Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Iris

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Illica, Luigi 50 occorrenze

Iris

La fanciulla si volge sorpresa, gitta un grido e si ritrae paurosa. Nel rapido movimento la leggerissima veste, che dormendo le hanno indossata le

Iris

(si slancia verso Iris, ma Kyoto si frappone fra Osaka e la fanciulla)

Iris

E il taïkomati riflette! – La fronte sua corrugata a poco a poco si spiana e finalmente la bocca si impronta ad un sogghigno di soddisfazione!

Iris

E il vecchio cerca intorno a sé; cammina, incespica, cade! Si rialza, chiama a gran voce! E quella notte implacata negli occhi suoi accresce tutto l

Iris

(E il taïkomati si allontana dalla verandah e si accosta ad Iris che le kamouro e le sapienti guèchas hanno in un batter d’occhio abbigliata – e la

Iris

Egli si avvicina!

Iris

Potere misterioso del fantastico e della melodia;! — la voce del falso Jor si eleva alta come il Sole e si espande ovunque come l’aria. Le mousmé

Iris

L’aria si riempie di fulgori!

Iris

(allora tutto l’orgoglio di Osaka si scuote. È una sfida? – Egli la raccoglie e dominando tutto, tutti con la potenza della sua voce, si rivolge a

Iris

E l’aria si riempie di fulgori!

Iris

Il drappo su cui posi è pura seta, verde ai piedi, simboleggiante il fondo del mare, sparso di conchiglie, meduse e coralline, e si fonde, risalendo

Iris

(e il giovane e l’astuto taïkomati si allontanano).

Iris

(e Iris si ritrae paurosa all’avvicinarsi di Osaka)

Iris

(e l’annoiato giovane signore e l’astuto taïkomati si allontanano ridendo).

Iris

(e i cenciaioli si arrestano avanti al corpo e non osano stendervi le mani)

Iris

(ora è Osaka che ride – e ride così clamorosamente, che Iris si ritrae davvero impaurita)

Iris

Sorpreso e atterrito dalla improvvisa apparizione del Cieco, il taïkomati si dà a strillare:

Iris

(E la veste è strappata, e con gran violenza, uno respingendo l’altro, odiandosi, in quella rapina, senza parole, affannati, i cenciaioli si

Iris

E le voci misteriose, così come hanno favellato alla fantasia della morente fanciulla, si estinguono bizzarramente.

Iris

(Osaka, il grande amatore di tutte le voluttà, vi si inebria – e Kyoto se ne compiace).

Iris

a lei gli steli, steli che si snodano e si stendono intorno al corpo suo come braccia umane, e lo sollevano alto,… alto,… là,… lontano,… lontano,… su

Iris

E il Cieco, giunto sotto alla verandah, si abbassa a terra e, raccolto del fango a piene mani, lo gitta alto verso dove gli viene la voce di sua

Iris

Come lugubre visione e Teatro, e guèchas, e pupi si dileguano col suono dei sàmisen, cymbali e tamburelli e gongs!

Iris

E le mani alte si stendono sopra le teste dentro ai cui occhi passa il rapido incendio della più esaltata cupidigia!

Iris

(Laggiù, nell’angolo, presso al bouddah che ride, si solleva lentamente la cortina di una porta. È Kyoto che introduce Osaka).

Iris

Il Yoshiwara, il paradiso di Outamaro! si sprofonda perdendosi lontano, lontano fra le sue Case Verdi, tutte uguali, circondate di verandah popolate

Iris

E l’astuto taïkomati indica all’annoiato signore Iris addormentata. Oh, come intorno all’avido giovane si fa profondo il silenzio! Kyoto brutalmente

Iris

In gruppo, le kamouro e le guèchas si ritirano nell’angolo più oscuro e abbandonano sola Iris così alle fiamme di tutti quegli sguardi umani!

Iris

(E il giovane, improvvisamente fatto appassionato alla rivelazione di quella bellezza, quasi pazzo, si aggrappa ai sostegni di ferro della verandah e

Iris

Fuori, un grido di stupore dapprima, di ammirazione calda dipoi, d’entusiasmo, un supremo grido di trionfante avidità si eleva e vince perfino la

Iris

Rapide le cinque teste si piegano a toccare colle fronti il suolo, le persone grottescamente ripiegate e strette quasi in nodi indefinibili di cose

Iris

occhi di Iris si arrestano su di una piccola tavola dove tutto vi è pronto per dipingere, essa vi si accosta e, tentata ora dal mistero dei colori

Iris

Oh, come risuona triste la voce del Cieco che parla discutendo e sbugiardando il dramma falso di Jor e Dhia rivolgendosi alla fanciulla mentre si

Iris

Ed è in quella trionfante visione che gli occhi della mousmé si chiudono, onde sul suo pallido viso è ancora la calma della tenera giovinezza

Iris

Le mousmé, ginocchione, sedute sopra i piccoli piedi, guardano, ascoltano. Le loro anime pendono dalla cadenzata voce della guècha che si espande

Iris

(I due uomini si soffermano sul limitare e guardano la fanciulla seduta ancora avanti al tavolino dei colori. Anche così raggomitolata sulla piccola

Iris

(Un norimon si fa largo nella folla; è quello di Osaka, che sporge fuori curiosamente la testa. Ed egli rivede così la fanciulla e il suo errore

Iris

!, dove in fogna si sfoga la città gaudente, è piombata a morire volente una vergine!

Iris

(Kyoto fa preparare il Teatro dei Pupi. – Vi si mettono avanti, accosciati a terra, i suonatori; dietro ai paraventi tre guèchas attendono il loro

Iris

Sul dilicato corpo, capolavoro distrutto, giù nell’abisso ove in fogna si sfoga la grande città, incombono solo le tre sinistre notti, la notte senza

Iris

(La mousmé – che fantasiosamente sente il linguaggio caldo della Luce e lo traduce in bontà, carezze, promesse, è Iris; è lei che infantilmente si

Iris

Ah! a quella voce come il cuore di Iris sobbalza dalla gioia!; si leva, accorre, respinge Kyoto, Osaka, le guèchas e sale alla verandah, con un gran

Iris

si allontana.

Iris

in fiore che la fiancheggiano, si avvicinano i suoni tremuli di sàmisen, rimbombanti di gongs, chiassosi di tamburelli e striduli di koliû a fiato.

Iris

L’acuto gorgheggio delle voci giovanili si eleva alto, alto e bianco come i gigli sui flessibili e sottili steli. E quale contrasto forma il

Iris

profonda e rapida lucidità dell’agonia che fa svanire tutte le delusioni, esse si appalesano nei diversi egoismi umani che hanno fatto della vita di

Iris

, poi rosei, caldi, vivi,… è il Giorno! L’aurora trionfa!, le cose si disegnano rapide!

Iris

posato presso alla profumiera attira i suoi sguardi – e appena finisce il suono, essa curiosamente vi si accosta e ne tenta le corde imitando

Iris

albori che si diffondono rispecchiandosi in scintille adamantine entro a le rugiade sui fiori, sulle erbe! – Nel piccolo giardino di Iris, i fiori

Iris

taïkomati – e invano Osaka, che ha indovinato, cerca di impedirglielo avvinghiandolesi disperatamente – là corre Iris e si gitta là – dove c’è il

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