(Silenzio. Elisabetta si pone a sedere sopra un masso di roccia ed alza lo sguardo su Carlo in piedi innanzi ad essa. I loro occhi s’incontrano, e
Carlo si mostra condotto da Tebaldo, che entra nella porta a sinistra. Carlo s’ avvicina lentamente ad Elisabetta e s’inchina senza alzar lo sguardo
e sul petto con ampio volume. Li raccolse e con uno sguardo fugace, si accorse che, nella caduta, assai più del piede si era scoperto; e col corpo
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amarvi, io taceva sempre e vi guardava. Con uno sguardo avreste potuto farmi il più infelice tra gli uomini, potevate allontanarmi per sempre da voi
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