Il romanzo della bambola
si pigiava su' marciapiedi e, benché il freddo fosse intenso, più d'una testolina di fanciullo s'affacciava dalle finestre a guardare quello
Pagina 1
Il romanzo della bambola
facile che non si sa come ci possa essere della gente cattiva, quando, delle volte, una sola parola basta per consolare il proprio simile. Intanto era
Pagina 100
Il romanzo della bambola
che l'uomo e la donna entrarono insieme in un'osteria, su la cui porta si vedeva dipinto un gran fiasco giallo inghirlandato di pampini verdi. - Eccomi
Pagina 106
Il romanzo della bambola
- La pace? È dunque la pace più desiderabile di tante belle cose, perfino del pane? - si chiedeva con un sospiro represso la Giulia. Era una faccenda
Pagina 109
Il romanzo della bambola
singolare stato nervoso, pieno d'incertezze e di preoccupazioni per l'avvenire. Quando furono un po' lontano dalla porta, e che la strada si mise in
Pagina 109
Il romanzo della bambola
di grande tenerezza, e si buttò fra le braccia del babbo, che se la strinse forte sul cuore. - Babbo, quanto costa? - chiese la bambina, che, vedendo
Pagina 11
Il romanzo della bambola
l'avea posata), scoppiò in una risata. - Sapete che c'è? - diss'ella per celiar un poco - Gli dobbiamo sposare que' due! - Ah, sì, mamma, sì! - gridò
Pagina 117
Il romanzo della bambola
accappattoio di crespo della China color limone; poi le tolse di capo la reticella, le disfece le trecce, ma per quanto si provasse e riprovasse, non seppe
Pagina 13
Il romanzo della bambola
quanto tutti erano contenti di vederla. Da quella bestiola ella si faceva obbedire come da un grosso cane. Il cavallino saltava, montato da lei, gli
Pagina 27
Il romanzo della bambola
sembrava che le mani le si freddassero più ancòra; e i panni, che nessuno le levava di dosso da un pezzo, la infastidissero: come uno di noi che non si
Pagina 35
Il romanzo della bambola
, dichiarandola troppo buona per la figliuola, poi la metteva da parte per sè, meno le scarpe, le calze, e altre cosette che non si adattavano in nessun
Pagina 41
Il romanzo della bambola
. In un angolo si vedeva un lavamano col mesciacqua scompagnato. Su la tavola era un canestro da lavoro con tutto l'occorrente per cucire e un mucchio
Pagina 45
Il romanzo della bambola
camera di stoffa forata, come l'usavano i nostri bisnonni, il quale si cavava l'orologio dal taschino del panciotto, e abbassando il capo canuto per
Pagina 5
Il romanzo della bambola
che mai. Poi si coricò, dopo aver pregato più del solito. La Giulia, inerte sur una seggiola, la guardava meravigliata che la lasciassero lì a quel modo
Pagina 57
Il romanzo della bambola
Camilla si faceva sempre più pallida; sembrava che gli occhi le si fossero allargati, per via della lucentezza strana della pupilla e di quel cerchio
Pagina 59
Il romanzo della bambola
piccola malata. - Sì, Camilla non è cattiva, non dico; ma, io vorrei non aver figliuoli - disse la signora Amalia, che appunto poco prima aveva finito
Pagina 67
Il romanzo della bambola
fiato aveva in gola. Alla sua chiamata si aperse quasi subito una finestra al mezzanino della casa stessa, e vi s'affacciò, spenzolandosi fuori, una
Pagina 79
Il romanzo della bambola
quello il luogo - molto diverso dal salone di casa de' Rivani - dove la Giulia si ritrovò in società: una società delle più singolari. - Fammela vedere
Pagina 81
Il romanzo della bambola
La Giulia si trovava da alcune ore nella soffitta umida e fredda, dove appena un raggio di sole entrava per l'abbaino, quando le parve d'udire
Pagina 91
Il romanzo della bambola
voce, a quella figura, la povera Giulia si senti quasi venire le lagrime agli occhi. Chi era quest'Orlando che le parlava cosi minaccioso? E proprio
Pagina 92
Il romanzo della bambola
lei, per selve, per monti, per piani; ma ogni cinque passi, tàffete! eccotene un altro che mi si parava davanti per impedirmi il cammino. Erano, si
Pagina 93
Il romanzo della bambola
- Ho capito, via! con te bisogna spiegarsi chiaro; si vede che non hai viaggiato. Ah, bella cosa il viaggiare! Eravamo, figùrati, una compagnia di
Pagina 93
Il romanzo della bambola
Quanto a me, niente paura! persino la camicia avevo di ferro. È vero che il pubblico, davanti a cui si dava lo spettacolo, mi batteva le mani e mi
Pagina 94
Il romanzo della bambola
, lo so purtroppo: che ci si fa? Bisogna rassegnarsi a' decreti della Provvidenza. Di lì a qualche tempo il padrone fallì, e dovette vendere, è il
Pagina 95
Il romanzo della bambola
- Oh! - non si potè tenere di non dire la Giulia - se io avessi ancòra qualcuno che mi volesse bene, ti giuro che non m'importerebbe nè della
Pagina 97
Il romanzo della bambola
si pigiava su' marciapiedi e, benché il freddo fosse intenso, più d'una testolina di fanciullo s'affacciava dalle finestre a guardare quello
Pagina 1
Il romanzo della bambola
facile che non si sa come ci possa essere della gente cattiva, quando, delle volte, una sola parola basta per consolare il proprio simile. Intanto era
Pagina 100
Il romanzo della bambola
che l'uomo e la donna entrarono insieme in un'osteria, su la cui porta si vedeva dipinto un gran fiasco giallo inghirlandato di pampini verdi. - Eccomi
Pagina 106
Il romanzo della bambola
- La pace? È dunque la pace più desiderabile di tante belle cose, perfino del pane? - si chiedeva con un sospiro represso la Giulia. Era una faccenda
Pagina 109
Il romanzo della bambola
singolare stato nervoso, pieno d'incertezze e di preoccupazioni per l'avvenire. Quando furono un po' lontano dalla porta, e che la strada si mise in
Pagina 109
Il romanzo della bambola
di grande tenerezza, e si buttò fra le braccia del babbo, che se la strinse forte sul cuore. - Babbo, quanto costa? - chiese la bambina, che, vedendo
Pagina 11
Il romanzo della bambola
l'avea posata), scoppiò in una risata. - Sapete che c'è? - diss'ella per celiar un poco - Gli dobbiamo sposare que' due! - Ah, sì, mamma, sì! - gridò
Pagina 117
Il romanzo della bambola
accappattoio di crespo della China color limone; poi le tolse di capo la reticella, le disfece le trecce, ma per quanto si provasse e riprovasse, non seppe
Pagina 13
Il romanzo della bambola
quanto tutti erano contenti di vederla. Da quella bestiola ella si faceva obbedire come da un grosso cane. Il cavallino saltava, montato da lei, gli
Pagina 27
Il romanzo della bambola
sembrava che le mani le si freddassero più ancòra; e i panni, che nessuno le levava di dosso da un pezzo, la infastidissero: come uno di noi che non si
Pagina 35
Il romanzo della bambola
, dichiarandola troppo buona per la figliuola, poi la metteva da parte per sè, meno le scarpe, le calze, e altre cosette che non si adattavano in nessun
Pagina 41
Il romanzo della bambola
. In un angolo si vedeva un lavamano col mesciacqua scompagnato. Su la tavola era un canestro da lavoro con tutto l'occorrente per cucire e un mucchio
Pagina 45
Il romanzo della bambola
camera di stoffa forata, come l'usavano i nostri bisnonni, il quale si cavava l'orologio dal taschino del panciotto, e abbassando il capo canuto per
Pagina 5
Il romanzo della bambola
che mai. Poi si coricò, dopo aver pregato più del solito. La Giulia, inerte sur una seggiola, la guardava meravigliata che la lasciassero lì a quel modo
Pagina 57
Il romanzo della bambola
Camilla si faceva sempre più pallida; sembrava che gli occhi le si fossero allargati, per via della lucentezza strana della pupilla e di quel cerchio
Pagina 59
Il romanzo della bambola
piccola malata. - Sì, Camilla non è cattiva, non dico; ma, io vorrei non aver figliuoli - disse la signora Amalia, che appunto poco prima aveva finito
Pagina 67
Il romanzo della bambola
male, abiti troppo larghi e lunghi per lui, salvo i calzoni, ch'erano miseri, stremenziti; un cappellaccio unto, bisunto alle falde, gli si affondava
Pagina 75
Il romanzo della bambola
fiato aveva in gola. Alla sua chiamata si aperse quasi subito una finestra al mezzanino della casa stessa, e vi s'affacciò, spenzolandosi fuori, una
Pagina 79
Il romanzo della bambola
La Giulia si trovava da alcune ore nella soffitta umida e fredda, dove appena un raggio di sole entrava per l'abbaino, quando le parve d'udire
Pagina 91
Il romanzo della bambola
voce, a quella figura, la povera Giulia si senti quasi venire le lagrime agli occhi. Chi era quest'Orlando che le parlava cosi minaccioso? E proprio
Pagina 92
Il romanzo della bambola
lei, per selve, per monti, per piani; ma ogni cinque passi, tàffete! eccotene un altro che mi si parava davanti per impedirmi il cammino. Erano, si
Pagina 93
Il romanzo della bambola
- Ho capito, via! con te bisogna spiegarsi chiaro; si vede che non hai viaggiato. Ah, bella cosa il viaggiare! Eravamo, figùrati, una compagnia di
Pagina 93
Il romanzo della bambola
Quanto a me, niente paura! persino la camicia avevo di ferro. È vero che il pubblico, davanti a cui si dava lo spettacolo, mi batteva le mani e mi
Pagina 94
Il romanzo della bambola
, lo so purtroppo: che ci si fa? Bisogna rassegnarsi a' decreti della Provvidenza. Di lì a qualche tempo il padrone fallì, e dovette vendere, è il
Pagina 95
Il romanzo della bambola
- Oh! - non si potè tenere di non dire la Giulia - se io avessi ancòra qualcuno che mi volesse bene, ti giuro che non m'importerebbe nè della
Pagina 97