser |
Il razionalismo -
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di peccato. » Resta a dimandarsi: la mano può ella esser | soggetto | di peccato? Rispondesi: propriamente parlando no; ma per un |
Il razionalismo -
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poi, la volontà personale de' posteri è indubitatamente | soggetto | di peccato assai meglio della mano, perchè ella non è tale |
Il razionalismo -
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di peccato distinti dal generante; mentre la mano non è | soggetto | di peccato distinto dall' omicida, ma dicesi tale per un |
Il razionalismo -
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dunque cosa conforme alla natura dell' uomo, l' esser esso | soggetto | all' ira ed all' indegnazione di Dio? Si dovrà considerar |
Il razionalismo -
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a' Manichei, i quali dimandano perchè l' uomo nasca | soggetto | a tanti mali, cioè dimandano: [...OMISSIS...] , non crede, |
Il razionalismo -
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peccato viene da quella forza attiva; benchè essa non sia | soggetto | di colpa, nè di peccato; e l' uomo possa adoperarla senza |
Il razionalismo -
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al male morale della volontà, questa, anche se come | soggetto | o causa prossima di quell' adesione (1) soggiace alla |
Il razionalismo -
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l' uomo, per se stesso, vincendo altresì la volontà | soggetto | o causa prossima di esso, e tenendola schiava del demonio, |
Il razionalismo -
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Tommaso, egli pone il principio, che [...OMISSIS...] ossia | soggetto | alla sua libertà. Ciò posto, raccoglie in questo modo: 1 l' |
Il razionalismo -
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[...OMISSIS...] . E bene; ne vien forse, che per esser | soggetto | l' uomo cosí necessariamente al peccato, il peccato non sia |
Il razionalismo -
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un male morale, nella sua causa prossima e nel suo | soggetto | (la volontà), necessitato, si prova, 1 Dall' esser di fede, |
Il razionalismo -
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del qual peccato in cui perdurano la causa prossima ed il | soggetto | è la loro perversa volontà; 2 Dall' esser di fede, che il |
Il razionalismo -
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carne; onde anche qui la causa prossima è necessitata; e il | soggetto | necessitato. Da questo poi avviene, che tutto il genere |
Il razionalismo -
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dia adunque un male morale nell' uomo, necessario nel suo | soggetto | (l' uomo), e nella sua causa prossima (la volontà istante), |
Il razionalismo -
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quest' amore oggettivo che ad un tempo perfeziona e bea il | soggetto | che ha la grazia di possederlo. Qui non c' è dunque, come |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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perchè il senso non sente altro, che ciò che è nel | soggetto | senziente, e nulla di ciò che appartiene ad altri soggetti. |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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in un solido sapere, supposte le altre cose eguali, è meno | soggetto | ad un sentimento di sè, che lo tenti di superbia; e |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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e fatta con più metodo e con più spirito, sarebbe un | soggetto | di estrema rilevanza. - Lo spirito da Lei espresso nelle |
Epistolario ascetico Vol.I -
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o per meglio dire, una dignità che congiunge nello stesso | soggetto | il sacerdote e la vittima accetta al Padre, dignità che è |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per ciò che possiede; e la lite dovrebbe farsi a spese del | soggetto | a cui spettano i beni di cui si tratta. Ciò che tal cosa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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se ne dà una piccola particella, la quale è anche il | soggetto | della meditazione di quel giorno, nel quale si tiene la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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passar leggermente sulle verità sante, che si prendono per | soggetto | delle medesime; ma calcarle molto molto nella mente, e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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che dietro le richieste principalmente de' vescovi, ed è | soggetto | a questi in quanto alle funzioni sacerdotali e alla cura d' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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alle funzioni sacerdotali e alla cura d' anime; restando | soggetto | a' propri Superiori in quanto al governo interno dell' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ricevuta dal superiore dell' Istituto della Carità a cui è | soggetto | ». La prima questione può essere controversa, ed io non l' |
Epistolario ascetico Vol.I -
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l' Istituto della Carità, non ammette sicuramente che un | soggetto | di questo Istituto sia indipendente sotto nessun rispetto e |
Epistolario ascetico Vol.I -
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cangiandosi in luce più pura, quanto più a lungo sono state | soggetto | di meditazione. Or poi, premesse queste cose sul principio |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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nè più nè meno. - Qui si insisterà dimostrando che il | soggetto | uomo e la sua attività radicale è una, la quale però muove |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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idea (giacchè così chiamano Iddio), la qual sia ad un tempo | soggetto | ed oggetto, e dalla quale procedano l' intelletto, il senso |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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classe. - Sistemi che ridussero l' anima umana ad un | soggetto | senziente. Terza classe. - Sistemi che riposero la natura |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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la natura dell' anima nelle idee, ossia confusero il | soggetto | coll' oggetto. Quarta classe. - Sistemi che confusero l' |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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quel fervore, insegnando che lo spirito de' profeti è | soggetto | a' profeti (1). Non si vede di questo traccia nel |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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Ebrei. Rispetto all' uomo: quanto egli è più infermo e più | soggetto | a' sensi, tanto ha maggior bisogno d' essere tratto a Dio |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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e della pace. Statevi certo che la tristezza a cui andate | soggetto | non è altro che una sottile frode dell' inimico. Questi ve |
Epistolario ascetico Vol.III -
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non potrebbe esistere, se fosse, assolutamente parlando, | soggetto | alla giurisdizione dei Vescovi delle singole diocesi, |
Epistolario ascetico Vol.III -
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foss' anche il Generale dell' Ordine, perchè anch' egli è | soggetto | almeno al Papa; ma tuttavia l' ubbidienza lascia un campo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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un' altra cosa. Quantunque l' uomo sia un nulla, e di più | soggetto | ad ogni peccato, tuttavia Gesù Cristo per sua gratuita |
Epistolario ascetico Vol.III -
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ne viene questa inevitabile conseguenza, che ciascun uomo è | soggetto | e dipendente dalla Chiesa in tutte quelle cose che |
Questioni politico religiose -
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poiché, sebbene noi non vogliamo che lo Stato sia | soggetto | a nulla, neppure alla morale e alla religione, ciò non di |
Questioni politico religiose -
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Egli è da ciò stesso che si spiega il seguente fatto. Il | soggetto | si lamenta dell' amministratore sociale. L' amministratore |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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sia un' avvertenza dell' errore ch' egli prende come uomo | soggetto | a fallire. Egli è vero, che le passioni umane, l' amor |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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che il detto Tribunale potrà anch' esso esser | soggetto | alle umane imperfezioni, e potrà esser soggetto alle |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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esso esser soggetto alle umane imperfezioni, e potrà esser | soggetto | alle passioni; perciocchè noi non pretendiamo già, come |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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la sua mole, e perchè egli è essenzialmente disorganizzato, | soggetto | alla seduzione, al capriccio, ed all' ignoranza. La ragione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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Egli è da ciò stesso che si spiega il seguente fatto. Il | soggetto | si lamenta dell' amministratore sociale. L' amministratore |
Filosofia politica naturale -
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sia un' avvertenza dell' errore ch' egli prende come uomo | soggetto | a fallire. Egli è vero, che le passioni umane, l' amor |
Filosofia politica naturale -
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che il detto Tribunale potrà anch' esso esser | soggetto | alle umane imperfezioni, e potrà esser soggetto alle |
Filosofia politica naturale -
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esso esser soggetto alle umane imperfezioni, e potrà esser | soggetto | alle passioni; perciocchè noi non pretendiamo già, come |
Filosofia politica naturale -
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la sua mole, e perchè egli è essenzialmente disorganizzato, | soggetto | alla seduzione, al capriccio, ed all' ignoranza. La ragione |
Filosofia politica naturale -
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formata sulla informazione altrui: e necessariamente è | soggetto | a udir parlare ben molti di vario spirito, che talora fanno |
Epistolario ascetico Vol.II -
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ed innegabile, così: « perchè ha la bellezza »; l' altro | soggetto | a investigazioni difficili e controverse, così: « perchè ha |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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alla cognizione, poichè la prima intuizione nella quale il | soggetto | parte per così dire da sè e va nell' idea, non è ancora |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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