tanto facile ai padroni seminar la divisione fra i servi? Ma ecco uno spettacolo che rompe come per magìa il torso dei pensieri malinconici. Lontano
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fortuna e l'agiatezza nelle mani di pochi, per guisa che si stabilisce uno squilibrio sempre più grande tra gli uomini. I deboli diventano i servi e
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padrone senza di cui il lavoro dei servi languisce o cessa. Nello stato ordinario la mente vede, cioè presta un'attenzione mediocre, appena bastante
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essere padroni e non servi del proprio pensiero; bisogna esser capaci della difficile impresa di mantenersi calmi in mezzo al movimento, tranquilli
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consumare in un sublime delirio di spasimi voluttuosi un atto, per dare la vita ad una nuova esistenza. A raggiungere questo fine ella si servì di due
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Accademia della crusca
