, ambasciatori panciuti, baronesse pingui e venerabili, servi e coppieri, e financo i veltri, i pavoni, i fagiani farciti nei piatti d'oro, tutti si
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favolosa. Ovunque egli passava distribuiva mance di cento scudi, e servi, cuochi, fantesche, fanti, valletti, s'inchinavano esultanti. La cameriera della
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bagliore vivo dei lampi, lo riempirono di spavento. Gettò il teschio, e reggendo fra mano lo scudo d'oro, fuggì dalla cappella, e chiamati i servi volle
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, perché a tavola non c' erano che le venti belle commensali e i venti bei commensali. Anche i servi che porgevano i vassoi, cambiavano i piatti e mescevano
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, servì il bretone e il soldato, mettendo loro dinanzi una dozzina di salsicciotti affumicati, che i topi della cantina avevano qua e là intaccati
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Accademia della crusca
