L'evoluzione
D’altro lato si è assistito ad un riattivarsi della critica all’evoluzione, sia come evento storico, sia alla teoria interpretativa offerta dalla
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È ancora diffuso in Italia il pregiudizio che l’evoluzione sia una teoria biologica antiquata, ormai superata dall’indirizzo sperimentale della
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Primo: se la teoria dell’evoluzione sia tuttora importante per la scienza moderna. Secondo: se i documenti di cui disponiamo siano sufficienti a
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L’embriologia comparata, sia dei vertebrati, sia degli invertebrati offre numerosi altri esempi di struttura interpretabili in questo senso: lo
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Del resto sarebbe difficilmente concepibile la creazione indipendente di tutte le specie dei parassiti, sia esterni sia interni, propri di ciascuna
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tutti i grandi gruppi di animali oggi viventi, sia pure con forme diverse dalle attuali.
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del Devonico. I Rettili si originano dagli Anfibi nel Carbonifero. Dai Rettili hanno poi origine sia i Mammiferi (Triassico superiore e Giurassico
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periodi successivi, e sono oggi rappresentati da numerosissime forme sia di mare, sia d’acqua dolce.
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dall’uovo. Del resto anche alcuni Mammiferi acquatici oggi viventi, i Cetacei (balene, delfini, ecc.), hanno grande rassomiglianza con i pesci, sia
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Gli esempi (figg. 19, 20) si potrebbero moltiplicare, sia per i Vertebrati, sia per gli Invertebrati, e potrebbero essere
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La più semplice soluzione del problema dell’origine dell’universo è certamente ch’esso sia stato creato da una mente superiore, d’un tratto, così
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Innanzitutto si constata che i «grandi piani di struttura”, quelli che si chiamano tipi o phyla, sia di animali,
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sia di piante, compaiono precocemente, fin dagli inizi dell’era Paleozoica dopo un lungo periodo di preparazione sul quale non abbiamo informazioni
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che la coesistenza oggi sulla terra, di esseri semplici come batteri e protozoi e di altri più complessi come Insetti, Uccelli e Mammiferi, sia una
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questa nozione, ormai definitivamente acquisita, sono essenziali sia per la teoria dell’eredità, sia per l’evoluzione.
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L’esperimento mendeliano dimostra invece che così non è: sia l’ibrido di colore rosso, o bianco, o rosa, secondo che vi è dominanza di un carattere
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importantissimi sia dal punto di vista teorico, sia da quello pratico. Nell’attività «mutagena» come si suol dire, delle radiazioni, risiede il pericolo che l
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Se si considerano le varie razze di una specie che sia distribuita su di una vasta area, si osserva che le razze vicine sono interfeconde; ma se si
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2) che la popolazione sia indefinitamente grande;
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1) che non vi sia frequenza di mutazione differenziale fra A → a e a → A;
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3) che non vi sia migrazione differenziale di uno dei due alleli da o verso popolazioni vicine;
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Il contrario della seconda condizione è la limitazione numerica delle popolazioni. Se si pensa che per esempio, un’isola sia popolata inizialmente da
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cosiddetti normali. Ma è ben logico che sia così; sarebbe sorprendente se non lo fosse: la specie come oggi la vediamo è il frutto di un lungo lavoro da
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assurdo, bensì l’interpretazione come di cosa che sia imposta a priori, e che diriga, come una vis a fronte, l’andamento dei fenomeni stessi. La
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attivamente in molti laboratori di genetica, e, pur fra mille diversità e complicazioni che dimostrano come sia vano cercare di racchiudere tutto
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direttamente e sui quali non sia possibile sperimentare, e quindi preferiscono attendere che queste ipotetiche supermutazioni o mutazioni «sistemiche» come
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Che molto lavoro sia ancora da compiere per chiarire in ogni aspetto un così complesso e grandioso problema, è cosa ovvia. La scienza è sempre in
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Non è a credere che con lo schema su riportato si sia dato fondo alla conoscenza del funzionamento della informazione genetica negli organismi. Oltre
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È assai dubbio però che, come vogliono alcuni autori, si possa addirittura ammettere che Aristotele sia stato un evoluzionista molto avanti lettera
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Si può ammettere che quella di Lucrezio sia una concezione evoluzionistica, sebbene vaga e oscura; e non v’ha dubbio che la sua descrizione dell
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facilmente scivolare nella 2). Queste ipotesi hanno il merito di essere suscettibili di controllo sperimentale, anche se questo sia tutt’altro che facile
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Che l’uomo abbia il suo posto nella scala zoologica, sia pure come animalium princeps, è dunque indubbio, e tutte le successive ricerche di anatomia
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che scheggiavano in modo molto primitivo. Si ritiene che A. africanus sia il progenitore di Homo.
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’accelerazione che sorprende, e, in un certo senso, preoccupa. Auguriamoci che tale evoluzione sia diretta sempre al bene dell’umanità, e che i fini
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la soluzione integrale: che non vi sia una differenza qualitativa, ma soltanto di grado fra l’intelligenza degli animali e quella dell’uomo. La
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Accade spesso, nella storia della scienza, che un’idea novatrice sia, per così dire, nell’aria, e rimanga incompiutamente espressa, incompresa, vaga
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Tutto concorre dunque a provare la mia affermazione, cioè, che non già la forma, sia del corpo, sia delle sue parti, dà luogo alle abitudini e al
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accentuare quanto la succinta esposizione che abbiamo citato sia precisa, completa, consapevole. È, finalmente, una vera teoria dell’evoluzione. A quei
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altro genere di vita e d’azione che non sia quello che loro era abituale.
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È da osservare che il nostro autore ammette che da parte degli organismi vi sia una reazione attiva. Lo stimolo esterno determina un’influenza di
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. Pare che non sia vero, e ch’egli invece non abbia mai mancato di rispetto all’anziano collega, le cui ricerche zoologiche meritavano la massima
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che hanno avuto relazione con la variazione degli animali e delle piante sia allo stato domestico sia in natura, avrei potuto portare qualche luce sull
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Il mio successo come uomo di scienza, qualunque esso sia stato, è dovuto, mi sembra, a diverse e complesse qualità e condizioni intellettuali. Le più
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ambiente sia
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Ma la sua avversione era determinata soprattutto dal fatto che sia Lamarck sia «Mister Vestiges» (come egli
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legge sia imposta dalla Divinità stessa, e imposta per volontà libera. La implica se la legge si voglia inerente alla natura, o sia legge inesorabile
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variazioni individuali, sia pure proiettati in un tempo lunghissimo, si stabiliscano differenze fondamentali, totali di organizzazione, come quelle che si
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riscontrano negli organismi fossili e attuali. Quindi è necessario ammettere che vi sia stato qualche altro meccanismo che abbia consentito una
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Il Rosa non dice, anzi esclude, che questa predeterminazione dell’evoluzione sia stata voluta da una mente superiore. Ammette soltanto un totale
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dell’attuale stato delle scienze e della teologia sia oggetto di ricerca e di discussione da parte dei competenti in tutti e due i campi la dottrina
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