A questa situazione complessa per le interferenze e le alleanze tra arte e società, politica e mercato, si aggiunge un altro elemento che non può
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, quello contro cui combattono - senza spesso avvedersene - alcuni degli artisti oppositori della «società dei consumi»: l’arte degli ultimi lustri ha
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maturando nella società contemporanea, come dire un riflesso della situazione economica, politica, culturale della stessa; sicché non è possibile
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Ecco allora forse dove s’annida il germe pernicioso, quello contro cui (senza esserne coscienti) combattono alcuni degli oppositori della «società
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della pop art aveva avuto la celebrazione dell’oggetto industriale divenuto ormai dominatore della società consumistica statunitense. Tanto l’aspetto
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’ambito della «società dei consumi», che denunci palesemente la sua affinità con i meriti e i difetti dell’establishment, questo è certo l’oggetto
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essere inserite e innestate entro i metodi e i sistemi produttivi d’una particolare società e d’una particolare economia, che non può essere che
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Non dunque soltanto un’«arte come specchio della società», ma «una società come specchio dell’arte». In una società, dove l’odierna feticizzazione
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situazione delle arti plastiche appare nettamente dominata da alcuni aspetti che sono del resto intimamente legati al tipo di «società dei consumi
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nella situazione socioeconomica dell’artista e di una sua maggiore integrazione nella società di cui non può non far parte.
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- legato com’era alla società consumistica, all’era del supermarket, all’influenza dei mass-media e della pubblicità, alla nuova mitologia del divismo
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guardare in faccia la nostra società consumistica interpretandone gli aspetti più triviali attraverso quella che vorrei definire una «redenzione del
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sottrarsi agli abbagli della società consumistica (Pistoletto, Castellani); e insieme una coscienza dell’importanza dei nuovi materiali (La Pietra
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perché gli stessi rapporti di arte e società sono in questo periodo molto complessi e compromessi da pregiudizi e da equivoci.
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’ironizzazione-demistificazione della Società dei Consumi...
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Purtroppo, come è stato ripetuto fino alla sazietà, il frutto più succoso e più ambito dalla nostra società è proprio il Kitsch, e una volta
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società borghese.
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. (Questo nell’ottimistica ipotesi d’un miglioramento etico-estetico della nostra società consumistica e d’una sua apertura a valori non solo mercantili).
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trasformazioni della nostra società siano ben più profonde di quelle che si possono ottenere sbandierando degli slogan politico-economici.
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