Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Turandot

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Turandot

Allora il vecchio Timur, come impazzito, si alza. Si accosta barcollando alla piccola morta. Si inginocchia, dice:

Turandot

Una lugubre nenia si diffonde. Il corteo si avanza, preceduto da una schiera di ragazzi che cantano:

Turandot

Ma il grido si spezza sulle sue labbra, perché dall’alto della loggia imperiale si mostra Turandot.

Turandot

La scena si dissolve.

Turandot

Le voci si vanno perdendo lontano.

Turandot

Mentre tutti si avviano, la folla riprende:

Turandot

E mentre i servi si allontanano per portare al carnefice la spada, la folla si raggruppa qua e là, pittorescamente, sugli spalti e scruta con

Turandot

Si fa un grande silenzio, pieno di terrore.

Turandot

La folla si prostra, faccia a terra.

Turandot

Ping si accosta al Principe, e dice:

Turandot

Timur angosciosamente gli si avvicina, lo richiama, lo scuote.

Turandot

Si risollevano, e con gesto largo e sconfortato esclamano:

Turandot

Fra il generale silenzio, il Mandarino si avanza. Dice:

Turandot

Lasciano cadere i rotoli e si accasciano comicamente nostalgici.

Turandot

Le loro voci si perdono. Turandot non c’è più.

Turandot

Allora i tre ministri si stringono intorno a lui disperatamente.

Turandot

Il Mandarino si allontana e la folla rompe tumultuosamente la sua immobilità.

Turandot

E si slancia contro il gong. Ma d’improvviso fra lui e il disco luminoso tre misteriose figure si frappongono. Sono Ping, Pang, Pong, tre maschere

Turandot

L’eco delle voci e il suono dei gong si perdono nelle lontananze.

Turandot

I ministri, che s’erano appartati, ora si riavvicinano al Principe, pregando, insistendo.

Turandot

pieno viso il soldato che si è lasciato strappare il pugnale da Liù. Il soldato si copre il volto e arretra tra la folla.

Turandot

Appena il Mandarino si è ritirato, s’avanza Turandot che va a porsi davanti al trono.

Turandot

Il vecchio si avvicina, stringe teneramente una mano della morta e cammina vicino a lei, dicendo:

Turandot

Tra le nuvole degli aromi si vedono apparire gli stendardi gialli e bianchi dell’Imperatore. Lentamente l’incenso dirada,e allora, sulla sommità

Turandot

Tra gli incensi si fanno largo i tre ministri che indossano, ora , l’abito giallo di cerimonia.

Turandot

Liù e Timur si stringono insieme disperati. I tre ministri inorriditi tendendo alte le braccia, fuggono, esclamando:

Turandot

Alcune fanciulle chiarovestite – le Ancelle di Turandot – si affacciano alla balaustra della loggia imperiale, e bisbigliando ammoniscono:

Turandot

Turandot appare sul limite del padiglione. Tutti si prosternano a terra. Solo Ping, avanzando con estrema umiltà, dice:

Turandot

Un chiaro corteo di donne appare dalla Reggia e si distende lungo la scalèa: sono le Ancelle di Turandot.

Turandot

E volge intorno lo sguardo supplichevole. D’improvviso un giovine accorre, si piega sul vecchio, e prorompe in un grido.

Turandot

Squillano più alte le trombe. Il cielo ora è tutto soffuso di luce. Voci sempre più vicine si diffondono.

Turandot

La lugubre nenia riprende. Il corteo si muove, sale le mura, sparisce oltre gli spalti, e la folla lo segue.

Turandot

Fra l’attesa più intensa Turandot piega il capo annuendo. Allora il vecchio Imperatore si erge e con accorata commozione dice:

Turandot

Appare il vasto piazzale della Reggia. Quasi al centro è un’enorme scalèa di marmo, che si perde nella sommità fra archi traforati.

Turandot

Ed ecco nel silenzio dei giardini dove le ultime ombre già accennano a dileguare, delle voci sommesse sorgono lievi e si diffondono quasi irreali.

Turandot

L’oro degli sfondi s’è tramutato in un livido colore di argento. La gelida bianchezza della luna si diffonde sugli spalti e sulla città.

Turandot

si precipita, gridando:

Turandot

Ma, dall’interno, il rumore della Reggia che si risveglia, richiama i tre ministri alla triste realtà. E allora Ping, balzando a terra, esclama:

Turandot

A un cenno di Ping gli sgherri l’afferrano, le torcono le braccia. Liù grida. Ed ecco Timur si scuote dal suo terribile silenzio.

Turandot

E sale d’impeto la scala, e i due amanti si trovano avvinti in un abbraccio, perdutamente, mentre la folla tende le braccia, getta fiori, acclama

Turandot

Timur è riafferrato, ma prima che il Principe abbia tempo di muoversi per buttarsi avanti e difenderlo, Liù si avanza rapidamente verso Turandot e le

Turandot

Ed ecco alcune ombre appariscono strisciando fra i cespugli: figure confuse col buio della notte, che si fanno sempre più numerose e finiranno col

Turandot

Si tendono alti e minacciosi i pugnali verso il Principe, stretto nella cerchia feroce e disperata. Ma d’un tratto s’odono grida tumultuose dal

Turandot

La Corte si alza. Squillano le trombe. Ondeggiano le bandiere. Il Principe, a testa alta, con passo sicuro, sale la scalèa; mentre l’inno imperiale

Turandot

nudo, lo sguardo assente, la ferocia della folla si tramuta in un’indicibile pietà.

Turandot

Allora due servi, che han detersa la lama, la fanno passare e stridere sulla cote che vertiginosamente gira. E sprizzano scintille, e il lavoro si

Turandot

A destra sorge un padiglione a cui si accede per cinque gradini, e limitato da una tenda riccamente ricamata. Il padiglione è l’avancorpo d’uno dei

Turandot

Sugli spalti sono piantati i pali che reggono i teschi dei giustiziati. A sinistra e nel fondo, s’aprono nelle mura tre gigantesche porte. Quando si

Turandot

Sul sommo della scala, altissimi e pomposi si presentano gli otto sapienti. Sono vecchi, quasi eguali, enormi e massicci. Il loro gesto è lentissimo

Turandot

Il Principe non ha quasi più la forza di reagire. Ma ecco richiami incerti, non voci ma ombre di voci, si diffondono dall’oscurità degli spalti. E

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