immutata, morte benevolo porto sicuro. Che ai vivi morti quando pur sia vano quanto la vita il pallido tuo aspetto e se morir non sia che continuar la
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cui lo sguardo concedi o la parola, ma d'ogni cosa che ti sia vicina, ma del sole, dell'aria, ma del pane, ché di loro ti nutri e a me sei tolta
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, perch'ei sia grato a lor della sua vita, perché il muto dolore sia obliato e la promessa vana ogni presente. Ma l'augurio che ciò ch'ei mai non ebbe
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sono. No, non son questo corpo, queste membra prostrate qui fra l'erbe sulla terra, più ch'io non sia gli insetti o l'erbe o i fiori o i falchi su
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tuo stesso dolore, non adattarti per fuggir la morte; anzi da te la vita nel deserto fatti - che sia per gli altri nuova vita; non disperare, ma
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mai finita perché tu speri disperando e attenda ciò che non può venire perché il dolore cieco più forte sia del dolore che vide la stessa vanità di sé
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