Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 si  dà fondo al soggetto; anzi ci si ferma qua e là forse
si dà fondo al soggetto; anzi ci  si  ferma qua e là forse troppo, a Venezia per esempio, sicchè
diverse e molto innanzi nell’arte, Torino e Napoli, non  si  discorre quasi punto, per poterne dire un’altra volta con
e minuzia. In fatti, Dio e gli Editori volendo,  si  compiranno queste ricerche, per quanto si può compiere un
Editori volendo, si compiranno queste ricerche, per quanto  si  può compiere un lavoro intorno ad una materia, la quale si
si può compiere un lavoro intorno ad una materia, la quale  si  agita senza sosta e si rinnova ogni giorno. Ed è per questa
intorno ad una materia, la quale si agita senza sosta e  si  rinnova ogni giorno. Ed è per questa cagione che ci si
e si rinnova ogni giorno. Ed è per questa cagione che ci  si  riserba solennemente il diritto di contraddirci.
scultura è lo stesso. Invece del Napoleone nudo, eroe,  si  fa un Napoleone malato, morente; invece del Beccaria, come
come quello dello scalone di Brera, in toga romana,  si  fa un Beccaria in veste da camera. A Cesare Balbo si
si fa un Beccaria in veste da camera. A Cesare Balbo  si  mettono in mano gli occhiali, al Bodoni si mette in mano il
A Cesare Balbo si mettono in mano gli occhiali, al Bodoni  si  mette in mano il cappello a cilindro. Leopardi si fa gobbo.
al Bodoni si mette in mano il cappello a cilindro. Leopardi  si  fa gobbo.
pittori nuovi in che cosa  si  somigliano mai? Chi lo sa? E pure ne’ loro quadri si sente
cosa si somigliano mai? Chi lo sa? E pure ne’ loro quadri  si  sente alitare uno spirito contemporaneo: c’è come il soffio
contemporaneo: c’è come il soffio di un certo che, che  si  conosce, che si ama e che ci commuove.
c’è come il soffio di un certo che, che si conosce, che  si  ama e che ci commuove.
 Si  conobbero e svilupparono tutte le possibilità, si espresse
conobbero e svilupparono tutte le possibilità,  si  espresse tutto quello che si poteva esprimere. Identiche
tutte le possibilità, si espresse tutto quello che  si  poteva esprimere. Identiche condizioni dello spirito si
che si poteva esprimere. Identiche condizioni dello spirito  si  esprimevano in musica, in architettura e in poesia. L’uomo
la radice del male dov'è? Quando  si  pensa che questo libretto - non voglio più dire libercolo -
ideale, come metodo, come partizione dei manualetti che  si  vanno tuttavia ristampando, si dice ad uso de' ginnasi e
dei manualetti che si vanno tuttavia ristampando,  si  dice ad uso de' ginnasi e dei licei, sono anzi forse ad
licei, sono anzi forse ad essi leggermente superiori (sì,  si  potrebbe dimostrare anche questo); quando si pensa a questo
superiori (sì, si potrebbe dimostrare anche questo); quando  si  pensa a questo ci si ridomanda: ma la radice del male,
dimostrare anche questo); quando si pensa a questo ci  si  ridomanda: ma la radice del male, dov’è?
al soggetto come scioccamente lo  si  intendeva, si attribuivano tre significati.
al soggetto come scioccamente lo si intendeva,  si  attribuivano tre significati.
 Si  sale la scala di marmo fra due colonne corinzie, si
sale la scala di marmo fra due colonne corinzie,  si  raggiunge un vasto pianerottolo dove la scala si diparte in
corinzie, si raggiunge un vasto pianerottolo dove la scala  si  diparte in due rampe successive, si giunge al secondo
dove la scala si diparte in due rampe successive,  si  giunge al secondo pianerottolo sul quale danno due porte
in rovere, chiuse, e una particolarmente larga e invitante.  Si  entra e si sente scricchiolare il parquet mentre si
chiuse, e una particolarmente larga e invitante. Si entra e  si  sente scricchiolare il parquet mentre si cammina. Sui bordi
Si entra e si sente scricchiolare il parquet mentre  si  cammina. Sui bordi del pavimento esce lenta l’aria calda
cornici sontuose. Siamo nel museo. La medesima sensazione  si  ripete a San Pietroburgo e a Praga, a Parigi e a Londra o a
divergere e improvviso riconvergere di fotografia e pittura  si  pone subito come una catena di corrispondenze e divergenze
e fotografia è continuato, e lungi dall’affievolirsi,  si  è spostato, in questa ultima fase, per un avvicinamento di
pittura e fotografia, nel senso che la pittura non è che  si  avvicina alla fotografia, ma addirittura la fotografia si
si avvicina alla fotografia, ma addirittura la fotografia  si  arroga di comparire in pittura (si pensi a Rauschenberg, a
inserto, che rappresenta il particolare modo con cui  si  intende costituire in oggetto un determinato fotogramma.
anzi il ritmo  si  snoda in profondità senza contrapposti plastici e lineari,
libero dalla composizione ad un piano solo sul quale  si  incideva l'arabesco lineare, del Quattrocento, libero dalla
lineare, del Quattrocento, libero dalla piramide, che  si  può anche ridurre a triangolo, del primo Cinquecento.
le parti non realizzate pienamente, la struttura per cui  si  rivela opera d’arte non sarà identificata per il solo fatto
d’arte non sarà identificata per il solo fatto che, ove  si  tolga o si modifichi una parte, l’opera d’arte cambia
non sarà identificata per il solo fatto che, ove si tolga o  si  modifichi una parte, l’opera d’arte cambia aspetto, ma dal
ma dal riconoscimento che in base a quella struttura  si  concretò come realtà astante.
dopo tutte le passioni opposte che Leonardo ha suscitato  si  potrà credere un merito quello di M. di assumere una
di M. di assumere una andatura meno apologetica, o non  si  tratta del solito giusto mezzo, alla greca, sì, ma fino a
idee non  si  rifiutano. Si trovano in germe nella società, poi i
idee non si rifiutano.  Si  trovano in germe nella società, poi i pensatori e gli
cose  si  complicano quando si giunge al sommario e alla conclusione,
cose si complicano quando  si  giunge al sommario e alla conclusione, cioè alle due storie
 si  completa quando soggettivamente si equilibrano i valori
si completa quando soggettivamente  si  equilibrano i valori pittorici del «FRAMMENTO» e quelli
 si  deve parlare di interesse realistico, seppure si capisce
si deve parlare di interesse realistico, seppure  si  capisce che, nella parte inferiore della pala, debba
che l’illuminazione caravaggesca consente: il colore  si  addensa nelle ombre, e dà un risalto inedito alle forme, la
ombre, e dà un risalto inedito alle forme, la composizione  si  geometrizza, da libera che era, in piani paralleli,
tradizione disegnativa  si  arteria in due visioni: la lineale e la plastica: si
si arteria in due visioni: la lineale e la plastica:  si  uniscon talora in uno stesso artista.
non sapete che qui da noi  si  ripudia gloriosamente l'impressionismo senza aver creato un
senza aver creato un solo bel quadro impressionista: ci  si  proclama convitati al banchetto della classicità, senza
aver smaltito neppure l'antipasto dell'agape romantica?  si  trascorre al secondo Faust senza aver mai scritto riga del
tutta una schiera d'artisti locali che non  si  dà affatto pensiero del grande rinnovamento di Battistello,
pensiero del grande rinnovamento di Battistello, anzi gli  si  oppone.
quale, è inutile aggiungere,  si  fonda sulla trama di tessuto quasi elastico della materia
elastico della materia artistica. Il tappo di vetro cola e  si  rappiglia all'orlo del collo e di là la discesa elicoide
s'inizia; ancora sotto la pressione del tappo, il collo  si  fende e cauterizza i bordi elastici della ferita, ma lo
formale che prilla lentamente, poi discende più rapido,  si  spande, abbranca, incrina, convolge altri oggetti, digrada,
incrina, convolge altri oggetti, digrada, e finalmente  si  spegne nel piano. Di là si può risalire. È indifferente. La
oggetti, digrada, e finalmente si spegne nel piano. Di là  si  può risalire. È indifferente. La salita è convertibile in
seduti. Nell'arte moderna nessuna resa di natura inorganica  si  può raffrontare, analogicamente, a questa se non qualcuna
il diletto, uccide anche l’ingegno: il pensiero svanisce.  Si  esce tra i vecchi alberi del Prater; ci si sdraia sull’erba
svanisce. Si esce tra i vecchi alberi del Prater; ci  si  sdraia sull’erba verde, beati di gettare per un poco dietro
lieti di ridiventare padroni de’ propri pensieri. Allora ci  si  sente liberi; si torna uomini. Ma la gioia è breve. Ecco il
padroni de’ propri pensieri. Allora ci si sente liberi;  si  torna uomini. Ma la gioia è breve. Ecco il rimorso roditore
Ma la gioia è breve. Ecco il rimorso roditore che viene, e  si  pensa: io sto qua fantasticando e perdendo le ore, mentre
di studio, che non troverò forse mai più sulla terra. E ci  si  alza di sbalzo, e si torna a lavorare, in lotta sempre tra
forse mai più sulla terra. E ci si alza di sbalzo, e  si  torna a lavorare, in lotta sempre tra la voglia di vedere e
adunque che mentre sui primi del nostro secolo molti lavori  si  videro di egregi scultori, però, fosse colpa del tempo o
o del loro genio limitato, pochi di quei lavori annoverar  si  passono che si avvicinino al fare degli antichi.
limitato, pochi di quei lavori annoverar si passono che  si  avvicinino al fare degli antichi.
della composizione coloristica. Allora la monumentalità  si  placca: il cavallo scorciato si espande in un largo disco
Allora la monumentalità si placca: il cavallo scorciato  si  espande in un largo disco chiarissimo; sopra i grandi
largo disco chiarissimo; sopra i grandi specchi marmorei,  si  stendono i damaschi aurati, le vesti viola o marrone,
bacini compresi tra le ripe arcuate di due cervici umane,  si  versa il liquido verde di un colle così lontano - come
di Vienna è magnifica ed è un tormento di spirito.  Si  ammira tanto che l’ammirazione finisce in uno sbadiglio.
l’ammirazione finisce in uno sbadiglio. Tra tanta roba non  si  guarda più a nulla, e, chiudendo gli occhi e stirando le
più a nulla, e, chiudendo gli occhi e stirando le braccia,  si  mormora tra sè un inno alla cara ignoranza.
a Monsignor Radini-Tedeschi? L'impressione, infatti, che  si  ricava da una scorsa al volume - un dizionario non si può
che si ricava da una scorsa al volume - un dizionario non  si  può che scorrere - è che si tratti, sì, di un dizionario,
al volume - un dizionario non si può che scorrere - è che  si  tratti, sì, di un dizionario, ma di un dizionario faceto
il Bello-ideale, perchè non esistendo in natura, se egli  si  ammettesse, si allontanerebbero i giovani dallo studio del
perchè non esistendo in natura, se egli si ammettesse,  si  allontanerebbero i giovani dallo studio del vero, e quindi
allontanerebbero i giovani dallo studio del vero, e quindi  si  correrebbe il rischio d'indirizzarli sulla via del
sulla via del manierismo. Dello stesso avviso  si  trovarono alcuni artisti, ma in piccol numero, e più
l’atto simbolico della costituzione di oggetto  si  esaudiva e si esauriva nella formulazione d’immagine, ma
simbolico della costituzione di oggetto si esaudiva e  si  esauriva nella formulazione d’immagine, ma nel ricevente le
l’opera, che viene fatta ridiscendere a fenomeno in cui  si  accentua o si isola o si preleva degli aspetti particolari
viene fatta ridiscendere a fenomeno in cui si accentua o  si  isola o si preleva degli aspetti particolari per adattarli
ridiscendere a fenomeno in cui si accentua o si isola o  si  preleva degli aspetti particolari per adattarli ad una
e dell’investimento simbolico personalistico del ricevente,  si  pretende di farne caratteristiche immanenti, costitutive
non appena egli ci ebbe arricchiti dell'Ajace che  si  libera dalla tempesta, e si apprestava a spiegare più
ebbe arricchiti dell'Ajace che si libera dalla tempesta, e  si  apprestava a spiegare più potenti i suoi voli nell'arte,
visita in cotesta galleria, tra  si  gran ricchezza di nomi e di opere, specialmente quella
decimaquinta età che abbiamo qui sopra noverato, mai non  si  terrebbe di vagheggiare quella tanta ingenuità di bellezza,
oltremodo utile e dilettevole il considerare, in tante e  si  pregiate tavole, il vario magistero del dipingere di que’
tavole, il vario magistero del dipingere di que’ tempi,  si  a tempera, come a olio; e giova il vedere come i nostri
come a olio; e giova il vedere come i nostri artefici,  si  innamorati dell’antico metodo, lo antiponessero assai di
metodo, lo antiponessero assai di sovente al nuovo, indi  si  venissero a mano a mano invaghendo anche di questo, e si
si venissero a mano a mano invaghendo anche di questo, e  si  mostrassero in fine quasi tutti solleciti di arrecar nuova
Milano è indubbiamente una città dove certo seicento locale  si  può gustare a dovere; e bene, vi dirò che mentre le
vi sono affatto lesinate, sono però profuse alla rovescia.  Si  citano certi quadri di quarto ordine al Carmine, mentre si
Si citano certi quadri di quarto ordine al Carmine, mentre  si  omettono in gran parte quelli delle quadrerie secentesche
S. Vittore al Corpo e S. Antonio dei Teatini; e il curioso  si  è che questa chiesa luminosissima è tacciata di oscurità
di oscurità proprio come il Carmine a Genova. Speriamo  si  tratti soltanto della diva pigrizia italiana. E quale la
italiana. E quale la causa che in San Giorgio al Palazzo  si  citi Luini e non il ricordo di un Gaudenzio, di tanto più
sommario di quanto  si  è fatto per i monumenti italiani esposti ai rischi di
ai rischi di guerra; manca il resoconto di quanto non  si  è fatto.
 Si  osservi il modo con cui i contrafforti laterali si
osservi il modo con cui i contrafforti laterali  si  attaccano alla superficie curva formando due incavi
alla superficie curva formando due incavi profondi:  si  ha una successione di spigoli degradanti, come di pilastri
 Si  è presi, senza dubbio, dal suo grido che non può non essere
della melanconica Eleonora. In nessun museo d'arte moderna  si  trova un pezzo di pittura simile a quella. I colori di
noi non sapessimo che l'entusiasmo sincerissimo del Dalbono  si  esercita anche qui un po' a vuoto, potremmo concludere che
qui un po' a vuoto, potremmo concludere che il critico  si  trova nello stadio «tecnico» simile a quello di Fromentin,
Fromentin, con meno delicatezze verbali, è inteso. Il male  si  è che non v'è transito ma solo dolorosa scissura tra questo
dall'altro il sentimentalismo novellistico da cui Fromentin  si  salvò quasi sempre anche per virtù dell'oggetto storico cui
salvò quasi sempre anche per virtù dell'oggetto storico cui  si  rivolgeva, assai più degno. Così avviene nel povero
avviene nel povero Dalbono, ché quando crediamo che egli  si  entusiasmi davvero per Delacroix, un nome messogli accanto
e simili coppie di nomi, cozzanti mestamente fra loro,  si  incontrano ad ogni pagina. Accanto a Diaz, Couture; accanto
La forma comincia a volgersi in ogni direzione; i corpi  si  annodano, per via di gesti o di contatti, in nessi di dolci
carnose che sorvolano sull'articolazione netta, e  si  scavalcano elegantemente, per annidarsi nei gorghi labili
per annidarsi nei gorghi labili dei panneggi. Non ci  si  libera dunque del tutto dal concetto della linea; ma
più sciolti, in iterazioni, in rispondenze moltiplicate, le  si  conferisce un presagio di mutevolezza impressionistica,
impressionistica, adombrata anche dal colore che  si  agita in zone più mobili e irregolari, armonizzate nella
agro-dolce del Correggio; il rosso già mantegnesco che  si  vela e si abbruna nel San Giuseppe; e altrove, nel San
del Correggio; il rosso già mantegnesco che si vela e  si  abbruna nel San Giuseppe; e altrove, nel San Giovannino e
pomeriggi d'estate, di afa altissima e inquietante, che  si  desidera la pioggia, e il capoccia gravemente l'annunzia,
pittorica, ricca, solare, congestionata, nella quale  si  giurerebbe sempre appiattato il tuono o l'arcobaleno, sta,
appiattato il tuono o l'arcobaleno, sta, s'impigra, non  si  discioglie; sudata si rivolta nel suo letto variegato di
o l'arcobaleno, sta, s'impigra, non si discioglie; sudata  si  rivolta nel suo letto variegato di foglie; e non riesce ad
nella descrizione di un solo monumento  si  rilevano errori e parzialità notevoli. Ecco, che nella più
(?); un Beata Giovanna del Crespi diviene del Procaccini, e  si  cita un quadro nullo dello Scotto, mentre si tace di tre
Procaccini, e si cita un quadro nullo dello Scotto, mentre  si  tace di tre Strozzi di prim'ordine.
ecco: tutto ciò che  si  spiegava come necessità spaziale si spiega come necessità
ecco: tutto ciò che si spiegava come necessità spaziale  si  spiega come necessità coloristica. Le masse distanziate
di superficie coloristica sullo stesso piano. Le forme  si  distanziano, ma la prospettiva le organizza in modo ch'esse
ch'esse possano giustapporsi come colore. Allora il quadro  si  fascia delle grandi zone verticali chiare degli uomini e
- vicina s'incastona come una nuvoletta orizzontale, mentre  si  comprime a sinistra indelebilmente la bruna stampiglia
plastica  si  sviluppò in base alle forme della natura. Le manifestazioni
alle forme della natura. Le manifestazioni del subcosciente  si  sono adattate pienamente a quelle, in ragione della
critico  si  è sbizzarrito nel tentativo di sottoporre l’opera ad
in evidenza alcuni aspetti linguistici della stessa.  Si  parlerà pertanto di «decontestualizzazione», di
di spaesamento, di ridondanza, di rumore,  si  cercherà di ravvisare nell’opera certe funzioni primarie o
di Chomsky o, magari ricalcando le partizioni jakobsoniane,  si  parlerà di «funzione fàtica», «conativa»,
fàtica», «conativa», «metalinguistica», ecc.; e finalmente  si  proporranno degli schemi spesso assai complessi analizzando
 si  è che la vecchia critica estetistica - si prenda ad esempio
si è che la vecchia critica estetistica -  si  prenda ad esempio una pagina del Conti - si serviva
estetistica - si prenda ad esempio una pagina del Conti -  si  serviva dell'opera d'arte come di trampolino per una serie
il Raffa, a cui  si  deve un altro interessante tentativo di fondazione
partendo dall’arte come linguaggio 49, secondo che già  si  è detto 50, riuscirà ad esplicitare, mantenendosi nell’area
ad esplicitare, mantenendosi nell’area empirica da cui  si  prefigge di non sconfinare, in che cosa consiste il
Ci voleva un genio conquistatore, strapotente, che  si  sentisse l’animo di emulare gli antichi Romani senza
di emulare gli antichi Romani senza imitarli, che non  si  fermasse ai particolari, che posponesse tutto all'idea del
e nella pittura, come nell’architettura. Il suo Mosè  si  accarezza la barba — oh vedete bel gesto da Mosè! — Non
barba — oh vedete bel gesto da Mosè! — Non importa: quando  si  entra in San Pietro in Vincoli, e tra le colonne della nave
entra in San Pietro in Vincoli, e tra le colonne della nave  si  scorge a destra lontano l’antico legislatore, si prova
della nave si scorge a destra lontano l’antico legislatore,  si  prova dentro una subita riverenza paurosa, e ci si accosta
si prova dentro una subita riverenza paurosa, e ci  si  accosta lenti, quasi con cautela, e si sente in quel
paurosa, e ci si accosta lenti, quasi con cautela, e  si  sente in quel colosso l’ardore della vita e il soffio della
e il soffio della divinità. L’oltranaturale e il naturale  si  compenetrano in una audacia d’arte inarrivabile. Così le
Così le mensole delle architetture michelangiolesche  si  arrovesciano, i timpani si spezzano, le forme si
architetture michelangiolesche si arrovesciano, i timpani  si  spezzano, le forme si contorcono, e non ostante rimane
si arrovesciano, i timpani si spezzano, le forme  si  contorcono, e non ostante rimane inalterata l’idea della
l’architetto scansalo statuario.  Si  volgono le spalle; non si stimano o non si conoscono.
l’architetto scansalo statuario. Si volgono le spalle; non  si  stimano o non si conoscono. Quando per caso s’incontrano
statuario. Si volgono le spalle; non si stimano o non  si  conoscono. Quando per caso s’incontrano nella via e l’uno
Newman  si  deve considerare come uno dei più significativi artisti
generazione dei Pollock-Rothko, anche se la sua posizione  si  è venuta differenziando sempre di più da quella degli
strada del tutto autonoma di cui solo in un secondo tempo  si  dovevano apprezzare gli aspetti positivi.
correlazione interno-esterno è indubbia, ma non  si  tratta di una correlazione strutturale, per cui ai volumi
corrispondano i volumi pieni dell’esterno. La correlazione  si  riduce, di fatto, alla sostanza plastica delle pareti, per
delle pareti, per cui il movimento plastico di una faccia  si  ripercuote sull’altra, come in uno sbalzo. È quanto si vede
si ripercuote sull’altra, come in uno sbalzo. È quanto  si  vede chiaramente nella facciata, dove la concavità absidale
facciata, dove la concavità absidale del braccio d’ingresso  si  traduce nella convessità della superficie esterna. Già il
là dove s’incastra tra i pilastri laterali sporgenti.  Si  ricostruisce così un piano di affioramento al di là del
così un piano di affioramento al di là del quale  si  scava la parete elastica, quasi compressa: con un processo
può ricondursi a quello del rilievo schiacciato (e qui  si  può rammentare la ricerca di uno scultore contemporaneo, il
come uno schermo diafano al di qua e al di là del quale  si  sviluppano emergenze e profondità immaginarie. E se può
è pittura realizzata con la tecnica dell’architettura o, se  si  vuole, un'architettura immaginata dipinta e realizzata in
Pompei, è famigliare e vivissimo; e quando sull’Esquilino  si  entra nella sala mezzo sotterranea, da poco tempo scoperta,
e di Orazio — di Orazio poeta del secolo decimonono — e  si  guardano le nicchie, dove gli uccelletti dipinti si posano
— e si guardano le nicchie, dove gli uccelletti dipinti  si  posano sulle fronde, e vasche e spalliere e pergolati
rappresentano le serene gioie di un lieto giardino, ci  si  sente l’animo invaso da una dolce quiete, e si pensa: Oh,
giardino, ci si sente l’animo invaso da una dolce quiete, e  si  pensa: Oh, se avessi nelle tasche qualche milione, come
un altro degli errori più frequenti che oggi  si  commettono da parte del pubblico e, purtroppo, anche da
del pubblico e, purtroppo, anche da parte di molta critica:  si  continua ad esaminare il quadro o la statua, ma anche
statua, valendosi ancor sempre di quel gergo critico che  si  confaceva all’arte di ieri ma che non s'adatta più a quella
ma che non s'adatta più a quella di oggi. Non solo, ma non  si  tien conto di solito che, se una profonda cesura — rispetto
all’arte imperante ancora alla fine del XIX secolo —  si  ebbe con l’avvento dell'astrattismo e degli altri movimenti
movimenti dell’avanguardia storica, una cesura ben maggiore  si  è avuta attorno agli anni Sessanta, quando nuove forme
gloria d'angeli nell'alto  si  ripete con una stampa quasi eguale nell'opera che vidi mesi
che vidi mesi fa, a Malta, nella chiesa del Gesù, dove  si  attribuisce - a Niccolò dell'Abbate 33.
o di supporto, lo «abbellisce», cioè lo adorna od addobba.  Si  noti: le decorazioni floreali di San Giovanni hanno
della stessa materia delle membrature architettoniche a cui  si  sovrappongono. Quasi per miracolo gli adornamenti festivi
sovrappongono. Quasi per miracolo gli adornamenti festivi  si  transustanziano per fissarsi a ricordo perpetuo del giorno