l'educazione vuole che siamo umili e dimentichiamo un po' noi per gli altri; dovrete buttar giù le arie, poichè la semplicià è la prima dote
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quegl'inverni miti pe' quali non ci siamo dimenticati di procurarci, nella primavera, viveri e panni e legna, che permettano soavi tepori e riposi tranquilli.
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duri, o senza cuore; gli è piuttosto che tutti, moltissimi almeno, siamo tali, purtroppo anche fra i giovani e gli adolescenti:fra quelli, cioè, a cui
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gli avvocati ne inventano per gli assassini, perfino per i matricida! Io mi rivolgo soltanto una domanda:se noi, che siamo un po'più liberi di foggiarci
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affidate per il vostro bene, potete dire sfacciatamente: - Noi stiamo qui perchè siamo obbligate, tu ci stai perchè sei pagato dal governo. Torcete la
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e anche da uno spontaneo compatimento per le noie e la fatica di cui siamo state la causa.
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saprete chiaramente che cosa scrivere. Lasciando passare troppo tempo in mezzo, siamo poi incerti da qual parte rifarci, ci troviamo quasi costretti
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uditori. Noi siamo tutti un po'come le bestie, che si lasciano ingannare dall'intonazione della voce:con questa differenza, che in noi forse la
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simpatia altrui, e con le quali possiamo fare del bene. Se siamo d'accordo che uno sguardo benevolo o un dolce sorriso o la perfetta armonia delle movenze
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povera donna si sfogò con lui: - E poi venitemi a dire che certe idee sono fandonie! Siamo 13 e venerdì! - Ma no, signora, è soltanto mercoledì 11
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come siamo! Siete buone, ingenue, e ammodino? E risplendano al sole queste belle qualità che, apparendo, daranno gioia e conquisteranno i cuori. La
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lieve cagione. Ne' momenti buoni, poi, la piccola dèspota riconosce il suo torto; ma si scusa dicendo:"Sono fatta così". Tutti, Lauretta mia, siamo fatti
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SIAMO d'accordo! La signorina Filomena è antipatica. Basta guardarne l'andatura compassata, l'impettitura da tacchino che fa la ruota
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minimo dei mezzi. Così è bella una pittura che ci comunichi immediatamente una particolare commozione, senza che noi siamo costretti a cercarla in
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non ti muovi, si muove lei. . . - Ma riceverla qui, in quest'alloggio, dove siamo quasi accampati. . - Che c'è? Se l'immaginerà, lei, che lo stipendio
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al luogo. Non siamo mica a un ballo! Un abito decente, sia pur elegante, sì, ma sfarzoso no, mai! E che cos'è quel chiacchierare fitto fitto con la
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Accademia della crusca
