Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Si  bagneranno le braccia; si intrideranno di terra i vestiti
bagneranno le braccia;  si  intrideranno di terra i vestiti ...
ancora, Maestà. State tranquilla ... L'appressarsi del Mago  si  sente in distanza: sbuffa così forte! ... Veglio io ...
Ministri, un Re che dorme tanto è quasi una fortuna! Quando  si  sveglia, però, ha sguardi così penetranti, che se non si
si sveglia, però, ha sguardi così penetranti, che se non  si  riaddormentasse subito ... ci farebbe tagliare a tutti le
che arriva! (Si sente il suo rapido e forte sbuffare che  si  avvicina.)
a cavallo e stupefatti i soldati delle guardie austriache  si  lasciarono disarmare. Poi si svegliarono le autorità e si
delle guardie austriache si lasciarono disarmare. Poi  si  svegliarono le autorità e si richiesero loro pochi viveri e
si lasciarono disarmare. Poi si svegliarono le autorità e  si  richiesero loro pochi viveri e alcuni bragozzi
i morti che bevon le rugiade... Chi saprà dir se in mare ei  si  getta o vi cade?
Per rinunziare ... (Si arresta.) (Dall'interno della cella  si  odono tre voci: della Reginotta, di fata Azzurra, di
l'alba. A poco a poco, dietro gli alberi, il cielo  si  schiarisce fino al rosseggiare dell'aurora; intanto si
si schiarisce fino al rosseggiare dell'aurora; intanto  si  odono risa, poi canti dolcissimi
l'operazione. La terza testa che  si  è strappata si muta in una grossissima arancia): Questa è
l'operazione. La terza testa che si è strappata  si  muta in una grossissima arancia): Questa è per voi, ex
l'operazione, e la quarta testa che ha buttata in terra,  si  muta in una enorme zucca.) questa, Eccellenza, è per voi !
l'altra testa, che vien subito sostituita. Quella strappata  si  muta in un fiore più bello del primo): È per voi, Regina
 Si  sono riaddormentati!
non  si  trova?
fu molto guasta. Rifatta in forma più grande a tre navi, le  si  diede l'architettura gotica. _ L'ornato esterno della
gotica. _ L'ornato esterno della porta, che tuttodì  si  conserva, vuolsi disegno di F. Richini. La chiesa fu
di Bernardino Luini, del Montalto; sculture del Volpi. _ Vi  si  ammirano inoltre un Battistero goticomoderno ed alcuni
parte del Foro Bonaparte, che trovasi a sinistra di chi  si  reca al Corso Garibaldi, lambente la strada, si sta
di chi si reca al Corso Garibaldi, lambente la strada,  si  sta erigendo, a cura del Municipio, un Mercato per gli
 Si  è già fatta sera. Il cielo, a poco a poco, si copre di
è già fatta sera. Il cielo, a poco a poco,  si  copre di stelle. Appare, dietro gli alberi, la luna falcata
giornali, ma nessuno volle accettarlo. I più benigni  si  contentarono di ridergli in faccia. Allora il nostro amico
contentarono di ridergli in faccia. Allora il nostro amico  si  consolò dicendo: "Peccato che nessuno abbia voluto
vuol pazienza! e i ragazzi, con la scusa di farli studiare,  si  troveranno sempre perseguitati! ... ".
Dio è l'universo, e l'universo è amore. I giovani che non  si  sono trovati per gran tempo al contatto della società, a
sembra proprio che dell'età dell'innocenza - epoca in cui  si  ama tutto e non si odia nulla - e coloro che non amarono in
dell'età dell'innocenza - epoca in cui si ama tutto e non  si  odia nulla - e coloro che non amarono in quell'età, amarono
vita. Vediamo non meno come gli stessi uomini corrotti non  si  astengano mai dal rendere un omaggio all'amor puro e
ma di cui non sappiamo darci ragione. Molte creature  si  amarono per tutta la vita, pel solo motivo che ebbero la
è impossibile, è tanto tempo che ci amiamo! ....  Si  suol dire che l'amore non mira che al possedimento e che
non mira che al possedimento e che con esso finisce, e non  si  distingue tra la passione e l'amore. È la passione che si
si distingue tra la passione e l'amore. È la passione che  si  uccide col possedimento, ma l'amore incomincia con esso e
esso e perdura. L'una cosa è dei sensi, l'altra dell'anima.  Si  dovrebbe dire degli amanti: si piacciono - dei coniugi: si
sensi, l'altra dell'anima. Si dovrebbe dire degli amanti:  si  piacciono - dei coniugi: si amano. Questo amore che si
Si dovrebbe dire degli amanti: si piacciono - dei coniugi:  si  amano. Questo amore che si rafforza col progredire della
si piacciono - dei coniugi: si amano. Questo amore che  si  rafforza col progredire della vita, e sembra tanto più
della vita, e sembra tanto più ingigantire quanto più  si  distacca da essa, ci fa fede della sua continuazione al di
gliene spunta sul collo. La testa buttata per terra  si  muta in un magnifico fiore mai visto.) È per voi,
plus de souvenirs que  si  j'avais mille ans.
al carnefice): Gli  si  mozzi quest'altra testa!
di lassù? Chi risponde di quaggiù? (Le Ancelle e la Fata  si  dileguano a poco a poco, sparendo tra gli alberi, ripetendo
Feste e feste - non è inganno! (Il resto delle parole  si  perde in lontananza.)
d'accesso è di cent. 10. _ Nel primo, a convenienti prezzi,  si  può anche avere profumerie. _ In esso da appositi
anche avere profumerie. _ In esso da appositi incaricati  si  ricevono in deposito effetti da viaggio, e si fa ripulitura
incaricati si ricevono in deposito effetti da viaggio, e  si  fa ripulitura d' abiti e di scarpe. _ Pel deposito di
turno di notte, ed era stanco e assonnato; scese dal tram e  si  avviò verso casa, prima per una via dal fondo dissestato,
gli parve che provenisse dal basso, presso i suoi piedi.  Si  fermò, un po' sorpreso, e rispose di sì, ma che aveva
ma che aveva fretta di rientrare. _ Ho fretta anch' io, non  si  preoccupi, _ rispose la voce: _ In due minuti abbiamo
altre lingue. Sa, le trasmissioni delle vostre tv non  si  fermano alla ionosfera, ma proseguono nello spazio. Ci
saprei darle molti dettagli. Abbiamo un ... un sacco che  si  chiama stomaco, con degli acidi dentro, e poi un tubo; si
si chiama stomaco, con degli acidi dentro, e poi un tubo;  si  mangia, passano due o tre ore, e il mangiare si scioglie,
un tubo; si mangia, passano due o tre ore, e il mangiare  si  scioglie, insomma diventa carne e sangue. _ ... carne e
Elio notò che quella voce era proprio come quelle che  si  sentono in tv: chiara ma insipida e snervata. _ Perché
a voi? Elio, con un certo imbarazzo, spiegò che non ci  si  lava che per qualche minuto al giorno, che ci si lava per
che non ci si lava che per qualche minuto al giorno, che ci  si  lava per non essere sporchi, e che se si sta sporchi c' è
al giorno, che ci si lava per non essere sporchi, e che se  si  sta sporchi c' è il rischio di prendere qualche malattia. _
di Elio fu un po' confusa. Disse che non c' erano regole,  si  moriva sia giovani sia vecchi, pochi arrivavano ai cento
_ Come vi riproducete? Sempre più imbarazzato, Elio  si  invischiò in una imbrogliata esposizione sull' uomo e sulla
gli stava spiegando che il vestito non cresce addosso, ma  si  compera, si accorse che stava spuntando l' alba, e nella
spiegando che il vestito non cresce addosso, ma si compera,  si  accorse che stava spuntando l' alba, e nella luce incerta
una grossa chiazza di marmellata bruna. Anche lo straniero  si  doveva esser accorto che era passato parecchio tempo. La
grazie, scusi per il disturbo _. Subito dopo la chiazza  si  contrasse e si allungò verso l' alto, come se tentasse di
per il disturbo _. Subito dopo la chiazza si contrasse e  si  allungò verso l' alto, come se tentasse di staccarsi dal
staccarsi dal suolo. Parve a Elio che non ci riuscisse, e  si  udì ancora la voce che diceva: _ Per favore, lei che è così
la chiazza, come se succhiata da un' aspirapolvere, salì e  si  perse nel cielo fumoso del mattino.
turbato): Ho rovistato dappertutto; la chiave non  si  trova!
mangiare, poverini ... (Sbadiglia, richiude gli occhi e  si  riaddormenta.)
 Si  tratta di maleficio ... Soltanto il mago Sbuffante potrà
andava anche qualche volta a sputare nella pattumiera e poi  si  strofinava la bocca col rovescio della mano. Faceva insomma
e bianco che era quasi indispensabile toccarlo. Maria  si  avvicinò all' armadio, ma l' uomo se ne accorse e disse: _
accorse e disse: _ Non toccare. Non devi toccare _. Maria  si  arrestò interdetta, e chiese: _ Perché? _ al che l' uomo
e poi disse con voce profonda: _ Perché è titanio. Maria  si  sentì percorrere da un delizioso brivido di paura, come
come ti chiami? Lui rispose: _ Mi chiamo Felice _; non  si  era tolta la pipa di bocca, e quando parlava la pipa
di quella risposta ed avrebbe voluto domandare perché  si  chiamava Felice, ma poi non osò, perché si ricordava che i
domandare perché si chiamava Felice, ma poi non osò, perché  si  ricordava che i bambini non devono mai chiedere perché. La
bambini non devono mai chiedere perché. La sua amica Alice  si  chiamava Alice ed era una bambina, ed era veramente strano
Alice ed era una bambina, ed era veramente strano che  si  chiamasse Felice un uomo grande come quello. Ma a poco a
poco incominciò invece a sembrarle naturale che quell' uomo  si  chiamasse Felice, e le parve anzi che non avrebbe potuto
a vedere da vicino: solo vedere senza toccare. Ma mentre  si  avvicinava in punta di piedi avvenne un fatto imprevisto e
di piedi avvenne un fatto imprevisto e terribile: l' uomo  si  voltò, con due passi le fu vicino; trasse di tasca un gesso
accese la pipa facendo colla bocca molte smorfie strane, e  si  rimise a verniciare la credenza. Maria sedette sui calcagni
e constatò che realmente la traccia di gesso spariva; ma  si  rendeva benissimo conto che l' uomo non avrebbe ritenuto
fino a toccare il cerchio con la punta dei piedi e  si  sporgeva in avanti fino quasi a perdere l' equilibrio, ma
tempo l' uomo ripose il pennello e lo scatolino e  si  tolse la barchetta di giornale dal capo, ed allora si vide
e si tolse la barchetta di giornale dal capo, ed allora  si  vide che aveva i capelli come tutti gli altri uomini. Poi
a Maria e al cerchio, rise forte e disse molte cose che non  si  capivano, ma non pareva che fosse arrabbiato. Infine disse:
ma non pareva che fosse arrabbiato. Infine disse: _ Sì,  si  capisce, adesso puoi uscire _. Maria lo guardava perplessa
adesso puoi uscire _. Maria lo guardava perplessa e non  si  muoveva: allora l' uomo prese uno straccio e cancellò il
disfare l' incantesimo. Quando il cerchio fu sparito Maria  si  alzò e se ne andò saltellando, e si sentiva molto contenta
fu sparito Maria si alzò e se ne andò saltellando, e  si  sentiva molto contenta e soddisfatta.
me non occorre. Entro pel buco della serratura. (La vecchia  si  alza da tavola, si accosta all'uscio della cella. Tutt'a un
pel buco della serratura. (La vecchia si alza da tavola,  si  accosta all'uscio della cella. Tutt'a un tratto diventa
Ormai, la verità  si  può dire! Re nuovo, vita nuova!
come un quadrante di orologio sul petto, Giacinta, che  si  era un po' rimescolata all'annunzio, non poté trattenersi
peggio di prima. - Oh, la mia cara padroncina! Come  si  è fatta grande e bella, con la grazia di Dio! Seduta con le
Marietta per sviare il discorso. - La signorina non  si  mescola nei fatti della mamma, voi lo sapete. Ma quella
mamma, voi lo sapete. Ma quella volea votare il sacco, e  si  puliva colle dita le estremità della bocca fiorite di
dita le estremità della bocca fiorite di saliva. - Ah! non  si  meritava questo! E non pensare che se non fosse stato per
Camilla, poverina, non ci ha avuto nessuna colpa se la cosa  si  è risaputa ... Giacinta impallidiva, sudava fredda. Come
fredda. Come sull'orlo di un precipizio, gli occhi le  si  intorbidavano; le girava il capo ... Non comprendeva
accennava, doveva essere stato qualcosa di infame! ... -  Si  sente male? - le domandò Marietta, accorgendosene. - Un po'
spalle e ruzzolata di cima alla scala! Camilla, ponzando,  si  levò finalmente da sedere. - Signorina, dia retta a me,
l'orologio lí ... E mi comandino pei polli. L'uovo, sa come  si  fa? Un buchino sopra, un buchino sotto, e si succhia da una
sa come si fa? Un buchino sopra, un buchino sotto, e  si  succhia da una parte. Una santa cosa! ... Scappo ... Non ho
ne ha soltanto la Camilla. Glielo garentisco, signorina ...  Si  ricorda di quand'era bambina e mi diceva: sciancata! Ah!
era alta cosí, una tombolina ... Ora, Dio la benedica non  si  riconosce piú ... Se ne rammenti per la mamma, mi
brancicavano le coperte, Giacinta singhiozzava, convulsa. -  Si  calmi, signorina, si calmi! - ripeteva Marietta intanto che
Giacinta singhiozzava, convulsa. - Si calmi, signorina,  si  calmi! - ripeteva Marietta intanto che strizzava il limone
Poi, agitando la limonata per scioglier lo zucchero,  si  accostava al letto, aiutava Giacinta a sollevarsi e le
metteva il bicchiere alle labbra. - Beva, le farà bene ...  Si  calmi, entri in letto, per carità; cerchi di riposarsi, di
di riposarsi, di dormire. Io mi stenderò sul canapè ...  Si  calmi, si calmi! - Va' - rispose Giacinta. - Non occorre
di dormire. Io mi stenderò sul canapè ... Si calmi,  si  calmi! - Va' - rispose Giacinta. - Non occorre che tu stia
Povera signorina! - pensava. - Ma se noi, povera gente, ci  si  dovesse disperare per cosí poco! ... Almeno io avevo
sí furono guai! ... Povera signorina! Ha ragione anche lei.  Si  era voltata e rivoltata piú volte da un fianco all'altro;
e rivoltata piú volte da un fianco all'altro; poi non  si  mosse piú. Russava leggiermente.
imminenza di pericolo. Però nella notte un filo di febbre  si  era rifatto. Si sperava ora di poter dominare l'accesso,
Però nella notte un filo di febbre si era rifatto.  Si  sperava ora di poter dominare l'accesso, contenerlo. Forse
di quella gente. Che fare? Jeanne era per chiedere che  si  mandasse qualcuno ad informarsi, quando, alle due e un
qualcuno ad informarsi, quando, alle due e un quarto,  si  udì un passo frettoloso nell'anticamera ed entrò Giovanni
lo guardò in faccia, intese ch'era venuto il momento.  Si  alzò, bianca come una morta. Subito si alzarono
venuto il momento. Si alzò, bianca come una morta. Subito  si  alzarono silenziosamente anche Maria e Noemi, la prima
rispose: "È meglio." Niente altro fu detto. Le tre Signore  si  ritirarono per mettere mantello e cappello;Jeanne in una
e va nella camera di Jeanne che sta mettendo il suo. Jeanne  si  volta, la vede venire a un bacio, la ferma col gesto, si
si volta, la vede venire a un bacio, la ferma col gesto,  si  pone un dito alle labbra. Noemi intende. È l'ora della
né lagrime. E non domanda particolari, non domanda niente.  Si  raccolgono tutti; Maria dice piano a suo marito di prendere
di prendere due carrozzelle coperte, anche perché il cielo  si  è annerito, un temporale da inverno romano è imminente. Non
carrozzelle. Giovanni è venuto col landau di casa Mayda.  Si  sale nel landau , chiuso. Jeanne si accorge allora che le
landau di casa Mayda. Si sale nel landau , chiuso. Jeanne  si  accorge allora che le sue compagne sono vestite di scuro e
non ha né tempo né modo di rimediare, risponde: "Niente."  Si  parte. Nessuno parla più. Svoltando in via del Pianto, la
parla più. Svoltando in via del Pianto, la carrozzella  si  ferma per un impedimento. Si è fatto ancora più buio,
via del Pianto, la carrozzella si ferma per un impedimento.  Si  è fatto ancora più buio, tuona, i cavalli s'impennano,
Jeanne non era mai passata di là ma sente anche lei che  si  è per arrivare. Eretta sulla persona, guarda il muro che le
I cavalli riprendono il trotto. Passato Sant' Anselmo,  si  scende al basso. Popolani fermi, a destra e a sinistra,
involontariamente: "Ecco." Allora Jeanne ha un sussulto,  si  copre impetuosa il viso colle mani. Maria, seduta al suo
seduta al suo fianco, le cinge il collo con un braccio,  si  piega tutta a lei, le sussurra: "Coraggio!" Ma Jeanne si
si piega tutta a lei, le sussurra: "Coraggio!" Ma Jeanne  si  stringe in sé, si schermisce quanto può, e Noemi accenna a
a lei, le sussurra: "Coraggio!" Ma Jeanne si stringe in sé,  si  schermisce quanto può, e Noemi accenna a sua sorella,
gente, passa un cancello. Le ruote stridono sulla ghiaia,  si  fermano. Un domestico viene allo sportello. Il signor
ancora ma non molto e nessuno se ne cura, né il popolo che  si  affolla al cancello né un gruppo di persone che dal viale
del giardiniere sta guardando i nuovi arrivati. Qualcuno  si  stacca da quel gruppo. È di Leynì che sale la gradinata di
sua moglie. I due scesero la gradinata insieme a di Leynì,  si  avviarono verso le persone che parevano aspettarli nel
il Santo di Jenne è ritornato infermo a villa Mayda. Finora  si  sono accontentati di notizie. Adesso hanno chiesto che una
avviene uno scambio di parole irose che improvvisamente  si  cheta. Compare dal viale degli aranci l'alta figura bruna
aranci l'alta figura bruna del professore Mayda, i popolani  si  levano il cappello. Egli ordina di aprire il cancello, dice
signor professore? È vero che muore? Dica!" E dietro a loro  si  accalcano altri, ansiosi, aspettando la risposta. La
scoppierà sulle nostre teste." "Cento sterline che Kelly  si  fracasserà sulla spiaggia." "Mille che attraverserà
queste scommesse, le une più stravaganti delle altre,  si  incrociano in tutti i sensi, si fanno ovunque. Yankee,
stravaganti delle altre, si incrociano in tutti i sensi,  si  fanno ovunque. Yankee, canadesi, inglesi scommettono: con
sterline e dollari corrono dappertutto, mentre la folla  si  agita, si urta, si spinge, si schiaccia contro un grande
e dollari corrono dappertutto, mentre la folla si agita,  si  urta, si spinge, si schiaccia contro un grande recinto,
corrono dappertutto, mentre la folla si agita, si urta,  si  spinge, si schiaccia contro un grande recinto, rovesciando
dappertutto, mentre la folla si agita, si urta, si spinge,  si  schiaccia contro un grande recinto, rovesciando i
sordo rumore. Dalle prime epoche della sua scoperta, mai  si  era veduta tanta gente radunata sulle spiagge dell'Isola
gli altri, malgrado la stagione fosse tutt'altro che mite,  si  erano accampati all'aperto, sotto tende improvvisate con
amante delle scienze, ingegnere di fama, da parecchi anni  si  era dato allo studio dell'aeronautica. Si diceva che
da parecchi anni si era dato allo studio dell'aeronautica.  Si  diceva che volesse trovare il mezzo di dirigere i palloni:
abbandonato quegli attrezzi, più di peso che di utilità, e  si  diceva che si fosse dato allo studio delle correnti aeree,
attrezzi, più di peso che di utilità, e si diceva che  si  fosse dato allo studio delle correnti aeree, volendo
delle correnti aeree, volendo tentare un grande viaggio.  Si  sapeva che da parecchi mesi faceva delle ascensioni sulle
a chiamare quell'audace impresa un suicidio; i giornali  si  divisero in due campi, l'uno a favore dell'ingegnere,
chi sui piroscafi, chi sui velieri, chi sulle lance, e  si  portarono all'Isola Brettone. Tutti volevano assistere alla
convinti di veder scoppiare quel nuovo pallone appena  si  fosse alzato e altri di assistere all'agonia dell'aeronauta
compagni, se ne avesse trovati, perché non dubitavano che  si  sarebbero tutti annegati in mezzo all'ampio oceano. Mentre
mezzo all'ampio oceano. Mentre gli aiutanti dell'ingegnere  si  preparavano a gonfiare l'aerostato, la cui enorme massa
come per incanto, gli occhi di quei tremila spettatori  si  fissano in mezzo al vasto recinto, dove si stendono due
spettatori si fissano in mezzo al vasto recinto, dove  si  stendono due enormi tubi, le cui estremità si prolungano da
recinto, dove si stendono due enormi tubi, le cui estremità  si  prolungano da una parte verso un caseggiato, dove si
si prolungano da una parte verso un caseggiato, dove  si  fabbrica l'idrogeno, e dall'altra scompaiono sotto due
immenso scoppia da ogni parte: è un grido di stupore, che  si  converte subito in esclamazioni d'ogni genere e in
frenetici rimbomba, coprendo i muggiti delle onde, che  si  frangono con furore contro la spiaggia, e le grida degli
e le grida degli aiutanti. Quei due ammassi di seta  si  sono distesi sotto la spinta dell'idrogeno che s'ingolfa
quaranta metri, con un diametro di quindici al centro, che  si  alzano lentamente con un leggero ondeggiamento, tendendo le
ma a una distanza di tre metri dal loro lato inferiore,  si  agita una specie di battello, lungo trenta piedi, già
di botti, di casse, ma costruito d'un metallo leggero e che  si  direbbe argento. Ancora pochi minuti e quell'immensa
e tiene gli occhi fissi su quei due palloni, che sempre più  si  gonfiano, mentre gli aiutanti eseguono delle manovre
aiutanti eseguono delle manovre misteriose con certe pompe.  Si  direbbe che iniettino, nell'interno dei due aerostati, un
simile. Ma quell'emozione prende enormi proporzioni quando  si  vede apparire l'ardito aeronauta, uscito allora dal
l'ardito aeronauta, uscito allora dal caseggiato dove  si  fabbrica l'idrogeno. E un bell'uomo sui trentacinque anni,
viaggio aereo attraverso l'oceano. Se qualcuno di voi  si  sente il coraggio di salire sul mio Washington, offro un
l'entusiasmo s'è estinto ad un tratto. Gli spettatori  si  guardano in viso l'un l'altro; ma nessuno emette un sì.
per perire forse nei flutti, è un altro affare! Nessuno  si  sente in vena di morire per la scienza. Kelly attende un
gridando: "Pronti al comando! ... " Ad un tratto un uomo  si  slancia attraverso la massa del pubblico, aprendosi il
il passo con spinte irresistibili, balza sopra il recinto e  si  precipita verso l'ingegnere, gridando: "Cercate un
un compagno: eccomi!" La folla per un momento raffreddata,  si  riscalda come per incanto chi è quel giovanotto che osa
tutti agitano i cappelli e i fazzoletti, tutti urlano,  si  agitano, si dimenano come ossessi. Ma d'improvviso, mentre
i cappelli e i fazzoletti, tutti urlano, si agitano,  si  dimenano come ossessi. Ma d'improvviso, mentre l'ingegnere
e i suoi trenta aiutanti stanno per abbandonare le funi,  si  odono delle grida di rabbia: "È lui!", "Addosso,
Quindici o venti policemen, guidati da alcuni capi,  si  precipitano nel recinto, correndo verso il pallone, ma
i policemen, che sembrano furiosi. Uno di loro con un salto  si  aggrappa a una fune pendente dalla navicella; ma il
in una clamorosa risata. Lo sconosciuto però, che pare  si  aspettasse un simile colpo di scena, si curva sul bordo
però, che pare si aspettasse un simile colpo di scena,  si  curva sul bordo della navicella e taglia la fune con un
erano allora tanto alti che già parevano due sigari:  si  videro per alcuni istanti rasentare un grande nuvolone che
videro per alcuni istanti rasentare un grande nuvolone che  si  estendeva sopra l'oceano, poi sparire verso il nord, in
della Real Marina, usciva precipitosamente da Sidney e  si  slanciava sulle tracce degli aeronauti.
quella valentia che hanno le navi di questa specie, presto  si  sentirono meno i frangenti, ed ingrossando il vento il
frangenti, ed ingrossando il vento il comandante ordinò che  si  diminuissero le vele. In circa mezz’ora furono presi tutti
interrogati se  si  sien pentiti ed ascoltato che no, conchiude: O credi o
che potevano essere indizio di pentimento. Quando più essi  si  dibattevano tanto più noi godevamo nella speranza che
poi agli altri che furono sedotti, e perciò meno rei, non  si  costuma di condannarli subito ma per esercitare con essi
carità, che il nostro Salvatore comanda, da principio  si  risparmia loro la vita ed invece si adoprano alcuni
comanda, da principio si risparmia loro la vita ed invece  si  adoprano alcuni tormenti i quali per quanto siano gravi
degli altri riserbati allo spirito nelle fiamme eterne.  Si  adoprano rotelle, eculei, letti di ferro, stirature,
con più minuta narrazione di questa opera che il Signore  si  compiace di fare per nostro mezzo.
Maestà! Voi non mangiate mai abbastanza ... quanto  si  conviene a un Re pari vostro!
governativi adunati in permanenza a Berlino non  si  davano la pena di prendere verun provvedimento. Gli
ultimi bollettini del 22 ottobre, il numero delle vittime  si  faceva ascendere a due milioni cinquemila e ottocento. Il
temporario del Consiglio, nel rilevare questa cifra,  si  fregò le mani esclamando: «Il nostro sistema di non
di giorni il partito equilibrista sarà schiacciato, nè  si  udrà più riparlarne in Europa, nè anche a Manicopoli. Le
nè anche a Manicopoli. Le previsioni dell'arguto presidente  si  avverarono. Di là ad un mese, quel moto rivoluzionario che
non giudicavano altrimenti il criterio dei pecoroni che  si  affidavano alle loro ciance; ma non eran abbastanza
i loro apprezzamenti. Mentre il fascio degli equilibristi  si  andava scomponendo, i naturalisti guadagnavano aderenti.
aderenti. Nei centri più popolosi e più illuminati  si  aprivano nuovi Circoli. I recenti affigliati si prestavano
illuminati si aprivano nuovi Circoli. I recenti affigliati  si  prestavano con fervore da neofiti alla propaganda del
il Re! Viva la Regina! (Uguali acclamazioni  si  odono salire dalla piazza sottostante.)
soffocato da un boccone andatogli per traverso):  Si  ... tagli ... la ... testa:.. a costui!
corriamo laggiù. (Corrono e  si  perdono tra gli alberi. Le Cameriere stentano a seguirli.)
 si  siede su una seggiola, in mezzo alla stanza. Dame e
in mano, pronti agli ordini del Gran Mago. Di fuori,  si  sente un vocio confuso di popolo): Eccomi! (Apre la bocca;
aridissimo e di natura sabbiosa come il vicino deserto, non  si  vedevano né aiuole fiorite, né cespugli. Non v'erano che
dopo essersi accertati che non vi erano sentinelle,  si  erano subito cacciati in mezzo agli alberi per
probabilità di trovare un'uscita anziché rimanere qui."  Si  diressero cautamente verso la costruzione più vicina, un
elegantissima che s'alzava appena nove piedi dal suolo, e  si  provarono a dare la scalata. Essendovi numerose colonne, la
aprirsi, poi chiudersi senza fare rumore. I tre fuggiaschi  si  abbassarono presso il parapetto, impugnando le loro armi.
le loro armi. Qualcuno stava attraversando la galleria.  Si  udiva un passo leggero avvicinarsi, ma l'oscurità era così
comparsa dietro l'opposto padiglione, uno sprazzo di luce  si  proiettò nella galleria e sui tre fuggiaschi. Quasi nello
sultano!" "Giù! saltate!" comandò il marchese. Una porta  si  era aperta all'estremità della galleria e alcune ombre si
si era aperta all'estremità della galleria e alcune ombre  si  erano precipitate fra le arcate, vociferando
Rocco, il marchese e l'ebreo scavalcarono il parapetto e  si  lasciarono cadere nel giardino, correndo verso la muraglia.
era stato dato. Sulle terrazze, nei padiglioni, nelle logge  si  udivano grida d'uomini e di donne. "Fuggono!" "Sono nel
della kasbah e forse lo stesso sultano. Da tutte le parti  si  vedevano accorrere uomini muniti di torce e armati di
i suoi due compagni attraversarono di corsa il giardino e  si  misero a seguire l'alta muraglia colla speranza di trovare
il marchese. "Presto," disse Ben. "I kissuri vengono!"  Si  vedevano torce correre attraverso gli alberi e clamori
spezzato dalla palla, cedette senza però che la porta  si  aprisse. "Mille pantere!" esclamò il marchese. "Signore,"
io tengo testa ai kissuri." Alcune guardie erano comparse e  si  preparavano a dare addosso ai fuggiaschi. Il sardo,
"Siamo salvi!" Certo di essere seguito dal fedele sardo,  si  slanciò all'aperto trascinando Ben. Si trovarono sulla
dal fedele sardo, si slanciò all'aperto trascinando Ben.  Si  trovarono sulla piazza che s'apriva dietro la kasbah.
sulla piazza che s'apriva dietro la kasbah. Nessun uomo  si  vedeva sotto i palmizi, quindi la fuga non presentava,
non ci aspetterebbe che la morte." "Ah! Disgraziato Rocco!  Si  è sacrificato per noi!" "Fuggite! Vengono!" Alcuni kissuri
è sacrificato per noi!" "Fuggite! Vengono!" Alcuni kissuri  si  erano slanciati sulla piazza. Vedendo i due prigionieri
portata troppo limitata. Il marchese, ormai rassegnato,  si  era precipitato dietro a Ben, il quale fuggiva a rompicollo
senza nemmeno volgersi indietro. Attraversata la piazza  si  cacciarono in mezzo alle viuzze che mettevano verso i
gareggiando fra di loro. In lontananza, verso la piazza,  si  udivano ancora le urla delle guardie del sultano, ma non
Pareva che i kissuri avessero smarrito le tracce o che non  si  fossero sentiti tanto forti da proseguire la caccia. Dopo
Se è lui, lo uccido come un cane." Impugnò l'arma e  si  slanciò verso il cancello del giardino. Alcuni uomini, alla
Con una spinta irresistibile rovesciarono il cancello e  si  slanciarono nel giardino, gridando: "Esther!" "Sorella!" La
vacillando. Impallidì, arrossì, poi aprì le braccia e  si  strinse al petto prima il fratello, poi il marchese,
della Baia di Hudson. Il preciso suo corso ancora oggi  si  ignora, ma secondo taluni sarebbe di circa 3200 chilometri.
fra cui le più notevoli sono quella della Balena, ove  si  fermò Makenzie, e quella di Garry, visitata dal capitano
piedi, nelle acque del fiume, che forse da sole poche ore  si  erano liberate dalla crosta di ghiaccio, i due balenieri
liberate dalla crosta di ghiaccio, i due balenieri non  si  perdettero d'animo. Con un vigoroso colpo di tallone
un vigoroso colpo di tallone ritornarono subito a galla e  si  aggrapparono alla slitta la quale nel precipitare non aveva
gli urti. Tenendosi stretti alle traverse della slitta,  si  portarono entrambi sul dinanzi, cercando di tenersi più che
pesanti che non sarò capace di nuotare per dieci metri. -  Si  tratta di spingere la slitta verso la riva. Attenzione,
fredde e sento che a poco a poco i miei muscoli  si  irrigidiscono. - Attenzione, Koninson. Il lastrone non era
Frantumò con un potente urto due piccoli ghiacci, poi  si  precipitò come un ariete sulla slitta. Si udì un lungo
ghiacci, poi si precipitò come un ariete sulla slitta.  Si  udì un lungo scricchiolìo, le traverse si spezzarono, le
sulla slitta. Si udì un lungo scricchiolìo, le traverse  si  spezzarono, le corde si ruppero, lasciando cadere i pochi
un lungo scricchiolìo, le traverse si spezzarono, le corde  si  ruppero, lasciando cadere i pochi oggetti che i naufraghi
dalle rapaci mani dei Tanana, quindi tutto l'apparecchio  si  disciolse andandosene alla deriva. Il tenente e Koninson
- Ah, mio tenente! - mormorò il povero fiociniere che non  si  reggeva più. - Mi pare che il mio cuore sia diventato un
terra. Koninson non rispose. Quasi completamente assiderato  si  era raggomitolato su sè stesso, ormai incapace di fare il
Fortunatamente il banco urtò contro i ghiacci della riva e  si  incastrò fortemente dentro un largo crepaccio. Il tenente,
acque così gelate non aveva completamente tolte le forze,  si  caricò del compagno e raggiunse la sponda arrestandosi a
istanti spogliò il fiociniere, poi raccolse un pò di neve e  si  mise a strofinarlo vigorosamente per rimettergli in
nel momento che la slitta capitombolava nel fiume, e  si  allontanò correndo, raccogliendo qua e là i rami morti e
procurarono un bel fuoco attorno al quale i due balenieri  si  assisero, riscaldandosi le membra ed asciugandosi le vesti.
dirò quando avremo raggiunto la riviera del Grand'Orso, che  si  scarica in questo fiume. - A sud o a nord da noi? - A nord
- E con chi commerciano? - Cogli indiani, i quali  si  recano di quando in quando ai forti a vendere le pelli
quaranta? - Sono disseminati qua e là, ma tutti sanno dove  si  trovano i forti. - Ne troveremo degli altri, dunque? - Sì,
Russia. Nei pressi del Makenzie e del lago del Grand'Orso  si  trovano numerose tribù di Jannoit della famiglia degli
selvaggina. Puoi reggerti? - No, tenente, ho le gambe che  si  rifiutano di star ritte. - Andrò io solo a battere il
che stasera faremo un lauto pranzo. Indossò le vesti che  si  erano asciugate dinanzi a quella grande fiammata, rinnovò
e di pini che pareva seguisse la riva del Makenzie, quando  si  trovò sul limite di una palude il cui fango era
e un pò a sinistra, s'avventurò su una lingua di terra che  si  addentrava in quella palude, fiancheggiata da altissimi
qualcuna di quelle stupende lontre la cui pelliccia  si  paga quasi a peso d'oro. Ad un tratto i suoi orecchi furono
mormorò, armando il fucile. - Qui ci sono delle bistecche.  Si  gettò a terra per non farsi scoprire e si trascinò carponi
delle bistecche. Si gettò a terra per non farsi scoprire e  si  trascinò carponi e senza produrre rumore, verso il luogo
piccola, somigliante agli orsi bruni d'Europa, che  si  avvoltolava nel fango assieme ad un orsacchiotto grosso
compagno dell'infelice Franklin. Stiamo in guardia, poichè  si  dice che sia ferocissimo. L'orsa, poichè doveva essere una
L'orsa, poichè doveva essere una femmina, d'improvviso  si  alzò guardando verso il gruppo di piante. Senza dubbio
Senza dubbio aveva fiutato la presenza del cacciatore e  si  mostrava inquieta se non per sè stessa, certamente per
Il tenente, che non voleva perdere una sì bella occasione,  si  alzò pure in piedi e puntato rapidamente i fucile fece
attraverso il fogliame. L'orsa mandò un urlo terribile, poi  si  diede a fuggire attraverso la palude cacciando dinanzi a sè
piccino. Uscì dalla palude dopo aver ricaricata l'arma e  si  slanciò sotto il bosco dirigendosi verso sud, colla
tre o quattro chilometri quasi sempre correndo, ma quando  si  fermò s'accorse di essersi allontanato assai dalla palude.
dal rompersi d'un grosso fiume. - Che sia il Makenzie? -  si  chiese. - Ciò non può essere, poichè il fragore viene da
da est. - È il Makenzie, o la riviera del Grand'Orso? -  si  chiese egli, salendo su di un'alta rupe dalla quale poteva
avvolti in pelliccie. - Cosa saranno quegli oggetti là? -  si  domandò. - Andiamo un pò a vedere. Scese verso la riva
verso la riva seguendo un sentieruzzo appena praticabile e  si  avvicinò a quegli strani oggetti che subito riconobbe.
riconobbe. Erano quattro canotti eschimesi, di quelli che  si  chiamavano "kajacks", leggerissimi assai, essendo costruiti
a prua e bassi a poppa e con un'apertura nella quale  si  caccia il battelliere. Osservandoli attentamente li trovò
potrò riposare le mie stanche membra al forte Speranza.  Si  avvicinò alla tenda sollevando un lembo, ma tosto si
Si avvicinò alla tenda sollevando un lembo, ma tosto  si  ritrasse facendo un gesto di orrore. Colà uno scheletro,
ritorniamo che Koninson sarà inquieto. Risalì la rupe e  si  rimise in cammino costeggiando il fiume che accennava a
che accennava a volgersi verso nord. Dopo due buone ore  si  convinse che percorreva la riva sinistra del Makenzie e non
già del Grand'Orso, poichè il fiume, dopo un brusco gomito,  si  dirigeva verso nord. Si riposò pochi minuti su di un rialzo
il fiume, dopo un brusco gomito, si dirigeva verso nord.  Si  riposò pochi minuti su di un rialzo di terreno, indi
di selvaggina. Già cominciava a distinguere il fumo che  si  alzava dall'accampamento, quando nello sbucare da un gruppo
quando nello sbucare da un gruppo di pini  si  trovò improvvisamente dinanzi all'orsa e al suo
su di sè stesso, poi rimase immobile. Là madre, furente,  si  alzò sulle zampe posteriori, cacciò un urlo di rabbia e di
zampe posteriori, cacciò un urlo di rabbia e di dolore, e  si  slanciò verso il cacciatore il quale, non avendo tempo di
e non osando venire ad un combattimento a corpo a corpo,  si  slanciò verso l'accampamento gridando: - A me, Koninson!
me! ... Il fiociniere, messo in guardia dalla detonazione,  si  era già alzato col fucile in mano. Vedendo l'orsa inseguire
col fucile in mano. Vedendo l'orsa inseguire il tenente,  si  slanciò innanzi e fece fuoco. La belva, ferita dalla palla,
slanciò innanzi e fece fuoco. La belva, ferita dalla palla,  si  arrestò di botto, poi tornò sui propri passi zoppicando; si
si arrestò di botto, poi tornò sui propri passi zoppicando;  si  fermò un momento presso il cadavere dell'orsacchiotto come
come per assicurarsi se era morto, e finalmente  si  cacciò nella palude scomparendo in mezzo alle macchie di