Coll'ultima cadenza l'aurora in ciel spuntò, coll'ultima cadenza la bella si svegliò! Al davanzal la povera fanciulla accorsa è già, ed occhieggiando
poesia
,... non si levano il cappello. Splendi agognando al dì della partenza; e ristucco di farci il zolfanello, di tanto in tanto perdi la pazienza! Sole, il
poesia
Quanti vivon cercando un po' d'oblio, quanti sono in esilio e quanti in fuga! Come si paga d'esser nati il fio, come ogni dì novello è nuova ruga! Si
poesia
, badate al fanciullin di quando in quando, se mai la coltre allontanò sognando. Triste si fa la vita al cantoniere ed al soldato per gli spalti perduto e
poesia
, consoli, schiavi, liberti e sacerdoti, si fanno immoti. E fosse anche il pontefice di Giove, errante nella sua sedia di avorio, umilmente si inchina
poesia
corrente in cui si specchia la ricciuta fanciulla oppur al vecchia che ti guarda ridente. Aneli alla mestizia solitaria per cui l'arte respiri insiem
poesia
. Traversa il cielo un vento accidioso, della sua meta incerto e senza lena; al suo passaggio il bosco pensieroso saluta sì, ma rispettoso appena. Giù nel
poesia
glauche scogliere: ché all'albe e alle sere le ho viste brillar! Volete la nenia dei fulvi ragazzi che a Noli riposano sui bianchi terrazzi? Si spande
poesia
fascino di arcana ebbrezza avvinti, si curvavano, quasi invitando umilmente; il cielo era sereno, limpido, trasparente, la farfalla volava, e volava, e
poesia
, sulle fosse dei monaci estinti; se all'inferno non giacciono avvinti lo sa Iddio che stupor li corrà! Dove il cantico, inutile, lento, si perdea per la
poesia
Quando muore un poeta il ciel sorride; quel sorriso lo sente il volgo umano, e si guardano in faccia, e li conquide uno sgomento arcano. Veggono il
poesia
Un lenzuolo di nebbia avvolge il cielo, e la pioggia minuta e lenta cade; le colline lontane han messo il velo, e di fango si coprono le strade
poesia
. La timida lucertola; che lambe i muri infranti si arresta a udir dei canti e a contemplar i fior. Le nuvole sorvolano tutte color di rosa, e la
poesia
di eroe: la scossa foglia il bagna, lo punge il rovo... ei va, sosta, si arrampica, scende, incespica, cade..., e non si lagna. E va, lento, ma va
poesia
, prima ancor che un altro mese scocchi, il mondo intiero si ricrede, e tace col pianto agli occhi! E che perciò? Gemendo accanto al fuoco spesso io mi
poesia
si sarebbe detto fosse per lui la vita un dì festivo. Amo i vecchietti allegri, i bei sorrisi fra i capelli bianchi, gli entusïasmi che son giunti
poesia
giocondo! Ma poi non ti rincresca pensar che questi tuoi giorni beati son giorni a me rubati; fa' che un sospiro al tuo gioir si mesca, ma poi non ti
poesia
montagna truce; il primo alito lieve che vien dalla vallea, bacio, sospir di Dea. Amo laggiù fra le tremule foglie la nebbia che si scioglie, candida
poesia
disprezzo, e la manìa di cercar perle al lezzo. Ti lascio - forse - alcune avite botti, il vecchio Dante onde al cielo si arripa, e, ausigliatrice di
poesia
, che ride e non sorride!... Eppur nel fondo vergine del core una fede ci resta, che si rivela in preghiera d'amore... e la preghiera è questa: casto
poesia
eterei sorrisi, i nostri s'infiammino due pallidi visi! Facciam delle coltrici gli Elisi e l'Inferno!... Si ingoii l'assenzio se manca il Falerno! Te
poesia
brami. Qui vendemmian. Bei giorni, allegre notti. Tripudiano le valli e le pendici; si arrotondan nel gaudio, al par di botti, mille pancie felici. Son
poesia
questa tomba uscita, una parola : " Io v'amo! ". Amor sia dunque il motto, Amor di tutto che fu culto di lui ch'oggi si plora!... Certo egli or geme di
poesia
garriti e fischïate fesse… fin le tegole anch'esse, forse per l'abitudine dei nidi, si credon rondinelle e volan via. Fra le spighe gli steli e gli
poesia
te". Andrai con essa ai lidi dove si fanno i nidi dal tramonto all'albor; dove compendian gli attimi un secolo d'amor. Vedrai colline e valli di perle
poesia
, pian piano, compare un nano. E il bel mar degli azzurri e delle calme si popola di chiostri e di romiti, ed ecco Abido e il suo serto di palme, e il
poesia
' sentieri agresti, delle canzoni! Del focolar con cui spesso, nel verno, si viveva del prossimo in disparte, rimescolando fra di noi l'eterno tema
poesia
Quanti sogni, quante favole, che follie, che visïoni, non scandemmo, o Musa, al facile rimeggiar delle canzoni! Si cantò la luna, il pallido astro
poesia
questo improbo viaggio che si chiama la vita, una sorella e una madre miraggio dei miei pensieri facesti, o mia Musa. soccorrimi! un bel canto
poesia
sfuggivano cercando invece - materna imagine di paradiso! - del bimbo pallido l'intento viso. Oh! sì - ritessimi qualche armonia che mi risusciti
poesia
cantando! Andiam nei prati. E intorno a noi si susurri: "...Giuliva coppia di innamorati! ". - Deh! resta, resta, o santa Musa, il mio immacolato
poesia
, io m'ho tante vaghezze, tante nel cor dolcezze, e so sì bene errar da me lontano, per entro al mondo arcano, che, dican tutti ciò che voglion dire
poesia
moscherin che su un verso si posa. Amo la casa mia, penso al deserto, all'oasi ed ai ghiacciai... ho ancor sogni bizzarri alle mie notti... e crudi e cotti. I
poesia
lo ciel! mio fanciullo, perché così mi guardi ? E quel mostro è sparito? * Sì, quando tu bussasti. * * Né tu ardisti affrontarlo, e non lo interrogasti
poesia