Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: sguardo

Numero di risultati: 38 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Cipí

206551
Lodi, Mario 1 occorrenze
  • 1995
  • Edizioni E. Elle
  • Trieste
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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» non c'è, la sua casa è lontana, - esclamò Chiccolaggiú. — Ma ci sono le sue impronte, guarda! - osservò Cipí. Tutti allora distolsero lo sguardo dal

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Lo stralisco

208606
Piumini, Roberto 37 occorrenze
  • 1995
  • Einaudi
  • Torino
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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, abbagliava tuttavia, e feriva gli occhi. Vagava il pittore con lo sguardo fra le progressive fasce di splendore che, sopra e sotto, allargavano la

vento salmastro dello stretto. Piccolissime, rare luci animavano il buio della città: da quei segni d'uomo, lo sguardo sali irresistibilmente alle

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dell'anima e dello sguardo. Solo un'ora, dunque, Gentile poté studiare la figura dell'Imperatore, scegliere e proporre la posizione, schizzare su alcuni

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candelabri, sotto lo sguardo tranquillo e attento dell'uomo vestito di nero, appena sfiorato dal vento tiepido che saliva dal Bosforo a gonfiare le tende e

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, gridava l'urgenza del punto sorgivo della sua bellezza, lo sguardo. Gli occhi della modella addormentata erano chiusi, e nulla le toglievano: la figura

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volessimo dipingere tutto su una sola parete, faremmo un mare ridicolo e delle montagne striminzite... Ci dovremmo logorare lo sguardo: io a dipingere, e

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piedi né mani, né schiena né ventre, né volto né capelli: era un corpo di solo sguardo. «Come ti chiami? — gridava Gentile, piangendo per il dolore al

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intento come gli altri a ridere e adocchiare, Gentile vide uno sguardo di cupo azzurro, che al centro aveva una nera e dolcissima luce. E come

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giustificare quell'ultimo sguardo ostinato, egli portava dunque con sé tela e attrezzi: li avrebbe disposti nel solito modo, fingendo ogni tanto un piccolo

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piegassero lo sguardo a un cedimento d'imbarazzo: ma la bella non mutava l'espressione di pacata, quasi allucinata ripugnanza, e taceva in attesa

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ancora uno sguardo, rapido, a Gentile e all'ingombrante cavalletto, inerte e deforme uccello di legno. Sembrò al pittore che quello sguardo fosse di

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invitarlo a rivolgersi a lei: poi, mano a mano che la rivelazione si completava, abbassò lo sguardo alle proprie mani, riunite in una specie di

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, quasi d'un tratto, apparve indietro, come una gigantesca balena all'improvviso fuggita nel mare. Riportando avanti lo sguardo, appena a destra della

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con sguardo e con pennello, visto che la grammatica ti mette un gran prurito... Al mondo, c'è bisogno di ogni arte, e ben si vede qual è la tua. E

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, respiro interrotto e cuore in capriola. Piú che la sola bellezza, straordinaria davvero, non avendo lei alzato lo sguardo per vedere che tempo faceva, ma

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predicazioni, lo sguardo di Filippo restava dritto e fermo, come accade a chi ha affrontato già gli occhi attenti e gravi della propria coscienza, senza

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altre infelici, grottesca e immobile, allocchita figura dolente. Un movimento leggero di stoffa, a sinistra dell'altare, attirò il disponibile sguardo

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dall'indicarti io stessa quella che tu hai preferito... — Assai bene facesti a non parlare, madre Pia, — disse compunto il frate. — Così il mio sguardo

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giornate: il desiderio di sperimentare un silenzio nuovo, quello del fiore davanti ad uno sguardo. Quando madre Pia aveva parlato di un frate pittore, poi

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, spingendo lo sguardo oltre la caligine fino alla dolce ingobbatura del monte Albano. — E anzi credo che non abbiano parole per farne nemmeno uno

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cogliere col pennello il colore, la forma, l'amorosa figura... A stento suor Marta controllava il respiro. Lo sguardo inchiodato alternava spasimi

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uscito come un volo lo sguardo di qualcuno. Come la scrittura del pomeriggio, il canto le usciva spezzato e faticoso: e consciamente abbassò la voce

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Le mani, svelte salendo al capo, incontrarono la stoffa tesa e liscia del velo. Le abbassò, e tacque. Portò ancora lo sguardo alla collina, poi più

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la vedeva: confidava che lo sguardo avrebbe completato le parole, e valso molto di piú. Ma ora non si accontentava di quella speranza: non perché al

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da una feritoia come dalla speranza, la principessa lo guardava arrivare, e col suo sguardo lo proteggeva. Erano ormai trascorsi otto mesi

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finestra a strapiombo sulla muraglia dalla parte del villaggio: da li, con un solo sguardo, si dominava la conca semifertile dell'altopiano, fino al

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, allargandosi sull'orizzonte come una fioritura luminosa. Scorrendo con lo sguardo il mare, si vedevano colori diversi. In certi tratti il blu, altrove

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l'agilità e il gusto della cavalcata, che sempre aveva avuto. Tuttavia insisteva, lasciando che lo sguardo corresse attorno molto piú veloce del

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respirava profondamente. — Oh! Mio padre lo sa? — disse, senza abbassare lo sguardo. — Sí, Madurer. Sono qui, — disse il burban a bassa voce. Anche lui

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Ganuan, e levò lo sguardo dal figlio, per osservare altre parti del paesaggio. — Vedo laggiú un'altra novità, — disse, — non c'era neve su quelle montagne

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, — non è faticoso, lavorare con íl pennello. E la nave va cosí veloce, che fra poco basteranno tre colpi di colore... Madurer tornò con lo sguardo al

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sentono da lontano nelle strade del villaggio. Forse me lo aveva fatto pensare il tuo sguardo, che mentre parlavi della sorpresa si alzava a guardare le

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sguardo lungo le due file di Anziani, come per raccogliere il loro consenso a quanto diceva. Poi tornò a vagare con gli occhi dalla faccia di Gentile

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, richiami di luci e ombre, scivolamenti di scafi, scantonamenti di figure. Costantinopoli avanzò, riempiendo lo sguardo, lo spazio, gonfiando il suo brusio

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benedizioni, che con sapienza e generosità ci governa e ci guida... Gentile si perse nel panegirico, vagando con lo sguardo attorno al vecchio notabile

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, oltre il via vai dei pescatori e dei commercianti del Mar Nero, colline boscose accompagnavano lo sguardo verso Settentrione, come a mostrare già lí

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sguardo non era cosa facile, non perché fosse superbo o arrogante, o pieno di insostenibile autorità, ma perché era assolutamente fermo, intenso e

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