Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Si  lascia giuocare da lei, si lascia ingannare da me.... Di
lascia giuocare da lei,  si  lascia ingannare da me.... Di che si lagnerebbe dunque?
giuocare da lei, si lascia ingannare da me.... Di che  si  lagnerebbe dunque?
 si  esce senza prima aver provveduto a tutti i bisogni e senza
e senza aver fatto un rapido esame per accertarsi che  si  è in ordine per tutto e con tutto quello che, secondo le
le esigenze di ciascuno, può occorrere fuori di casa. Se  si  debbono sbrigare parecchie faccende, e si teme di
fuori di casa. Se si debbono sbrigare parecchie faccende, e  si  teme di dimenticarne qualcuna, è bene prenderne nota. Per
prudente avvertir sempre i familiari dove, a una certa ora,  si  è reperibili. Va da sé che il contegno, fuori di casa, deve
sul pianerottolo, di fronte ad altri. Se è una signora, le  si  cede il passo addossandosi al muro. Le signore che
al muro. Le signore che s'incontrano per le scale  si  salutano, anche se sconosciute; senza che, per questo, o
se sconosciute; senza che, per questo, o per casi analoghi,  si  contragga l'obbligo di salutarle fuori. È bello usare i
usare i medesimi riguardi agli uomini di età avanzata. Se  si  attraversano porte, corridoi, luoghi stretti, si cede il
Se si attraversano porte, corridoi, luoghi stretti,  si  cede il passo a chi ci venga incontro. Presso un uscio, si
si cede il passo a chi ci venga incontro. Presso un uscio,  si  prega di precederci: non si insiste se ci si lascia la
incontro. Presso un uscio, si prega di precederci: non  si  insiste se ci si lascia la precedenza. Si tiene la porta
un uscio, si prega di precederci: non si insiste se ci  si  lascia la precedenza. Si tiene la porta aperta a chi ci
precederci: non si insiste se ci si lascia la precedenza.  Si  tiene la porta aperta a chi ci segue: questi si affretterà
precedenza. Si tiene la porta aperta a chi ci segue: questi  si  affretterà ad entrare, ringraziando. Non si lascia aperto
segue: questi si affretterà ad entrare, ringraziando. Non  si  lascia aperto un uscio che era chiuso; né si apre o si
Non si lascia aperto un uscio che era chiuso; né  si  apre o si tiene o si chiude col piede, col braccio, con la
Non si lascia aperto un uscio che era chiuso; né si apre o  si  tiene o si chiude col piede, col braccio, con la spalla. Se
aperto un uscio che era chiuso; né si apre o si tiene o  si  chiude col piede, col braccio, con la spalla. Se qualcuno
per le scale, non passargli precipitosamente avanti. Se  si  va di fretta, si chiede il permesso per sorpassare: il piú
non passargli precipitosamente avanti. Se si va di fretta,  si  chiede il permesso per sorpassare: il piú lento può
lento può autorizzare il piú svelto a passargli avanti. Se  si  fa uso dell'ascensore, alla porta della cabina il medesimo
comportamento che alla porta di un locale pubblico.  Si  saluta entrando. Se c'è una signora, si rimane a capo
un locale pubblico. Si saluta entrando. Se c'è una signora,  si  rimane a capo scoperto; salvo che essa non autorizzi a
a capo scoperto; salvo che essa non autorizzi a coprirsi.  Si  siede soltanto se si può farlo senza disturbare; si cede
che essa non autorizzi a coprirsi. Si siede soltanto se  si  può farlo senza disturbare; si cede senz'altro il proprio
Si siede soltanto se si può farlo senza disturbare;  si  cede senz'altro il proprio posto a una donna o a un
senz'altro il proprio posto a una donna o a un vecchio. Non  si  attacca conversazione. Se è prescritto, si rimanda
un vecchio. Non si attacca conversazione. Se è prescritto,  si  rimanda l'ascensore.
avvia, poi  si  ferma per esclamare):
la sorpassa subito per cercare una tavola libera. Se  si  deve salire una scala, la signora segue; se si deve
libera. Se si deve salire una scala, la signora segue; se  si  deve scendere, la signora precede. Se si è in compagnia,
signora segue; se si deve scendere, la signora precede. Se  si  è in compagnia, non si occupa il posto migliore, che è
scendere, la signora precede. Se si è in compagnia, non  si  occupa il posto migliore, che è quello col viso rivolto
il posto migliore, che è quello col viso rivolto alla sala.  Si  chiama il cameriere con un cenno discreto della mano, non
tavolino, o cozzando i bicchieri, o battendo le mani; né lo  si  chiama da una sala a un'altra, o mentre attende ad altro
prima consultati circa quel che ciascuno desidera. Se  si  vedono conoscenti nella sala, li si saluta, ma non si va a
ciascuno desidera. Se si vedono conoscenti nella sala, li  si  saluta, ma non si va a prender posto alla loro tavola,
Se si vedono conoscenti nella sala, li si saluta, ma non  si  va a prender posto alla loro tavola, salvo che essi non
Le signore, normalmente, tengono il cappello. Se  si  è in un locale chiuso, in nessun caso cavarsi la giacca: lo
è in un locale chiuso, in nessun caso cavarsi la giacca: lo  si  può fare se si è in un giardino, durante la grande estate,
chiuso, in nessun caso cavarsi la giacca: lo si può fare se  si  è in un giardino, durante la grande estate, e sempre che
sempre che sia consentito dal tono del locale medesimo. Non  si  fanno apprezzamenti, e tanto meno sfavorevoli, sulle
sulle bevande e sui cibi: se qualcosa non piace,  si  rimanda. Ed è sconveniente, oltre che inutile, rimproverare
che inutile, rimproverare il cameriere per cose che non  si  trovino di proprio gusto. I reclami, se mai, si fanno, e
che non si trovino di proprio gusto. I reclami, se mai,  si  fanno, e discretamente e con buoni modi, al direttore o al
e con buoni modi, al direttore o al proprietario. Non  si  parla o si ride forte; non si schiamazza; non si fanno
buoni modi, al direttore o al proprietario. Non si parla o  si  ride forte; non si schiamazza; non si fanno apprezzamenti
o al proprietario. Non si parla o si ride forte; non  si  schiamazza; non si fanno apprezzamenti su « portate »
Non si parla o si ride forte; non si schiamazza; non  si  fanno apprezzamenti su « portate » destinate ad altri, né
fanno apprezzamenti su « portate » destinate ad altri, né  si  insiste con lo sguardo su persone che sieno nella sala.
ristoranti, usa servire in piatti ovali, da portata, non  si  mangia in questi, ma si riportano i cibi nel piatto proprio
in piatti ovali, da portata, non si mangia in questi, ma  si  riportano i cibi nel piatto proprio poco per volta. È
che le vivande sieno servite; negl'intervalli, dopo che  si  sieno consumate; non lo si fa mentre si mangia, anche
negl'intervalli, dopo che si sieno consumate; non lo  si  fa mentre si mangia, anche perché è vietato da una norma
dopo che si sieno consumate; non lo si fa mentre  si  mangia, anche perché è vietato da una norma rigorosa
perché è vietato da una norma rigorosa dell'igiene. Quando  si  fumi, chiedere il portacenere, per non lasciar cadere la
regolare i conti dopo, ad iniziativa di chi non ha pagato.  Si  fa un cenno di saluto sia quando si entra che quando si
di chi non ha pagato. Si fa un cenno di saluto sia quando  si  entra che quando si esce. Al caffè non si conducono
Si fa un cenno di saluto sia quando si entra che quando  si  esce. Al caffè non si conducono bambini.
saluto sia quando si entra che quando si esce. Al caffè non  si  conducono bambini.
abbracciano e  si  baciano. Turiddo gli morde lievemente l'orecchio)
qua non  si  esce neppure!... Adesso come si fa?
qua non si esce neppure!... Adesso come  si  fa?
coi legacci delle donne  si  lega anche il diavolo !....
la mamma non  si  può parlare... Tutto il giorno chiusa nelle sue stanze...
parlare... Tutto il giorno chiusa nelle sue stanze... Non  si  può parlare altro che la sera, quando si recita il Rosario.
sue stanze... Non si può parlare altro che la sera, quando  si  recita il Rosario.
guarita, si, come ti dicevo; ma se le  si  parla di matrimonio...
tutt'intorno. Sul dubbio orizzonte un'ombra incorporea  si  allontanava, ed era come se l'anima mia fosse legata a
legata a quell'ombra, ed al fuggire di quell'ombra l'anima  si  distendeva, si distendeva, si distendeva come una elastica
ed al fuggire di quell'ombra l'anima si distendeva,  si  distendeva, si distendeva come una elastica corda, e le sue
di quell'ombra l'anima si distendeva, si distendeva,  si  distendeva come una elastica corda, e le sue radici
le sue radici gemevano dentro il mio petto, ma non per anco  si  strappavano: e come l'ombra correva all'infinito,
e come l'ombra correva all'infinito, all'infinito l'anima  si  distendeva.... Il sole splende; la vita riprende il suo
una delle cause per cui, nella vita sociale, piú spesso «  si  sbaglia ». Alcuni sono timidi per natura, altri per
altri per suggestione: comunque, sono moltissimi quelli che  si  lasciano vincere dalla timidezza e che, per questo appunto,
lasciano vincere dalla timidezza e che, per questo appunto,  si  dimostrano inferiori a se stessi. Quante volte non ci
o a visi nuovi, hanno la lingua legata, perché non  si  sentono a loro agio, perché temono di sbagliare. Non c'è di
agio, perché temono di sbagliare. Non c'è di peggio: se  si  pensa alla timidezza, si sarà timidi; se si teme di
sbagliare. Non c'è di peggio: se si pensa alla timidezza,  si  sarà timidi; se si teme di sbagliare, si sbaglierà; chi si
di peggio: se si pensa alla timidezza, si sarà timidi; se  si  teme di sbagliare, si sbaglierà; chi si fa vincere dalla
alla timidezza, si sarà timidi; se si teme di sbagliare,  si  sbaglierà; chi si fa vincere dalla suggestione
si sarà timidi; se si teme di sbagliare, si sbaglierà; chi  si  fa vincere dalla suggestione d'inferiorità, non riuscirà
di essere un centro di osservazione da parte degli altri: «  si  crede » oggetto di critiche; né può vedere due che parlino
essere a posto, o di non potersi imporre. E, per riuscirvi,  si  deve sviluppare la fiducia in se stessi; si debbono
per riuscirvi, si deve sviluppare la fiducia in se stessi;  si  debbono frequentare gli altri; si deve prender parte alla
la fiducia in se stessi; si debbono frequentare gli altri;  si  deve prender parte alla conversazione senza esitazione, si
si deve prender parte alla conversazione senza esitazione,  si  deve discutere l'opinione altrui, esporre serenamente la
serenamente la propria. Il bimbo ci seduce perché non  si  preoccupa di quel che dice e di quel che fa; mentre
stesso sottrae della bellezza alla sua opera. Meno, dunque,  si  pensa a se stessi, e piú si è disinvolti; piú si esce dai
alla sua opera. Meno, dunque, si pensa a se stessi, e piú  si  è disinvolti; piú si esce dai confini ristretti del proprio
dunque, si pensa a se stessi, e piú si è disinvolti; piú  si  esce dai confini ristretti del proprio io, e piú si riesce
piú si esce dai confini ristretti del proprio io, e piú  si  riesce interessanti.
avete, comare lana?... Quando  si  è in grazia di Dio, si sta sempre allegri.... È vero,
avete, comare lana?... Quando si è in grazia di Dio,  si  sta sempre allegri.... È vero, massaio?
china a toccare il suolo colla punta delle dita, che poscia  si  reca alle labbra)
noto proverbio dice: « A tavola e al tavolo  si  conosce il signore». Ciò significa che mai, come stando a
Ciò significa che mai, come stando a tavola o al tavolo,  si  possono inavvertitamente sorpassare i limiti; essendo
e sacra intimità è la piú grande e bella prova che gli  si  possa dare di stima e di amicizia. Dato ciò, si pensi a
che gli si possa dare di stima e di amicizia. Dato ciò,  si  pensi a quanta e quale cautela occorra nel fare e
occorra nel fare e nell'accettare un invito a pranzo; e  si  pensi altresí alla disposizione di spirito con cui
pranzo che abbia un certo tono, e con degl'invitati. Ma  si  capisce che la vita familiare di tutti i giorni ha minori
di tutti i giorni ha minori esigenze; perché, in fondo, non  si  tratta che di rifornire la macchina di combustibile, quando
un pensiero gentile per la signora, questa disporrà se  si  tratta di fiori, che sieno subito sistemati in bei vasetti;
di fiori, che sieno subito sistemati in bei vasetti; non  si  affretterà a svolgere, qualora si tratti di un pacchetto; a
in bei vasetti; non si affretterà a svolgere, qualora  si  tratti di un pacchetto; a meno che, per ragioni speciali,
i commensali sono nella sala: se c'è un ritardatario, lo  si  può attendere qualche minuto, non di piú. Se la signora
fiori freschi e vivaci, col gambo piuttosto corto. Volendo,  si  può anche disseminare qualche fiorellino qua e là, o
le mollette, le zuccheriere piene, e quant'altro  si  prevede che potrà occorrere. Il vino rosso speciale va
tovagliolini bianchi: quando i commensali sono a tavola,  si  provvede a mettere un pezzo a sinistra di ciascuno, badando
che « la signora è servita! », tutti, sull'esempio di lei,  si  alzano per passare nella sala da pranzo. Precede la signora
non usa piú offrire il braccio; ma, per quelle famiglie ove  si  faccia ancora, o quando si tratti di persone molto avanti
ma, per quelle famiglie ove si faccia ancora, o quando  si  tratti di persone molto avanti nell'età, l'uomo offre alla
la padrona di casa accompagnata dall'uomo presente che  si  vuol onorare: seguono gli altri; ultimo il padrone di casa.
posti a tavola, le coppie di fidanzati. I posti a tavola. O  si  trovano già indicati su un elegante cartoncino bianco, o li
maggiore o minore vicinanza ai padroni di casa. E, come  si  vede, un cerimoniale un po' complicato, specialmente quando
un cerimoniale un po' complicato, specialmente quando non  si  conosce la posizione sociale dei singoli invitati; ma
all'ospite tali sue prerogative. Ordine del servizio.  Si  comincia dal servire la signora che è alla destra del
e poi, a mano a mano, le altre per ordine di precedenza.  Si  passa poi alla padrona di casa, all'uomo che è alla sua
che è alla sua sinistra, agli altri; il padrone di casa  si  serve per ultimo. Però, se il pranzo non è ufficiale o non
non è ufficiale o non ha rigorose pretese di eleganza,  si  suole alternare il servizio; in modo che i primi e gli
del rango sociale o del grado gerarchico. A ogni modo, non  si  fanno complimenti circa la precedenza nel servirsi. Questo
ché, in altri Paesi - in Inghilterra, per esempio -  si  suole servir prima la padrona di casa: usanza, forse,
di casa: usanza, forse, tramandata da altri tempi, quando  si  credeva doveroso rassicurare i commensali che non sarebbero
sarebbero andati incontro a sorprese poco gradite... Quando  si  ripassa, si va senz'altro da chi prima ha finito,
incontro a sorprese poco gradite... Quando si ripassa,  si  va senz'altro da chi prima ha finito, ricordando che non si
si va senz'altro da chi prima ha finito, ricordando che non  si  servono una seconda volta la minestra, l'insalata e il
stare a tavola. Per i padroni di casa. Cureranno che non  si  vada a tavola piú tardi dell'ora fissata; che ci sia
fanno capire che il pranzo è costato fatica o spesa; non  si  adombrano per qualche piccola disgrazia che lasci lí per lí
il maldestro; non insistono con i commensali perché  si  mangi o si beva di piú; tanto meno ricorrendo a quel
maldestro; non insistono con i commensali perché si mangi o  si  beva di piú; tanto meno ricorrendo a quel volgare
fianchi, il busto eretto; nessun dondolio sulla sedia; non  si  allungano le gambe sotto la tavola; né si puntano i gomiti
sulla sedia; non si allungano le gambe sotto la tavola; né  si  puntano i gomiti sopra; non si fissa il tovagliolo nel
le gambe sotto la tavola; né si puntano i gomiti sopra; non  si  fissa il tovagliolo nel colletto o fra i bottoni del
tovagliolo nel colletto o fra i bottoni del panciotto; non  si  spiega completamente, e si tiene sulle ginocchia; non si
fra i bottoni del panciotto; non si spiega completamente, e  si  tiene sulle ginocchia; non si puliscono col tovagliolo
si spiega completamente, e si tiene sulle ginocchia; non  si  puliscono col tovagliolo piatti e bicchieri, né si
non si puliscono col tovagliolo piatti e bicchieri, né  si  esaminano i bicchieri contro luce; non si divorano con gli
e bicchieri, né si esaminano i bicchieri contro luce; non  si  divorano con gli occhi le portate a mano a mano che vengono
le portate a mano a mano che vengono dalla cucina; non  si  scelgono i pezzi migliori, servendosi, né si osserva il
cucina; non si scelgono i pezzi migliori, servendosi, né  si  osserva il modo di servirsi degli altri; non si fanno
né si osserva il modo di servirsi degli altri; non  si  fanno complimenti, né si rifiuta di servirsi per primi,
modo di servirsi degli altri; non si fanno complimenti, né  si  rifiuta di servirsi per primi, quando la padrona di casa ha
non bisogna distrarci, o distrarre, mentre ci serviamo; né  si  attaccano discorsi con chi serve a tavola; non si
né si attaccano discorsi con chi serve a tavola; non  si  trascurano i vicini, specialmente se signore, ma li si
non si trascurano i vicini, specialmente se signore, ma li  si  serve con garbo e premura; non si mangia troppo in fretta o
se signore, ma li si serve con garbo e premura; non  si  mangia troppo in fretta o troppo lentamente; non va la
la bocca verso la posata, ma la posata verso la bocca; non  si  riempie il proprio piatto per poi lasciarlo a mezzo; non si
si riempie il proprio piatto per poi lasciarlo a mezzo; non  si  soffia sui cibi per farli raffreddare; non si versa il vino
a mezzo; non si soffia sui cibi per farli raffreddare; non  si  versa il vino nella minestra, né si fanno altre mescolanze
farli raffreddare; non si versa il vino nella minestra, né  si  fanno altre mescolanze poco usate; non si solleva la
minestra, né si fanno altre mescolanze poco usate; non  si  solleva la scodella per portar via il poco rimasto sul
che gli è piú vicina verso il centro della tavola; non  si  apre la bocca masticando, né si parla a bocca piena; non si
il centro della tavola; non si apre la bocca masticando, né  si  parla a bocca piena; non si fa rumore con i denti
si apre la bocca masticando, né si parla a bocca piena; non  si  fa rumore con i denti masticando ; non si fanno i bocconi
bocca piena; non si fa rumore con i denti masticando ; non  si  fanno i bocconi troppo grossi ; non si tracanna il
masticando ; non si fanno i bocconi troppo grossi ; non  si  tracanna il bicchiere tutto d'un fiato e fino in fondo ; né
tracanna il bicchiere tutto d'un fiato e fino in fondo ; né  si  beve mentre si ha il boccone in bocca; o senza essersi
tutto d'un fiato e fino in fondo ; né si beve mentre  si  ha il boccone in bocca; o senza essersi prima pulito la
bocca; che va anche ripulita subito dopo aver bevuto; non  si  mette il ghiaccio nei bicchieri; né si tengono questi a
aver bevuto; non si mette il ghiaccio nei bicchieri; né  si  tengono questi a lungo fra le mani, perché il vino rosso
le mani, perché il vino rosso sviluppi il suo aroma; non  si  taglia il pane col coltello, ma si spezza con le mani ; né
il suo aroma; non si taglia il pane col coltello, ma  si  spezza con le mani ; né si porta alla bocca tutto il pezzo
taglia il pane col coltello, ma si spezza con le mani ; né  si  porta alla bocca tutto il pezzo di pane; né si toglie la
le mani ; né si porta alla bocca tutto il pezzo di pane; né  si  toglie la mollica, e tanto meno la si plasma con le dita;
il pezzo di pane; né si toglie la mollica, e tanto meno la  si  plasma con le dita; non s'introduce la propria posata nel
s'introduce la propria posata nel piatto di portata; non  si  taglia prima in pezzi tutta la carne o l'altro che s'ha
in pezzi tutta la carne o l'altro che s'ha davanti; non  si  intinge il pane nel sugo o nella salsa rimasti nel piatto;
il pane nel sugo o nella salsa rimasti nel piatto; non  si  riprendono a spolpare le ossa già lasciate ; non si sposta
non si riprendono a spolpare le ossa già lasciate ; non  si  sposta verso destra o verso sinistra il piatto vuoto; non
sposta verso destra o verso sinistra il piatto vuoto; non  si  raccatta una posata caduta e tanto meno la si rimette sulla
vuoto; non si raccatta una posata caduta e tanto meno la  si  rimette sulla tavola; non si taglia il pesce col coltello,
posata caduta e tanto meno la si rimette sulla tavola; non  si  taglia il pesce col coltello, salvo che non si tratti di
tavola; non si taglia il pesce col coltello, salvo che non  si  tratti di pesce affumicato o marinato ; se c'è la spatola,
s'adopera la forchetta e un pezzetto di pane; non  si  tiene sulle ginocchia, ma sulla tavola, la sinistra, quando
tavola, la sinistra, quando è inoperosa; in nessun caso  si  porta il coltello alla bocca; non si fanno commenti su cose
in nessun caso si porta il coltello alla bocca; non  si  fanno commenti su cose che non piacciano o che non si
non si fanno commenti su cose che non piacciano o che non  si  possano mangiare; non si attira l'attenzione su qualche
cose che non piacciano o che non si possano mangiare; non  si  attira l'attenzione su qualche cosa di estraneo che si
non si attira l'attenzione su qualche cosa di estraneo che  si  possa trovare nei cibi; non si usano gli stecchini che nei
qualche cosa di estraneo che si possa trovare nei cibi; non  si  usano gli stecchini che nei casi indispensabili: è
o, peggio, alzarsi da tavola con lo stecchino in bocca; non  si  porgono i patti al servitore; non si parla d'affari o di
in bocca; non si porgono i patti al servitore; non  si  parla d'affari o di cose tristi; né si fanno discorsi
al servitore; non si parla d'affari o di cose tristi; né  si  fanno discorsi lunghi con commensali che sieno all'altro
con commensali che sieno all'altro capo della tavola; non  si  fanno tragedie di parole per piccole disgrazie; non si
non si fanno tragedie di parole per piccole disgrazie; non  si  adoperano per il naso fazzoletti poco puliti; né si caccia
non si adoperano per il naso fazzoletti poco puliti; né  si  caccia la testa sotto la tavola o da uno dei lati per
sotto la tavola o da uno dei lati per soffiarsi; né lo  si  fa rumorosamente; né si spiega dopo il fazzoletto ; non si
uno dei lati per soffiarsi; né lo si fa rumorosamente; né  si  spiega dopo il fazzoletto ; non si starnutisce
si fa rumorosamente; né si spiega dopo il fazzoletto ; non  si  starnutisce fragorosamente, o in modo da far « piovere »
o in modo da far « piovere » nei piatti dei vicini; non  si  tirano nòccioli, bucce o altro ; meno che mai pezzi di
allegre, dove è pur consentita qualche libertà; non  si  ravviano i capelli col pettine o con le mani, né le signore
signore mettono fuori il loro armamentario da toeletta; non  si  decantano pranzi fatti altrove; non si chiedono cose che i
da toeletta; non si decantano pranzi fatti altrove; non  si  chiedono cose che i padroni di casa non hanno fatto mettere
hanno fatto mettere a tavola, adattandosi ad imitarli; non  si  fuma senza che i padroni di casa lo abbiano autorizzato ;
casa lo abbiano autorizzato ; in ogni caso, mai prima che  si  sia finito di mangiare; se si hanno sigari o sigarette di
; in ogni caso, mai prima che si sia finito di mangiare; se  si  hanno sigari o sigarette di qualità migliore di quelli
di qualità migliore di quelli offerti dai padroni di casa,  si  evita di servirsene o di offrirli; nessuno si leva da
di casa, si evita di servirsene o di offrirli; nessuno  si  leva da tavola prima che lo abbia fatto la padrona di casa;
da tavola prima che lo abbia fatto la padrona di casa; non  si  piega il tovagliolo, ma lo si lascia con garbo alla
fatto la padrona di casa; non si piega il tovagliolo, ma lo  si  lascia con garbo alla sinistra del posto occupato; non si
si lascia con garbo alla sinistra del posto occupato; non  si  porta via alcun che dalla tavola, tranne la propria minuta,
minuta, se c'era, o, al piú al piú, qualche fiore che  si  aveva davanti. La moda dei brindisi è, fortunatamente,
La moda dei brindisi è, fortunatamente, tramontata; ma, se  si  dovesse farne, cercare di essere semplici e brevi, né
di casa, o qualche cara persona di famiglia assente. Non  si  toccano i bicchieri, ma si sollevano all'altezza del
persona di famiglia assente. Non si toccano i bicchieri, ma  si  sollevano all'altezza del proprio viso, allungando il
non invita i commensali a bere. La posata. La forchetta  si  tiene con la destra, quando si tratta di vivande per le
La posata. La forchetta si tiene con la destra, quando  si  tratta di vivande per le quali non è necessario adoperare
frittate, sformati, uova - anche sode polpette, ecc.  Si  tiene con la sinistra quando, con la destra, si debba
ecc. Si tiene con la sinistra quando, con la destra,  si  debba adoperare il coltello per tagliare. In tal caso, si
si debba adoperare il coltello per tagliare. In tal caso,  si  prende con la forchetta il pezzo tagliato, con la punta del
la forchetta il pezzo tagliato, con la punta del coltello  si  adatta su per benino del contorno o della gelatina o della
per benino del contorno o della gelatina o della salsa, e  si  porta alla bocca in modo che le rebbie della forchetta
Quando occorresse interrompere, forchetta e coltello  si  mettono nel piatto a contatto di punte non sulla tavola o
di punte non sulla tavola o sull'orlo del piatto. Quando  si  è finito, se la posata vien cambiata, la si lascia nel
piatto. Quando si è finito, se la posata vien cambiata, la  si  lascia nel piatto parallelamente; se si deve tenerla per la
vien cambiata, la si lascia nel piatto parallelamente; se  si  deve tenerla per la portata successiva si mette sul
se si deve tenerla per la portata successiva  si  mette sul poggiaposate con i rebbi in giú. Si lascia anche
successiva si mette sul poggiaposate con i rebbi in giú.  Si  lascia anche nel piatto, quando si è mangiato il pesce o
con i rebbi in giú. Si lascia anche nel piatto, quando  si  è mangiato il pesce o delle uova; perché, in tali casi,
in tali casi, dev'essere senz'altro cambiata. Il cucchiaio  si  adopera per le vivande liquide o semiliquide e per alcune
vivande liquide o semiliquide e per alcune specie di dolci.  Si  può portare alla bocca o per la punta o per il margine
dalla parte piú vicina al manico. Se una distinzione  si  vuol fare, è piú comodo adoperarlo dalla parte della punta
nel liquido, c'è qualcosa di solido. In questo caso, né  si  introduce troppo nella bocca, né si attira il contenuto
In questo caso, né si introduce troppo nella bocca, né  si  attira il contenuto succhiandolo, né si consuma la
nella bocca, né si attira il contenuto succhiandolo, né  si  consuma la cucchiaiata a parecchie riprese. La posata non
consuma la cucchiaiata a parecchie riprese. La posata non  si  prende dalla parte piú bassa: la forchetta si adopera col
La posata non si prende dalla parte piú bassa: la forchetta  si  adopera col manico nel pugno; il cucchiaio, prendendolo col
e appoggiandolo sul medio ripiegato; il coltello  si  adopera anch'esso col manico nel pugno. Usa anche tenere il
il coltello e la forchetta fra le prime due dita, come  si  terrebbe una penna; ma io trovo questo modo poco comodo;
ma io trovo questo modo poco comodo; tanto piú che non  si  può far forza col coltello, né si deve allungar l'indice
comodo; tanto piú che non si può far forza col coltello, né  si  deve allungar l'indice sul dorso della lama. Nei casi in
allungar l'indice sul dorso della lama. Nei casi in cui  si  tiene la forchetta con la destra, ci si può aiutare con un
Nei casi in cui si tiene la forchetta con la destra, ci  si  può aiutare con un pezzetto di pane nella sinistra. Il
con un pezzetto di pane nella sinistra. Il formaggio  si  taglia col coltello ed il pezzo si adatta su un pezzo di
sinistra. Il formaggio si taglia col coltello ed il pezzo  si  adatta su un pezzo di pane. Delle mani bisogna servirsi il
di pane. Delle mani bisogna servirsi il meno possibile:  si  può adoperarle per i piccoli volatili; ma è bene non darne
se mai, farlo con garbo. Neanche le ossa, o le lische,  si  prendono con le dita; ma si depongono sulla forchetta e poi
Neanche le ossa, o le lische, si prendono con le dita; ma  si  depongono sulla forchetta e poi sull'orlo del piatto. Per
schiaccia la punta col cucchiaino - mai col coltello - vi  si  mette il sale e col cucchiaino se ne porta alla bocca il
e col cucchiaino se ne porta alla bocca il contenuto. Non  si  solleva il guscio per ripulirlo fino in fondo. Si può
Non si solleva il guscio per ripulirlo fino in fondo.  Si  può accompagnare col pane, ma questo non si intinge
fino in fondo. Si può accompagnare col pane, ma questo non  si  intinge nell'uovo. Il guscio si mette accanto al portaovo e
col pane, ma questo non si intinge nell'uovo. Il guscio  si  mette accanto al portaovo e lo si schiaccia discretamente
nell'uovo. Il guscio si mette accanto al portaovo e lo  si  schiaccia discretamente col coltello. Il bicchiere si
e lo si schiaccia discretamente col coltello. Il bicchiere  si  prende dalla parte piú bassa. Non si va incontro con esso a
coltello. Il bicchiere si prende dalla parte piú bassa. Non  si  va incontro con esso a chi ci mesce da bere, né si alza per
Non si va incontro con esso a chi ci mesce da bere, né  si  alza per significare « basta ». Si sa che il bicchiere
chi ci mesce da bere, né si alza per significare « basta ».  Si  sa che il bicchiere proprio o di altri non si riempie fino
« basta ». Si sa che il bicchiere proprio o di altri non  si  riempie fino all'orlo. Talora, l'alzare il bicchiere è
che la padrona di casa non ci badi o non ci tenga. Come  si  deve aver cura di non versare l'olio, di non incrociare la
ci credono ancora? Quando è servita qualche vivanda che non  si  sa come si mangi, o vien dato qualche cosa che non si sa
ancora? Quando è servita qualche vivanda che non si sa come  si  mangi, o vien dato qualche cosa che non si sa come
non si sa come si mangi, o vien dato qualche cosa che non  si  sa come adoperare, è prudente attendere e seguire l'esempio
attendere e seguire l'esempio degli altri. Piú d'una volta  si  è veduto accostare alle labbra la piccola coppa dell'acqua
e che serve per lavarsi le dita: tovagliolino e coppa  si  mettono a sinistra. Si ricorda, a questo proposito, un
le dita: tovagliolino e coppa si mettono a sinistra.  Si  ricorda, a questo proposito, un episodio accaduto alla
con l'acqua tiepida e profumata, il capo della Delegazione  si  alzò e, dopo aver brindato, bevve il contenuto della coppa,
tutti i commensali a fare altrettanto. Le ostriche  si  staccano con la forchetta dal guscio e si portano con
Le ostriche si staccano con la forchetta dal guscio e  si  portano con questo alla bocca. Le foglie dell'insalata non
portano con questo alla bocca. Le foglie dell'insalata non  si  tagliano, ma si portano alla bocca come vengono servite,
alla bocca. Le foglie dell'insalata non si tagliano, ma  si  portano alla bocca come vengono servite, salvo che, si
ma si portano alla bocca come vengono servite, salvo che,  si  capisce, non vengano servite intere. I carciofi si possono
che, si capisce, non vengano servite intere. I carciofi  si  possono mangiare con le mani; però, nei pranzi eleganti,
mangiare con le mani; però, nei pranzi eleganti, non  si  suol portare in tavola che la parte piú centrale e piú
in tavola che la parte piú centrale e piú tenera, la quale  si  mangia con la forchetta. Agli asparagi, presi con la pinza
asparagi, presi con la pinza speciale dal piatto comune,  si  taglia la parte verde e si porta alla bocca con la
speciale dal piatto comune, si taglia la parte verde e  si  porta alla bocca con la forchetta, se serviti come
la forchetta, se serviti come contorno: se come portata,  si  possono prendere dal proprio piatto con le mani. Quanto ai
dal proprio piatto con le mani. Quanto ai piselli, se  si  vogliono mangiare all'inglese, ossia dopo averli
il piatto. Per la frutta, che viene servita in ultimo,  si  adopera la forchetta e il coltello. È un po' di fatica
come spesso accade, il coltellino non è affilato. Non  si  sbuccia intera ma si taglia prima a quarti: mele, pere. Le
il coltellino non è affilato. Non si sbuccia intera ma  si  taglia prima a quarti: mele, pere. Le pesche si sbucciano
intera ma si taglia prima a quarti: mele, pere. Le pesche  si  sbucciano dopo averle tagliate in due. Le albicocche non si
si sbucciano dopo averle tagliate in due. Le albicocche non  si  sbucciano; si bagnano soltanto nella coppa che si ha alla
averle tagliate in due. Le albicocche non si sbucciano;  si  bagnano soltanto nella coppa che si ha alla sinistra del
non si sbucciano; si bagnano soltanto nella coppa che  si  ha alla sinistra del proprio piatto, senza tenervele molto,
sinistra del proprio piatto, senza tenervele molto, perché  si  suppone sieno state già lavate. Né pure le prugne si
perché si suppone sieno state già lavate. Né pure le prugne  si  sbucciano: si portano alla bocca intere quelle secche; si
sieno state già lavate. Né pure le prugne si sbucciano:  si  portano alla bocca intere quelle secche; si tagliano a
si sbucciano: si portano alla bocca intere quelle secche;  si  tagliano a fettine quelle fresche, senza portare alla bocca
fresche, senza portare alla bocca il nocciolo. Alle banane  si  incide la corteccia da cima a fondo, denudandone la polpa,
la corteccia da cima a fondo, denudandone la polpa, che  si  mangia a piccoli pezzi, dopo averla tagliata con la
Ai fichi freschi, tenuti con la sinistra per il picciolo,  si  porta via una fettina della parte superiore, dov'era il
una fettina della parte superiore, dov'era il fiore e dove  si  possono essere fermati gli insetti; poi, si tagliano in
il fiore e dove si possono essere fermati gli insetti; poi,  si  tagliano in quattro spicchi senza separarli presso il
presso il picciolo; se ne stacca col coltello la polpa e  si  porta alla bocca con la forchetta. Agli aranci e ai
tenuti con la mano sinistra, non con la forchetta,  si  incide a spicchi la buccia; indi la si leva, se ne separano
con la forchetta, si incide a spicchi la buccia; indi la  si  leva, se ne separano gli spicchi e si tagliano a metà per
la buccia; indi la si leva, se ne separano gli spicchi e  si  tagliano a metà per trarne i semi: non si sbucciano in
gli spicchi e si tagliano a metà per trarne i semi: non  si  sbucciano in tondo, né a spirale. In America, usa tagliarli
estrarne con un cucchiaino la polpa e il sugo. Le ciliege  si  portano alla bocca una per volta - non a ciocche -
socchiusa. Le fragole, se sono grosse, e servite col gambo,  si  prendono a una a una con le mani, si passano nello
e servite col gambo, si prendono a una a una con le mani,  si  passano nello zucchero, che si è avuto cura di mettere nel
a una a una con le mani, si passano nello zucchero, che  si  è avuto cura di mettere nel nostro piatto, e si portano
che si è avuto cura di mettere nel nostro piatto, e  si  portano alla bocca. Se son piccole, si mangiano col
nel nostro piatto, e si portano alla bocca. Se son piccole,  si  mangiano col cucchiaino. Le frutta col guscio legnoso -
Le frutta col guscio legnoso - noci, nocciole, mandorle -  si  schiacciano, non con i denti o con le dita, ma con lo
ma con lo speciale strumento, se ne cava il contenuto e  si  porta alla bocca con le mani. Per il popone, si libera la
contenuto e si porta alla bocca con le mani. Per il popone,  si  libera la polpa dalla buccia e la si porta alla bocca con
mani. Per il popone, si libera la polpa dalla buccia e la  si  porta alla bocca con la forchetta, dopo averla tagliata in
averla tagliata in pezzi con l'aiuto del coltello. L'uva  si  porta alla bocca chicco per chicco, e, per chi non usa
alla bocca chicco per chicco, e, per chi non usa ingoiarli,  si  fanno ricadere nel cucchiaino vinaccioli e buccia, e si
si fanno ricadere nel cucchiaino vinaccioli e buccia, e  si  depongono all'angolo del piatto. Il gelato si prende con la
e buccia, e si depongono all'angolo del piatto. Il gelato  si  prende con la spatola dal piatto comune, badando a non
spatola dal piatto comune, badando a non farlo scivolare, e  si  mangia con lo speciale cucchiaino piatto, accompagnandolo,
o amica; i liquori son serviti dal padrone di casa. Quando  si  va in sala per il caffè, si attende a fumare qui. Il
dal padrone di casa. Quando si va in sala per il caffè,  si  attende a fumare qui. Il segnale di ritorno in sala è dato
casa. Quindi, tener presente che, per il ritorno in sala,  si  segue l'ordine contrario a quello tenuto per uscirne.
contrario a quello tenuto per uscirne. Quanto tempo  si  rimane in una casa dove si è stati invitati? Normalmente
tenuto per uscirne. Quanto tempo si rimane in una casa dove  si  è stati invitati? Normalmente non piú di un'ora; ma è
è sufficiente che portino la loro carta di visita. Quando  si  tratti, invece che di un pranzo piuttosto elegante, di una
graziosi tovagliolini di velina e dei mensali di carta, che  si  rinnovano, si capisce, volta per volta, e che son da
di velina e dei mensali di carta, che si rinnovano,  si  capisce, volta per volta, e che son da preferirsi
e comoda, è usata largamente in campagna - dove non  si  può andare tanto per il sottile, né si può pretendere
campagna - dove non si può andare tanto per il sottile, né  si  può pretendere troppo - e per le cene fredde, al ritorno
dal teatro e dal ballo. In queste, ciascuno dei commensali  si  serve da sé, e il piatto si cambia soltanto per il dolce.
queste, ciascuno dei commensali si serve da sé, e il piatto  si  cambia soltanto per il dolce. Conchiudendo, dirò che ora
piú, come un tempo, le interminabili sfilate di portate:  si  preferisce la qualità alla quantità, la finezza
manchi mai, possibilmente, una tazza di brodo ristretto:  si  profitti della grande risorsa offerta dagli antipasti e dai
e giustamente, in onore; tanto piú che, per questi,  si  può anche non lavorare in cucina, trovandosi preparato in
in cucina, trovandosi preparato in scatole tutto quel che  si  può desiderare; sempre graditi la galantina con la
delle vivande - una gioviale cordialità: - di grazia, che  si  potrebbe offrire e desiderare di piú e di meglio? E si
che si potrebbe offrire e desiderare di piú e di meglio? E  si  tenga, infine, presente che la prova migliore della buona
sta nell'offrire un pranzo, abbondante e succulento quanto  si  voglia, ma nel mescolarsi sapientemente con gli altri. La
 si  aspetta per entrare - e l'ho già detto altrove - che lo
o i singoli atti sieno cominciati. Ma né pure ci  si  va molto prima dell'ora fissata per l'inizio. Se mai,
per l'inizio. Se mai, alcuni minuti in anticipo, quando  si  è in platea. Quando il sipario è alzato, non si sta col
quando si è in platea. Quando il sipario è alzato, non  si  sta col capo coperto, quale che sia il posto occupato: ciò
non vede che un lembo di schermo o di palcoscenico; se,  si  piega a destra, l'avversario (il cappello!) lo segue; se si
si piega a destra, l'avversario (il cappello!) lo segue; se  si  piega a sinistra, la medesima manovra; e guai ad avvertirne
di depositare il cappello e il soprabito allo spogliatoio:  si  deve farlo per il bastone e l'ombrello; salvo che non si
si deve farlo per il bastone e l'ombrello; salvo che non  si  abbia a disposizione un palco. Bisogna, però, cavarsi il
un palco. Bisogna, però, cavarsi il cappello appena  si  entra nella sala. Per raggiungere il proprio posto, si
si entra nella sala. Per raggiungere il proprio posto,  si  passa dalla parte dove si disturba di meno. I « disturbati
Per raggiungere il proprio posto, si passa dalla parte dove  si  disturba di meno. I « disturbati » si compiaceranno di
dalla parte dove si disturba di meno. I « disturbati »  si  compiaceranno di alzarsi in piedi, specialmente se passa
specialmente se passa una signora. Quanto ai posti, se  si  è con signore, si lascia scegliere loro quelli preferiti;
se passa una signora. Quanto ai posti, se si è con signore,  si  lascia scegliere loro quelli preferiti; tenendo presente
tutto, quando, nei posti accanto, seggono signore: non  si  appoggia il capo sulla spalliera della poltrona, né si
non si appoggia il capo sulla spalliera della poltrona, né  si  allungano le gambe sotto la poltrona davanti. Quali sono,
Quali sono, poi, i posti d'onore in palco? Quelli davanti,  si  capisce: alle signore, specialmente se invitate, usa
sala che al palcoscenico, salvo che, evidentemente, non  si  preferisca prender interesse allo spettacolo piuttosto che
o proporsi all'ammirazione dei medesimi. Fra amici, i posti  si  scambiano a turno. Da un palco all'altro non si stringe la
i posti si scambiano a turno. Da un palco all'altro non  si  stringe la mano, né si porge il binocolo o altro. Il
a turno. Da un palco all'altro non si stringe la mano, né  si  porge il binocolo o altro. Il binocolo non va tenuto sul
delle signore che sono con lui. Sul davanzale del palco non  si  appoggiano i gomiti, né si sporgono le mani in fuori: le
lui. Sul davanzale del palco non si appoggiano i gomiti, né  si  sporgono le mani in fuori: le braccia vanno tenute in modo
di riguardo verso le signore che sono con loro. Non  si  saluta di lontano una signora che si conosce; se mai, si va
che sono con loro. Non si saluta di lontano una signora che  si  conosce; se mai, si va ad ossequiarla durante il prossimo
si saluta di lontano una signora che si conosce; se mai,  si  va ad ossequiarla durante il prossimo intervallo. Se è
durante il prossimo intervallo. Se è vietato fumare, non  si  fuma: qualora fosse permesso, è bene non farlo se si è in
non si fuma: qualora fosse permesso, è bene non farlo se  si  è in compagnia di signore; salvo che queste non ne diano
a salutare un'amica in un palco vicino. Nei palchi non  si  fa piú di una visita. Un signore invitato può portare dei
gl'intervalli. Un contegno corretto va tenuto anche da chi  si  trovi ai posti piú in alto. Tutti debbono alzarsi in piedi
in piedi quando squillino le note dell'inno nazionale.  Si  può, e si deve, mostrare d'aver capito lo spettacolo e
quando squillino le note dell'inno nazionale. Si può, e  si  deve, mostrare d'aver capito lo spettacolo e d'averlo
non è un segno di superiorità, ma di passiva buaggine.  Si  applaude o si zittisce, ma senza eccessi. Le signore
segno di superiorità, ma di passiva buaggine. Si applaude o  si  zittisce, ma senza eccessi. Le signore debbono farlo con
dimostrare la propria riprovazione col non applaudire. Se  si  capita accanto a un « invitato per applaudire » lasciarlo
» lasciarlo fare senza entrare in discussione. Ci  si  muove dal proprio posto soltanto quando il sipario è
posto soltanto quando il sipario è abbassato. E non ci  si  precipita verso l'uscita, specialmente se si è con signore;
E non ci si precipita verso l'uscita, specialmente se  si  è con signore; né ci si accalca allo spogliatoio. Qui,
verso l'uscita, specialmente se si è con signore; né ci  si  accalca allo spogliatoio. Qui, ritirando le proprie cose,
accalca allo spogliatoio. Qui, ritirando le proprie cose,  si  paga la quota prescritta, beninteso anche per le signore
la quota prescritta, beninteso anche per le signore che  si  accompagnano, o si dà una mancia in proporzione degli
beninteso anche per le signore che si accompagnano, o  si  dà una mancia in proporzione degli oggetti depositati e del
depositati e del posto occupato in teatro. Una signora che  si  è accompagnata a teatro, specie se invitata, si
signora che si è accompagnata a teatro, specie se invitata,  si  riaccompagna a casa: onere, in verità non sempre gradito ai
gradito ai signori uomini. Se essa dispensa dal farlo, non  si  insisterà. Se desidera andare in vettura, si cerca questa e
dal farlo, non si insisterà. Se desidera andare in vettura,  si  cerca questa e si paga la corsa. Se si dispone di vettura
insisterà. Se desidera andare in vettura, si cerca questa e  si  paga la corsa. Se si dispone di vettura propria, salvo casi
andare in vettura, si cerca questa e si paga la corsa. Se  si  dispone di vettura propria, salvo casi eccezionali, per i
salvo casi eccezionali, per i quali bisognerà scusarsi, non  si  manda a prenderla o a riaccompagnarla, ma si va. Una
scusarsi, non si manda a prenderla o a riaccompagnarla, ma  si  va. Una signora che s'invita da sé potrà essere dispensata
generali - perché, essendo le donne un po' da per tutto,  si  mettono spesso d'accordo, per esempio, con i colleghi
per esempio, con i colleghi d'ufficio; nel qual caso,  si  fa « alla romana ». In questo caso, specialmente, le
e quando, per la solitudine e per il buio delle vie,  si  poteva andare incontro a molestie. Ma oggi chi oserebbe dar
è quasi di prammatica. C'è, in fine, chi, al teatro,  si  vergogna di farsi vedere « in alto » e preferisce non
della stupidità umana; prima di tutto, perché, al teatro,  si  va per noi, per un nostro godimento, non per gli altri; il
pure; tanto piú se la sua borsa non ne soffre: ma  si  può anche « onorare » una modesta sedia, o un palco dalla
di taglio sobrio, adattatissimi per questo scopo. Non  si  fa se non una sola eccezione a tale regola assoluta, vale a
sola eccezione a tale regola assoluta, vale a dire quando  si  va a un grande matrimonio, in chiesa. In chiesa non si
si va a un grande matrimonio, in chiesa. In chiesa non  si  parla mai forte, con la propria vicina; non si parla, in
chiesa non si parla mai forte, con la propria vicina; non  si  parla, in generale, se non per scambiare qualche rapida
parola, con voce sommessa, chinandosi verso la vicina; non  si  sorride; non si ride; non si fa rumore, sedendosi,
sommessa, chinandosi verso la vicina; non si sorride; non  si  ride; non si fa rumore, sedendosi, alzandosi,
verso la vicina; non si sorride; non si ride; non  si  fa rumore, sedendosi, alzandosi, inginocchiandosi; non si
si fa rumore, sedendosi, alzandosi, inginocchiandosi; non  si  agita mai il ventaglio, contro il caldo; non ci si volta
non si agita mai il ventaglio, contro il caldo; non ci  si  volta mai indietro, per vedere chi è entrato, chi entra;
mai indietro, per vedere chi è entrato, chi entra; non  si  saluta, di lontano, un amico, un'amica. Rammentarsi sempre,
se è seduto, non incavalcherà mai una gamba sull'altra, non  si  sdraierà mai sulla sedia; se si deve inginocchiare,
una gamba sull'altra, non si sdraierà mai sulla sedia; se  si  deve inginocchiare, s'inginocchierà senza chiasso e senza
in chiesa, perchè è della massima sconvenienza; non  si  accorge di avere un'amica, una conoscenza, in chiesa, e,
signore e alle signorine di sua conoscenza. In chiesa non  si  sputa mai, perchè è una grave ingiuria al Signore, oltre
una grave ingiuria al Signore, oltre che una sudiceria; non  si  tossisce, potendo reprimersi, e se si è malati, non ci si
una sudiceria; non si tossisce, potendo reprimersi, e se  si  è malati, non ci si va. Le prediche si ascoltano
si tossisce, potendo reprimersi, e se si è malati, non ci  si  va. Le prediche si ascoltano attentamente, seriamente;
reprimersi, e se si è malati, non ci si va. Le prediche  si  ascoltano attentamente, seriamente; senza dare segno di
dare segno di approvazione, crollando il capo; per chi  si  confessa o si comunica, inutile dare regola di condotta in
di approvazione, crollando il capo; per chi si confessa o  si  comunica, inutile dare regola di condotta in chiesa; poichè
comunica, inutile dare regola di condotta in chiesa; poichè  si  tratta, allora, di persona assolutamente abituata a
non ostante che i malanni causati dall'abuso di questo  si  riscontrino sempre piú numerosi e gravi, pure mai si è
questo si riscontrino sempre piú numerosi e gravi, pure mai  si  è tanto fumato quanto si fuma oggi. Le statistiche ci
piú numerosi e gravi, pure mai si è tanto fumato quanto  si  fuma oggi. Le statistiche ci dicono che il consumo del
ogni eccesso, i giovanetti specialmente: e da nessuno  si  dovrebbe fumare nelle ore antimeridiane. La sigaretta,
fumare nelle ore antimeridiane. La sigaretta, quando  si  aspiri, nuoce piú del sigaro e della pipa; ma il sigaro e
il sigaro e la pipa debbono essere messi da parte quando ci  si  trova in presenza di signore. Anche se si sa che queste
parte quando ci si trova in presenza di signore. Anche se  si  sa che queste fumano, chieder sempre il permesso di
sigarette e fiammifero acceso. Le signore non offrono, come  si  suol dire, il fuoco: l'uomo presenta il fiammifero acceso,
per ultimo. È finito, oramai, in soffitta l'in tre non  si  accende!; ma se, fra i presenti, ci fosse qualcuno per cui
qualcuno per cui valesse ancora lo stolto pregiudizio,  si  ripassa il fiammifero acceso o se ne accende un altro,
acceso o se ne accende un altro, senza aggiungere che lo  si  fa per salvare la vita del piú giovine. Se le sigarette non
tabacco biondo, non offrirle e non fumarle. Fumando non  si  sputa; né si storce la bocca per mandar fuori il fumo ; né
non offrirle e non fumarle. Fumando non si sputa; né  si  storce la bocca per mandar fuori il fumo ; né si lancia
sputa; né si storce la bocca per mandar fuori il fumo ; né  si  lancia questo sul viso dei vicini. Né è elegante scuotere
La cenere va fatta cadere negli speciali piattini; dove  si  lasciano e si schiacciano le cicche, non consumate fino al
va fatta cadere negli speciali piattini; dove si lasciano e  si  schiacciano le cicche, non consumate fino al minimo
Ogni persona bene educata, parlando con chicchessia,  si  leva la sigaretta di bocca; come la butta via - il sigaro
leva la sigaretta di bocca; come la butta via - il sigaro  si  può spegnere - prima di entrare in qualsiasi casa privata.
un po' di confusione tra gl' invitati che  si  alzano da sedere e si accostano al portone).
di confusione tra gl' invitati che si alzano da sedere e  si  accostano al portone).
cera, e vi conficcavano gli spilli, uno al giorno... Se non  si  chiappa la bambola e non si distrugge, addio! Una persona è
spilli, uno al giorno... Se non si chiappa la bambola e non  si  distrugge, addio! Una persona è spacciata!... L' ho visto
persona è spacciata!... L' ho visto con questi occhi... Mi  si  rizzavano i capelli in testa...
le varie arti - su cui  si  potrebbero scrivere dei trattati - si compendiano, in
varie arti - su cui si potrebbero scrivere dei trattati -  si  compendiano, in fondo, in un'arte unica: l'arte di vivere;
presupposto essenziale il voler bene e l'esser benvoluti,  si  identifica quasi con l'arte di esser cortesi!
della confraternita e il canto «Viva Maria» delle donne.  Si  vedono passare le cime degli stendardi).
giorno e quelle della notte! Un colpo di telefono... e vi  si  chiedono le piú strane informazioni, e vi si dànno le piú
e vi si chiedono le piú strane informazioni, e vi  si  dànno le piú sciocche notizie: se ricordate a che ora parte
probabilmente, s'imparerà ad essere piú discreti, perché  si  vedranno certe boccacce... Del telefono, dunque, bisogna
servirsi soltanto se e quando è necessario, e in ore in cui  si  sia sicuri che non si dà noia. E le conversazioni debbono
quando è necessario, e in ore in cui si sia sicuri che non  si  dà noia. E le conversazioni debbono esser brevissime, quasi
per le quali verrà un conto speciale. Diversamente,  si  rischia di sentirsi rispondere spesso, da un cameriere
consapevole, che la signora o il signore non è in casa. Né  si  ricorre al telefono per ringraziare, o per invitare; salvo
al telefono per ringraziare, o per invitare; salvo che  si  tratti di cose o di occasioni a cui non si vuol dare
salvo che si tratti di cose o di occasioni a cui non  si  vuol dare importanza, o che ci sia molta familiarità con le
o che ci sia molta familiarità con le persone cui  si  telefona ; né per comunicare cose delicate o notizie
Ora, poi, che da per tutto il telefono è automatico, non  si  comincia piú dal domandare con chi si parla, ma dal dire
è automatico, non si comincia piú dal domandare con chi  si  parla, ma dal dire chi parla, aggiungendo con chi si
chi si parla, ma dal dire chi parla, aggiungendo con chi  si  desidera parlare. Né ci si rivolge mai per telefono a
chi parla, aggiungendo con chi si desidera parlare. Né ci  si  rivolge mai per telefono a persone di gran riguardo o che
sui gradini piú alti della scala sociale. In una parola,  si  tenga presente che il telefono sta in mezzo tra la
che partecipa. Bisogna che un parente, un amico zelante  si  occupi di questa spedizione. I biglietti di visita che
di visita che vengono, dopo le partecipazioni, non  si  ricambiano. Almeno per due settimane, se il lutto è grave,
il lutto è grave, per una settimana, se è meno grave, non  si  ricevono visite: e, anche, si cominciano a ricevere, dopo
se è meno grave, non si ricevono visite: e, anche,  si  cominciano a ricevere, dopo quindici giorni, solo le visite
settimane; per gli uomini, una settimana basta. Ma, se  si  tratta di uomini di affari, di chi si deve recare ai
basta. Ma, se si tratta di uomini di affari, di chi  si  deve recare ai proprii doveri pubblici, al lavoro, bastano
restare in casa, il tempo stabilito. È naturale che, appena  si  esca, si vada solo in posti raccolti, in chiesa, a
casa, il tempo stabilito. È naturale che, appena si esca,  si  vada solo in posti raccolti, in chiesa, a restituire man
le più doverose e le più intime visite di condoglianza che  si  sono ricevute. È anche naturale che, in tutto l'anno di
di lutto grave, per morte di genitori o di merito, non  si  frequenti nessuna festa, nessun ballo, nessun teatro,
nessun ritrovo di mondanità: il lutto è una cosa assoluta,  si  rispetta o non si rispetta. Passati i primi mesi, si può
mondanità: il lutto è una cosa assoluta, si rispetta o non  si  rispetta. Passati i primi mesi, si può andare a qualche
si rispetta o non si rispetta. Passati i primi mesi,  si  può andare a qualche ritrovo di carità mondana, a qualche
un matrimonio, un battesimo, allora, solo per quel giorno,  si  spezza il lutto, che si riprende subito il giorno dopo. Se
allora, solo per quel giorno, si spezza il lutto, che  si  riprende subito il giorno dopo. Se si va, per obbligo, a
spezza il lutto, che si riprende subito il giorno dopo. Se  si  va, per obbligo, a una festa di Corte, si porta una
giorno dopo. Se si va, per obbligo, a una festa di Corte,  si  porta una toilette completamente bianca, come il lutto di
abbassato, dal cappello, innanzi agli occhi, e alla persona  si  porta così, per i primi sei mesi: dopo, sino alla fine
così, per i primi sei mesi: dopo, sino alla fine dell'anno,  si  rigetta indietro: e ciò serve per le signorine, nel lutto
e di genitori. Nei primi tre mesi di lutto grave, non  si  apre il pianoforte in casa, nè si prende lezione di canto;
mesi di lutto grave, non si apre il pianoforte in casa, nè  si  prende lezione di canto; basta un mese di questo rispetto,
ordinariamente, s'inventa poco; più volontieri  si  ripete ciò che si è già detto, imparato o pensato; la
s'inventa poco; più volontieri si ripete ciò che  si  è già detto, imparato o pensato; la parola interiore, al
del pensiero attivo, personale, che cerca, che trova e che  si  arricchisce del suo proprio lavoro." (Egger).
Pietà, Signore, pietà!... La mente  si  perde, la vita si spegne.... Tutto è sospeso in me,
Pietà, Signore, pietà!... La mente si perde, la vita  si  spegne.... Tutto è sospeso in me, d'intorno a me. lo ho la
dell'arresto del tempo. Nel silenzio delle cose aspettanti,  si  ode il battito lento del mio cuore così gonfio di sangue e
che presto  si  possano rifare viaggi con i cosí detti « treni popolari »:
visitare con le tariffe normali. In tali viaggi,  si  stabilisce un po' piú di familiarità fra i viaggiatori; ma
Quindi, allegria sí, ma non schiamazzo; il posto che  si  è occupato all'inizio del viaggio si suol conservare per
il posto che si è occupato all'inizio del viaggio  si  suol conservare per tutto il viaggio; pur non essendo
possono gentilmente avvicendarsi; beninteso che chi  si  è avvantaggiato dell'avvicendamento non deve metter radici
dalla famiglia o da una comitiva. Nelle comitive che  si  improvvisano per visitare le città, garbo e gentilezza, ma
troppa intimità, tanto piú che non sempre né con precisione  si  sa con chi si ha a che fare. In questi viaggi, tanto peggio
tanto piú che non sempre né con precisione si sa con chi  si  ha a che fare. In questi viaggi, tanto peggio per chi non è
sapere come  si  fa?... Ecco, si scava mia bella buca fonda, nascosta sotto
sapere come si fa?... Ecco,  si  scava mia bella buca fonda, nascosta sotto i rami secchi,
mia bella buca fonda, nascosta sotto i rami secchi, gli  si  prepara il suo bel letto sprimacciato di frasche e foglie
di frasche e foglie in fondo alla trappola, e dentro vi  si  mette un'agnella per attirarlo.... Lui se ne viene come a
che volete che  si  tratti? Una ragazza che pareva di ferro, bianca come la
come le rose!... In quattro mesi!... Povera figliola! Non  si  riconosce.
 Si  dice che sono abolite; ma, in verità, sono piú in uso che
piú o meno pingue, piú o meno ben fatta « scivolare »,  si  aprono le porte piú chiuse, si parla ai personaggi piú
ben fatta « scivolare », si aprono le porte piú chiuse,  si  parla ai personaggi piú inaccessibili: si raggiunge, in una
porte piú chiuse, si parla ai personaggi piú inaccessibili:  si  raggiunge, in una parola, l'irraggiungibile. E chi non può
E chi non può metter mano alla tasca bisogna che  si  rassegni! Qui, a ogni modo, si vuol accennare a quel «
mano alla tasca bisogna che si rassegni! Qui, a ogni modo,  si  vuol accennare a quel « ringraziamento tangibile » che si
si vuol accennare a quel « ringraziamento tangibile » che  si  suol dare a chi ci ha reso un servizio. D'altra parte, è
un bottone nell'albergo. Perciò, è tutto detto quando  si  è raccomandato - a chi può - di non lesinare in fatto di
preferito nei circoli: ora usa giocare un po' da per tutto:  si  direbbe che ogni casa sia divenuta un circolo; perché, a
a mano a mano che vanno smettendo di giocare gli uomini,  si  abbandonano a questa passione le donne. Ho detto. « circolo
il salotto: se è, invece, un trattenimento accessorio,  si  prepara una saletta accanto a quella in cui si conversa o
accessorio, si prepara una saletta accanto a quella in cui  si  conversa o si balla. Quindi, alcuni tavolini, coperti di
prepara una saletta accanto a quella in cui si conversa o  si  balla. Quindi, alcuni tavolini, coperti di tappeto verde,
con sigarette, fiammiferi, portacenere. Nella stanza dove  si  gioca non dovrebbero esservi specchi sospesi, per evitare
per poter attendere alle mansioni nelle varie sale. Se  si  accorge che qualcuno non gioca correttamente, o se si
Se si accorge che qualcuno non gioca correttamente, o se  si  accende una disputa fra i giocatori, prima che questa
fra i giocatori, prima che questa degeneri, propone che  si  faccia un po' di musica, o fa portare qualche
tavolo, perché ciascuno dei giocatori possa scozzarle. Non  si  prende il mazzo di mano a chi deve farle, per scozzarle,
il mazzo di mano a chi deve farle, per scozzarle, come se  si  dubitasse della sua onestà. Chi fa le carte mette il mazzo
mette la parte che solleva presso colui che le fa. Non  si  deve pregare di giocare chi non ha voglia: certamente
o non ha denaro, o ha paura di perdere. I debiti di gioco  si  pagano entro le ventiquattr'ore. Nelle case private, non si
si pagano entro le ventiquattr'ore. Nelle case private, non  si  gioca sulla parola. Se si prende a prestito del denaro dai
Nelle case private, non si gioca sulla parola. Se  si  prende a prestito del denaro dai padroni di casa, bisogna
porti iettatura. È bene prestabilire l'ora in cui  si  smetterà di giocare. Se qualcuno s'accorge che un giocatore
avidità di guadagno, o che possa urtare il perditore; non  si  rallegra troppo per un colpo ben riuscito; non conta il
colpo ben riuscito; non conta il denaro che ha davanti; non  si  ritira dal tavolo subito dopo una vincita; non darà parte
i quali non dovrebbero assistere al gioco. Il perditore non  si  dimostrerà avvilito o addolorato ; non perderà mai la calma
il pugno sul tavolo ; non pretenderà la rivincita; non  si  distrarrà e costringerà a ricordare che ha perduto e deve
che ha perduto e deve pagare; non insisterà perché  si  aumenti la posta; non proporrà che sia protratta l'ora
il partecipare al gioco quasi di mala voglia, come se  si  fosse annoiati, o non si prendesse interesse alla partita,
quasi di mala voglia, come se si fosse annoiati, o non  si  prendesse interesse alla partita, o si giocasse per
annoiati, o non si prendesse interesse alla partita, o  si  giocasse per condiscendenza. Le signore non permetteranno
per condiscendenza. Le signore non permetteranno che  si  abbiano eccessivi riguardi per loro « come giocatrici »: se
dev'essere il contegno di chi assiste al gioco: quindi, non  si  debbono suggerir mosse; non dare giudizi su mosse
partita. In una parola, ricordare costantemente che quando  si  gioca, è in ballo la conferma della qualifica di gentiluomo
se  si  fosse nel più pieno inverno, come non si fosse ballato
se si fosse nel più pieno inverno, come non  si  fosse ballato tutto l' inverno e tutta la primavera, si
non si fosse ballato tutto l' inverno e tutta la primavera,  si  balla, in estate, in ogni salone di albergo, grande o
non esistono, in nessuna stagione! Sappiate che non solo  si  balla molto in estate, ma si balla, anche, con maggior
Sappiate che non solo si balla molto in estate, ma  si  balla, anche, con maggior gusto, con maggior trasporto.
Quando i vecchi sono andati a giocare alle carte e i mariti  si  sono collocati intorno a un biliardo, che cosa fare, quando
sono collocati intorno a un biliardo, che cosa fare, quando  si  ha da sedici, da diciotto, da venti a cinquanta anni - sì,
o l'orchestrina un one-step? Quando, in una giornata,  si  è già preso il bagno, si è fatto una passeggiata, si è
one-step? Quando, in una giornata, si è già preso il bagno,  si  è fatto una passeggiata, si è fatta colazione, si è andati
si è già preso il bagno, si è fatto una passeggiata,  si  è fatta colazione, si è andati in giro, per cercar fiori,
il bagno, si è fatto una passeggiata, si è fatta colazione,  si  è andati in giro, per cercar fiori, si è chiacchierato, si
è fatta colazione, si è andati in giro, per cercar fiori,  si  è chiacchierato, si è riso, si è pranzato, e, durante tutte
si è andati in giro, per cercar fiori, si è chiacchierato,  si  è riso, si è pranzato, e, durante tutte queste cose, si è
in giro, per cercar fiori, si è chiacchierato, si è riso,  si  è pranzato, e, durante tutte queste cose, si è sempre
si è riso, si è pranzato, e, durante tutte queste cose,  si  è sempre leggermente flirtato, che cosa fare, alla sera,
 Si  sente male, dice...