Vi sono due direzioni di notabile prevalenza, una a NE, l'altra fra SO e SSO; relativamente rari sono i venti di NO e più ancora quelli di SE e delle
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e 6 ore la prevalenza del massimo di SSO o SO sopra l'altro massimo di NE o ENE è molto pronunziata, il minimum di NO è molto spiccato altresì
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italiano. L'onorevole Sanguinetti ha veduto dentro Roma, non so in qual posto, un museo industriale, fatto dal Governo, mantenuto dal Governo. Forse
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potrebbero raggiungerlo; ma il contro-progetto della Commissione ha, per me, un merito: toglie al concorso un non so che d'indeterminato; divide
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Conosco gli uomini che stanno al Governo, ma non quelli che ci potrebbero venire e non so da qual Ministero sarà approvato. Non voglio d'altronde far
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; tanta roba che, in verità, io non so come (avendo la Sinistra sempre combattuto questo sistema di proporre le leggi) se ne sia poi valso il Ministero
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Si deve costruire un gran palazzo per i pesi e le misure. Dico gran palazzo, perchè so bene che cosa sono le perizie; sono perchè la Camera voti
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? Perchè so che gli oratori che devono venire dopo di me vogliono, al solito, farmi appunto di clericale.
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Prima di tutto negli anni decorsi c'è stata una forte e violenta lotta elettorale fra il partito clericale ed il partito liberale; ed io non so come
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ammalato?" "L'ho visto io l'altro giorno. Era un po' giù, un po' vecchio, un po' brutto, un po' gobbo, che so io! un po' mezzo andato, ma stava bene. Se
"Sì, il Cristianesimo, lo capisco bene" disse il conte, pigliando in mano un alfiere e guardandolo attentamente. "Non so chi sia la bestia che vuol
dall'altra. Ne contano di belle." "Conta su." "Ma non so, Eccellenza, se posso, perché c'entra il signor conte..." "Eh, stupida, quando vi dico di contar su
, siate buono! datemi una pesca. Se si divertono! Grazie, tesoro. Dite sì o no che si divertono?" "Non lo so." "Non lo so? Io sì che lo so. Bello quel non
. "Malato?" esclamò Edith, sorpresa. "Non sanno niente?" replicò il curato. "Ma no!" "Credevo che Marta, non so, che qualcheduno lo avesse detto Loro
gran sacco scucito di chiacchiere trite e peste. Nepo non so che sia. Lo vidi una volta a Milano. Ha un'aria soddisfatta, un parlar molle e rotondo che
..." Don Innocenzo gli prese, parlando, una mano. "...intendesse quale sia quest'angustia segreta che c'è, lo so, nel cuore della signora Edith, povera
spirava non so quale energia temperata di timidezza. Mostrò a Steinegge e a Edith i due quadri, che portavano alla meglio i loro nomi pomposi. Il
a forza sulla spalliera della poltrona, si curvò a risponderle. "Non so nulla, non ricordo nulla. Non ho vissuto mai, mai tranne adesso. Sapevo solo
storia. Queste sono sciocchezze, io lo so benissimo il nome; ma adesso piglialo! Noi povera gente non abbiamo tanta memoria. È poi un nome tanto fuori
vado a dirvi quello che so di Voi." Il conte si pose a camminare su e giù parlando. Si udiva il suo vocione andare e venire per la sala piena d'ombra
?" disse il commendatore sottovoce. "Non lo so." "Io però lo invidio". "Perché?" "Viver vicino a Lei!" "Può essere assai poco piacevole agli altri se non
canonica di don Innocenzo. Ella non poteva parlare; sospirava. "Qual sentimento prova?" le chiese Marina dopo un lungo silenzio. "Non lo so; desiderio
Pozzo dell'Acquafonda. Credeteci voialtre. So anch'io che non l'hanno trovata. Una gamba di quella sorta! L'ho incontrata io due o tre volte su per i
udire ancora il vocione solenne e quel furibondo pugno sul tavolo. Adesso il sole fendeva obliquo la sala dalle finestre ver so il lago, la empiva
voltò e rivoltò il libro con un sorriso malizioso. "Io non so" diss'egli "se posso domandare quanto costa." "Quarantacinque centesimi." "Ah
. Non so se la parola umana possa esprimere tutto quello che il vostro atto m'ispira. Bene, io non ricercherò i motivi molto oscuri della condotta che
universitario, e finchè, con gusto, gusto, non so se maggiore di noi o di lui, non ci aveva recitato l'ultima lirica patriottica del Cavallotti , una buona
seccaggini; pene e tormenti, inerenti alla vita di campagna. - Pare, interruppi, che oggi avesse qualche grave affare pel capo. - Lo so io? rispose
cosa che un po' di cuore non legga. - So di alcuni, i quali di quel po' si accontenteranno.
la fine del mondo? - La verrà e presto; sentirai. Parecchi già avevano avvertito la mia Gina che quel birbone la guardava con certi occhi, che so io
suscettibile. È certo che il buon curato gli aveva parlato sul conto mio a quattrocchi con quella strana benevolenza, non so come meritata da me fino
cucina. Invece di quell'aspetto armonico di modestia, un non so che di gretta opulenza. La porta del giardino stava spalancata, ma il giardino era
rimasto sempre. Dacchè ne sono uscito io non so immaginarmi paradiso diverso dalla mia felicità in quegli anni beati della mia infanzia, tanto
troppo?» - Oh! se sapesse! ... - Oh! se sapesse! disse l'altro coso di dietro. - Non so nulla, diss'io. - Lo saprà. - Saprà, disse l'altra di dietro
; sapete dov'è il signor curato? - Lo so io? stavo annaffiando quel po' di piselletti che sembra siano stati cosputati dalle streghe, che Dio mi perdoni
fronte coronata di capelli bianchissimi; illuminati dalla luna, li avresti detti un'aureola. Non so quale solennità traspariva da tutta la sua figura
del forestiero, nè il nome, nè il cognome del dottore. Se ti occorre parlargli, di' «signor dottore» e basta. Hai capito? Lo so io il perchè .... è una
, svapora, svanisce, dilegua ... lo so io ... pur troppo! E abbassandosi all'orecchio del fabbriciere anziano di S. Gaudenzio; - Soltanto in donne
a sentirla, - e non poterla soccorrere! ... «Come abbiamo potuto tirare innanzi non lo so: se non siamo morti tutti e tre quell'anno gli è che non
curato. Un grande artista, uno scrittore, che so io, un poeta di Milano, che si diverte ad andare attorno a ritrattare le montagne, sicuro; un signore di
vogliono; il ragazzo sta bene dov'è e ci resterà. - Ma possono darvi dei fastidi per questo? - Non so; faranno quel che vorranno. E il buon prete si
sciagura. Non so perchè avevo quasi paura come quando ero bambino; involontariamente pensavo ai viottoli vivaci della mia Milano, ai crocchi gioviali
tua madre, che ha tanto sofferto? - Non so, balbettò Aminta, venivo da lui perchè mi aiutasse, mi raccomandasse a qualche amico. Ed indicò me
, sei diventato un uomo serio? - Quasi .... tanto da farti ridere, brigante: e tu? - Io so far di tutto fuorchè delle cose sensate. - Taci, credi tu che
, dugent'anni addietro il Meneghino del Maggi, che sapeva l'una e l'altra lingua e qualche altra per soprappiù, si sentiva gran poliglotta: So ben vari
? Io non lo so: io conosco solamente i miei bimbi napoletani che amano le storielle della sera. Vorrei essere io la madre ancora gaia come una fanciulla
collerico ed il pauroso, e borbottando fra i denti non so se una preghiera o una maledizione. In verità, nella casuccia abitava gente malfamata; al
mi appresserò troppo. Sai che t'amo, so che m'ami; so che dobbiamo troppo avvicinarci. E neppure puoi parlarmi: così vuole il destino. Ma io t'amo; tu
i ridenti poggi. Immenso si svolge l'avvenire. Lo so. Ma pel sarcastico sorriso con cui tu ti burli delle mie care larve, evocate dalla tradizione o
cui ritorna ogni minuto la mia vita! L'hai tu mai vista la barchetta-fantasma? L'hai tu vista, amor mio? ..... Odimi. Io non so quando avvenne la storia