Si chiamano, si rincorrono, volano di qua e di là, dai nidi vuoti al campanile, dal campanile alle grondaie, stanno ferme un momento, posate lungo il
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una bambina che portavano una corona al camposanto. Vinto dalla curiosità, montai in carrozza anch'io, e volli seguire quella famiglia che si
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Il babbo aveva detto a Checchino: — Non si chiede mai due volte quel che già si ha; bisogna contentarsi. E intendeva ammonirlo del difetto di volere
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appoggiata su la manina, pareva dormisse tra erbe e fiori. — Farai la novena? — Si, zia. — E come la farai? — Non lo so; me lo dirà la mamma. — Di
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potesse difenderlo; e si metteva a tremare e a urlare. Zina, sua sorella e minore di anni di lui, invece era coraggiosa, quasi audace per la sua età e
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- Madonna mia!... I padroncini! Con le mani in tasca e il bastone sotto braccio, il pecoraio si era fermato ad aspettare al varco i quattro monelli
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s'erano accorti della buffonata, e avevano cominciato a ridere. In un attimo tutta la classe s'era voltata; e le risate, dapprima sommesse, si erano
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Lulù era il cucco del babbo. Arrivato ultimo e desideratissimo, dopo quattro figliuole, quel bambino si poteva dire il despotino della casa
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Ogni volta che in casa del commendator Scalandri si riuniva la Commissione, i bambini venivano relegati in uno stanzone in fondo al corridoio; e per
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capito; allora egli raddoppiava il suo grido, si arrampicava alle gretole, si sforzava in tutti i modi di farmi intendere che voleva qualche nuovo
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, si era fermato, trattenendo l'asino con una leggera tirata della cavezza. — Che fate qui? — le sgridò; — tornate a casa, e dite a quella strega di
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gli scrittori di libri per fanciulli si son creduti in dovere d'idealizzare talmente la vita di queste creature umane iniziali, che esse non riescono
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giuocare alla visita, si o no ? La tuba tocca a me; tu sei in casa. GINO. Prima però il cavaliere torna dall'ufficio. Egli va sempre in tuba al suo
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procedeva e che alle fitte stazioni dei tanti paesetti sparsi su la linea scendevano e salivano i passeggieri, la strana impressione già si modificava; ed
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In casa Borsino avevano proprio paura che l'aria si mangiasse quei due bambini tanto desiderati e venuti con tanto ritardo; e avevano paura del
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hanno ore determinate per abbandonarsi ai loro più sfogati gorgheggi ? Avete mai notato che sentendo parlare nella stanza dove si trovano, essi alzano
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desinare abbandona il negozio all'onestà dei passanti e della fida clientela che si serve da lui. Quel giorno, alla rivendita dei pochi giornali e dei
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occhi neri. — Figurati! È il regno del Signore. - Ma come si campa lassù, se non si mangia ? — riprese Ida che era un po' giottoncina. — Non ce n'è
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. (Piagnucolando:) Quanto sono infelice! IL RE. (come sopra:) Un po' di contegno, Regina! LA REGINA. (al Reuccio che si è alzato:) Sedete, Reuccio; e quando
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, che s'inoltra lentamente, raccogliendo foglie, stecca, pietruzze. A poca distanza da me, si ferma e mi guarda. Poco prima, al cancello della Villa
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, non si accorgeva dell'ostacolo. Le bambine, salite due o tre scalini, si erano fermate ad aspettarlo, impaurite e tremanti di quel che era accaduto
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, aiutato dalle bambine, che si erano divertite a darle una mano come avevano potuto. Don Paolo, portate le materasse al sole su la terrazza, le aveva
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. Si trovavano in un bel imbarazzo: — Come manipolare il croccante senza che la mamma se ne accorgesse? — Se se n'accorgeva, il meglio della sorpresa
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Perugino. Una salva di applausi accolse il dolce quando si seppe che era regalo dei bambini, manipolato proprio da loro. Neo era diventato rosso
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capo di roba, secondo i gusti e la preferenza per un colore o per un altro. Intanto dovevano restar chiuse in casa con lui. Non voleva che si
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Or accadde che un giorno le sorelle, per divertirsi con lui, si misero a fargli dei dispettucci. Una gli buttava giù i soldatini schierati sul
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. — Perchè no? Si sedette a uno dei tavolini, prese la penna, la intinse e cominciò a fare gravemente tutte le firme che mancavano; se non che, invece del
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, fuori di scuola, per ridere, ma in iscuola no. Come non lo capiva? Così passava per discolo, si faceva mal volere dal Maestro e dai compagni... Da
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Quando il direttore si accorse della nuova diavolerla, per cui dovevano rifarsi tante lettere ed erano state sciupate tante stampe, rimpianse la
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dagli angioli. — Quando? — Quando nella stanza non c'è nessuno. — Vorrei vederli, vorrei vederlo mangiare. Dorme sempre ! — Gli angioli non si fanno
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due famigliole si riunivano una sur una stecca, e l' altra su l'altra ? Non saprei dirlo; chi poteva riconoscerle? Ma spesso sedevo sei capinere di qua
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funzionario e discutesse con lui. E si fermava su la possibilità che la legge gli dèsse torto; infatti la tutrice era colei, la sola parente. — Bella
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: Restituitele alla tutrice! Chi l'ha fatta questa legge da turchi? E voi, signor pretore, potete ora avere il coraggio di essere più turco della legge?... Si
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Le bambine non si riconoscevano, vestite a nuovo e ben calzate; vestite a nuovo, cioè, con la stoffa di due vesti delle sue povere figliuole
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pelare? E se si sentiva stanco dalle fatiche della giornata, e se gli doleva un po' il capo, o la tosse lo tormentava, s'arrabbiava di più. L'idea di
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panchette di legno, e vi avea riversato dentro un bel mucchio di farina. — Questo qui è lo staccio per la crusca. Guarda: si prende così, e si scote
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, e non lo ringraziò. — Se domani vi trovo di nuovo qui ! — minacciò il Drago. Che potevano farci le bambine? La zia voleva tosi. Si guardarono negli
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testamento che occorreva fare perchè le orfanelle, alla sua morte, non si ritrovassero in mezzo d'una via, e la roba non se la prendesse il fisco, poichè
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tronco, si era arrampicato coi rami ai sostegni di canna; ma ora sembrava sentisse anche lui il soffio di vita che rianimava tutta la casa, e verdeggiava
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Don Paolo, aspettando i suonatori, si era messo ad acconciare la cavezza dell'asino, e si godeva anticipatamente il piacere della svegliata delle
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qui, domani non potrò fare la spesa. — La faremo noi, — aveva risposto Lisa, ridendo. — Brava ! E don Paolo si era lasciato spogliare anche delle due
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Erano passati dieci anni. Lisa aveva preso marito da sei mesi; si parlava già di certe trattative con un cugino del marito di Lisa che aveva posto
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Lisa; docile e obbediente alla parola di lei : — Su, cullate il bambino. Non aveva mai domandato di chi fosse quel bambino, nè come si trovasse in casa
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Giorgio ebbe facoltà di scegliere la stoffa da sè e dar gli ordini al sarto, quasi fosse stato proprio giovanotto. Si mostrò incontentabile
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d'ogni cosa; nè le stanze di sopra erano meno ingombre di oggetti impolverati e coperti di ragnateli. Vi si vedevano materasse abballinate e coltroni
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Ma quasi tutt'a un tratto non si raccapezzò più... Le gambe gli si piegarono sotto, e gli parve prudente mettersi a sedere... — Oh, Dio! Si vedeva
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Quell'anno i padroncini parevano presi da particolare affezione pel pecoraio e per le pecore. La mattina, mentre egli si disponeva a mungere il latte
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pecoraio andò via, di nascosto dei contadini, per non farsi scoprire, si diedero a saltare, a ridere, a battere le mani, applaudendosi per la prodezza
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che il fattore dicesse: — Eh, padroncini, ci vorrebbe un po' di ricotta ! — perché tutti e quattro si frenassero e anche stessero un po' cheti.
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, febbre e il resto. — Benissimo! — disse la nonna. I bambini si credettero capitati in mano d'una tiranna. Il signor Borsino non era potuto andare a
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