fra quei soldati, gridava loro, tutta scarmigliata ma non piangente, che si ricordassero del Signore e della Madonna. "Sì", brontolo un vecchio sergente
, chiuse a chiave la porta e si sedette di fronte al sergente, dicendogli: - Ti avverto che il primo grido che getti, ti costa la vita. Ho sei colpi per
sergente dei sipai, giunse a poche braccia dalla riva. Con pochi colpi di remo s'incagliò profondamente fra le erbe. Il sergente balzò lestamente a terra
mattino. Quest'uomo era il sergente Bhârata. - Olà, Saranguy! - gli gridò. - Da dove vieni? Quella chiamata strappò bruscamente Tremal-Naik dai suoi
presso alla feritoia, esaminando attentamente le traccie, accorse. - Eccomi, sergente, gli disse. - Hai esaminato bene le traccie? - gli domandò Bhârata
aprirsi una porta. - Chi scende qui? - chiese. - Io, Bhârata, - rispose il sergente avanzandosi. - Finalmente - esclamò Tremal-Naik. - Mi spiegherai ora
rinchiudersi nella stanza del sergente. Nel corridoio rintronarono tre o quattro colpi di fucile. - Saltiamo dalla finestra, - gridò Nagor. - È
Bhârata, - disse Macpherson. - Avete scorto qualche cosa, capitano? - chiese il sergente. - No, ma la tigre può essere tornata sui propri passi ed
goccia. Bhârata, trascinalo nel sotterraneo. - Devo torturarlo? - chiese il sergente. Il capitano Macpherson esitò. - Non ancora, - disse poi. - Lo