, conviene farne il tirocinio in famiglia. «Quale dolcezza non vi ha in questo pensiero: Siamo figli della stessa madre! Quale dolcezza nell'aver
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, passavano per eccezioni. E che allora si viveva una vita più stabile e più reclusa. Adesso, noi, con vapori, telegrafi, telefoni, giornali, siamo in continuo
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ripetiamo. E pure a la morte siamo sempre nuovi. La sentiamo, la pensiamo, magari la affrontiamo, ma non ci rassegniamo ad essa; ci ripugna; ci ribelliamo
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dire dipendere da qualcuno. O non siamo noi tutti, o quasi tutti dipendenti da qualcuno?... L'impiegato, l'ufficiale, il medico, l'industriale, operaio
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di persone a modo: «Oh siamo dunque tornati, con questo po' po' di progresso che cambia la faccia al mondo e dovrebbe almeno educare il buon senso
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alla buona di casa sua! e suol dire che via di lì, lontano dalla mamma e dai figliuoli (noi siamo in cinque tra fratelli e sorelle), gli pare di essere
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d'aver diritto; se le cose non sembrano procedere come a noi pare giusto; se siamo ingiustamente giudicati. Ma facciamo di pensare un istante con la
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